Vai al contenuto

I suntini sandrini di venerdì 22 maggio 2020


Messaggi raccomandati

VENERDI' 22 MAGGIO 2020

- Un cospicuo piano di aiuti da consegnare alle società per mantenere in vita il basket italiano. Ne parlano oggi su "Il Piccolo" Lorenzo Gatto e Raffaele Baldini: il grido di dolore lanciato, ultimo in ordine cronologico, dal presidente della Vanoli Cremona è stato raccolto dal consiglio federale della Fip che ieri, riunito in seduta informale, è stato presieduto da Gianni Petrucci.La consapevolezza dei sacrifici che tutte le componenti che ruotano attorno al sistema basket stanno facendo, ha spinto i vertici della Fip e tutto il consiglio federale ad attivarsi per supportare le leghe. Dalla serie A fino ai campionati minori, la volontà del presidente Petrucci resta quella di aiutare chi in questi anni ha permesso al movimento di mantenersi in vista. In questo momento la direzione verso la quale la Fip ha intenzione di andare non è chiara, resta aperto il tavolo di lavoro che Petrucci assieme ai presidenti Gandini e Basciano ha organizzato con il ministro dello sport Spadafora.«Stiamo attraversando il momento peggiore dal dopoguerra - le parole del presidente - ed è normale aspettarci una forte recessione economica. Le aziende e gli imprenditori che negli ultimi anni hanno supportato non solo il basket ma tutto lo sport professionistico, nei prossimi mesi si troveranno davanti a scelte importanti. Continuare a investire nello sport dovendo al contempo programmare tagli nella gestione del personale diventa poco credibile. Il mio - ha continuato Petrucci - è un grido di allarme per portare all'attenzione del Governo il tema del credito d'imposta sulle sponsorizzazioni che ritengo centrale in questo momento.

COMTEC Lo scenario ipotizzato, la forte recessione verso cui sta andando il Paese e la conseguente difficoltà di trovare imprenditori in grado di confermare il supporto alle società rende il ruolo della Comtec fondamentale. Sensibilizzare le società affinchè non spendano più di quanto possono con il rischio di trovarsi poi a metà campionato senza coperture è un passo importante ma mai come in questa stagione potrà non essere sufficiente. Da questo punto di vista sarebbe stato fondamentale obbligare le società a presentare e rispettare un budget previsionale e invece, cedendo alle pressioni ricevute, l'organo tecnico di controllo ha stabilito che non sarà una condizione di ammissione al campionato e che le valutazioni sullo stato di salute delle società saranno effettuati con controlli periodici.

DATE STAGIONE 2020/21 Il consiglio federale ha esaminato la deliberazione della Lega prendendo in considerazione e condividendo le indicazioni provenienti dall'ultima assemblea. Confermata la partecipazione al "Fiba esports Open 2020", primo torneo di ebasket che la Federazione Internazionale organizzerà dal 19 al 21 giugno. La Fip allestirà una selezione in un contesto che vedrà la partecipazione, tra le altre, di Spagna, Russia, Lituania, Lettonia e Australia. Il torneo si giocherà sulla piattaforma PlayStation4 con NBA2K20.

LINEE GUIDA Rese note dall'ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio le linee guida di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra. La Fip sta lavorando per definire linee guida specifiche in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino. Le linee guida saranno rese note appena possibile, forse già nel prossimo consiglio federale di venerdì 5 giugno. 

- In serie C è scoppiato il pandemonio. Come prevedibile, la decisione del Consiglio federale Figc di voler rimandare in campo anche la Lega Pro, dopo che l'assemblea dei club aveva votato a larga maggioranza per lo stop, ha provocato una serie di dure reazioni e ha spaccato la categoria.In attesa di capire cosa succederà il 28 maggio nell'incontro Governo-Figc in cui si deciderà tutto, esultano poche società, quelle che avevano spinto per tornare a giocare e che avevano scritto anche alla Figc per poter disputare almeno i play-off. Ma la stragrande maggioranza dei club di serie C insorge e scoppia soprattutto la grana dei medici. La categoria infatti è in rivolta e non ci sta a riprendere l'attività, anzi minaccia iniziative e dimissioni. «La ripresa, con questo protocollo, è un'ipotesi irricevibile, i medici della serie C annunciano possibili iniziative clamorose», ha scritto in una lettera al consiglio federale Figc, l'associazione dei medici del calcio guidata da Enrico Castellacci. Il quale sottolinea: «Non c'è dubbio che la Lega Pro non possa ripartire. Abbiamo avuto la richiesta di farci portavoce di tutti i medici della Serie C nostri associati che sono in agitazione dopo la decisione della Federcalcio di far continuare il campionato. Il protocollo non può essere recepito, i medici sociali della Lega Pro non lavorano a tempo pieno nei club, quindi non potrebbero essere al servizio completo come sostanzialmente richiede il protocollo. I medici potrebbero arrivare anche alle dimissioni».Comprende la posizione dei medici anche Mauro Milanese, che afferma: «I medici non vogliono prendersi la responsabilità, finché queste sono del datore e del medico sociale ci si sente non tutelati. Ora è uscita la questione del dolo, anche i medici diranno la loro».Ma paventano lo sciopero anche alcuni club, che in queste ore stanno dibattendo su una sorta di rifiuto a riprendere l'attività. Ne parla esplicitamente ad esempio Massimiliano Marinelli, presidente della Pergolettese: «Noi non scenderemo più in campo, per rispetto dei morti di Crema e per i lutti che abbiamo avuto in società. Non capisco perché Gravina sia andato contro a quanto avevamo proposto, anche a fronte del parere dei nostri medici, ma noi non scenderemo in campo, sciopereremo». Anche il diesse del Cesena Alfio Pellicioni è chiaro a riguardo: «Secondo me non ci sono le condizioni per giocare. Se si dovranno affrontare playoff e playout va bene, ma siamo pessimisti. Anche l'ex presidente della Lega (Macalli, ndr) ha detto che è stata una follia».Assolutamente contrario anche il Rimini: «Ci sono troppe criticità da affrontare per poter ricominciare adesso - dice il diesse Ivano Pastore - e non saranno 10/15 giorni a cambiare le condizioni. Non tenere in considerazione la volontà di tanti presidenti che sottraggono risorse alle proprie aziende per investirli/buttarli nel calcio, in un momento di crisi così grave, mi è sembrato irrispettoso».Perplesso anche Pietro Lo Monaco, consigliere federale in quota Lega Pro e a lungo dirigente del Catania: «Le tre serie sono considerate uguali quando è il momento di pagare, ma quando si tratta di avere risorse la C viene accomunata ai dilettanti. A mio parere la ripartenza in C è impossibile. Le squadre di Lega Pro non hanno la forza di riprendere il campionato perché non possono rispettare i protocolli». Sulla stessa linea l'Imolese: «L'assemblea dei presidenti aveva votato la chiusura del campionato, perché c'era una impossibilità - dice il dg Marco Montanari - non c'è niente che possa far pensare di terminare il campionato. La ripresa sembra una assurdità, sotto ogni punto di vista». 

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×