Vai al contenuto

I suntini sandrini di mercoledì 15 luglio 2020


Messaggi raccomandati

MERCOLEDÌ 15 LUGLIO 2020

- Dopo il boccone amaro dell'eliminazione nei play-off, per l'Unione è tempo di pensare alla prossima stagione. Secondo Antonello Rodio de "Il Piccolo", per rendere questa Triestina (almeno quella vista nel mese di febbraio e nei play-off, ovvero dopo il mercato di gennaio) una squadra in grado di correre per il primo posto, bastano 3 o 4 innesti, che renderebbero il 4-3-3 dell'Unione di Gautieri ancora più competitivo per tentare il grande salto in B. Premesso che poi il mercato è in costante evoluzione e di fronte a occasioni e richieste le mosse potrebbero essere riviste, a prima vista e secondo i rumors, gli innesti mirati dovrebbero riguardare un centrale difensivo, una mezzala e un esterno alto, più forse un terzino destro. Ma vediamo la situazione.
PORTIERI Offredi e Matosevic, visto quanto mostrato, non dovrebbero avere problemi per una conferma, tanto più che Offredi è anche sotto contratto anche se è uscita una voce su un suo possibile ritorno al Südtirol. In quel caso servirebbe un portiere esperto e di qualità. TERZINI A destra Formiconi e Scrugli sono in scadenza, ma uno potrebbe anche restare. Ed è da discutere il prestito di Laverone con l'Ascoli. La sensazione, se di questo terzetto ne rimarrà solo uno, è che si punterà su un nuovo arrivo. A sinistra c'è Brivio e rientrano dai prestiti Pizzul (Renate) e il 20enne croato Emanuele Dubaz (Grumentum, D). Eventualmente, si può ridiscutere il prestito di Ermacora dall'Udinese. DIFENSORI CENTRALI Qui ci sono sotto contratto Lambrughi, Cernuto e Tartaglia, rientra Codromaz, Signorini è in prestito dal Catania ma potrebbe restare. Abbondanza? Certo, ma non tutti resteranno e traspare la volontà di arrivare a un difensore centrale top per la categoria. CENTROCAMPISTI Con un centrocampo a tre, servono almeno sei giocatori pronti a ruotare in qualsiasi momento. L'Unione ha ancora sotto contratto Lodi, Giorico, Steffè e a quanto pare Maracchi (dipende da alcune clausole di rinnovo automatico). Ovviamente anche Paulinho è sotto contratto, ma forse bisognerà aspettarlo visto l'infortunio. Si andrà quindi a caccia di una mezzala importante, ben strutturata fisicamente, pronta a fare il titolare. Attenzione perché oltre a questo, pare ci sia anche un progetto per provare Procaccio in quel ruolo. ATTACCANTI CENTRALI Nel 4-3-3 c'è spazio per una sola punta centrale. Gomez è sotto contratto e per quanto fatto vedere merita la riconferma, e sembra che Granoche voglia continuare a giocare. Rientrerà dal prestito Costantino, che però pare poco adatto al modulo. ESTERNI ALTI Gli esterni alti sono fondamentali nel 4-3-3. Ormai Sarno, grazie alle due presenze nei play-off, è stato riscattato dalla Triestina, e sotto contratto ci sono anche Gatto, Mensah e Procaccio. La volontà è di andare a caccia anche di un esterno che abbia maggior feeling con il gol rispetto agli altri citati. E attenzione che rientra dal prestito anche Ferretti, che se accetta un ruolo da jolly degli ultimi venti minuti, potrebbe anche restare

- Matteo Da Ros e l'Allianz Pallacanestro Trieste ancora insieme anche per la prossima stagione. Come scrive Lorenzo Gatto, il giocatore milanese ha siglato un nuovo contratto che lo lega alla squadra con la formula dell' 1+1, accettando una riduzione dell'ingaggio e inserendo nell'accordo una clausola che prevede il pagamento di una penale se l'Allianz dovesse uscire dal contratto al termine del prossimo campionato.Alla fine, dunque, le parti hanno trovato una strada comune: Trieste riduce l'impatto del contratto di Da Ros sul budget della prossima stagione, il giocatore allunga di un anno il suo accordo restando protagonista nella massima serie. «Matteo fa parte del nucleo di giocatori italiani che vestono i nostri colori da diversi anni- le parole del presidente Mario Ghiacci - e la conferma del suo contratto per la prossima stagione è legata all'importanza che l'Allianz Pallacanestro Trieste associa al "fare squadra" e al poggiare su basi solide l'innovazione e lo sviluppo. Matteo è chiamato ad avere un ruolo importante, che definirei di solidità, alla nostra squadra. Abbiamo bisogno di basi forti e strutturate in un anno così denso di incognite per il movimento del basket italiano, e Matteo sarà una di queste basi».Ma quale sarà il ruolo di Da Ros nell'Allianz che sta per cominciare la nuova stagione? Non avrà un impiego da 30 minuti a partita, come in A d'altronde non ha mai avuto, ma sarà chiamato a esaltare le sue qualità all'interno di un pacchetto di lunghi intercambiabile. Con Grazulis ala forte che può giocare centro, Udanoh che può giostrare anche da ala forte e Upson che verrà impiegato da centro, le caratteristiche di un numero 4 puro come Da Ros potranno essere un valore aggiunto. Un pacchetto di lunghi che potrà puntare su doti fisiche e atletismo ma anche cercare di esaltare le sue qualità tecniche. Scelte che verranno fatte in base all'avversaria e, all'interno della stessa partita, con la possibilità di fornire diverse chiavi di lettura tattica in base al dispendio di energia o alla situazione falli. «Da Ros ha vissuto da protagonista - ha concluso Dalmasson - la promozione dalla A2 alla A, dove poi ha dimostrato di poter essere utilissimo alla causa. Il suo rinnovo mantiene compatto il nucleo che esprime la continuità che stiamo dando al nostro lavoro». 

- Un lungo corteggiamento, la voglia di riportare a casa un talento scappato ormai da quattro anni, il lieto fine che ha permesso all'Alabarda di costruire la sua nuova stagione sul ritorno di Gianluca Dapiran. Un colpo che ha lasciato il segno, fuoco d'artificio di un mercato che riporta Trieste al centro dell'attenzione nazionale. Per Dapiran (intervistato da Lorenzo Gatto), talento cresciuto a Chiarbola ed esploso in un campionato prestigioso come la liga Asobal, si è mossa compatta la nuova società. La presidente Alessandra Orlich lo ha fortemente voluto così come il vicepresidente Michele Semacchi. È stata la ferma determinazione dello sponsor e il sacrificio supplementare garantito dall'Alabarda Onoranze Funebri a permettere a Dapiran di tornare a casa.QUATTRO STAGIONI «Sono andato via a 22 anni per mettermi alla prova - racconta Gianluca - lasciando una situazione comoda per provare a vincere qualcosa, una chance che in quel particolare momento storico Trieste non mi garantiva. A Bolzano ho trovato un ambiente che mi ha accolto benissimo e compagni esperti come Gaeta, Turkovic e Sporcic che mi hanno preso sotto la loro ala facendomi crescere. Ho vinto uno scudetto e una supercoppa poi si è materializzata la possibilità di trasferirmi in Spagna». A interessarsi a Dapiran l'ex selezionatore della nazionale italiana Zupo Equisoain, tecnico in Asobal alla guida del Benidorm. «Primo contatto a gennaio - ricorda l'ala triestina - poi per due mesi nessuno si è fatto vivo. Avevo accantonato l'idea di trasferirmi all'estero e invece a marzo 2018 arriva l'offerta. Credo di non averci pensato più di un paio di minuti, in meno di 24 ore ho accettato la proposta e deciso di tentare l'avventura spagnola». Un percorso formativo, quello nella Asobal, due realtà molto diverse come Benidorm e Logrono ma un comune denominatore. «Un'esperienza formativa - ricorda Dapiran - non solo in termini sportivi ma anche umani. Lo stile di vita spagnolo è molto più rilassato del nostro, fanno le stesse cose ma i ritmi sono decisamente diversi. Io e Martina, la mia futura moglie, ci siamo trovati bene e a Benidorm abbiamo anche allargato la famiglia con l'arrivo di Hulk, il nostro meraviglioso Sharpei».IL RITORNO In attesa di capire cosa sarebbe successo a Logrono, arriva una telefonata di Oveglia. «Rispondo salutando Giorgio che mi mette in vivavoce presentandomi quella che poi sarebbe diventata la nuova presidente. Con Alessandra abbiamo cominciato a parlare della possibilità di tornare a casa, mi ha chiesto che tipo di accordo avevo in Spagna e quali potevano essere le condizioni per giocare con l'Alabarda. Devo ammetterlo, la cosa inizialmente mi ha spiazzato. Devo dire però che ha saputo toccare le corde giuste, lei come Michele Semacchi che ringrazio per la grande disponibilità che ha dimostrato nei miei confronti. Mi son sentito "coccolato", alla fine per me e Martina ha prevalso la voglia di tornare a casa».IL FUTURO Un ritorno a casa che coincide con la volontà della nuova governance biancorossa di programmare un futuro vincente. "Uno scudetto in tre anni" non è solo un annuncio, è l'intenzione di una società che vuole tornare a recitare da protagonista nel campionato. Passo dopo passo, creando basi solide, senza farsi spaventare dalla consapevolezza di una concorrenza agguerrita. «Quello che mi è piaciuto nel progetto che mi ha illustrato la presidente Orlich e che sto vedendo realizzarsi sul campo grazie al lavoro di Oveglia è la serietà di un lavoro che mattone dopo mattone sta realizzando fondamenta solide. Questo è quello che negli anni era mancato a Trieste e che, penso, possa consentire alla società di raggiungere buoni risultati. Non sarà facile perchè complice un mercato frizzante le nostre avversarie si sono rinforzate e credo che il livello del campionato, rispetto alle ultime stagioni, si sia alzato».

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×