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I suntini sandrini di martedì 21 luglio 2020


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MARTEDÌ 21 LUGLIO 2020

- "Matteo Schina? È nato playmaker". Il giudizio sulle qualità di uno dei talenti emergenti del basket triestino è unanime. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": cresciuto a pane e pallone, diviso tra basket e pallamano, ha potuto contare sull'esempio di una famiglia che dello sport ha fatto colonna sonora di una vita intera.Papà Claudio, dopo una carriera inimitabile costellata da vittorie e scudetti, nel 1998 si è dedicato a crescere i giovani introducendolo nel mondo dell'handball, il fratello Andrea gli ha insegnato i primi rudimenti della pallacanestro. «Amo entrambi gli sport - racconta Matteo - e li ho praticati fin quando ho potuto. Quando è arrivato il momento di scegliere ho preferito il basket ma la pallamano resta nel mio cuore». Sei anni di minibasket con l'Arcobaleno, poi il passaggio nel settore giovanile di Azzurra dove conquista tre finali nazionali consecutive con under 14, 15 e 16. «Un grande gruppo - ricorda Schina - e due allenatori come mio cugino Marco Ponga e Maurizio Cernivani che mi hanno forgiato dandomi un'impronta ben definita. Sono stati anni importanti poi, nel 2016/17 il passaggio alla Pallacanestro Trieste grazie all'interessamento di Matteo Praticò. È successo tutto molto velocemente, sono passato nelle giovanili del BaskeTrieste con la possibilità di "annusare" anche l'ambiente della prima squadra. È stata una emozione trovarmi davanti ai giocatori che fino all'anno prima ammiravo dagli spalti. Ho cercato di entrare nello spogliatoio in punta di piedi, ma mi sono trovato da subito a mio agio con l'ambiente».Con Trieste qualche apparizione in prima squadra con l'esordio in A1 nell'anno dell'esordio dell'Alma nella massima serie contro la Virtus Bologna poi la scelta di andare a giocare in prestito per trovare minuti da spendere sul parquet e fare esperienza. «Ho scelto la B a Monfalcone ed è stata la decisione giusta. Pochi mesi in un ambiente ideale dove ho vissuto la mia prima stagione da senior, un'avventura che mi ha dato la consapevolezza di poter giocare a certi livelli». Il destino ci mette lo zampino perchè con Monfalcone, contro Vicenza, Schina gioca e impressiona davanti a coach Oldoini.Una prestazione che lascia il segno visto che, chiamato a guidare Caserta, il tecnico di La Spezia lo chiama alla Juve per disputare la prossima stagione di serie A2. C'erano state altre offerte, inizialmente Udine e Treviglio poi Urania Milano e Cento, Schina però ha scelto Caserta non prima di aver siglato un quinquennale con la PallTrieste e firmato il suo primo contratto da professionista. «La firma del contratto con Trieste fino al 2025 mi ha reso felice. Sarà banale dirlo ma lo considero un primo piccolo traguardo che mi ero prefissato. A quel punto, consapevole di dover continuare a crescere e di aver bisogno di giocare, d'accordo con la società, ho valutato che una stagione in A2 poteva essere la scelta giusta perchè mi permetterà di giocare e fare esperienza».Parole condivise anche dal presidente della Pallacanestro Trieste. «Matteo è uno dei giovani più interessanti del panorama cestistico nazionale - il pensiero di Mario Ghiacci - dopo essere cresciuto con noi è il momento di fare un nuovo importante passo in avanti. Crediamo molto in lui e nel suo talento, ha dimostrato di sapersi migliorare con costanza e di avere quelle qualità che cerchiamo per il futuro». 

- Mentre domani sera c'è la finale tra Reggiana e Bari per un posto in serie B, si continua a parlare di mercato in casa alabardata. Come scrive Antonello Rodio, anche se i difensori centrali attualmente sotto contratto con la Triestina sono già parecchi (Lambrughi, Tartaglia, Cernuto e Codromaz), c'è grande fermento in queste ore in casa alabardata proprio in quel ruolo. Insomma, le novità potrebbero essere parecchie e di conseguenza, si dovrebbe poi passare a un certo sfoltimento del reparto.In ogni caso le ultime dicono che Diego Conson, già molto vicino alla Triestina lo scorso gennaio, sarebbe adesso nuovamente a un passo dall'Unione, per un matrimonio che, evidentemente, sarebbe stato solo rimandato di qualche mese. Trent'anni, napoletano e una solida carriera in serie C con le maglie di Viareggio, Lupa Roma, Sambenedettese, Reggina e Carrarese, sarebbe insomma il primo della lista sul taccuino.Ma attenzione, pare che si stia lavorando anche per una permanenza a Trieste di Andrea Signorini, che era in prestito dal Catanzaro da fine gennaio. Il difensore ha avuto pochissimo tempo per mettersi in mostra. È partito titolare nei due pareggi con Virtus Vecomp e Arzignano, poi è stato squalificato e quindi è arrivato il lockdown. È ricomparso però da protagonista nei play-off, dove ha giocato due buone partite contro Sudtirol e Potenza.Gautieri è rimasto soddisfatto delle sue prestazioni, inoltre pare che anche il giocatore abbia manifestato il suo gradimento per restare a Trieste. A questo punto per Signorini si apre la trattativa con il Catanzaro, probabilmente per un eventuale arrivo del trentenne difensore centrale a titolo definitivo.E non dimentichiamo che anche la pista che porta ad Alessandro Ligi che non ha rinnovato con il Carpi continua a essere molto calda.Un'altra voce riguarda invece un giovanissimo. Pare infatti che alla Triestina piaccia molto Mattia Compagnon, classe 2001, dell'Udinese. Il giovane, che appena a novembre compirà 19 anni, è un esterno alto (ma gioca tranquillamente anche come mezzala) che si è fatto onore quest'anno nella formazione friulana che partecipa al campionato Primavera 2, esplodendo da novembre fino al momento del lockdown. Dopo le giovanili con Aurora di Remanzacco e Moimacco, è stato prelevato dall'Udinese a 11 anni. Come si diceva, gli ultimi mesi di campionato sono stati pirotecnici per Compagnon: dopo un inizio problematico per noie a una caviglia, nelle 11 partite giocate da novembre fino allo stop, il giocatore friulano ha messo a segno 8 reti e totalizzato 3 assist.E con i numeri messi insieme in quattro mesi, il giocatore è finito dritto nella top 11 del campionato. Per la precisione si tratta di un esterno mancino che ama giocare sulla corsia opposta per accentrarsi e puntare la porta col piede forte.Ed è esattamente una di quelle caratteristiche che piacciono tanto a Gautieri per il suo modulo 4-3-3. Come anche il feeling in zona gol, qualità nella quale gli esterni di questa stagione non hanno fatto faville. In pratica, vista la giovane età, potrebbe essere un perfetto vice Sarno, vista la fascia di competenza.Con lui, la Triestina potrebbe forse ripercorrere l'operazione fatta con l'Udinese per Ermacora, ovvero il prestito in serie C di un giovane promettente per fargli fare le ossa in un campionato dove l'esperienza conta ancora molto. Del resto, Ermacora è stato penalizzato dagli infortuni nel corso della stagione ma quando è stato impiegato con la maglia alabardata è stato sempre autore di prove positive

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