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I suntini santini di domenica 26 luglio 2020


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DOMENICA 26 LUGLIO 2020

- Mentre Devonte Upson è approdato ieri in città, manca un mese all'avvio della nuova stagione e poco più di una settimana all'inizio della preparazione. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo" odierno, l'Allianz stringe il cerchio attorno alla guardia chiamata a completare il roster.Tra trattative in corso e voci di mercato, confermata una Trieste che si muove su piani e piste differenti. Detto che Michael Jenkins resta un'ipotesi percorribile, in questi giorni Mario Ghiacci sta cercando di sondare altre piste. Possibile un ritorno di fiamma per Javontae Hawkins, il 26enne uscito da Fordham che ha giocato l'ultima stagione in Germania nei Merlins Crailsheim chiudendo con 15.9 punti e 4.5 rimbalzi di media a partita. Profilo conosciuto, che già lo scorso anno era stato sondato da Trieste e che resta nel mirino dello staff tecnico biancorosso. Nessun interessamento, invece, per Byron Allen, esterno reduce dall'esperienza in Liga Adriatica con lo Zadar. Giocatore che nei giorni scorsi è stato offerto all'Allianz ma che non è stato valutato tra i profili di interesse.A oggi, quindi, la situazione vede Trieste monitorare la posizione di Hawkins, considerare un'eventuale disponibilità da parte di Jenkins in attesa di verificare se un ulteriore nuovo contatto (si sono fatti i nomi dell'ex Trento e Virtus Bologna Devyn Marble e dell'ex Fort Wayne C.J Wilcox, ex Nba ma senza esperienze europee) potrebbe aprire nuove strade.Se sviluppi ci saranno, le novità arriveranno a stretto giro di posta. Altrimenti l'Allianz potrebbe decidere di prendere tempo e valutare con più calma il profilo da inserire nel roster.Il nome nuovo associato all'Allianz è quello di Olivier Hanlan, cestista di 27 anni, 1.93 per 86 chilogrammi, guardia tiratrice lo scorso anno in Grecia con la maglia dell'Iraklis dove ha chiuso la stagione con 17 punti di media a partita. Il talento canadese è stato offerto all'Allianz ma Trieste non pare convinta e ha, in prima battuta, respinto la proposta. Hanlan in questi giorni è impegnato in patria in un torneo di due settimane e mezzo con Ottawa ma tra una ventina di giorni sarà nuovamente disponibile. Se non dovesse riaprirsi il discorso probabile che per Hanlan tornino a suonare le sirene greche con il giocatore che potrebbe tornare a vestire la maglia dell'Iraklis. 

- La disputa legale tra la Triestina calcio e il Comune di Monfalcone relativa al bando sulla gestione dello stadio comunale di via Boito registra un primo colpo in favore della società alabardata. Lo scrive Ciro Esposito: l'Unione è stata riammessa "con riserva" alla gara dalla quale era stata esclusa. A una settimana dall'affidamento del ricorso allo Studio Legale Tonucci&Partners nelle persone degli avvocati Pasquale Silvestro, Alberto Fantini, Michele Grisafi e Luca Spaziani, dunque l'amministrazione della città dei cantieri riapre i giochi.«Usando le parole di qualcun altro, adesso possiamo giocarcela alla pari con gli altri concorrenti e, nel caso, perdere ma con dignità e rispetto della verità» è la reazione a caldo dell'amministratore unico Mauro Milanese.La motivazione è affidata dal Comune bisiaco a un comunicato: «Preso atto che è pervenuta il 21 luglio una Pec da parte del soggetto escluso con la quale invitava la stazione appaltante a intervenire in autotutela al fine di permettere la dimostrazione del proprio diritto alla partecipazione alla procedura in oggetto. In via prudenziale e nel rispetto del favor volto alla massima partecipazione alla gara, la commissione giudicante ha ritenuto di riammetterlo con riserva di verifica con richiesta di ulteriori chiarimenti e documenti».Quindi, in base alla "Determina" pubblicata venerdì sera, non si tratta di una riammissione tout court, ma di un supplemento di indagine. Vero è che la Triestina, a difesa dei suoi interessi e soprattutto della sua reputazione e immagine, ha articolato la sua azione in tre direzioni: l'autotutela con riammissione, la richiesta di sospensione della gara e il risarcimento danni. Per ora la prima istanza è stata accolta e già domani si svolgerà una riunione a distanza tra i soggetti coinvolti (oltre al Comune e alla Triestina, Ufm e Aris San Polo) per i chiarimenti richiesti. «La reazione è stata forte e determinata - ha spiegato Milanese - perché, dopo essere stati invitati alla partecipazione dalla stessa amministrazione, siamo stati esclusi adducendo motivazioni che non corrispondono a verità e che hanno leso la nostra onorabilità. Peraltro noi non vogliamo togliere spazi alle altre società ».L'Unione ha un interesse strategico di penetrazione e collaborazione in un'area nella quale ha già stretto legami con molte società calcistiche. Per il Comune di Monfalcone uno dei motivi di esclusione sono i bilanci (dal '17 al '19) in perdita di quasi 8 milioni. Il fatto è evidenziato dalle scritture contabili ma il disavanzo è sempre stato ripianato dal finanziamento del socio unico e presidente Mario Biasin. L'altra motivazione forte sottolineata dal Comune di Monfalcone riguarda la mancanza di un contratto di utilizzo del Rocco col Comune di Trieste «non stipulato per la presenza di un debito arretrato da saldare».Invece la Triestina ha sottoscritto una convenzione della durata di nove anni dopo essersi fatta carico, su clausola imprescindibile del Comune triestino, dei 92 mila euro di debito lasciato dalla gestione precedente. Del resto la documentazione sull'esistenza del contratto e della regolarità dei pagamenti è necessaria per l'iscrizione al campionato. Insomma, se qualcosa non fosse in regola, la Triestina non si sarebbe mai potuta iscrivere al campionato di C. Gli organismi di controllo federali avrebbero avuto senza dubbio qualcosa da eccepire. Inoltre la Triestina ha avviato una partnership con il Comune di Trieste per la riqualificazione e la gestione dell'impianto del Ferrini. La mancanza di requisiti sulla gestione di impianti sportivi sollevata dal Comune monfalconese appare quantomeno poco ponderata. La società alabardata nata dalle ceneri di un fallimento nel 2016 finora ha perso delle sfide su campo ma finora è stata un modello di correttezza negli impegni assunti. La difesa di quanto fatto è la molla che ha fatto scattare legittimamente l'azione di Milanese. Poi il Comune di Monfalcone per lo stadio di via Boito faccia le sue scelte altrettanto legittime. Il tutto nel rispetto della correttezza e della trasparenza.

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