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I suntini sandrini di domenica 2 agosto 2020


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DOMENICA 2 AGOSTO 2020

- Con la serie C in archivio, la A quasi e la B che deve consumare la sua coda con playoff e playout il tema sul come cominciare la prossima stagione balza in testa all'agenda. Se ne parla su "Il Piccolo" odierno con il pezzo di Ciro Esposito: forse non ancora per il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ma per i club coinvolti la questione protocolli e soprattutto l'apertura al pubblico diventano elementi decisivi per un minimo di pianificazione. Anzi per la terza serie l'ingresso del pubblico negli stadi, seppur parziale e ben controllato, diventa decisivo. E la Triestina con il suo amministratore unico Mauro Milanese è una delle società che sta scandendo il pressing sulla Lega Pro. Ieri, sulla chat condivisa anche dal numero uno della Lega Francesco Ghirelli, Milanese ha espresso la sua opinione sottoscritta da molte società. «Ho chiesto che è necessario muoversi subito chiedendo un'apertura al pubblico del 50% magari per ottenere un 30% - è il pensiero di Milanese -. Credo sia nell'interesse di tutti perché senza pubblico e di conseguenza senza sponsor non si può sostenere una stagione di serie C». C'è un problema economico ma anche di appeal e rispetto dei tifosi (che infatti si stanno mobilitando) posto che anche l'offerta televisiva della C è molto limitata rispetto a quella delle due categorie superiori. «Sempre nel rispetto delle tutele sanitarie l'obiettivo da raggiungere in una prima fase è quello di garantire almeno l'ingresso agli abbonati. Perché a porte chiuse nessuno sponsor è comprensibilmente disposto a investire. Dobbiamo programmare le entrate della prossima stagione sportiva. Il percorso può essere graduale e siamo in grado di applicare le normative purché dettate dal buon senso. Al di là del distanziamento già previsto, decida il Comitato tecnico scientifico se servono le mascherine, gli ingressi si possono scaglionare attraverso i tornelli dove si può misurare la temperatura a ciascun spettatore». In effetti il via libera agli spettacoli, pur con pubblico limitato, c'è già su tutto il territorio nazionale e anche alcuni presidenti di Regione, tra i quali Massimiliano Fedriga, stanno dando il via libera nel caso di manifestazioni sportive riservate ai dilettanti. Entrando nel merito dello stadio Rocco la Triestina con un potenziale di 7 mila posti si troverebbe di fronte a una stagione quasi normale anche se condizionata dall'evoluzione della pandemia.E così sarebbe anche per le altre grandi piazze al pari di quelle più piccole i cui impianti da 2.500-3.000 posti difficilmente arrivano alle mille presenze. «Per me il buonsenso dovrebbe prevalere perché il calcio non è poi così diverso dalle altre attività. Anzi è la terzo comparto economico del Paese. Dobbiamo prendere una posizione unitaria e farci sentire a costo di mettere in preventivo anche la possibilità di uno sciopero». Parole forti anche per provocare una scossa quelle di Milanese che sollecita gli altri presidenti a chiedere al presidente Ghirelli di inviare «a chi di dovere» un documento ufficiale sulla scia di quanto fatto in questi giorni dalla Lega Nazionale Dilettanti. Insomma la partita, prima di tornare in campo, è di quelle importanti come e più di una finale. Una partita che si giocherà convivendo con il coronavirus.Perché se chiudere una stagione fermata a due terzi dal Covid era doveroso e le società hanno dimostrato capacità e disponibilità, cominciarne una nuova al buio sarebbe pericolosissimo per la tenuta di un sistema C finanziariamente poco solido.

- È arrivato a Trieste da un paio di giorni e sta rispettando la quarantena prevista per chi entra in Italia dagli Stati Uniti. Myke Henry (intervistato da Lorenzo Gatto) è atteso da due settimane di isolamento, periodo in cui cercherà di mantenere la condizione fisica grazie al programma che il preparatore dell'Allianz, il professor Paoli, ha preparato per lui. A cavallo di ferragosto, se tampone e test sierologico saranno negativi, potrà finalmente unirsi al resto della squadra per cominciare una stagione che aspetta con grande voglia e curiosità. La sua carriera, eccezion fatta per l'esperienza in Israele, l'ha vista sempre giocare negli Stati Uniti. Cosa l'ha spinto a scegliere l'Europa in generale e l'Italia in particolare? «Ho scelto l'Europa perché un mercato in cui non ho mai giocato prima e penso che fosse arrivato il momento per me di esplorare nuovi posti. L'Italia è un paese bellissimo che non puoi non apprezzare in quanto è ricco di storia. In più ho sentito che il vostro campionato è di un buon livello e questo mi darà la possibilità di mettermi alla prova per crescere e migliorare». Ha preso informazioni sul basket italiano? Cosa conosce del nostro campionato? «Quando è arrivata l'offerta di Trieste ho chiesto naturalmente informazioni sul campionato e mi sono fatto spiegare che tipo di basket si gioca. Ma non ho approfondito più di tanto, voglio concentrarmi principalmente su di me e sulla squadra per capire come lavorare al meglio per vincere». Ha dichiarato in una intervista che il suo sogno resta quello di giocare nella Nba. Visto il percorso che negli ultimi anni ha fatto Javonte Green, l'Italia può essere in questo senso un trampolino di lancio? «Sì, il mio obiettivo è senza dubbio dimostrare che ho le capacità e il talento per approdare nella Nba. E altrettanto penso che l'Italia possa davvero essere un buon trampolino di lancio per dimostrare il mio valore. Voglio però puntualizzare che sono concentrato solo su Trieste e che il mio obiettivo principale e giocare bene per vincere qui". Non è mai facile parlare di se stessi ma ci regala una breve presentazione del Myke Henry giocatore? «Mi considerano un realizzatore puro perchè riesco a segnare con una certa facilità ma devo dire che mi considero un giocatore completo e pericoloso a tutto campo, uno che in campo sa mettersi al servizio dei compagni di squadra e che fa il possibile per portare la mia squadra alla vittoria». Un'ultima battuta rivolta ai tifosi dell'Allianz. Nella speranza di poterli vedere molto presto all'interno del palazzetto, vuole dire loro qualcosa? «Voglio ringraziarli perchè non ho ancora giocato una partita con la maglia di Trieste eppure sento il loro sostegno e il loro supporto e questo è davvero particolare e molto bello. Ciò che posso dire e promettere»

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