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Premier League 2020/21


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1 ora fa, pinot ha scritto:

è sempre o quasi stato così ma mi permetto di dire che in futuro potrebbe non ripetersi questa situazione

perchè Southgate ha davvero a disposizione una rosa formidabile, soprattutto da centrocampo in su

ieri ho guardato Utd - Aston Villa e mi ha colpito sia il gioco dei Villans sia Grealish, cresciuto tantissimo e nemmeno titolare in nazionale

ciò che colpisce è il numero di veri fuoriclasse nella rosa e la loro età media tali da rendere l'Inghilterra una delle nazionali più giovani

motivo in più per ritenere improbabile che arrivino con le gomme a terra a europeo e mondiale

forse i ruoli di portiere e di centrale difensivo non sono a livello degli altri, e questo può essere l'unico handicap per una squadra peraltro formidabile 

io non credo che dai tempi del mondiale vinto in casa, sappiamo come, l'Inghilterra abbia avuto una nazionale così competitiva

e del resto si è visto nel mondiale russo con la finale mancata per un nonnulla

credo che alla base di questa fioritura di talenti ci siano i grandi investimenti fatti sulle academy dei maggiori club, veri gioielli costosissimi che stanno sfornando giocatori di primissimo piano sia sul piano tecnico sia su quello fisico

ci pensa poi la Premier a farli crescere come si deve

Di Grealish ho scritto un paio di settimane fa, ho visto lui e Mount in Chelsea-Aston Villa e mi sono parsi due giocatori fatti e finiti, non solo a loro agio in un campionato di quel livello ma in grado, entrambi, di farlo da protagonisti 

Vista l'età, suppongo abbiano ancora bei margini di miglioramento, e dunque prospettargli un futuro da colonne della nazionale non mi pare azzardato.

Concordo sul discorso portiere e difensore centrale, carenze a mio parere importanti, ma soprattutto non cambierò mai idea su quanta percentuale di casualità ci sia in una manifestazione calcistica a eliminazione diretta in gara secca.

Se penso a tutti i mondiali che ho visto con cognizione di causa, me ne vengono in mente un paio in cui ha vinto indiscutibilmente la squadra più forte, che ad esempio non eravamo noi nell'82 (quel Brasile era pazzesco) mentre probabilmente eravamo i migliori quattro anni prima e non arrivammo neanche in finale.

A parte questo, mi ha colpito molto il racconto di Capello che da c.t. della nazionale inglese si ritrovava per le mani una squadra più che competitiva ma che arrivava regolarmente con la lingua a penzoloni.

Può darsi, in effetti, che la giovane età renda molto più sopportabili sessanta partite a ritmi UFO  prima di affrontare l'europeo.

Che attendo con curiosità, devo dirle, convinto come sono che anche l'Italia si giocherà le sue chance.

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6 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

https://www.rivistacontrasti.it/cavani-razzismo-squalifica-tre-turni-football-association/

L'ottimo Antonioli di Contrasti prende posizione sulla ridicola squalifica di Cavani

Ecco perché mi piace questa testata, perchè hanno ancora l'ardore di scrivere dei pamphlet in un'informazione sportiva che è solo inchini, salamelecchi e leccate di c**o 

Gli inglesi che parlano di razzismo, già proprio loro che in mezzo mondo ne hanno combinate di ogni: un po' come sentire il bue che dice cornuto all'asino!

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2 ore fa, forest ha scritto:

Di Grealish ho scritto un paio di settimane fa, ho visto lui e Mount in Chelsea-Aston Villa e mi sono parsi due giocatori fatti e finiti, non solo a loro agio in un campionato di quel livello ma in grado, entrambi, di farlo da protagonisti 

Vista l'età, suppongo abbiano ancora bei margini di miglioramento, e dunque prospettargli un futuro da colonne della nazionale non mi pare azzardato.

Concordo sul discorso portiere e difensore centrale, carenze a mio parere importanti, ma soprattutto non cambierò mai idea su quanta percentuale di casualità ci sia in una manifestazione calcistica a eliminazione diretta in gara secca.

Se penso a tutti i mondiali che ho visto con cognizione di causa, me ne vengono in mente un paio in cui ha vinto indiscutibilmente la squadra più forte, che ad esempio non eravamo noi nell'82 (quel Brasile era pazzesco) mentre probabilmente eravamo i migliori quattro anni prima e non arrivammo neanche in finale.

A parte questo, mi ha colpito molto il racconto di Capello che da c.t. della nazionale inglese si ritrovava per le mani una squadra più che competitiva ma che arrivava regolarmente con la lingua a penzoloni.

Può darsi, in effetti, che la giovane età renda molto più sopportabili sessanta partite a ritmi UFO  prima di affrontare l'europeo.

Che attendo con curiosità, devo dirle, convinto come sono che anche l'Italia si giocherà le sue chance.

Infatti se ci pensi i tedeschi fanno sempre una lunghissima pausa invernale e arrivano sempre in fondo anche con squadre scarsissime (mi viene in mente quella del 2002), gli inglesi invece da tradizionalisti e conservatori incalliti guai a toccargli il boxing day... Comunque per me Pickford è un discreto portiere, sicuramente meglio dei suoi terrificanti predecessori e ha già all'attivo un mondiale da protagonista.

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Non a caso nel 1990, senza coppe europee, gli inglesi arrivano in semifinale e l'Irlanda ai quarti di finale mettendo a tratti alle corde l'ItalVicini ai quarti... no non è assolutamente un caso!

Comunque su una cosa non concordo con Forest: l'Italia del 1982 per me era la squadra più forte, più razionale ed equilibrata ed ha vinto con merito, discorso diverso per esempio per l'edizione di Vicini (quella del 1990) in cui avevamo una squadra tutto sommato sopravvalutata.

Modificato da atleticoiero
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49 minuti fa, atleticoiero ha scritto:

Comunque su una cosa non concordo con Forest: l'Italia del 1982 per me era la squadra più forte, più razionale ed equilibrata ed ha vinto con merito, discorso diverso per esempio per l'edizione di Vicini (quella del 1990) in cui avevamo una squadra tutto sommato sopravvalutata.

Ero sufficientemente grande per ricordarmi tutto di quel mondiale.

Quattro anni prima l'Italia aveva fatto tre vittorie in tre gare nel girone, e passato il turno aveva letteralmente malmenato la Germania in una partita che avremmo strameritato di vincere.

Si decise tutto con l'Olanda, che ribaltò il nostro vantaggio iniziale ma non ci fu nel complesso superiore.

Nell'82 le aspettative erano zero.

Zero.

Anche se ho letto fantasiose ricostruzioni postume secondo le quali eravamo fra le favorite.

In realtà, venivamo da un Europeo che avevamo organizzato qualificandoci quindi di diritto, ma non andando oltre a un quarto posto su otto partecipanti.

E, per la cronaca, per l'Europeo dell'84 manco riuscimmo a qualificarci.

Il girone era tutto fuorché duro (Polonia, Perù e Camerun, e ne passavano due) ma non ne vincemmo manco mezza, passando grazie a tre pareggi fra le critiche generali, anche se questo aspetto è passato col tempo in cavalleria.

Giocavamo da far schifo, per dirla tutta.

In un girone a tre con Brasile e Argentina non avevamo chance, eppure battemmo invece l'Argentina secondo me con merito.

Ma il Brasile, che era mostruoso, travolse l'Argentina 4-1 e ci attese dall'alto di quattro vittorie limpide in altrettanti incontri.

Poi ci fu quella partita passata alla storia, che rappresentò la chiave del nostro mondiale.

Ma chi c'era a quei tempi potrà testimoniare che se contro quel Brasile avessimo rigiocato dieci volte ne avremmo vinta forse ancora una, sempre partendo dal presupposto che col pari sarebbero passati loro.

La vincemmo per tre ragioni.

La prima è che loro avevano una squadra pazzesca, che tutti avevamo guardato nelle partite precedenti solo per il piacere di vedere tanto talento tutto assieme, ma non avevano un portiere (Valdir Peres era inguardabile) e non avevano un centravanti (soprannominai Serginho "il Graziani nero", e non era un complimento bensì incredulità di fronte a un brasiliano così scarso nei fondamentali).

Ma Falcao, Junior, Eder, Socrates, Zico, Leandro, Cerezo ecc. tutti assieme erano una gioia per gli occhi.

La seconda ragione è che il Brasile, conscio della propria forza, fu supponente da subito.

Attaccò sullo 0-0, attaccò quando dopo essere andato sotto pareggiò in un amen, attaccò incredibilmente pure sul 2-2 che lo qualificava.

E lo punimmo.

Ma era Davide che puniva Golia, niente di più e niente di meno.

Infatti, la terza ragione della nostra vittoria sta nella assoluta imprevedibilità del calcio quando si parla di gara secca, e gli Europei vinti da Danimarca o Grecia, piuttosto che la Croazia in finale all'ultimo mondiale, stanno lì a dimostrarlo.

Dopodiche', sia chiaro, non rubammo assolutamente nulla.

Avevamo alcuni giocatori di livello mondiale (su tutti Scirea, Conti, e Tardelli, oltre al Rossi baciato dalla grazia dalla seconda fase in poi) e in una gara secca potevamo battere chiunque 

Ma, pur meritando alla fine la vittoria, nessuno ci considerava i più forti, e infatti lontanissimi dall'aprire un ciclo, con quella stessa nazionale, non andammo nemmeno agli Europei e affondammo al mondiale di quattro anni dopo.

Ripeto, credo di poter dire che quella squadra che si qualificò nel'78 battendo nel girone la Francia di Platini, Lacombe e Giresse, che ne fece tre all'Ungheria e che sconfisse l'Argentina poi campione a casa sua, era secondo me più forte di quella che fece tre squallidi pareggi passando per differenza reti.

Ma una giocò una partita con la Germania dominata in lungo e in largo (gli highlights li trovi ancora sul tubo, credo) dove tutto ci girò male e il mondiale svoltò in negativo, l'altra giocò col Brasile una gara indimenticabile in cui gli Dei del calcio furono oggettivamente dalla nostra parte.

Il calcio è questo, d'altra parte...

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Il 2/1/2021 at 23:42, forest ha scritto:

Ero sufficientemente grande per ricordarmi tutto di quel mondiale.

Quattro anni prima l'Italia aveva fatto tre vittorie in tre gare nel girone, e passato il turno aveva letteralmente malmenato la Germania in una partita che avremmo strameritato di vincere.

Si decise tutto con l'Olanda, che ribaltò il nostro vantaggio iniziale ma non ci fu nel complesso superiore.

Nell'82 le aspettative erano zero.

Zero.

Anche se ho letto fantasiose ricostruzioni postume secondo le quali eravamo fra le favorite.

In realtà, venivamo da un Europeo che avevamo organizzato qualificandoci quindi di diritto, ma non andando oltre a un quarto posto su otto partecipanti.

E, per la cronaca, per l'Europeo dell'84 manco riuscimmo a qualificarci.

Il girone era tutto fuorché duro (Polonia, Perù e Camerun, e ne passavano due) ma non ne vincemmo manco mezza, passando grazie a tre pareggi fra le critiche generali, anche se questo aspetto è passato col tempo in cavalleria.

Giocavamo da far schifo, per dirla tutta.

In un girone a tre con Brasile e Argentina non avevamo chance, eppure battemmo invece l'Argentina secondo me con merito.

Ma il Brasile, che era mostruoso, travolse l'Argentina 4-1 e ci attese dall'alto di quattro vittorie limpide in altrettanti incontri.

Poi ci fu quella partita passata alla storia, che rappresentò la chiave del nostro mondiale.

Ma chi c'era a quei tempi potrà testimoniare che se contro quel Brasile avessimo rigiocato dieci volte ne avremmo vinta forse ancora una, sempre partendo dal presupposto che col pari sarebbero passati loro.

La vincemmo per tre ragioni.

La prima è che loro avevano una squadra pazzesca, che tutti avevamo guardato nelle partite precedenti solo per il piacere di vedere tanto talento tutto assieme, ma non avevano un portiere (Valdir Peres era inguardabile) e non avevano un centravanti (soprannominai Serginho "il Graziani nero", e non era un complimento bensì incredulità di fronte a un brasiliano così scarso nei fondamentali).

Ma Falcao, Junior, Eder, Socrates, Zico, Leandro, Cerezo ecc. tutti assieme erano una gioia per gli occhi.

La seconda ragione è che il Brasile, conscio della propria forza, fu supponente da subito.

Attaccò sullo 0-0, attaccò quando dopo essere andato sotto pareggiò in un amen, attaccò incredibilmente pure sul 2-2 che lo qualificava.

E lo punimmo.

Ma era Davide che puniva Golia, niente di più e niente di meno.

Infatti, la terza ragione della nostra vittoria sta nella assoluta imprevedibilità del calcio quando si parla di gara secca, e gli Europei vinti da Danimarca o Grecia, piuttosto che la Croazia in finale all'ultimo mondiale, stanno lì a dimostrarlo.

Dopodiche', sia chiaro, non rubammo assolutamente nulla.

Avevamo alcuni giocatori di livello mondiale (su tutti Scirea, Conti, e Tardelli, oltre al Rossi baciato dalla grazia dalla seconda fase in poi) e in una gara secca potevamo battere chiunque 

Ma, pur meritando alla fine la vittoria, nessuno ci considerava i più forti, e infatti lontanissimi dall'aprire un ciclo, con quella stessa nazionale, non andammo nemmeno agli Europei e affondammo al mondiale di quattro anni dopo.

Ripeto, credo di poter dire che quella squadra che si qualificò nel'78 battendo nel girone la Francia di Platini, Lacombe e Giresse, che ne fece tre all'Ungheria e che sconfisse l'Argentina poi campione a casa sua, era secondo me più forte di quella che fece tre squallidi pareggi passando per differenza reti.

Ma una giocò una partita con la Germania dominata in lungo e in largo (gli highlights li trovi ancora sul tubo, credo) dove tutto ci girò male e il mondiale svoltò in negativo, l'altra giocò col Brasile una gara indimenticabile in cui gli Dei del calcio furono oggettivamente dalla nostra parte.

Il calcio è questo, d'altra parte...

Con tutto il rispetto per le tue idee non concordo assolutamente. Ho visto e rivisto tantissime volte le partite di quell'Italia e la mia impressione era quella di una squadra con qualità in ogni reparto capace di battere chiunque. Le vittorie contro Argentina, Brasile, Polonia, Germania furono pulite, legittime e meritate e non frutto di sculate o episodi in stile Chelsea del 2012. 

Poi ripeto, trovo legittimi ritenere sopravvalutata l'Italia del 1990, che giocava benino (ma nemmeno così troppo bene come si dice) o l'Italia del 1970 (che era squadra fortissima ma giocava veramente alla viva il parroco) ma non concordo assolutamente sul ciclo di Bearzot (e Bernardini prima) dove si è vista a mio avviso una delle più belle ed entusiasmanti nazionali di sempre (per quanto non siamo nel DNA assolutamente un paese belcalcista).

Poi non concordo che il mondiale si vinca per episodi, per me è vero che contano gli episodi però nel 90% dei casi vince il più forte. A mio avviso le uniche due grandi eccezioni sono state la Germania del 1954 (su cui a distanza di decenni ci sono forti ombre e forse un torneo "pilotato" per "riscattare" i tedeschi dalle infamie della seconda guerra mondiale) e l'Argentina nel 1986 (squadra mediocre sia per gioco che per cifra tecnica ma che aveva il Dio del calcio). Per il resto, di riffa o di raffa, a mio avviso ha quasi sempre vinto la squadra più forte e meritevole. 

Discorso ovviamente diverso per gli europei dove il fattore sorpresa incide di più (si potrebbe fare un bel discorso su ste cose, magari un giorno davanti ad una bella Coca al Bire...)

Chiuso O.T.

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Ovviamente ogni opinione è lecita.

Concordo che quelle furono quattro ottime partite, solo che non dimentico le tre pessime che le precedettero.

Ma in un mondiale puoi andare in finale senza vincerne una, a furia di pareggi e relativi rigori, così come vincerle tutte e uscire al primo pareggio.

Pensa che per me nel '74 la migliore era l'Olanda, nel '78 l'Italia, nell'82 il Brasile, nell'86 la Francia....

Va beh, opinioni diverse.

Per Bearzot invece parlano i numeri: tre mondiali di cui uno decisamente molto buono, uno addirittura vinto e uno invece disastroso.

E due europei, in questo caso disastrosi entrambi.

Nel complesso neanche male, tutto sommato, ma all'epoca non mi faceva impazzire.

Anche perché, su questo concordo con te, il materiale era di primissima qualità.

Vabbè, ne parleremo.....

 

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Succede di tutto in Premier League.

Dopo due pareggi di fila, il Liverpool perde a Southampton dove becca il gol dopo 2' e non riesce più a rimontare.

Vero che l'alibi delle assenze vale sempre (oggi la coppia di centrali era formata da Fabinho e... Henderson, che è come se il Milan mettesse Bennacer e Kessie a fare i centrali di difesa), ma anche se i Saints sono ormai terzi e se le statistiche fotografano una gara abbastanza sfigata, due punti in tre partite per una squadra abituata a farne un centinaio a campionato fanno decisamente notizia.

Come fa notizia lo United che raggiunge il Liverpool pur avendo una partita in meno, e come fa notizia il modo imponente in cui il City tira tre sberle al Chelsea, e il gol di Hudson-Odoi allo scadere non muta la sensazione di aver assistito a una lezione del tipo " sarete anche i campioni di domani, nel caso ripassate, per adesso siamo su due pianeti diversi".

Dominio City impressionante, reso ancora più sorprendente dalle assenze causa Covid.

La classifica, adesso, è un vero guazzabuglio: sette squadre in quattro punti, e molte delle inseguitrici hanno gare da recuperare

https://www.premierleague.com/tables

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Di queste due partite, due tre cose mi son rimaste. L'incredibile pressing alto del Liverpool all'80, come se la partita fosse appena iniziata,  e il pianto liberatorio finale di Hasenhuttl. Non si vede tutti i giorni un allenatore piangere di gioia.

Dell'altra la facilità di dialogo veloce sulla trequarti del City.  Un impressionante macchina di occasioni da gol.

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20 ore fa, atleticoiero ha scritto:

Con tutto il rispetto per le tue idee non concordo assolutamente. Ho visto e rivisto tantissime volte le partite di quell'Italia e la mia impressione era quella di una squadra con qualità in ogni reparto capace di battere chiunque. Le vittorie contro Argentina, Brasile, Polonia, Germania furono pulite, legittime e meritate e non frutto di sculate o episodi in stile Chelsea del 2012. 

Poi ripeto, trovo legittimi ritenere sopravvalutata l'Italia del 1990, che giocava benino (ma nemmeno così troppo bene come si dice) o l'Italia del 1970 (che era squadra fortissima ma giocava veramente alla viva il parroco) ma non concordo assolutamente sul ciclo di Bearzot (e Bernardini prima) dove si è vista a mio avviso una delle più belle ed entusiasmanti nazionali di sempre (per quanto non siamo nel DNA assolutamente un paese belcalcista).

Poi non concordo che il mondiale si vinca per episodi, per me è vero che contano gli episodi però nel 90% dei casi vince il più forte. A mio avviso le uniche due grandi eccezioni sono state la Germania del 1954 (su cui a distanza di decenni ci sono forti ombre e forse un torneo "pilotato" per "riscattare" i tedeschi dalle infamie della seconda guerra mondiale) e l'Argentina nel 1986 (squadra mediocre sia per gioco che per cifra tecnica ma che aveva il Dio del calcio). Per il resto, di riffa o di raffa, a mio avviso ha quasi sempre vinto la squadra più forte e meritevole. 

Discorso ovviamente diverso per gli europei dove il fattore sorpresa incide di più (si potrebbe fare un bel discorso su ste cose, magari un giorno davanti ad una bella Coca al Bire...)

Chiuso O.T.

Argomento vasto e sul quale ovviamente è logico avere opinioni differenti... Avendo vissuto quei Mondiali - che è cosa ben diversa dal discuterne basandosi solo sui reperti storici, pur corposi - la mia idea collima perlopiu' con quella di Forest, specie sull'Italia del 1982.

Che rappresenta come gia' detto la grande gioia calcistica della mia adolescenza assieme alla promozione in B dell'Unione l'anno successivo, ma sulla quale, personalmente un dubbio, per usare un eufemismo,  mi rimarra' sempre.

Quello relativo alla presunta combine col Camerun - calcisticamente a favore nostro, ovvio - perche' nelle prime due partite di quel girone gli africani, materasso conclamato della vigilia, furono senza dubbio la squadra migliore e solo arbitri, pali e parecchia ingenuita' li privarono di due sacrosante vittorie; ebbene, quella squadra bella e spavalda fu contro di noi totalmente irriconoscibile, spenta e rinunciataria... Il gol del loro pareggio, nell'azione successiva al gol di Graziani - con N'kono goffamente scivolato mentre nelle prime due partite era stato impeccabile... - fu l'unica vera azione offensiva della loro partita. 

Fu quello il vero spartiacque del Mondiale : se il Camerun avesse giocato nello stesso modo, difficilmente avremmo evitato l'eliminazione.

E' fuori discussione che il Brasile fosse la squadra piu' forte di quella edizione come lo era l'Ungheria nel 1954, che butto' via la vittoria per eccesso di sicumera forse piu' che per il doping dei tedeschi; l'Olanda era la migliore sia nel 1974 che nel 1978, ma ebbe la disgrazia di affrontare entrambe le volte i padroni di casa. E se la vittoria della Germania fu comunque senza ombre, essendo stata quella del biennio 1972-1974 la piu' forte di sempre, quella dell'Argentina rimane la vicenda piu' vergognosa dell'intera storia del calcio, una squadraccia sospinta dagli arbitri fin dal girone eliminatorio che arrivo' a una finale dove non sarebbe mai dovuta giungere solo grazie all'immonda pastetta coi peruviani. 

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15 ore fa, andyball ha scritto:

Argomento vasto e sul quale ovviamente è logico avere opinioni differenti... Avendo vissuto quei Mondiali - che è cosa ben diversa dal discuterne basandosi solo sui reperti storici, pur corposi - la mia idea collima perlopiu' con quella di Forest, specie sull'Italia del 1982.

Che rappresenta come gia' detto la grande gioia calcistica della mia adolescenza assieme alla promozione in B dell'Unione l'anno successivo, ma sulla quale, personalmente un dubbio, per usare un eufemismo,  mi rimarra' sempre.

Quello relativo alla presunta combine col Camerun - calcisticamente a favore nostro, ovvio - perche' nelle prime due partite di quel girone gli africani, materasso conclamato della vigilia, furono senza dubbio la squadra migliore e solo arbitri, pali e parecchia ingenuita' li privarono di due sacrosante vittorie; ebbene, quella squadra bella e spavalda fu contro di noi totalmente irriconoscibile, spenta e rinunciataria... Il gol del loro pareggio, nell'azione successiva al gol di Graziani - con N'kono goffamente scivolato mentre nelle prime due partite era stato impeccabile... - fu l'unica vera azione offensiva della loro partita. 

Fu quello il vero spartiacque del Mondiale : se il Camerun avesse giocato nello stesso modo, difficilmente avremmo evitato l'eliminazione.

E' fuori discussione che il Brasile fosse la squadra piu' forte di quella edizione come lo era l'Ungheria nel 1954, che butto' via la vittoria per eccesso di sicumera forse piu' che per il doping dei tedeschi; l'Olanda era la migliore sia nel 1974 che nel 1978, ma ebbe la disgrazia di affrontare entrambe le volte i padroni di casa. E se la vittoria della Germania fu comunque senza ombre, essendo stata quella del biennio 1972-1974 la piu' forte di sempre, quella dell'Argentina rimane la vicenda piu' vergognosa dell'intera storia del calcio, una squadraccia sospinta dagli arbitri fin dal girone eliminatorio che arrivo' a una finale dove non sarebbe mai dovuta giungere solo grazie all'immonda pastetta coi peruviani. 

Analisi perfetta sui temi che non siano l’Italia dell’82.

Io non ero adolescente ma bambino ma i ricordi in presa diretta ce li Ho e poi ho letto visto e sentito molto.

Ridurre il girone di Vigo alla presunta mandorla passata ai validi camerunensi lo trovo abbastanza limitativo.

La vulgata vuole che l’Italia di Vigo abbia fatto completamente schifo ma la realtà è parecchio diversa. Contro la Polonia (avversario dato in ricostruzione ma che poi fece fuori Belgio e CCCP seppur grazie ad un regolamento osceno) giocammo una buona partita così come fu buono il primo tempo contro il Perù zavorrati però da un Rossi ancora impresentabile.

Ovviamente con tutto da perdere e niente da guadagnare la squadra fu stritolata dalla pressione ma ciononostante produsse un match assolutamente dignitoso col Camerun, dove ‘Nknono fu decisivo in molte occasioni (la sua scivolata sul gol di Ciccio è talmente perfetta da non poter essere autentica). Le cose “strane” accaddero effettivamente dopo il nostro vantaggio con noi tutti fermi sul loro gol per poi praticamente smettere di giocare.

Ma i prodromi per un miglioramento erano in nuce già tutti presenti.

Da ultimo il fantomatico fresco di Vigo con Brasile e Argentina a cucinarsi a Barcellona non era affatto fantomatico: io ci sono stato in pieno Agosto e non sembra proprio Spagna, sempre ventilato e massimo 25 gradi secchi. Fu un fattore assolutamente decisivo...

Che poi nel 78 meritassimo di più questo è assolutamente veritiero...

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Solo una foto veloce di cosa sia la FA Cup, e continuo a ritenere inspiegabile che in Italia non si sappia almeno copiare.

Il Marine, ottava categoria inglese (la nostra prima categoria) ospita il Tottenham.

Come se il Milan venisse a giocare con la Roianese...

La BBC la mostra in diretta, con Lineker appollaiato nella parte superiore di una "curva dove è stata allestita una saletta per gli ospiti.

C'è un solo tifoso, ovviamente l'impianto è chiuso, ed esibisce una gigantografia di Klopp giusto per infastidire Mourinho.

Gli spogliatoi sono da prima categoria, e allora per il Tottenham si libera la sala della vicina sede, spesso noleggiata a uso sala matrimoni.

Sulle finestre e i balconi circostanti ovviamente c'è il tutto esaurito.

Pronti-via, e tale Kengni del Marine, professione idraulico, colpisce una traversa che raccontera' per tutta la vita.

Poi ovvio che il Tottenham la vince 5-0, ma che meraviglia :)

 

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tralaltro ho letto inoltre che il Liverpool ha fornito al Marine delle analisi tecnico/tattiche sul Totthenam per preparare al meglio la partita direttamente da Klopp e il suo staff; l'Everton ha fatto allenare il Marine nel proprio centro sportivo per non rovinare il campo di gioco e che grazie a questa partita hanno guadagnato circa 10 volte la somma che guadagnavano in un anno per sponsor 

fenomenale, ma in Italia ahimè dubito possa mai accadere: hanno paura per Lignano-Triestina figuriamoci per un Maddalonese-Inter o un Pro Favara-Juventus...

 

Modificato da Euskal Herria
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5 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

ma in Italia ahimè dubito possa mai accadere: hanno paura per Lignano-Triestina figuriamoci per un Maddalonese-Inter o un Pro Favara-Juventus...

Perché c'è una concezione distorta secondo la quale alla tifoseria ospite va data una certa considerazione, tot posti, e tutte le regole stupide su impianti, capienza, misure di sicurezza che portano squadre di B o di A a giocare intere stagioni fuori provincia o addirittura fuori regione. 

Per me sarebbe un sogno già una coppa italia con tutte le squadre dalla a alla C e le squadre di A che entrano in gioco dai sedicesimi senza vantaggi di fattore campo. 

Sarebbe solo una partita in più, ma pensate alle conseguenze indirette che potrebbe avere un Vibonese-Juve. Il papà porta il figlio juventino allo stadio a vederla, e magari quel bambino scopre che andare allo stadio è un'esperienza bellissima. E la domenica dopo chiede al papà di andare allo stadio e inizia a tifare anche per la Vibonese, e magari un domani solo per la Vibonese... Che tanto da Vibo Valentia a Torino è una bella rottura di balle 

Solo in Italia non si può... In Spagna il real può andare a giocare alle canarie contro una squadra di D, in Francia il Paris Sant Germain può finire a giocare in qualche ridente paesino bretone, in Germania il bayern può giocare con qualche squadretta dello Schleswig-Holstein, in Italia è già un miracolo se una squadra di B arriva agli ottavi 

Eppure fino a metà anni 90 le grandi iniziavano ai sedicesimi con a/r

Guardate qua: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_1997-1998 sedicesimi di finale, a Reggio Emilia , Brescello-Juve 1-1. Sta cosa mi fa incazzare, perché è la dimostrazione che una Coppa Italia leggermente più inclusiva si potrebbe fare tranquillamente 

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55 minuti fa, LungomareNatisone ha scritto:

Perché c'è una concezione distorta secondo la quale alla tifoseria ospite va data una certa considerazione, tot posti, e tutte le regole stupide su impianti, capienza, misure di sicurezza che portano squadre di B o di A a giocare intere stagioni fuori provincia o addirittura fuori regione. 

Per me sarebbe un sogno già una coppa italia con tutte le squadre dalla a alla C e le squadre di A che entrano in gioco dai sedicesimi senza vantaggi di fattore campo. 

Sarebbe solo una partita in più, ma pensate alle conseguenze indirette che potrebbe avere un Vibonese-Juve. Il papà porta il figlio juventino allo stadio a vederla, e magari quel bambino scopre che andare allo stadio è un'esperienza bellissima. E la domenica dopo chiede al papà di andare allo stadio e inizia a tifare anche per la Vibonese, e magari un domani solo per la Vibonese... Che tanto da Vibo Valentia a Torino è una bella rottura di balle 

Solo in Italia non si può... In Spagna il real può andare a giocare alle canarie contro una squadra di D, in Francia il Paris Sant Germain può finire a giocare in qualche ridente paesino bretone, in Germania il bayern può giocare con qualche squadretta dello Schleswig-Holstein, in Italia è già un miracolo se una squadra di B arriva agli ottavi 

Eppure fino a metà anni 90 le grandi iniziavano ai sedicesimi con a/r

Guardate qua: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Coppa_Italia_1997-1998 sedicesimi di finale, a Reggio Emilia , Brescello-Juve 1-1. Sta cosa mi fa incazzare, perché è la dimostrazione che una Coppa Italia leggermente più inclusiva si potrebbe fare tranquillamente 

Tutto vero, ma c'è un ma. 

In Inghilterra, in Francia, in Spagna, dalla Prima Serie alla Terza Seria, e qualcuno anche più in giù, tutti hanno stadi a norma. Hanno strutture regolari. 

Qui abbiamo squadra di A che devono spostarsi di centinaia di chilometri per giocare in casa, per non parlare della B o delle decine e decine di deroghe della Terza serie. 

Paradossalmente fu molto più epica Inter-Pordenone a San Siro che un Pordenone-Inter alla Dacia Arena, sempre che Pozzo conceda l'infrasettanale. 

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1 ora fa, ndocojo ha scritto:

Tutto vero, ma c'è un ma. 

In Inghilterra, in Francia, in Spagna, dalla Prima Serie alla Terza Seria, e qualcuno anche più in giù, tutti hanno stadi a norma. Hanno strutture regolari. 

Certo, infatti ipotizzavo di coinvolgere fino alla C per questo motivo 

Hai poca capienza? Pazienza, per Giana Erminio-Roma i romanisti si accontenteranno di qualche centinaio di posti al Città di Gorgonzola

*è proprio il nostro concetto di "stadio a norma" che secondo me è esagerato. Se il Pordenone poteva garantire il deflusso dei tifosi ospiti al Bottecchia in C, non vedo perché in B debba giocare a Lignano o Udine. Cosa cambia? La capienza? E a che serve, che tanto a Lignano e Udine sono comunque meno di quelli - pochi - che andavano allo stadio a Pordenone? 

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La Premier ha ripreso a giocare tutti i giorni per cercare di rimetttersi quasi in pari con il numero di partite.

Utili vittorie per United, City ed Everton, mentre il Tottenham non va oltre un pari casalingo.

Ma l'attenzione generale è tutta sul big-match di domenica (17.30) fra il Manchester United nuova capolista e il Liverpool che segue a tre punti in una classifica che piano piano, recupero dopo recupero, inizia a farsi piu' veritiera, e che posto qua sotto:

https://sports.ndtv.com/english-premier-league/epl-table

 

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Liverpool-Manchester United ha un pò deluso le attese: i Reds vivono un momento un pò così, ed Anfield vuoto non contribuisce certo a dargli la carica.

Coi soliti enormi problemi dietro (ci sono Fabinho ed Henderson, due centrocampisti, a fare i centrali difensivi) Klopp sostanzialmente domina il primo tempo sul piano della supremazia territoriale, ma senza mai dare quella sensazione di superiorita' schiacciante che il Liverpool dava qualche tempo fa.

Nella ripresa lo United rinunciatario dei primi 45' lascia il posto a una squadra più propositiva, che impegna Alisson e alla fine non ruba il pari.

Lo 0-0 finale, in una giornata in cui le altre big vincono tutte, accorcia ulteriormente una classifica che vede sei squadre nel giro di cinque punti e un City arrivato ormai a due punti dalla vettta con una partita in meno, e dunque potenzialmente al comando.

Sorprende, fra le altre, la crisi del Wolverhampton, battuto addirittura in casa dal WBA e risucchiato in posizioni impensabili pochi mesi fa.

https://www.sportskeeda.com/go/epl/standings

 

Modificato da forest
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Anfield non è Anfield senza pubblico, questo è chiaro, e vincervi è molto meno complicato ed epico di quanto lo sia con la Kop che trabocca di gente.

Comunque sia, nessuno in Premier ci riusciva da quattro anni.

E a riuscirci non è una big ma il Burnley, che si arrocca davanti a Pope (per me il miglior portiere inglese, migliore anche di Pickford) e a 7' dalla fine, in contropiede, conquista il rigore che gli vale i tre punti.

E che certifica ufficialmente la crisi del Liverpool, che fortunato negli episodi non è di sicuro ma che arriva alla quarta gara di fila senza segnare.

Roba che non accadeva da 21 anni, per dire...

Le altre big vincono tutte, eccetto il Chelsea che viene battuto dal Leicester (comunque un'altra big) e a oggi sarebbe fuori dall'Europa!

In testa in teoria lo United,in pratica il City se dovesse vincere la gara che deve recuperare.

Ma là davanti c'è un mucchio selvaggio che in otto punti raduna una marea di squadre, tre delle quali con gare da recuperare che potrebbero ulteriormente avvicinarle alla vetta : si preannuncia la Premier più elettrizzante degli ultimi anni, almeno dal punto di vista dell'incertezza, perché da quello dell'atmosfera negli stadi non c'è dubbio che un buon cinquanta per cento della magìa è andato perso chissà fino a quando...

https://www.premierleague.com/tables

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Interessante Carlo Ancelotti, intervistato alla radio da Caressa e Zazzaroni:

"Sto a casa, in questo periodo non si può fare altro e quindi vedo una marea di partite.

Il livello della Premier è diventato impressionante, ma non parlo delle big ma del livello generale.

Guardi una partita qualsiasi e ti accorgi del livello.

Il Burnley, il Crystal Palace o il Fulham una volta erano vittime designate, ma ormai da anni possono investire decine di milioni, e sul campo te ne accorgi.

Il Chelsea ha uno squadrone ed è ottavo, ci sono squadre come Leicester, Aston Villa o West Ham che hanno valori assoluti.

A noi dell'Everton piacerebbe arrivare in Europa, perché stiamo facendo bene ma ovviamente vincere il titolo è impensabile, ma la concorrenza è terribile.

È cambiato, comunque, anche il modo di giocare: in Inghilterra nessuno parla di catenaccio ma di "parking the bus", parcheggiare il pullmann.

Però ormai lo fanno in tanti, una volta tutti se la giocavano aperti e paradossalmente era più facile: il Burnley andava a Liverpool, faceva bella figura ma ne prendeva sei.

Adesso hai voglia a fargli gol, e non solo a loro.

Attenti a Tomori: è forte, lo volevano prendere noi questa estate....

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Forest, a proposito di Tomori e del mercato invernale rossonero ( so di essere OT ma c'è quell'aggancio) : da osservatore esterno e visto che sui giornali non ricordo di averlo letto, da dove deriva questo radicale cambiamento di rotta da parte della proprietà milanista che solo un anno fa veniva accusata dalla tifoseria di non spendere un ghello mentre in questa sessione invernale investe eccome per rinforzare una squadra che gira a meraviglia ?

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2 minuti fa, andyball ha scritto:

Forest, a proposito di Tomori e del mercato invernale rossonero ( so di essere OT ma c'è quell'aggancio) : da osservatore esterno e visto che sui giornali non ricordo di averlo letto, da dove deriva questo radicale cambiamento di rotta da parte della proprietà milanista che solo un anno fa veniva accusata dalla tifoseria di non spendere un ghello mentre in questa sessione invernale investe eccome per rinforzare una squadra che gira a meraviglia ?

investe eccome....uno svincolato, 2 prestiti....mah, sarà....

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3 ore fa, andyball ha scritto:

Forest, a proposito di Tomori e del mercato invernale rossonero ( so di essere OT ma c'è quell'aggancio) : da osservatore esterno e visto che sui giornali non ricordo di averlo letto, da dove deriva questo radicale cambiamento di rotta da parte della proprietà milanista che solo un anno fa veniva accusata dalla tifoseria di non spendere un ghello mentre in questa sessione invernale investe eccome per rinforzare una squadra che gira a meraviglia ?

Il Milan ha speso un milione per Tomori, mezzo per Meite' e niente per Mandzukic.

E incassa dal prestito con diritto di Poli e dalla cessione di Duarte.

Gli eventuali riscatti avverranno coi soldi della Champions, se come penso il Milan ci arriverà.

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