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I suntini sandrini di lunedì 7 settembre 2020


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LUNEDÌ 7 SETTEMBRE 2020

- Perdere non fa mai piacere, nemmeno se si gioca un'amichevole estiva, anche se contro una formazione come il Koper (2-1 in rimonta) che ha più birra nelle gambe della Triestina e nemmeno se il gol arriva al 46' della ripresa di testa con due ragazzini alabardati (Loschiavo e e Plaka) al centro della difesa. Un po' d'amarezza nel finale - come scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo" - non cancella comunque gli ottocento e passa applausi che valgono tanto nella prima semi-apertura del Rocco nel post lock-down. E un applauso lo meritano anche i tifosi rossolabardati che hanno atteso l'ingresso ordinatamente in coda e poi in modo composto sono rimasti sugli spalti. A dimostrazione che, in sicurezza, al di là delle prescrizioni governative qualcosina in più si può e si deve concedere al mondo del calcio. Nella seconda amichevole del nuovo percorso di Gautieri si è vista la prosecuzione delle buone trame sviluppate ad Auronzo soprattutto nel primo tempo e fino a quando non è arrivato il turnover di massa. Di positivo c'è la manovra dal centrocampo in su che la squadra ha saputo sviluppare, non con continuità ma con buona efficacia, e premiata dal vantaggio dopo soli 7'(conclusione di Giorico deviata in porta dallo sloveno Badzim). Meno precisa è invece sembrata la fase difensiva e il malinteso tra Rapisarda e Offredi che nella ripresa ha regalato la rete del pari a Guberaz.Stesso undici di partenza (con Brivio a sinistra e Ligi messo invece ko da un affaticamento muscolare mentre Codromaz è partito per Castellamare), avversario di altra caratura ma con più allenamenti e partite nelle gambe. Il Koper non vale la Lazio tecnicamente e la Triestina infatti ha dimostrato di saper rendersi molto pericolosa in attacco.Le trame migliori si sviluppano sulle intuizioni a destra di Sarno, sulle verticalizzazioni di Lodi per Gomez e sulle incursioni di un Rizzo davvero consistente. in avvio la squadra spinge e si rende pericolosa anche sulle fasce con le sovrapposizioni dei terzini Brivio e Rapisarda. Il risultato è che dopo la rete del vantaggio ispirata comunque da Sarno Rizzo serve Gomez (9') e il portiere fa un gran intervento, Sarno spara alto un ottimo assist di Procaccio e ancora al 20' un'incornata di Rizzo scatena gli applausi del pubblico. E ancora Gomez al 30' su imbeccata di Sarno incappa in un intervento pronto di Vargic. Insomma del Koper nella prima parte della gara non c'è traccia se non per la ruvidezza di qualche intervento. Al rientro dagli spogliatoi dopo unamanciata di minuti entrano Granoche, Petrella, Di Massimo e Maracchi e proprio quest'ultimo spreca di testa un buon traversone di Rapisarda. Il Koper pareggia con Guberac che si trova la strada spianata dalla diagonale di Rapisarda che incappa sull'uscita di Offredi. L'Unione risponde con una punizione di Lodi che impegna il portiere (tap-in sul palo di Pablo azzerato dall'arbitro) e con Granoche che si mangia la più facile delle occasioni per segnare. Entrano anche i giovanissimi Dubaz, Cavaliere, Natalucci, Plaka (in prova) e Lo Schiavo. La traversa di testa al 35' di Cirjak è il preludio al gol finale. La Triestina fa un altro passetto avanti nonostante la sconfitta che tinteggia con un pizzico d'amaro la festa dei tifosi. 

- Ok, la strada è giusta. Lo pensano i mille tifosi che l'altra sera sono riusciti a entrare all'Allianz Dome. Lo pensa Eugenio Dalmasson, coach dell'Allianz intervistato da Roberto Degrassi, che alla fine delle prime tre partite del girone della Supercoppa traccia un bilancio dell'andamento biancorosso.«La sensazione è che siamo sulla strada giusta e non solo perchè abbiamo vinto tre partite. - è l'analisi del tecnico - Abbiamo di fronte tre squadre forti e ci aspettano altri tre confronti tosti, a partire da quello di domani al Taliercio. Contro l'Umana abbiamo trovato altre soluzioni in attacco per compensare il tiro da tre che non incideva, anche a causa della difesa veneziana. Stiamo concedendo poco, difendendo di squadra con intensità. C'è un bello spirito nel gruppo e questo si ripercuote anche in partita».L'Allianz tra l'altro anche contro Venezia è riuscita a gestire un delicato finale in volata. Merito anche della classe di Doyle.«Battere l'Umana in volata non era facile - conferma Dalmasson - L'Umana è abituata a prevalere negli incontri che si chiudono punto a punto, non perde mai il filo del gioco e ha elementi che si possono inventare la giocata giusta. Noi siamo stati bravi. Quando Venezia ha cercato di accelerare ha trovato noi che abbiamo saputo reagire mentalmente e tecnicamente alla loro spallata. Doyle - continua l'allenatore dell'Allianz - è l'ultimo straniero ad essersi unito al gruppo, non ha ancora una condizione ottimale ma quando ha cominciato ad affiorare un po' di stanchezza e le squadre hanno rallentato il ritmo, a parità di fiato lui ha preso la scena con 8 punti. Inganna quando tira perchè con lui ogni canestro sembra semplice. Non è così. I compagni lo hanno cercato con costanza nei minuti finali perchè sappiamo che con i suoi lampi di classe può risolvere un match».Alviti si sta confermando un valido rimbalzista aggiunto. Non solamente un esterno letale nel metterla da tre...«Quello che mi piace in questa squadra è che tutti si spendono nei diversi aspetti del gioco. Alviti non si è limitato al ruolo dello specialista da tre punti ma sta capendo che può fare molto di più. Era abituato a giocare a otto metri dal canestro, nelle ultime due partite invece ha catturato 17 rimbalzi complessivi. E' un due metri, ha senso della posizione, può aiutarci anche in quella fase. E questi segnali sono importanti per noi ma anche per lui, conscio che possiede i numeri per ampliare il suo repertorio tecnico», aggiunge Dalmasson.Ieri la squadra ha potuto tirare il fiato, cercando di recuperare chi lamentava qualche acciacco. Spiega il tecnico: «Udanoh nel corso dell'allenamento di venerdì sera si era scavigliato leggermente. Ha giocato regolarmente contro l'Umana ma alla fine non era al meglio. Laquintana lamentava già in precedenza un affaticamento muscolare, la giornata di riposo è servita anche per le terapie».Domani si va al Taliercio di Mestre per difendere il primato in classifica. In caso di vittoria l'Allianz vedrebbe davvero a un passo le Final Four della Supercoppa. Il coach frena. «Non dobbiamo mollare ma sappiamo che ci aspetta un altro esame. Venezia in casa farà una partita diversa, ci troveremo di fronte difficoltà nuove e sarà un momento interessante per capire a che punto siamo con il nostro processo di crescita», conclude l'allenatore biancorosso.

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