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I suntini sandrini di martedì 8 settembre 2020


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MARTEDÌ 8 SETTEMBRE 2020

- Stasera, con inizio alle 20, al Taliercio si gioca il retour match tra Allianz e Umana. I veneziani a arrivare alle Final Four di Supercoppa ci tengono eccome e possono qualificarsi solo battendo Trieste e poi ripetendosi a spese di Trento e Treviso. L'Allianz non ha questa pressione addosso, non era la squadra da battere nel girone e nessuno pretende che lotti per il primo trofeo stagionale. Ma Bologna, sede delle finali, stasera potrebbe già diventare realtà per la squadra di Eugenio Dalmasson. Pass matematico se i biancorossi battessero nuovamente l'Umana e se nell'altro match Treviso piegasse Trento. A quel punto Trieste sarebbe irraggiungibile con 80 minuti di anticipo. Sarà pure remota, ma è una possibilità.L'Allianz ha un tesoretto di sette punti buono da far valere in caso di differenza canestri ma più che ai calcoli baderà a fornire risposte tecniche in vista del campionato. L'Umana, del resto, stasera non la metterà certo sul piano del test estivo. Non può permettersi due ko ravvicinati, cedendo per giunta sul proprio campo. Eleverà l'aggressività, probabilmente facendolo capire sin dalla palla a due. L'Allianz dovrà mostrare di possedere già una identità forte. Finora ha dimostrato di non dipendere da un singolo (i top scorer delle prime gare Henry e Grazulis nella terza partita hanno prodotto 9 punti in due) ma di essere un gruppo in crescita come conferma in una dicharazione sul sito biancorosso l'assistente coach Marco Legovich: «Si sta formando una squadra di ragazzi ambiziosi che iniziano a parlare la stessa lingua cestistica. Visto il poco tempo a disposizione tra un match e l'altro è stata fondaentale la disponibilità da parte di tutti».La partita, arbitrata da Vicino, Sardella e Vita, si potrà seguire in diretta streaming su Eurosport Player. Dopo l'impegno al Taliercio l'Allianz venerdì sera sarà nuovamente in trasferta, a Trento sul campo della Dolomiti Energia e concluderà le fatiche del girone il 14 settembre ricevendo a Valmaura la De'Longhi Treviso.

- I test estivi esercitano una grande attrazione per i tifosi che vogliono vedere i nuovi arrivati e sognare dove possa arrivare la propria squadra. Alla società questa fase precampionato può essere utile per l'immagine (giocando talvoltacon squadre blasonate) ma in fondo le amichevoli di preparazione servono soprattutto ai tecnici. Perché niente meglio della partita dà indicazioni su livello di condizione raggiunto dai singoli (ognuno fa storia a sè in questa fase) e la capacità di integrazione di chi non c'era nella scorsa stagione nelle dimamiche anche tattiche del gruppo. Ebbene la partita con il Koper ha messo in evidenza come la gran parte degli alabardati abbia benzina per poco più di un tempo, ma anche che i subentranti (giovanissimi esclusi ovviamente) abbiano ancora necessità di ingranare. Tanto per fare due esempi domenica Petrella e Di Massimo non hanno avuto la stessa efficacia di Sarno e Procaccio, ma lo stesso potrebbe valere per Maracchi o Granoche rapportati a Rizzo (o Giorico) e Gomez. Tutte situazioni tipiche della stagionalità e c'è il tempo per aggiustarle.Con la Lazio e ancora di più con il Koper si è visto ben impresso sulla squadra il marchio della Triestina 2020, forgiata da gennaio da Gautieri: e cioè una squadra votata alla costruzione del gioco con fraseggi, improvvise verticalizzazioni utilizzando le sovrapposizioni dei terzini sulle fasce e gli inserimenti dei centrocampisti (Rizzo, Giorico e Maracchi). Insomma il tecnico sta proseguendo il lavoro indirizzato a un gioco propositivo e per nulla attendista. La società gli ha fornito, in due sessioni di mercato, le pedine giuste per il suo scacchiere. Ma attenzione perché avere un gioco e un'identità è una priorità ma non sempre porta alla vittoria. Specie quando si tratta di giocare in serie C. «Sono soddisfatto ma siamo mancati di concretezza in attacco» ha commentato Gautieri a fine partita. Quando si costruiscono una mezza dozzina di palle-gol e non si concretizzano spesso si perde, e non solo fortuitamente come è successo nel finale con il Koper in un match dove il risultato non contava nulla se non nella sfera emotiva di una parte dei tifosi. Perché la Triestina, capace di manovre da applausi, non deve cadere nel vizio di specchiarsi nella propria bellezza. Tradotto: meglio un passaggio in meno per mettere il compagno in porta e qualche conclusione anche sporca in più. Perché l'alto potenziale offensivo della squadra non potrà essere sempre capitalizzato dal solo Gomez (o eventualmente Granoche). Servono anche le reti di Sarno e Procaccio e degli altri due esterni oltre a un apporto dei centrocampisti. E una squadra così votata alla manovra propositiva dovrà fare tanta attenzione anche alle coperture difensive (magari con qualche fallo di mestiere) e a lavorare con puntualità sui fuorigioco avversari. Anche su questo si concentrerà il lavoro di Gautieri. Per il momento gli applausi dei tifosi contingentati al Rocco sono meritati e sono motivo di soddisfazione. A ottobre sarà un'altra storia. 

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