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I suntini sandrini di mercoledì 9 settembre 2020


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MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE 2020

- Prima sconfitta per l'Allianz nel girone C della supercoppa del cinquantenario. Lo scrive Lorenzo Gatto: superata 79-62 dall'Umana Venezia, Trieste viene raggiunta al comando e perde il vantaggio della differenza canestri nello sconto diretto che, in caso di arrivo a pari punti, promuoverà la formazione di De Raffaele. Alla Reyer basterà passare venerdì sul parquet del palaVerde e ripetersi lunedì prossimo in casa contro Trento per avere la certezza matematica del primo posto e l'accesso alle final four in programma a Bologna dal 18 al 20 febbraio. Venezia più cattiva e intensa rispetto alla gara d'andata, determinata a sfruttare i suoi punti di forza sotto canestro (Watt su tutti), Trieste ha retto bene nel primo tempo perdendo poi il filo del gioco in una seconda parte di gara nella quale si è affidata troppo alle conclusioni dalla distanza. Con Cavaliero ancora fuori (possibile rientro appena in campionato), Trieste non cambia il suo quintetto schierando Fernandez, Doyle, Henry, Grazulis e Udanoh. De Raffaele risponde con De Nicolao, Tonut, Bramos, Mazzola e Watt. Trieste parte male tra errori e palle perse, Watt dall'altra parte è subito incisivo: due canestri e l'assist per la tripla di Bramos firmano il primo parziale orogranata sul 7-2.L'Allianz non si scuote, Venezia sente l'odore del sangue e affonda i colpi. Prima Denicolao e poi Tonut, con una tripla, allungano sul 12-2 del 4' con la panchina triestina costretta a correre i ripari chiamando time out. Due minuti senza canestri poi è la schiacciata di Henry su assist di Doyle a sbloccare i biancorossi. De Raffaele rivoluziona il quintetto, dentro Daye, Vidmar, Chappell e Casarin, Trieste inserisce Da Ros per Grazulis con Matteo subito incisivo grazie alla stoppata su Casarin che innesca Henry per il canestro del 14-9. Dentro Laquintana e Alviti per Fernandez e Henry, si sblocca Doyle che con due triple tiene i suoi a contatto sul 21-15 di fine primo quarto. Parziale di 6-0 Allianz in apertura di secondo quarto: Upson e Laquintana firmano il 21-21, Trieste alza l'intensità difensiva e mette in difficoltà l'attacco veneziano. Due triple di Fernandez e Alviti portano l'Allianz prima sul 28-29 poi sul 30-32, dall'altra parte Watt si mette in proprio e con 12 punti (5/7 dal campo) tiene la Reyer avanti 36-32 alla fine del primo tempo. Allianz troppo dipendente dal tiro da tre in apertura di ripresa. Le percentuali biancorosse scendono e Venezia ne approfitta per salire ancora sulle spalle di Watt (17, 7/10 e 5/6 dalla lunetta) e allungare al 5' toccando il 51-40 con canestro di Stone. Trieste continua a forzare dal perimetro, la Reyer sfrutta chili e centimetri sotto canestro e con Vidmar firma il massimo vantaggio sul 60-44. Partita già decisa nell'ultimo quarto, all'Allianz resterebbe l'obiettivo della differenza canestri ma i biancorossi non riescono a rientrare nel match restando sempre sotto la doppia cifra di svantaggio. Ci prova Fernandez, in assoluto il migliore in maglia Allianz con 17 punti e il 60% dal campo ma non riesce a dare la scossa ai suoi. Si chiude 79-62 con Venezia che festeggia il successo che la riporta in testa al girone.

- Se qualcuno si stava preoccupando che Rapisarda e Brivio non avessero per il momento rincalzi sulle fasce difensive, la Triestina risolve il tutto in un colpo solo, ingaggiando un terzino capace di giocare su entrambe le fasce e nei piani della società in grado di giocarsi il posto alla pari con gli altri due terzini. E del resto, con le tante partite ravvicinate che ci saranno in questa stagione (senza dimenticare i cinque cambi), posto ce ne sarà davvero per tutti. Lo scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo": il giocatore in questione è Andraz Struna, sloveno di Capodistria classe 1989, fratello del più noto Aljaz, quello che ha giocato per anni in Italia con Palermo, Carpi e Varese. Andraz Struna, che si è legato alla società alabardata con un contratto biennale, come si diceva è un laterale difensivo dalle notevoli qualità tecniche e atletiche, ma soprattutto di grande duttilità, potendo ricoprire senza alcun problema sia la corsia di destra, dove ha giocato con maggior continuità, che quella mancina, dove è stato spesso utilizzato nella nazionale slovena. Già, perché il neo alabardato vanta ben 27 presenze nella nazionale del suo paese, oltre a poter annoverare un'esperienza internazionale di tutto riguardo che lo ha portato a girare tutto il mondo, nel vero senso del termine. Proprio in qualche esperienza all'estero ha giocato anche mediano di centrocampo, ma si è trattato di rare occasioni, perché di mestiere fa il terzino. Struna si è messo a girare il mondo piuttosto presto. I primi passi nel professionismo li ha fatti proprio nella natìa Capodistria, prima di intraprendere un lungo percorso in svariati campionati di serie A, europei e non solo. Il biennio 2011/2013 lo ha visto protagonista nella massima serie polacca con la maglia del Cracovia, poi si è trasferito in Grecia dove ha giocato tre stagioni con il PAS Giannina, quindi ha militato un anno nella serie A scozzese con gli Hearts of Midlothian e poi l'annata 2017/2018 l'ha divisa tra un'esperienza negli Stati Uniti nella MLS con il New York City FC e un'altra nella serie A cipriota con l'Anorthosis Famagosta. L'ultima esperienza prima di vestire la maglia dell'Unione, è quella nel Voluntari, nella serie A della Romania, dove ha giocato la scorsa stagione. Con la mossa di arruolare un terzino di valore, Mauro Milanese ha quindi sistemato le fasce, dove forse ci potrebbe essere ancora posto solamente per un giovane. Restando in difesa, al momento i centrali sono quattro, ovvero Ligi, Tartaglia, Lambrughi e Cernuto, e solo se si riuscirà a trovare una sistemazione per quest'ultimo, come è nei progetti, potrà arrivare un altro centrale.A questo proposito è stato accostato all'Unione l'ennesimo nome della serie: si tratta di Stefano Scognamillo del Trapani. Sul difensore 26enne, che ha la particolarità di essere nato a San Pietroburgo e che prima di Trapani ha giocato con Matera e Ascoli, oltre alla Triestina ci sarebbe anche l'Avellino, che con la società alabardata ha già perso i duelli per Ioime e Rapisarda.

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