I suntini sandrini di sabato 13 febbraio 2021

[SandroWeb]

SABATO 13 FEBBRAIO 2021

- La Triestina si prepara a un altro esame importante. Lo scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo": se il rotondo successo sul Legnago è il segnale che qualcosa sembra cambiato nell'approccio contro le squadre di seconda fascia almeno al Rocco, la conferma di questa svolta dovrà arrivare domani anche in trasferta. L'Unione sarà ospite del Ravenna ed è quasi superfluo sottolineare l'importanza di questa partita, alla luce anche dell'agognata continuità di risultati invocata da mister Pillon. Tanto che il tecnico alabardato lo ribadisce in maniera chiara alla vigilia della partenza per la Romagna: «Quella che andiamo ad affrontare a Ravenna sarà una partita molto importante, come tutte quelle a venire - spiega Pillon - è la fase decisiva del campionato, nel senso che in questo momento chi fa più punti lotta per il vertice». L'Unione insomma, vista la sua posizione attuale, non può far altro che andare a Ravenna per vincere e portare a casa tre punti. Ma attenzione a non fare l'errore, dopo aver visto la classifica, di scambiarla per una passeggiata. Perché è vero che gli avversari arrancano al penultimo posto e dovranno sudarsela per guadagnare la salvezza, ma è anche vero che soprattutto dopo il mercato di gennaio il Ravenna è una squadra che subisce poco, tanto da non aver preso reti nelle ultime due partite contro Modena e Vis Pesaro. «Andremo ad affrontare un Ravenna che è cambiato molto dopo il mercato - conferma Pillon - hanno fatto degli innesti importanti, nelle ultime due partite che hanno fatto ho visto una squadra molto compatta, che concede poco all'avversario ed è brava a ripartire negli spazi. Per cui dovremo fare molta attenzione». Ma avversario a parte, come spesso accade molto dipenderà dalla Triestina e dall'atteggiamento con cui scenderà in campo. Contro il Legnago si è vista la giusta aggressività, che gli alabardati hanno sfoderato senza pregiudicare il necessario equilibrio, e Pillon afferma che bisogna continuare su quella strada: «Noi non possiamo mollare dall'atteggiamento visto nell'ultima partita: determinazione, aggressività e spirito di squadra in queste categorie la fanno da padroni, quindi noi dobbiamo continuare con questo atteggiamento. Chiaro che le partite sono sempre una diversa dall'altra, dipende da come noi ci poniamo sul campo, dovremo essere bravi a interpretarla bene». Giovedì si è saputo che Mensah, uno degli attaccanti titolari di questi ultimi due mesi, a fine stagione prenderà la strada di Pordenone. Ma prima di salire in B con i neroverdi, dovrà dare il suo apporto nella lotta alla promozione della Triestina. Sul rischio che il ragazzo in questi mesi possa avere già la testa altrove, Pillon sembra non credere a questi eventuali problemi: «Io confido nella professionalità del ragazzo, che è una persona seria. Io guardo a quello e quando scende in campo deve dare tutto: se mi accorgessi che non fosse cosi allora sarebbe un discorso diverso, ma finora è sempre stato molto positivo, ha sempre fatto le cose che doveva fare, per cui ho piena fiducia in lui e nella sua serietà professionale».

- Non era questa la partita da disputare. In casa Allianz il dopogara è già un momento di analisi proiettata verso la ripresa del campionato. Quello che non uccide - e in campionato Trieste è pienamente in corsa per i play-off - fortifica. Eugenio Dalmasson sottolinea che «Non abbiamo saputo giocare nel modo giusto, ci rimane il rammarico di non aver interpretato la gara al meglio. Come contro Brescia, abbiamo scontato la maggior fisicità degli avversari. Brindisi ha ruotato le pedine mettendoci in difficoltà. Inoltre vanta maggiore esperienza in competizioni come la Coppa Italia venendo da due finali consecutive. Non siamo riusciti a reagire come avremmo dovuto, abbiamo sempre inseguito e inevitabilmente ci è costato fatica».Il coach biancorosso confessa comunque che l'esperienza delle Final Eight potrà lasciare insegnamenti preziosi. «Una partita così deve farci capire che sono necessari miglioramenti. Non basta più il livello che abbiamo raggiunto finora perchè d'ora in poi qualsiasi squadra lotterà per qualche obiettivo e dovremo elevare il rendimento per confrontarci con formazioni del livello di Brindisi», commenta Dalmasson, che ritorna su una parola che ricorre frequentemente nel percorso di crescita dell'Allianz. Maturità. «Bisogna saper reggere la pressione perchè d'ora in poi sarà sempre più forte. L'equilibrio c'è e a livelli alti, non esistono scorciatoie, bisogna affrontare queste partite e cercare di superarle. Solo così potremo davvero alzare il livello del nostro gioco», conclude il tecnico biancorosso che, ricordata l'assenza di Grazulis nelle proprie fila, sportivamente sottolinea la pesante mancanza di D'Angelo Harrison tra gli avversari.Frank Vitucci si conferma anche stavolta l'allenatore più ostico a Dalmasson. Il bilancio finora è di 5-0 a favore del coach brindisino che esordisce in sala stampa con un applauso all'Allianz. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, importante, contro una squadra ben allenata e organizzata. Ma per noi una manifestazione come questa rappresenta un evento da trattare con grande attenzione. Abbiamo spostato il nostro gioco sul perimetro quando ci siamo resi conto che l'Allianz ci stava chiudendo bene sotto cnestro. Mi fa piacere - commenta Vitucci - che i giocatori italiani siano stati protagonisti. Hanno colto la possibilità di avere spazio per l'assenza di Harrison e le condizioni non ottimali di Willis e hanno ripagato questa occasione nel modo migliore.