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I suntini sandrini di lunedì 8 marzo 2021


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LUNEDI 8 MARZO 2021

- Cinica come mai nel corso di questa stagione, l'Allianz Pallacanestro Trieste beffa nel finale l'Acqua San Bernardo Cantù e si rilancia in classifica salendo da sola al sesto posto. La capacità di stringere i denti e soffrire è stato l'aspetto più positivo di una serata che ha visto i brianzoli comandare a lungo la sfida. Alla formazione di Bucchi è mancata la capacità di dare a Trieste il colpo di grazia, ingenuità che ha permesso ai biancorossi di spuntarla nel finale. «Si è rivelata una partita complicata - il commento di Eugenio coach Dalmasson al termine della gara - difficile com'era facile immaginare anche alla luce dei risultati che tra sabato e ieri sono maturati in questa giornata. Siamo nelle fasi decisive della stagione, i due punti valgono tanto, l'ha dimostrato Cantù giocando una partita di grande intensità. Noi siamo stati davvero bravi a non disunirci nelle difficoltà, a tener duro quando siamo andati sotto nel punteggio e a fare le cose giuste nel finale. Sono contento perchè questi due punti sono davvero molto pesanti. Da domani torniamo in palestra per migliorare le cose che non abbiamo fatto bene nel corso di questo confronto». Dedica speciale da parte di Tommaso Laquintana. «Devo citare i massaggiatori Cerne e Bussani perchè mi stanno aiutando a vivere la città e mi stanno insegnando il dialetto triestino. Battute a parte, siamo contenti perchè sapevamo sarebbe stata una partita difficile, ancor più dopo le vittorie dell'Openjobmetis Varese e della Dolomiti Energia Trento che hanno messo ancora più pressione a Cantù per quanto riguarda la lotta sul fondo della classifica. Siamo scesi in campo con la giusta fiducia e questo ci ha aiutati nei momenti più difficili, bravi a reagire e a portarla a casa. Obiettivi? - si chiede il play di Monopoli partito ieri nello starting five anche in considerazione delle imperfette condizioni di Fernandez - La classifica parla da sola, continuiamo però a giocare come abbiamo fatto fino a oggi pensando a partita per partita». 

- Consola poco la statistica che vede la Triestina concludere i novanta minuti di gioco senza subire gol per la seconda volta di fila. Lo scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo": altro pareggio ad occhiali per l'Unione, stavolta in quel di Imola, con tanto di sterilità offensiva a vanificare i progressi del pacchetto arretrato. Anibal Capela analizza la gara. «È stata una partita combattuta, abbiamo preso le misure nei primi minuti e dopo abbiamo cercato di fare meglio possibile su questo campo, davanti avevamo però una squadra organizzata, con delle qualità alle quali abbiamo cercato di ribattere con le nostre per cercare la vittoria, non ci siamo riusciti. Alla fine è uscito un pareggio, abbiamo sicuramente da migliorare, dovevamo vincere e non ci siamo riusciti». Nel primo tempo la Triestina ha sofferto le iniziative di Piovanello, nella ripresa a creare qualche grattacapo in più al pacchetto arretrato ci ha pensato Tommasini.Contento della tenuta? «Loro avevano delle qualità, le hanno fatte vedere. Ci hanno creato alcune difficoltà e siamo stati bravi a risolverle. Tutta la squadra nella fase difensiva ha dato una bella risposta. Nel secondo tempo abbiamo concesso qualche opportunità e questo non deve succedere». Si era venuti ad Imola per vincere e si torna a Trieste con un pareggio, il quarto di fila. Prevale la delusione? «Certo, in questo campionato se pareggi fuori e vinci in casa è un buon cammino. Noi nelle ultime partite in casa abbiamo lavorato tanto, meritavamo la vittoria e non siamo riusciti ad ottenerla. Fa parte del cammino che stiamo facendo, noi dobbiamo prendere tutte le cose positive per crescere, e anche quelle meno buone per migliorare. Capisco la delusione, è giusta, ma noi dobbiamo guardare avanti». Quel cartellino giallo pesa. Capela era nell'elenco dei diffidati e salterà lo scontro diretto contro la Fralpi Salò.«Mi spiace che non sarò in campo ma cercherò da fuori di aiutare lo stesso i miei compagni, sono sicuro che in casa daremo una risposta». A che punto siamo dal punto di vista fisico?«Mi sento bene, ho perso un po' quando sono stato fermo un mese ma ora mi sento bene»

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