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I suntini sandrini di martedì 9 marzo 2021


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MARTEDÌ 9 MARZO 2021

- L'Unione non riesce più a vincere. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", Dopo la scarica adrenalinica della rimonta sulla Vis Pesaro ci si aspettava una squadra galvanizzata almeno sul piano del morale. E invece (dopo una reazione buona e tardiva a Verona), il finale con l'Arezzo, il primo tempo con il Gubbio e tutta la partita di Imola sono stati momenti letargici. La striscia di nove partite senza sconfitte è un dato di fatto positivo che non può cancellare tuttavia i punti persi in quelle partite che avrebbero potuto erodere il solco che separa la Triestina dalla quarta piazza. Ma quel che più conta non sono i numeri ma la sensazione che ha dato la Triestina di essere scarica e affaticata. C'è un aspetto atletico e uno mentale. A rivedere la gara di Imola la certezza è che Maracchi da oltre un mese non giocava 90' e anche Rapisarda è in ripresa da un infortunio, Sarno dopo un'ora è affaticato, Gomez attraversa un momento non brillante e Litteri ha giocato per la prima volta dall'inizio. A questo c'è da aggiungere il peso della mancanza di Giorico e Rizzo (squalificati) di Mensah (infortunato) oltre al solito Petrella. Insomma le attenuanti ci sarebbero a una prestazione negativa. Ma il quadro (a parte Davis) era chiaro già in fase di preparazione della gara. L'atteggiamento dell'Unione dopo una decina di minuti di ritmo è stato quello di arretrare il baricentro di una ventina di metri almeno, lasciando troppo campo ai giovani virgulti imolesi. Il fatto che da sinistra Lopez sia riuscito a crossare solo 2-3 volte è emblematico. Ma soprattutto gli avversari hanno avuto gioco facile a frustrare il 4-3-1-2 in assenza di due interpreti determinanti come Giorico e Petrella. Non riuscendo a creare pericoli è probabile che mentalmente la squadra si sia seduta sull'indirizzo voluto dall'Imolese. È una situazione molto pericolosa per le prossime gare. Pillon deve trovare il modo per dare una scossa al gruppo. Nel dopo-partita il tecnico ha parlato chiaramente che deve trovare un piano B «perché non basta l'equilibrio che consente di non subire. Bisogna saper creare». Sarebbe stato utile applicare questo piano già nelle partite precedenti e con continuità quando serve. Le opzioni non mancano e il tecnico saprà utilizzarle al meglio. Ad ogni modo bisogna guardare avanti perché i punti persi non si recuperano. E affrontando le situazioni partita per partita, che poi è il mantra di staff tecnico e giocatori, davanti c'è un match chiave. È uno snodo per la classifica (per chi la guarda, la società per esempio) ma soprattutto per capire se la Triestina sarà in grado di mettere a terra tutti i cavalli del suo motore. Perché la Feralpisalò dell'ex Massimo Pavanel non è l'Arezzo, il Gubbio o l'Imolese, con tutto il rispetto per quest'ultime. I gardesani viaggiano tra alti e bassi ma molti degli interpreti sono di primo livello per la categoria. È una squadra che ha una sua identità ben forgiata dal tecnico e per contrastarla servirà una Triestina sul pezzo, grintosa e coraggiosa. La stagione non può andare in archivio a marzo. Altrimenti ci sarà molto su cui riflettere.

- Tentazione Peric per l'Allianz dopo l'ottima prestazione offerta contro la San Bernardo Cantù. Tra i migliori in campo nella sfida di domenica scorsa, il lungo croato sta facendo pensare Trieste: in queste ore da parte della società è in corso una riflessione sull'eventualità di prolungare il contratto scaduto lo scorso 7 marzo. Peric, firmato alla vigilia della Coppa Italia per tamponare l'emergenza creatasi con l'infortunio di Grazulis, potrebbe restare nel gruppo biancorosso anche dopo il ritorno in campo dell'ala lettone. È piaciuta la grande professionalità con cui Hrvoje è rientrato a Trieste. Lo sottolinea anche lo stesso Cavaliero nel secondo appuntamento di "Aperitivo sotto canestro". Peric, nonostante i mesi di assenza, ha convinto per l'ottimo atteggiamento e per la voglia di spendersi per la maglia. Contro Cantù, ha giocato una partita di grande sostanza, roccioso in difesa e prezioso in attacco ma aldilà dei canestri segnati ha colpito la voglia di spendersi per la squadra. Quel tuffo sulla linea laterale per recuperare un pallone vagante è rimasto negli occhi di tutti. Per questo, indipendentemente da quelli che saranno i tempi di recupero di Grazulis, il croato potrebbe restare in biancorosso giocandosi nel corso della settimana le chance di scendere in campo.Nel frattempo è praticamente terminato il percorso di riabilitazione di Andrejs dopo l'operazione al menisco eseguito ormai un mese fa. Il giocatore ieri ha svolto il suo ultimo allenamento individuale dando segnali confortanti: è pronto per rientrare nel gruppo, può sostenere senza rischi il cinque contro cinque e oggi riprenderà ad allenarsi regolarmente con i compagni di squadra. Un recupero importante in vista del finale di stagione e della prossima importante trasferta che l'Allianz disputerà alla Unipol Arena contro la Unahotels Reggio Emilia. Possibile una coesistenza sul parquet di Grazulis con Peric? Possibile visto che, nella visione di coach Dalmasson, le ali forti adattate a giocare da centro sono sempre state una costante. Contro avversarie che non schierano centri particolarmente pesanti, quindi, l'ipotesi di una formazione con Da Ros da numero 4, Delia da 5 e Grazulis e Peric ad alternarsi nei due ruoli potrebbe non essere così improbabile. Da valutare adesso anche la volontà del croato sul quale sembrava essere piombata Verona. Dopo le vittorie contro Udine e Tortona e le buone prestazioni offerte da Bobby Jones, però, la pista scaligera sarebbe meno calda. 

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