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I suntini sandrini di giovedì 29 aprile 2021


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GIOVEDÌ 29 APRILE 2021

- Orgoglio. Per Mario Ghiacci, presidente dell'Allianz Pallacanestro Trieste intervistato da Roberto Degrassi, è questo il sinonimo di play-off. Il numero uno biancorosso più guarda la classifica con quel posto tra le prime otto blindato in anticipo e più fa fatica a trovare gli aggettivi per questa stagione. Ghiacci, che sensazioni dà entrare nell'elite del basket italiano?" Fantastiche. Guai se non considerassimo come siamo arrivati a questo risultato. Nessun rush finale o epilogo a sorpresa, questo è un premio conquistato partita dopo partita. La lunga assenza dal campo per il Covid, il difficile rientro, la reazione, l'impresa di Milano e poi la flessione seguita alla Coppa Italia. Il nostro momento più difficile è dovuto anche a una coincidenza sfortunata: affrontare Treviso, Venezia e Trento che proprio in quel momento vivevano un picco di forma". Quando ha creduto che questo traguardo fosse possibile? "La parola possibilità è sempre appartenuta al vocabolario del nostro campionato. L'avevo usata durante la presentazione insieme a un'altra parola importante: ambizione. Non erano parole al vento, ad effetto. La società ha mantenuto le promesse. Io parlo di società perchè un club sportivo è un'azienda, sul parquet va la squadra ma tutto deve funzionare, a partire da una realtà fatta di soci. I play-off non sono figli del caso ma della qualità del lavoro di ciascuno. E noi offriamo questi risultati alla città e a chi ha creduto in noi".
Una stagione non semplice per il basket italiano, con bilanci di previsione scompaginati dalle conseguenze della pandemia e dall'assenza di pubblico. Quanto ha inciso sulle casse biancorosse? "Ogni club era consapevole che non avrebbe potuto contare sulle capienze abituali e la mancanza del pubblico si sarebbe fatta sentire. Dopo le prime 3-4 gare con la possibilità di aprire a un migliaio di spettatori si era fatta una certa stima. Ma quella previsione non si è potuta mantenere. Sono venuti a mancare anche quegli incassi ridotti. Finiremo la stagione con un passivo che considero sopportabile". Ma è comunque un passivo. "Tireremo le somme a fine campionato, non mi pare il caso di quantificare ora. Passivo sopportabile".
Di solito questo era il momento in cui si iniziava a gettare le basi per il futuro campionato, partendo da qualche orientamento tecnico. "So che è già iniziata la stagione dei rumors ma io non parlo del futuro e non ci penso fino al primo minuto dopo la conclusione dell'ultima sfida dei play-off. Questo è il mio principio da 40 anni. Tutti devono sentirsi tranquilli. Vale per tutti, dal presidente all'inserviente". Il presidente ha formalmente un contratto in scadenza a fine giugno. "C'è tempo. Finito il campionato, mi prenderò una settimana di ferie e poi prepareremo il futuro, compreso il mio". Quest'anno in un paio di occasioni ha lanciato un appello alla città a sostenere la Pallacanestro Trieste per darle radici economicamente sempre più salde. Cosa è successo dopo? "So per esperienza che l'economia di Trieste non risponde subito e va considerato anche il particolare contesto storico che stiamo vivendo. Io penso che Trieste possa legittimamente vantarsi di essere tra le prime otto città del basket italiano. E lo è con una società sana".
I play-off possono aprire anche intriganti prospettive europee. L'Allianz si lascerà sedurre? Nei piani di sviluppo pareva esserci questa volontà."C'è un ranking con cui confrontarsi per ottenere la chance delle Coppe ma la considero un'ipotesi molto improbabile. Almeno in questo momento". Troppo onerosa? "Certo se domani arrivasse un nuovo ulteriore partner e ci coprisse d'oro chiedendoci le coppe ci potremmo stare...Realisticamente per affrontare l'avventura europea bisogna strutturarsi e noi l'avremmo potuto anche fare ma non in un'annata così. Io i salti nel buio non voglio farli". Come l'Allianz vivrà i play-off?"Questo gruppo ha ritrovato l'unione e a Varese mi è piaciuto tanto. Peccato fermarci adesso fino al 10 maggio ma se non perderemo ritmi ed entusiasmo possiamo dare qualche dispiacere a chi ci affronterà".

- Una partita da vincere per acciuffare il quinto posto, ma con uno sguardo ben presente all'immediato futuro, per non perdere pedine preziose nel successivo turno dei play-off: Triestina-Mantova di domenica al Rocco (ore 15) sarà una partita da gestire con molta attenzione da parte di mister Pillon, e questo per il delicato discorso delle diffide e delle eventuali squalifiche. Il discorso è semplice: se un giocatore in diffida prende il cartellino giallo (oppure viene espulso) nell'ultima giornata di campionato, il turno di squalifica viene scontato nel primo turno play-off che si andrà a giocare. Solamente dopo, infatti, le ammonizioni vengono azzerate: una volta iniziata la post season, tutti i cartellini vengono resettati e per ogni giocatore la squalifica scatterà alla seconda ammonizione ricevuta. Ma l'ultimo turno è ancora sotto la mannaia dello stop e visto che sotto questo aspetto in casa alabardata la situazione è preoccupante, c'è tutta l'intenzione di salvaguardare il più possibile alcuni giocatori chiave da possibili squalifiche. In diffida attualmente ci sono infatti Giorico, Calvano, Gomez e Lepore. Ora, Lepore è anche acciaccato (da qui la sostituzione con Rapisarda a Fano) per cui non è un problema, mentre Gomez potrà sicuramente venire rimpiazzato da Granoche oppure Mensah a seconda del modulo. Più delicato il discorso a centrocampo, dove Giorico e Calvano sono pedine fondamentali del reparto, dalle quali sarebbe importante non prescindere nel primo turno play-off. Giorico tra l'altro, appena tornato dal covid che di solito lascia sempre i suoi strascichi, ha tirato subito la carretta per tre partite consecutive (Perugia, Sudtirol e Fano). Opportuno quindi farlo rifiatare in vista delle sfide decisive, ma anche preservarlo visto che il suo modo di giocare lo porta a una rischiosa predisposizione al cartellino giallo (ha rimediato 16 ammonizioni in questo campionato). Ma va trovato il modo per preservare anche Calvano, quasi sempre tra i migliori in questo scorcio di stagione, fondamentale per la sua fisicità in mezzo al campo. Non impiegare nemmeno lui? Farlo solamente per un tempo limitando al massimo i rischi? Spetterà al tecnico decidere. Di certo stavolta ci sarà spazio subito per Rizzo e Maracchi, e chissà, vista la situazione, potrebbe anche essere l'occasione per fare fare un po' di minutaggio a Paulinho. L'ideale sarebbe che l'Unione indirizzasse subito la partita nel verso giusto. Il Mantova tra l'altro arriverà al Rocco senza ben tre giocatori squalificati. Tre assenze molto pesanti: mancheranno infatti Guccione, bomber della squadra con 15 reti, e la coppia di difensori centrali composta da Milillo e Zanandrea. La Triestina deve approfittarne per chiudere i conti il prima possibile

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