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I suntini sandrini di lunedì 10 maggio 2021


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LUNEDÌ 10 MAGGIO 2021

- Corsi e ricorsi. Allianz-Fortitudo Lavoropiù Bologna stasera al Dome di Valmaura con palla a due alle 20.45 è anche questo. Come scrive Roberto Degrassi, La situazione infatti è praticamente la stessa in cui l'Allianz si era trovata un paio di settimane fa, prima della partita a Varese: un obiettivo da centrare (in quel caso i play-off), una prima opzione per raggiungerlo (la vittoria), un'opzione di riserva (la sconfitta dell'altra potenziale concorrente).Stasera l'obiettivo è il settimo posto che a partire da giovedì metterebbe di fronte a Trieste la seconda classificata della stagione regolare, verosimilmente Brindisi se stasera non si farà battere al PalaPentassuglia da Varese. Nulla è scontato nell'incontro di stasera, visto che starebbe per partire il ricorso con cui la Fortitudo reclama a tavolino il successo nella gara con Pesaro. Due punti che, in caso di vittoria stasera e di ko di Trento i casa delle Vu nere, schiuderebbe l'ottavo posto a Banks e compagnia.Roba da mal di testa, il gioco delle combinazioni. Meglio pensare al confronto tecnico, tra Allianz e la Effe. Eugenio Dalmasson vuole una squadra che riparta dalla prova di Varese anche se premette che lo stop della scorsa settimana può avere condizionato la crescita. La gara di stasera serve anche a questo, a ritrovare il ritmo. «Proprio per questo motivo - spiega il coach - dobbiamo vivere questa partita come la prima dei play-off. La Fortitudo ha ricevuto una forte impronta da coach Dalmonte e viene all'Allianz Dome con l'idea di proseguire in un lavoro che va avanti da mesi e che ha portato a un equilibrio. Una squadra esperta che sicuramente non arriva a Trieste appagata per la salvezza conquistata».Per quanto riguarda la condizione dei biancorossi Dalmasson si sofferma inevitabilmente sui due osservati speciali, Fernandez e Grazulis. «Andrejs va gestito con prudenza ma continua a progredire mentre il Lobito ha ripreso solo da poco ad allenarsi con il resto della squadra e non potrà avere un minutaggio importante, l'obiettivo è di poter avere entrambi al meglio per i play-off. Ci attende una serie di partite ravvicinate e per affrontarle avremo bisogno che tutti siano nella condizione di esprimersi al meglio».

- A fine ottobre la prima sferzata del virus sulla Triestina, a fine marzo la seconda. Adesso - come scrive Ciro Esposito - è di nuovo il Covid a condizionare il cammino sportivo dell'Unione. Stavolta il virus maledetto ha colpito i ragazzi di Gigi Fresco che ieri avrebbero dovuto scendere in campo al Rocco e che devono prima di tutto pensare alla salute più che ai play-off. Ieri i casi di positività sono saliti a dieci (quattro in più) a complicare qualunque ipotesi di disputa del primo turno. «Purtroppo questo virus non fa sconti e noi lo sappiamo bene - dice l'amministratore unico alabardato Mauro Milanese -. Per capire quando giocheremo bisogna attendere gli esiti dei tamponi quotidiani e dalle decisioni dell'azienda sanitaria a tutela dei veronesi e anche nostra. Se nel prossimo giro di test non ci saranno nuovi casi si potrebbe giocare mercoledì, altrimenti domenica».È stato convocato un direttivo di LegaPro. Quali sono le ipotesi sul tavolo?«Non intendo invadere il campo di chi ha la responsabilità e la competenza dell'organizzazione del torneo. La certezza è che in qualunque caso la Triestina o la Virtus dovranno preparare la gara del secondo turno in un tempo più breve rispetto all'avversario. E lo stesso succederà a chi del nostro girone affronterà il primo turno nazionale».A questo punto sarebbe opportuno uno stop and go?«È un'ipotesi anche se non risolutiva. Il presidente Ghirelli mi ha detto che c'è un po' di margine (si può spostare il play-off fino al 30 giugno ndr). Si poteva fermare tutto il girone ma così non è stato. C'è l'ipotesi di giocare il turno nazionale in gara secca ma è molto penalizzante per chi parte da dietro. E poi non c'è certezza che il Covid in questo mese non colpisca altre squadre. Tutti ci auguriamo che non succeda però è una possibilità"E allora?«Le regole andavano scritte prima, quando si sono definite date e formula dei play-off. Il male minore sarebbe stato escludere le formazioni colpite da Covid che dopo un determinato intervallo temporale, non potessero scendere in campo per il protocollo delle aziende sanitarie. Mi rendo conto che sul piano dell'etica sportiva e della regolarità non sarebbe stato esemplare ma almeno avrebbe garantito lo svolgimento della competizione. Oppure si potevano giocare i play-off o parte di essi in bolla. Invece adesso ci si deve affidare al caso e incrociare le dita».Il problema almeno per la prossima stagione potrebbe essere attenuato dalle vaccinazioni.«Gli azzurri sono stati vaccinati. Auspico che almeno prima dei ritiri estivi anche gli altri possano accedere alle vaccinazioni. Anche per programmare la prossima stagione con maggior tranquillità e senza i costi dei tamponi (la Triestina ha già speso 160 mila euro ndr)».Sperando che la terza serie non sia messa all'angolo come successo con la Coppa Italia. Come la vede uno che ha vissuto il calcio nel mondo britannico?«In una situazione così difficile per le società con pochi o zero ricavi auspicavo che i tempi fossero maturi per far giocare le grandi squadre sui campi delle piccole creando così degli eventi. E invece si è andati nella direzione opposta. In Inghilterra, oltre alla Coppa che coinvolge tutti, la Premier contribuisce con 50 milioni di sterline alla terza serie. Mi aspetto che la LegaPro si faccia sentire con decisione».Qual'è il rammarico e l'aspetto positivo della regular season della Triestina?«È' stata una stagione tribolata costellata da tanti infortuni al di là del virus. I sei pareggi consecutivi a metà ritorno ci hanno tagliato fuori dalle prime piazze. Insomma ci è mancata la continuità contro le squadre medio-piccole e abbiamo pagato lo scotto in classifica. Per contro la squadra si è espressa sempre bene con le grandi».E questa può essere la chiave per i play-off?«Francamente speravo di arrivarci recuperando un maggior numero di infortunati. E invece abbiamo perso anche Litteri. Comunque non dobbiamo piangerci addosso. Abbiamo dimostrato, con i giocatori che ci sono, di potercela giocare con le squadre più forti e che hanno fatto più punti di noi nella regular season. Ripartiamo da questo per andare più avanti possibile»

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