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La Nazionale Azzurra


Messaggi raccomandati

4 minuti fa, forest ha scritto:

Zero virgola zero, ma fa parte del rischio imprenditoriale.

Come quello di chi ha comprato i diritti dei mondiali, e l'Italia non c'è.....

Business Is business

vabbè, ti dirò, a me che l’Italia non ci sia non sposta tantissimo

nel senso che le partite importanti le vedo lo stesso con piacere

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15 minuti fa, pinot ha scritto:

vabbè, ti dirò, a me che l’Italia non ci sia non sposta tantissimo

nel senso che le partite importanti le vedo lo stesso con piacere

Per me uguale.

Ma a noi piace proprio il calcio.

Che però diventa fenomeno nazional-popolare, con relativi ascolti mostruosi, solo in presenza dell'Italia...

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3 ore fa, ndocojo ha scritto:

La cosa più agghiacciante di tutta sta storia è che la UEFA fa giocare anche la finale di consolazione dei playoff. Martedì ci sarà Turchia-Italia. 

Ma che ca**o?!? 

 

3 minuti fa, forest ha scritto:

Per me uguale.

Ma a noi piace proprio il calcio.

Che però diventa fenomeno nazional-popolare, con relativi ascolti mostruosi, solo in presenza dell'Italia...

ragazzi avete letto quello che ha detto oggi il mio coetaneo Bisiaco?   le stesse cose che  penso io.  Lui giustifica  "ma solo un pochino" Mancini  per il resto  la pensa esattamente come me. Sara' quella generazione  li' che vede il calcio in modo diverso.....

 

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6 minuti fa, forest ha scritto:

Per me uguale.

Ma a noi piace proprio il calcio.

Che però diventa fenomeno nazional-popolare, con relativi ascolti mostruosi, solo in presenza dell'Italia...

Forest se hai voglia e tempo vai su i Caciavit e leggi  "riflessioni sul calcio italiano"  scritto da gente giovane ed in modo intelligente.   E'  una lettura  della situazione molto condivisibile.  Vale ovviamente per tutti quelli che  vogliono andare a leggere questa riflessione ma lo dico a Forest perche' e' milanista  e  perche' io non so no riuscito a recuperarlo e postarlo sul Sito   altrimenti lo mettevo a disposizione di tutti. 

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10 minuti fa, Cip ha scritto:

Forest se hai voglia e tempo vai su i Caciavit e leggi  "riflessioni sul calcio italiano"  scritto da gente giovane ed in modo intelligente.   E'  una lettura  della situazione molto condivisibile.  Vale ovviamente per tutti quelli che  vogliono andare a leggere questa riflessione ma lo dico a Forest perche' e' milanista  e  perche' io non so no riuscito a recuperarlo e postarlo sul Sito   altrimenti lo mettevo a disposizione di tutti. 

Quella di stasera è la più grande delusione della mia carriera. Stasera è successa una cosa incredibile, non ci sono parole per descrivere. Certe partite sono così. Dall’Europeo in poi la fortuna che ci aveva accompagnato si è trasformata in totale sfortuna”.
Ecco, Seneca diceva che la fortuna non esiste, esiste il talento che incontra l'occasione. E mai frase penso sia più azzeccata riguardo questa situazione. All'Italia manca il talento. Ma non tanto per la gara appena conclusa, ma mediamente. Senza talento non si può sempre pregare che tutte le cose coincidano per ottenere risultati. Parlare di fortuna o sfortuna è la cosa più triste e oscena che si possa fare quando Dall’Europeo ad oggi hai fatto solo 2 reti uscendo contro la Svizzera nel gruppo e la Macedonia.
Il problema nasce alla base, dai bambini. Dalla maggior parte degli allenatori delle scuole calcio che cerca il risultato anziché pensare come prima cosa allo sviluppo tecnico dei bambini. O forse non è vero che il più bravo spesso viene messo dietro quando vincono pur di tenere il risultato? Che si chiede di passarla al portiere se si sta sotto pressione anziché forzare magari una giocata o provare un dribbling? La tattica non dovrebbe sostanzialmente esistere sotto una certa età, invece nel 90% delle realtà si guarda più al risultato che non allo sviluppo tecnico dei bambini, a imparare più una diagonale o un fuorigioco piuttosto che stoppare una palla. Questo è il primo problema di questo paese, mentre all'estero si lavora diversamente. Non bastano quei 20 club pro che lavorano bene dalla base, la cosa deve essere radicata nel profondo per avere risultati.
Poi i bambini crescono, diventano adolescenti e in pratica a quell'età le possibilità di arrivare in alto le hanno sostanzialmente quelli che fanno parte dei club professionistici. Gli altri eccetto rarissimi casi non hanno già più alcuna possibilità. Poi questi crescono e si arriva al primavera (u19) e poi direttamente al calcio adulto. Ma la differenza tra il campionato primavera e il calcio adulto è abissale. Quindi cosa succede? Il ragazzo 18/19enne con buon potenziale magari viene prestato ad una società di B o C per farlo crescere, ma non sempre trova spazio perché chiaramente la squadra pensa prima a valorizzare quelli di sua proprietà, poi i prestiti. Colombo è un esempio lampante di questo.
Si era ragionato su squadre B, ma è stata fatta una riforma pessima e in sintesi per come sono state fatte, servono a poco. Infatti l'ha fatta solo la Juve e non gli sta servendo sostanzialmente a nulla fino ad ora. Tempo fa Mathieu Lacour del Reims, una delle realtà migliori nello sviluppo giovanile in Europa negli ultimi anni, ha spiegato in una intervista come lavorano.
Ha spiegato quanto è importante per alcuni ragazzi passare dal gruppo giovanile al gruppo pro 2 che sarebbe una sorta di squadra B che li fa affacciare al calcio adulto e maturare soprattutto mentalmente oltre che nei ritmi. Su come il mercato di gennaio per loro non sia un mercato di riparazione, ma di anticipazione. Arrivare prima sui talenti e svilupparli a seconda delle loro esigenze che sia prima squadra, pro2, u19 o qualsiasi livello giovanile. Ogni situazione è presa singolarmente. Tutti dovremmo prendere spunto da questo tipo di sistema perché semplicemente i fatti dicono che è produttivo.
Non è una questione di numero di stranieri, alla fine ne abbiamo quanto gli altri paesi. Il punto è che gli italiani che arrivano, mediamente hanno poco talento. Perché non viene sviluppato adeguatamente dal basso nel 90% delle realtà e non viene poi fatto esplodere del tutto sui più grandi per via di un sistema calcio che non funziona. Collegato a questo c'è pure il problema strutture che non è secondario. In Italia, incluso club pro eh, mancano strutture di livello, campi. Quante volte vedete le squadre giovanili allenarsi suddividendo il campo ad esempio con u14 in una metà e u13 l'altra metà perché se no non si hanno spazi per allenarsi con un campo intero? Quante volte vedete allenarsi o giocare su campi devastati dove certamente non è il massimo per sviluppare la tecnica?
Questo è uno dei problemi principali. Le strutture all'avanguardia permettono uno sviluppo maggiore del talento. Ma in Italia abbiamo gli stadi per la serie A costruiti nel paleozoico e possiamo forse avere campi perfetti per le giovanili? Non parlo di quelle 20 realtà che possono avere situazioni migliori (anche se lontane dall'estero eh), parlo che dovrebbero essere la normalità. Ma chi deve fare una vera riforma del calcio che parte dal facilitare la creazione degli stadi a passare per le strutture, creazione di sistema vero di squadre di sviluppo, per finire ad una rivoluzione filosofica nel modo di allenare i ragazzi? Gravina? Abete? Tavecchio? Chi deve farla? I dinosauri che dopo 50 anni mangiando nel calcio sono ancora lì a gestire quei ruoli politici del nostro pallone? Il governo può dare una mano in alcuni aspetti, ma nemmeno c'è un ministro dello sport ma un sottosegretario con delega allo sport. Cioè in questo paese lo sport non merita nemmeno un ministero. Eppure solo il calcio fa 28 milioni di tifosi, 4,6 milioni di praticanti, 1,4 milioni di tesserati, impatto complessivo del sistema calcio da 4,7 miliardi di euro che lo rende una delle prime industrie del paese. Perché il calcio non sono solo i calciatori, ma è un mondo enorme.
Manca una visione d'insieme, una visione che porta ad una rivoluzione dalla base. Stadi di proprietà più facili da realizzare e gestioni economiche serie dei club sono la base. Investire i soldi nelle strutture, destinare più fondi della federcalcio alle strutture delle scuole calcio, formare allenatori per l'attività di base in modo che sviluppino più il talento, la tecnica, che giocare per vincere. Fare una vera riforma dei campionati, una serie A a 18, un sistema di squadre B vero e fatto bene. Solo così il nostro calcio tornerà a splendere. E non parleremo di fortuna o sfortuna in una gara contro la Macedonia nella quale abbiamo chiuso in attacco con gente che a 30 anni non ha visto più delle lotte salvezza col Cagliari o ragazzi che giocano a Sassuolo con 0 presenze in Europa.
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Riuscito a postarla! lunga ma  interessante.
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Mancini ha di sicuro molte colpe ma non è il solo ed unico responsabile di questa disfatta. E su di lui, sempre se ci sia da parte sua l'intenzione, che bisogna continuare perchè è sta costruendo qualcosa e si è visto un po' di bel gioco.

La qualificazione non l'abbiamo persa ieri, ma avendo fatto un girone di ritorno sottotono. Parlando sinceramente, se non vinci un girone come quello che avevamo non meritavamo di andare ai mondiali. E non mi importa di ciò che si è fatto agli Europei o in tutte le partite precedenti. La verità è che abbiamo giocato male, abbiamo faticato tantissimo nel segnare ed abbiamo avuto una involuzione del nostro gioco, vuoi perchè mancavano Spinazzola, Chiesa ed altri. 

Qualche giovane di belle speranze c'è, ma oggettivamente io non vedo al momento nessun nuovo Nesta, nessun nuovo Pirlo e nessun nuovo Totti in questo gruppo. (se non vi piacciono queste persone potete mettere Cannavaro, Dei Rossi e Del Piero o altra gente di quel periodo)

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I problemi del calcio italiano sono due:

- Uno di politica sportiva

- L'altro di didattica nei settori giovanili

Non possiamo permetterci una vera politica in campo interno, figuriamoci su quello sportivo! Un paese retto da un curatore fallimentare (Draghi) non può programmare niente se non ha orizzonti e prospettive davanti. Certamente tra gli Anni Sessanta e Novanta abbiamo sprecato e mangiato molto, amministrato male, però lì c'era ancora un primato (discutibile) della politica su tutto il resto e personaggi super discutibili come il buon Lucianone Moggi erano comunque lo specchio di quel sistema: se mangiano tutti mangiamo tutti bene.

Il problema della didattica nei settori giovanili invece esiste da almeno trent'anni, da quando abbiamo iniziato a copiare determinati modelli sulla carta vincenti (sacchismo prima, guadiolismo desso) senza avere delle basi idonee per implementare modelli di questo tipo. Se notate l'ultimo vero talento puro del calcio italiano è Cassano, un classe '82. Da quando abbiamo smesso di specializzare i ruoli non abbiamo più tirato fuori nessun giocatore veramente forte (anche se, paradosso dei paradossi, il nostro calcio continua a restare un calcio soprattutto per specialisti!) e capace di fare la differenza, solo tanti "gregari di lusso". 

Infine sono da sempre convinto che una Nazionale giochi in base a come viene impostato a livello di settore giovanile un certo movimento calcistico. Se nei nostri vivai insegnamo ormai solo esclusivamente a far palleggiare i difensori con il portiere con mille passaggi orizzontali nell'area è normale che poi si tenda a solamente tre tipologie di giocatori:

1. Difensori-birilli che sanno solo impostare ma non conoscono l'ABC della fase difensiva.
2. Centrocampisti che sanno solo giocare in orizzontale ma non sanno né tirare né cercare lo spazio.
3. Attaccanti mediocri costretti a giocare spesso lontano dalla porta perché bisogna a tutti i costi "costruire" dal basso.
 
Poi un CT con un materiale del genere a disposizione può solamente proporre un certo tipo di calcio diciamo ibrido, come ha fatto bene Mancini fino agli europei e come male sta facendo ora...
Modificato da atleticoiero
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37 minuti fa, Cip ha scritto:
Quella di stasera è la più grande delusione della mia carriera. Stasera è successa una cosa incredibile, non ci sono parole per descrivere. Certe partite sono così. Dall’Europeo in poi la fortuna che ci aveva accompagnato si è trasformata in totale sfortuna”.
Ecco, Seneca diceva che la fortuna non esiste, esiste il talento che incontra l'occasione. E mai frase penso sia più azzeccata riguardo questa situazione. All'Italia manca il talento. Ma non tanto per la gara appena conclusa, ma mediamente. Senza talento non si può sempre pregare che tutte le cose coincidano per ottenere risultati. Parlare di fortuna o sfortuna è la cosa più triste e oscena che si possa fare quando Dall’Europeo ad oggi hai fatto solo 2 reti uscendo contro la Svizzera nel gruppo e la Macedonia.
Il problema nasce alla base, dai bambini. Dalla maggior parte degli allenatori delle scuole calcio che cerca il risultato anziché pensare come prima cosa allo sviluppo tecnico dei bambini. O forse non è vero che il più bravo spesso viene messo dietro quando vincono pur di tenere il risultato? Che si chiede di passarla al portiere se si sta sotto pressione anziché forzare magari una giocata o provare un dribbling? La tattica non dovrebbe sostanzialmente esistere sotto una certa età, invece nel 90% delle realtà si guarda più al risultato che non allo sviluppo tecnico dei bambini, a imparare più una diagonale o un fuorigioco piuttosto che stoppare una palla. Questo è il primo problema di questo paese, mentre all'estero si lavora diversamente. Non bastano quei 20 club pro che lavorano bene dalla base, la cosa deve essere radicata nel profondo per avere risultati.
Poi i bambini crescono, diventano adolescenti e in pratica a quell'età le possibilità di arrivare in alto le hanno sostanzialmente quelli che fanno parte dei club professionistici. Gli altri eccetto rarissimi casi non hanno già più alcuna possibilità. Poi questi crescono e si arriva al primavera (u19) e poi direttamente al calcio adulto. Ma la differenza tra il campionato primavera e il calcio adulto è abissale. Quindi cosa succede? Il ragazzo 18/19enne con buon potenziale magari viene prestato ad una società di B o C per farlo crescere, ma non sempre trova spazio perché chiaramente la squadra pensa prima a valorizzare quelli di sua proprietà, poi i prestiti. Colombo è un esempio lampante di questo.
Si era ragionato su squadre B, ma è stata fatta una riforma pessima e in sintesi per come sono state fatte, servono a poco. Infatti l'ha fatta solo la Juve e non gli sta servendo sostanzialmente a nulla fino ad ora. Tempo fa Mathieu Lacour del Reims, una delle realtà migliori nello sviluppo giovanile in Europa negli ultimi anni, ha spiegato in una intervista come lavorano.
Ha spiegato quanto è importante per alcuni ragazzi passare dal gruppo giovanile al gruppo pro 2 che sarebbe una sorta di squadra B che li fa affacciare al calcio adulto e maturare soprattutto mentalmente oltre che nei ritmi. Su come il mercato di gennaio per loro non sia un mercato di riparazione, ma di anticipazione. Arrivare prima sui talenti e svilupparli a seconda delle loro esigenze che sia prima squadra, pro2, u19 o qualsiasi livello giovanile. Ogni situazione è presa singolarmente. Tutti dovremmo prendere spunto da questo tipo di sistema perché semplicemente i fatti dicono che è produttivo.
Non è una questione di numero di stranieri, alla fine ne abbiamo quanto gli altri paesi. Il punto è che gli italiani che arrivano, mediamente hanno poco talento. Perché non viene sviluppato adeguatamente dal basso nel 90% delle realtà e non viene poi fatto esplodere del tutto sui più grandi per via di un sistema calcio che non funziona. Collegato a questo c'è pure il problema strutture che non è secondario. In Italia, incluso club pro eh, mancano strutture di livello, campi. Quante volte vedete le squadre giovanili allenarsi suddividendo il campo ad esempio con u14 in una metà e u13 l'altra metà perché se no non si hanno spazi per allenarsi con un campo intero? Quante volte vedete allenarsi o giocare su campi devastati dove certamente non è il massimo per sviluppare la tecnica?
Questo è uno dei problemi principali. Le strutture all'avanguardia permettono uno sviluppo maggiore del talento. Ma in Italia abbiamo gli stadi per la serie A costruiti nel paleozoico e possiamo forse avere campi perfetti per le giovanili? Non parlo di quelle 20 realtà che possono avere situazioni migliori (anche se lontane dall'estero eh), parlo che dovrebbero essere la normalità. Ma chi deve fare una vera riforma del calcio che parte dal facilitare la creazione degli stadi a passare per le strutture, creazione di sistema vero di squadre di sviluppo, per finire ad una rivoluzione filosofica nel modo di allenare i ragazzi? Gravina? Abete? Tavecchio? Chi deve farla? I dinosauri che dopo 50 anni mangiando nel calcio sono ancora lì a gestire quei ruoli politici del nostro pallone? Il governo può dare una mano in alcuni aspetti, ma nemmeno c'è un ministro dello sport ma un sottosegretario con delega allo sport. Cioè in questo paese lo sport non merita nemmeno un ministero. Eppure solo il calcio fa 28 milioni di tifosi, 4,6 milioni di praticanti, 1,4 milioni di tesserati, impatto complessivo del sistema calcio da 4,7 miliardi di euro che lo rende una delle prime industrie del paese. Perché il calcio non sono solo i calciatori, ma è un mondo enorme.
Manca una visione d'insieme, una visione che porta ad una rivoluzione dalla base. Stadi di proprietà più facili da realizzare e gestioni economiche serie dei club sono la base. Investire i soldi nelle strutture, destinare più fondi della federcalcio alle strutture delle scuole calcio, formare allenatori per l'attività di base in modo che sviluppino più il talento, la tecnica, che giocare per vincere. Fare una vera riforma dei campionati, una serie A a 18, un sistema di squadre B vero e fatto bene. Solo così il nostro calcio tornerà a splendere. E non parleremo di fortuna o sfortuna in una gara contro la Macedonia nella quale abbiamo chiuso in attacco con gente che a 30 anni non ha visto più delle lotte salvezza col Cagliari o ragazzi che giocano a Sassuolo con 0 presenze in Europa.
 
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Boh, per me negare che nel calcio esistano fortuna e sfortuna equivale a negare l'evidenza.

Fortuna è arrivare alla gara decisiva senza infortuni, fortuna è un tiro da fuori che finisce nel sette, fortuna lo stesso tiro che incoccia in uno stinco e spiazza il portiere, fortuna l'arbitro che non vede l'episodio a tuo sfavore, un sorteggio favorevole, le assenze importanti fra gli avversari.

E viceversa, ovviamente.

La fortuna è una componente innegabile, ovviamente non l'unica.

Il discorso sui settori giovanili è abbastanza condivisibile, Atletico qua sopra dice cose giuste, anche se avevamo gli stessi problemi quando dieci mesi fa vincevamo l'Europeo.

Quella della A a diciotto squadre è una battaglia persa a meno di una pesante riforma federale.

Ma i dirigenti federali li eleggono le societa', è il cane che si morde la coda 

Una riforma dei campionati, passando da 20 a 18, deve essere votata dalla maggioranza.

Tolte sette-otto big nessun'altra voterà mai una riforma che toglie due posti.

Aggiungo che quattro giornate in meno equivalgono a soldi in meno dalle TV, figuriamoci...

Comunque è un falso problema: la Premier e la Liga sono a venti, vanno in fondo alle coppe europee e gli inglesi ne hanno pure due nazionali, di coppe, e vanno al doppio....

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2 ore fa, Genzo ha scritto:

Cervellotico ma solo per chi ha un cervello

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e, per fortuna,  che almeno si gioca in trasferta. Mi immagino l'ambiente se si giocasse in Italia, dopo la partita di ieri

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Zero virgola zero, ma fa parte del rischio imprenditoriale.
Come quello di chi ha comprato i diritti dei mondiali, e l'Italia non c'è.....
Business Is business
Non capisco quale sia il business in questo caso.
La FIFA organizza le partite dei playoff e vende i diritti.
Le TV acquistano i diritti.

La FIFA dice: 2 partite di semifinale ed una finale per ciascun raggruppamento.

Mamma RAI acquista la semifinale dell'Italia e si prende il rischio di acquistare la finale.
L'Italia non c'è in finale e sfiga, deve trasmettere Portogallo - Macedonia che in Italia guarderanno in pochi.
Questo è un rischio che posso capire.

Ma qui parliamo di altro, di qualcuno (la FIFA?) che ha deciso di fare disputare una finale di consolazione tra 2 nazioni che hanno appena perso i mondiali, cioè una roba 1000 volte peggio di un'amichevole e qualche network (la RAI? , la TV turca?, i cinesi?) l'ha pure acquistata anche se nessuno la guarderà. Questo è sadismo (FIFA) vs masochismo (i network), altro che rischio d'impresa.

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25 minuti fa, Genzo ha scritto:

Non capisco quale sia il business in questo caso.
La FIFA organizza le partite dei playoff e vende i diritti.
Le TV acquistano i diritti.

La FIFA dice: 2 partite di semifinale ed una finale per ciascun raggruppamento.

Mamma RAI acquista la semifinale dell'Italia e si prende il rischio di acquistare la finale.
L'Italia non c'è in finale e sfiga, deve trasmettere Portogallo - Macedonia che in Italia guarderanno in pochi.
Questo è un rischio che posso capire.

Ma qui parliamo di altro, di qualcuno (la FIFA?) che ha deciso di fare disputare una finale di consolazione tra 2 nazioni che hanno appena perso i mondiali, cioè una roba 1000 volte peggio di un'amichevole e qualche network (la RAI? , la TV turca?, i cinesi?) l'ha pure acquistata anche se nessuno la guarderà. Questo è sadismo (FIFA) vs masochismo (i network), altro che rischio d'impresa.

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È più semplice di così.

Non compri una partita della nazionale del tuo paese, ne compri due.

E la nazionale garantisce alla Puma (ancora per poco, dall'anno prossimo Adidas) e ad altri sponsor, due passaggi televisivi.

Non si compra tutto lo spareggio, e infatti Portogallo-Turchia in Italia non credo si sia vista.

E la RAI dubito mostrerà Portogallo-Macedonia..

Mostrerà Turchia-Italia.

Quello dei diritti televisivi è un ginepraio che mi e' stato spiegato per sommi capi da gente più o meno direttamente coinvolta, con effetti sorprendenti.

Due esempi: lo sai perché ultimamente molti big-match (ad esempio il derby di Milano) si sono giocati al sabato alle 18, anziché alle 20.45?

Non certo per le ragioni fantasiose  spiegate dai media, ma perché al sabato alle 20.45 Sky ha i diritti di trasmissione, sia pure non in esclusiva.

La gara gli spetta di diritto così come l'anticipo alle 12.30 della domenica e una gara della domenica pomeriggio (o in alternativa il monday night) e DAZN ovviamente non vuole la concorrenza di Sky sui big-match....

Dunque, sabato alle 18 e Sky si attacca....

Oppure, perché non era spostabile in alcun modo la giornata di campionato pre-spareggi?

Per mancanza assoluta di date per i recuperi, visto che Sky acquistando (e pagando sazio) i diritti di tutte le coppe europee, ha preteso (e ottenuto) una pesante penale nel caso di disputa di una gara di A in giorno di Coppe Europee, facendo dunque concorrenza alle partite in suo possesso.

Accordo che vale solo per l'Italia, come dimostra Arsenal-Liverpool di Premier giocata di recente in contemporanea alla Champions

Ci sono ancora un sacco di gare da recuperare, e il problema è che conclusi finalmente (o quasi) gli iter dei vari ricorsi, le partite non si potrebbero recuperare in infrasettimanale quando ci sono le coppe.

O meglio, si può ma pagando.

Figuriamoci se fosse slittata una giornata intera....

A questo si aggiunge che sempre per incassare soldi dalle tv ci si è inventati una Coppa di cui si sentiva la mancanza fra la nazionale campione d'Europa e quella campione del Sudamerica, calendarizzandola giusto a fine campionato e rendendo quindi improponibile anche lo slittamento di una settimana della fine del torneo.

È un mondo difficile...

 

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Sempre a proposito di diritti televisivi, ovvero il centro gravitazionale attorno al quale gira tutto il calcio di oggi,  si rilevano due novità.

La prima è che finalmente la.stampa di oggi chiarisce che i diritti TV sono il vero motivo per cui si giocano Turchia-Italia e altre gare altrettanto inutili, dopo che ieri si era parlato di assurde storie di ranking e addirittura possibili ripescaggi che non stavano né in cielo né in terra.

L'altra, più divertente, è che la RAI adesso si trova col cerino in mano dopo aver acquistato i diritti della fase finale dei mondiali, perché è chiaro che l'assenza azzurra dimezza i potenziali ascolti e dunque gli introiti pubblicitari.

Pare ci sia in atto una trattativa per rivendere il pacchetto completo ad Amazon Prime, tenendosi solo una gara per fascia oraria delle qualificazioni, quattro ottavi su otto, due quarti, semifinali e finale.

E rientrando quindi dal salasso 

Ma Amazon ha ovviamente il coltello dalla parte del manico, perché quando il venditore deve vendere il prezzo lo fa il compratore...

 

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Penso che le dimissioni di Mancini siano un comportamento corretto essendosi assunto le responsabilità della mancata qualificazione. Stanno cercando di fargli cambiare idea, ma trovo sia giusto dare spazio ad altri. 

Due cose però mi lasciano allibito. La prima è leggere che con la Macedonia abbiamo giocato male. Voglio vedere quante altre nazionali riusciranno a costruire tanto gioco contro squadre di seconda fascia (la Macedonia si è qualificata agli europei, ha battuto la Germania ed è comunque arrivata seconda, non ultima nel suo girone. Ora però piace dipingerla come il San Marino). Non siamo stati bravi in zona gol, ma dire che abbiamo giocato male, per me, non è una cosa vera. 

L'altra è chi dice che abbiamo vinto l'Europeo per fortuna, una cosa che fa ridere qualsiasi uomo di sport (vero uomo di sport non trappolai che si autoproclamano esperti di calcio). Si può vincere una partita per c**o, non 7 (battendo il Belgio, la squadra considerata più forte delle pretendenti al titolo). Allora abbiamo vinto il Mondiale del 2006 per fortuna ai rigori e perché a Zidane sono saltati i nervi? No! Come non abbiamo vinto gli Europei per fortuna ma per merito. 

Modificato da bananarepublic
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15 ore fa, gimmi ha scritto:

Ma Seneca non è quello che ha tirato su Nerone? Azz, ghe vanza de parlar de talento e occasioni..

ma se leggi    Wikipedia  devi leggere  tutto fino in fondo.......fino a quando c'era Seneca pare che a Roma ci fosse il miglior governo possibile poi   intervennero altri  e Senaca si ritiro' con le conseguenze del caso.  Pertanto  si dovrebbe considerare in senso   migliorativo il fatto che fosse stato il maestro di Nerone  quando non combinava casini.

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37 minuti fa, bananarepublic ha scritto:

Penso che le dimissioni di Mancini siano un comportamento corretto essendosi assunto le responsabilità della mancata qualificazione. Stanno cercando di fargli cambiare idea, ma trovo sia giusto dare spazio ad altri. 

Due cose però mi lasciano allibito. La prima è leggere che con la Macedonia abbiamo giocato male. Voglio vedere quante altre nazionali riusciranno a costruire tanto gioco contro squadre di seconda fascia (la Macedonia si è qualificata agli europei, ha battuto la Germania ed è comunque arrivata seconda, non ultima nel suo girone. Ora però piace dipingerla come il San Marino). Non siamo stati bravi in zona gol, ma dire che abbiamo giocato male, per me, non è una cosa vera. 

L'altra è chi dice che abbiamo vinto l'Europeo per fortuna, una cosa che fa ridere qualsiasi uomo di sport (vero uomo di sport non trappolai che si autoproclamano esperti di calcio). Si può vincere una partita per c**o, non 7 (battendo il Belgio, la squadra considerata più forte delle pretendenti al titolo). Allora abbiamo vinto il Mondiale del 2006 per fortuna ai rigori e perché a Zidane sono saltati i nervi? No! Come non abbiamo vinto gli Europei per fortuna ma per merito. 

Mio carissimo Banana: era un pezzo che non entravamo in polemica  ma     siccome   mi sento tirato in causa  come trappolaio autoproclamato esperto di calcio , e continuo a considerare di esserlo,  vorrei farti rilevare che  "vincere l'Europeo per fortuna" (come  penso sia stato palese a qualsiasi persona   che   considera la realta' non le fantasie)    significa:   Austria  gol  buono di Arnautovic  rivelatosi poi fuorigioco di ben  5 cm!   Il tutto ovviamente  con le variabili della macchina Var che tutti conosciamo e che riassumendo  significano: l'immagine partita una frazione di secondo prima o dopo  cambia radicalmente quando si tratta di pochissimi centimetri.  E' una variabile per il momento non correggibile...ma pare che   il fuorigioco a breve sara' considerato solo quando e' veramente certo.  Tu che sei  esperto e competente di calcio (e lo dico senza ironia ma perche'  ne sono convinto!) come mille altri riguardando qulla azione avresti visto: errore di Donnarumma nell'uscita e bravura di Arnautovic  con noi  conseguentemente  eliminati.  La Fortuna  e' stata che  da pochissimo  c'e' il Var e molto casualmente  probabilmente   l'immagine della palla e' partita una frazione infinitesimale dopo,  con conseguente fuorigioco di Arnautovic....  Secondo caso:  l'allenatore dell'Inghilterra ha la pensata di mettere a  battere i rigori due giovanissimi ed esordienti....un prende il palo a portiere battuto. Lasciando stare la dabbenaggine dell'allenatore,   ma  anche qui questione di cm. La Fortuna secondo me ci ha dato una grossissima mano.

Poi che abbiamo giocato bene 3 - 4 partite   e' certo e indiscutibile tanto quanto ne abbiamo giocato in modo scadente altre.  Diciamo che delle 3-4 che potevano vincere l'europeo, per un motivo o per l'altro   la fortuna  ha aiutato piu' noi che altri.     Mi rifaccio  nuovamente al commento del  mio coetaneo Capello:   "potevano vincere 3-4  questa volta e' andata bene a noi"

Il risultato del nostro gioco lo abbiamo visto  da quel momento in poi'   e non mi dire che in 2 anni  non si poteva fare meglio, con meno presunzione e meno arroganza.   Credo poi che tu stesso che ami il calcio almeno quanto me, possa senz'altro essere d'accordo che il nostro movimento, cosi' com'e' negli ultimi anni, e semplicemente allo sfascio per  incapacita' dirigenziali, mancanza  di ogni logica.   Cominciamo forse a rivedere  Coverciano  che sforna una serie di "tecnici" che farebbero fatica nel calcio a 5....palla al portiere che la gioca al terzino che la rigioca al portiere....schema base.

 

Modificato da Cip
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Avete già detto tutto voi in questi giorni, quella di giovedì sera è stata una batosta terribile, forse la peggiore della storia della nostra nazionale, perchè un conto è uscire contro la Svezia e un altro con la Macedonia(con tutto il rispetto).

Purtroppo è un problema che va avanti da anni, giochiamo senza attaccanti praticamente(Immobile il migliore di sta generazione, il che è tutto dire resterà alla storia come il centravanti titolare che per 2 volte non ha portato l'Italia ai Mondiali, Donnarumma è migliorato nelle uscite, prima con il Psg ora con la Nazionale e si dimostra sopravvalutato dato che pensa di essere il migliore al mondo) ora che fare? boh servono riforme(io le invoco da anni) non è possibile che già nei settori giovanili il 70% dei giocatori siano stranieri, manca la qualità semplicemente, e a breve termine non vedo la luce in fondo al tunnel, specie nei ruoli dove siamo più carenti,cioè quelli offensivi.

Speriamo che i vari top del Sassuolo ad esempio, cioè i vari Scamacca,Raspadori,Frattesi e ovviamente Berardi migliorino e che magari qualche big del calcio italiano li possa comprare.

Io per dire Scamacca lo prenderei subito al Milan, saremmo apposto per un decennio penso, ma ovviamente costa ce un asta(ovviamente il Sassuolo non te lo regala e come lui gli altri) e si preferisce andare su un Origi qualsiasi per esempio...

ps, non vedo l'utilità di far giocare Turchia-Italia martedì, per me possono anche non trasmetterla, mi interessa soltanto che NON ci siano infortuni, tanto conta meno di zero...

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22 minuti fa, Cip ha scritto:

ma se leggi    Wikipedia  devi leggere  tutto fino in fondo.......fino a quando c'era Seneca pare che a Roma ci fosse il miglior governo possibile poi   intervennero altri  e Senaca si ritiro' con le conseguenze del caso.  Pertanto  si dovrebbe considerare in senso   migliorativo il fatto che fosse stato il maestro di Nerone  quando non combinava casini.

Non ho letto Wiki, mi son basato su reminiscenze storiche.  Ho fatto solo una battuta, figurati. Ero millemila anni fa appassionato di Storia Romana e lessi con grande intetesse la storia di Roma di Kovaliov.

Mi par di ricordare che Seneca non si ritirò, peraltro, ma venne spedito da un Nerone che dopo il quinquennio felice stava facendosi prendere da manie di grandezza.. 

Certo che se la Domus aurea fosse ancora completa ed intatta, sarebbe la prima delle meraviglie del mondo e il sito più visitato della Galassia..

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1 ora fa, bananarepublic ha scritto:

L'altra è chi dice che abbiamo vinto l'Europeo per fortuna, una cosa che fa ridere qualsiasi uomo di sport

Non bisogna mai assolutizzare.

Non si vince un Europeo (e neanche un Mondiale) solo con la fortuna, non esiste.

Ma è una componente gradita, spesso indispensabile a meno che tu non sia così clamorosamente superiore agli altri da non averne bisogno, e non è il nostro caso.

In manifestazioni a eliminazione secca in gara singola, un pizzico.di buona sorte e' indispensabile, poi devi metterci i tuoi meriti e noi ce li abbiamo messi.

Dire che invece quel pizzico di buona sorte. al di là dei demeriti, contro la Macedonia non lo abbiamo avuto (per perdere una gara da 32 tiri a 4 e da 16 corner a zero, in cui in 95' gli avversari non toccano mai la palla nella tua area, deve verificarsi un discreto allineamento di pianeti contrario) non è mica brutto.

Poi ci sono ovviamente limiti e demeriti, una cosa non esclude mica l'altra...

È difficile, per fare un esempio, sostenere che se Triestina ha attualmente dieci infortunati un po' di sfiga non ci sia, ma sarebbe ridicolo ricondurre l'attuale classifica solo a quella....

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1 ora fa, Manuel90 ha scritto:

Avete già detto tutto voi in questi giorni, quella di giovedì sera è stata una batosta terribile, forse la peggiore della storia della nostra nazionale, perchè un conto è uscire contro la Svezia e un altro con la Macedonia(con tutto il rispetto).

Purtroppo è un problema che va avanti da anni, giochiamo senza attaccanti praticamente(Immobile il migliore di sta generazione, il che è tutto dire resterà alla storia come il centravanti titolare che per 2 volte non ha portato l'Italia ai Mondiali, Donnarumma è migliorato nelle uscite, prima con il Psg ora con la Nazionale e si dimostra sopravvalutato dato che pensa di essere il migliore al mondo) ora che fare? boh servono riforme(io le invoco da anni) non è possibile che già nei settori giovanili il 70% dei giocatori siano stranieri, manca la qualità semplicemente, e a breve termine non vedo la luce in fondo al tunnel, specie nei ruoli dove siamo più carenti,cioè quelli offensivi.

Speriamo che i vari top del Sassuolo ad esempio, cioè i vari Scamacca,Raspadori,Frattesi e ovviamente Berardi migliorino e che magari qualche big del calcio italiano li possa comprare.

Io per dire Scamacca lo prenderei subito al Milan, saremmo apposto per un decennio penso, ma ovviamente costa ce un asta(ovviamente il Sassuolo non te lo regala e come lui gli altri) e si preferisce andare su un Origi qualsiasi per esempio...

ps, non vedo l'utilità di far giocare Turchia-Italia martedì, per me possono anche non trasmetterla, mi interessa soltanto che NON ci siano infortuni, tanto conta meno di zero...

Cose giuste in generale ma il problema stranieri non lo vedo importante!  Stranieri   bravi portano  senso di imitazione e capacita'.  Purtroppo il nostro e' il "movimento calcio" che si e' impantanato nella politica (vedi stadio Milan-Inter...) e nei clientelismi.  Non ci sono maestri di calcio. Quelli che c'erano  sono stati boicottati  a suo tempo. Ora dobbiamo partire dalle basi e rifondare.   Che ci siano piu' o meno stranieri non e' un problema come non lo e' in altri paesi europei migliori di noi.

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Credo sia già stato detto tutto, io solo mi meraviglio come non ci siano state le dimissioni in blocco dell’intera dirigenza della Federcalcio, ma si sa che da noi non è usanza dimettersi, la dignità e il rispetto sono vocaboli sconosciuti, purtroppo. Bisogna riformare profondamente, riducendo drasticamente il numero degli stranieri fin dalle giovanili, ci vorranno parecchi anni, credo, per vedere qualche risultato. Povera Italia e poveri noi, con la classe dirigenziale e politica che ci ritroviamo, siamo proprio la repubblica delle banane, come disse a suo tempo qualcuno che non nomino, ma che su questo ci aveva preso, eccome.

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Il 25/3/2022 at 19:04, pinot ha scritto:

vabbè, ti dirò, a me che l’Italia non ci sia non sposta tantissimo

nel senso che le partite importanti le vedo lo stesso con piacere

Per mi i mondiali senza l'Italia anche no... cioè magari guarderò qualche partida,ma senza entusiasmo

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