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I suntini sandrini di domenica 25 luglio 2021


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DOMENICA 25 LUGLIO 2021

- Il nuovo decreto Covid ha gettato ombre pesanti sul futuro degli sport al chiuso. Ci si aspettava un'apertura maggiore, le nuove direttive governative sono state una secchiata di acqua gelida sulle speranze dei club. Dal prossimo 6 agosto, passaporto verde obbligatorio e tetto massimo fissato al 25% della capienza negli impianti in zona bianca. Stessa percentuale ma comunque non in numero superiore a mille spettatori in zona gialla. Il mondo del basket è in subbuglio, come ha certificato il presidente di Lega Basket, Umberto Gandini. «Speravamo in una stagione normale ma non sarà così. La struttura dei ricavi poggia su botteghino e sponsor e quindi il pubblico per noi è indispensabile. Ma c'è un altro problema: se si chiude di nuovo? Non è pensabile che tutto ricada sulle spalle delle società. Bisogna discutere prima gli eventuali sostegni. Noi siamo sport professionistico e i nostri costi, a parità d'ingaggio, sono molto superiori rispetto, per esempio, a quelli della pallavolo». La situazione, rispetto ai play-off dello scorso giugno, non è cambiata e questo nonostante una campagna vaccinale che sta facendo passi da gigante. In queste condizioni diventa difficile poter programmare una campagna abbonamenti e, più in generale, pensare di poter affrontare i costi di quella che sarebbe la seconda stagione senza il grande pubblico sugli spalti. «È tutto davvero difficile da capire- sottolinea Mario Ghiacci, intervistato da Lorenzo Gatto su "Il Piccolo" odierno - consentire ai club di usufruire solo del 25% della capienza dei palazzetti in un momento in cui, grazie al green pass, stiamo andando incontro a importanti riaperture mi sembra allucinante. Se è vero che il green pass funziona, non capisco le motivazioni». Una linea fortemente contestata dalle società della massima serie che domani, nel corso dell'assemblea di lega in programma dalle ore 14, discuteranno della situazione. Su tutte, la posizione della Virtus Bologna che, per voce del suo amministratore delegato Luca Baraldi, ha chiarito che se la quota massima del 25% dovesse restare fissa, non avrebbe senso neppure iniziare il campionato. «Ne parleremo sicuramente domani in Lega - continua il presidente dell'Allianz - di certo la posizione della Virtus in questo momento è assolutamente condivisibile. Veniamo da un anno e mezzo estremamente difficile, nel corso del quale le società hanno dovuto fare i salti mortali per riuscire a rispettare il budget e portare a termine le stagioni. Sappiamo quanto l'influenza del pubblico possa incidere, di certo ne siamo consapevoli qui a Trieste. Tra abbonamenti e biglietti, i tifosi garantiscono una copertura dei costi variabile tra il 25 e il 30%. Quest'anno, consci che non sarebbe stata una stagione normale, abbiamo messo a budget una quota del 10%. Non è una cifra irraggiungibile ma peserà comunque sulla nostra stagione». 

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