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Olimpiadi Italia Basket


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2 ore fa, luxor ha scritto:

@a vanvera interessante riflessione, almeno per me che sono totalmente estraneo al basket giovanile. Quello che non capisco, e sarei grato se me lo facessi capire, è il ragionamento sulla "fame" balcanica e al maggior spazio che hanno lì paragonato allo scarso (per non dire nullo) impiego di triestini della comunità serba. Se da noi c'è bambagia, c'è per tutti, triestini o appartenenti a comunità, ma di triestini che giocano ce ne sono parecchi.

La spiegazione che mi son provato a dare è la seguente:

nella penisola balcanica hai campi di basket ovunque e liberi (di fatto ora vivo in istria croata e già qui lo constato); mi ricordo che con i miei figli a trieste volevo fare un paio di tiri e tra canestri rotti, campi chiusi o occupati non si trovava mai uno spazio idoneo se non salendo in macchina cercando un campetto guarda a caso a basovizza o a lokev. Quindi, se sotto casa hai uno spazio dove far due tiri, forse è più probabile che ci vai piuttosto che aspettare che tuo padre finisca il lavoro per portarti chissà dove in macchina e, quindi, gioca che te gioca, magari la passione cresce tanto da trasformarla in fame di basket o voglia di successo perchè viene data la possibilità di provarci. Quindi, nei ragazzi triestini di origine serba può essere che manchi qui, rispetto alla loro terra, questa possibilità ed a loro non rimane che l'alternativa di iscriversi in qualche società dove c'è da pagare una quota che forse i genitori trovano, quantomeno concettualmente, un po' troppo esosa e, pertanto, nella maggior parte desistono.

In ogni caso, frequentando fino a poco tempo fa quotidianamente la palestra e vedendo ragazzini di tutte le età, raramente ho visto nei loro occhi la voglia di sacrificarsi per emergere, senza contare l'assoluta mancanza di struttura  fisica e preparazione atletico/motoria che la stragrande maggioranza aveva. Dal mio punto di vista, rispetto ad anni fa ed alla situazione che ancora oggi probabilmente si trova in certe società meno pigre, i ragazzi fanno attività fisica soltanto in quelle 4 massimo 6 ore settimanali di allenamento, quando, invece, per emergere hai bisogno di 3 ore giornaliere di campetto e campagnetta per svilupparti  atleticamente e solo poi andare all'allenamento dove l'istruttore di turno, se bravo, ti darà le giuste diritte che metterai in pratica già il giorno dopo per tre ore nel solito campetto tra gli amici.

Faccio un esempio: ricordo un ragazzino che è venuto a scusarsi che non poteva fare l'allenamento a causa di una escoriazione sul palmo della mano; poverino, sarà caduto in campetto nel tentativo di racattare una palla decisiva per il 100 a 99. Invece no! Aveva una pustola data dall'uso eccessivo nel pomeriggio del joystick che gli ha lacerato il plamo.

Modificato da a vanvera
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1 ora fa, a vanvera ha scritto:

La spiegazione che mi son provato a dare è la seguente:

nella penisola balcanica hai campi di basket ovunque e liberi (di fatto ora vivo in istria croata e già qui lo constato); mi ricordo che con i miei figli a trieste volevo fare un paio di tiri e tra canestri rotti, campi chiusi o occupati non si trovava mai uno spazio idoneo se non salendo in macchina cercando un campetto guarda a caso a basovizza o a lokev. Quindi, se sotto casa hai uno spazio dove far due tiri, forse è più probabile che ci vai piuttosto che aspettare che tuo padre finisca il lavoro per portarti chissà dove in macchina e, quindi, gioca che te gioca, magari la passione cresce tanto da trasformarla in fame di basket o voglia di successo perchè viene data la possibilità di provarci. Quindi, nei ragazzi triestini di origine serba può essere che manchi qui, rispetto alla loro terra, questa possibilità ed a loro non rimane che l'alternativa di iscriversi in qualche società dove c'è da pagare una quota che forse i genitori trovano, quantomeno concettualmente, un po' troppo esosa e, pertanto, nella maggior parte desistono.

In ogni caso, frequentando fino a poco tempo fa quotidianamente la palestra e vedendo ragazzini di tutte le età, raramente ho visto nei loro occhi la voglia di sacrificarsi per emergere, senza contare l'assoluta mancanza di struttura  fisica e preparazione atletico/motoria che la stragrande maggioranza aveva. Dal mio punto di vista, rispetto ad anni fa ed alla situazione che ancora oggi probabilmente si trova in certe società meno pigre, i ragazzi fanno attività fisica soltanto in quelle 4 massimo 6 ore settimanali di allenamento, quando, invece, per emergere hai bisogno di 3 ore giornaliere di campetto e campagnetta per svilupparti  atleticamente e solo poi andare all'allenamento dove l'istruttore di turno, se bravo, ti darà le giuste diritte che metterai in pratica già il giorno dopo per tre ore nel solito campetto tra gli amici.

Faccio un esempio: ricordo un ragazzino che è venuto a scusarsi che non poteva fare l'allenamento a causa di una escoriazione sul palmo della mano; poverino, sarà caduto in campetto nel tentativo di racattare una palla decisiva per il 100 a 99. Invece no! Aveva una pustola data dall'uso eccessivo nel pomeriggio del joystick che gli ha lacerato il plamo.

Certo, la differenza tra quello che si trova in Italia, anzi a Trieste, visto che di questo parliamo, e oltreconfine è chiara, ma continua a non essere chiaro perché in vent'anni, a parità di campetti a disposizione, i triestini italiani giocano a basket e i triestini serbi no. Buona parte dei triestini che hanno militato in A, e penso anche quelli che giocano ancora, sono passati per i ricreatori: ce ne sono in abbondanza e sono aperti anche ai triestini serbi, perché non ci vanno? Andavano bene per Pozzecco, per Attruia, per Pecile, ora non vanno più bene nemmeno per farsi 4 tiri e passare il pomeriggio? 

Per quanto riguarda l'allenamento giovanile, probabilmente veniamo da esperienze diverse, ma se un ragazzino di 13-14 anni si allena 3 ore al giorno e poi appena va dall'istruttore di turno, direi che non solo lo formi fisicamente: lo sfrutti e poi lo rovini, a 25 anni (ammesso che ci arrivi) sarà un elenco di malanni. E dopo avrà ancora tutta la vita davanti, quella vita in cui - a meno che non abbia sfondato e sia così pieno di soldi da potersi permettere fisioterapisti a ripetizione - dovrà lavorare per altri 40 anni portandosi dietro gli acciacchi lasciati in eredità dal sovraccarico di lavoro. Purtroppo tanti, troppi allenatori giovanili guardano ai bambini nell'ottica del risultato immediato, senza pensare che invece si trovano davanti gli uomini del futuro (ovviamente non mi riferisco a te, non ti conosco e non so niente delle tue esperienze, ma ne ho visti tanti di ragazzini che erano delle promesse e che sono stati fatti scoppiare già prima di diventare maggiorenni, e ormai sono 30 anni che bestemmiano per i dolori alla schiena e alle articolazioni. E comunque non parlo di basket, a scanso di equivoci).

Però, se da un lato non è giusto sfruttare il fisico dei ragazzini invece di assecondarne la crescita, dall'altro lato le pustole da joystick fanno rabbrividire. Bei tempi quando ci si arrampicava sugli alberi e si tornava a casa mezzi graffiati, ma stanchi morti e con il sorriso!

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Ricreatori ed oratori sono poco fequentati perchè i ragazzi hanno altre distrazioni. Per quanto riguarda le palestre ho l'impressione che non siano frequentate con l'intento di dare il massimo in quello sport, ma siano viste dai genitori come un necessario sfogo alla vita sedentaria e così subite dai ragazzi.

Per quanto riguarda gli allenamenti hai frainteso: le tre ore giornaliere le intendevo trascorse in strada, campetto o campagnetta e quello che anche manca è proprio anche l'arrampicarsi sugli alberi.

Non so tu, ma da ragazzo finito in fretta e furia lo studio, la mia vita era di continuo movimento in oratorio, ricreatorio o campagnetta e prima di questo o finito questo o in mezzo a questo, iniziava l'allenamento. Questa attività, penso, sia fisiologica e non credo usurante.

Quindi, quello che intendevo dire è che non mancano gli allenamenti che in certi casi sono anche troppi in rapporto a l'eta come è anche esagerato l'iniziare l'attività sportiva troppo presto (poi arrivi a 14 anni che hai già un percorso di 8 anni di allenatori come li descrivi tu e smetti), ma l'attività motoria quotidiana di base, quella volontaria e entusiastica ed altamente formativa.

Per quanto riguarda il reclutamento, nella società in cui collaboravo ci siamo posti spesso il problema dell'età in cui iniziare a farlo e se per molti quella ideale non era certo quella dei 6 anni, ti dovevi adeguare, perchè altre realtà iniziano a quell'età se non prima e se tu, invece, inizi a muoverti verso i ragazzi un po' più grandi, questi sono già belli che accasati e tu chiudi.

Modificato da a vanvera
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8 ore fa, Cip ha scritto:

l'atletismo  delle loro guardie ci ha  veramente stremato. 

de colo, heurtel e fournier conosciuti ovunque per il loro incredibile atletismo.

in tutto il mondo quando ci si riferisce a loro si parla in primis sempre di grandi atleti.

batum che rispetto a 4-5 anni fa è diventato un atletone, mentre da giovane non saltava un ca**o, evidente, sotto gli occhi di tutti.

ogni post perle di altissimo livello.

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@a vanvera hai ragione, avevo proprio frainteso, scusami. Quello dell'età sempre più bassa a cui scatta il "reclutamento" è un grosso problema, purtroppo, spesso scatenato dai genitori,  a cui interessa poco che i figli svolgano una sana e completa attività fisica, vogliono che vincano le partite. In questo gli istruttori, o allenatori, dovrebbero riuscire ad essere così bravi da bilanciare quello di cui ha realmente bisogno il fisico dei bambini con quello di cui ha bisogno l'ego dei genitori, e nel frattempo fare in modo che i bambini si divertano e non cambino società... Missione quasi impossibile, in un modo o nell'altro è facile che questo equilibrio non ci sia. 

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49 minuti fa, El mulon ha scritto:

de colo, heurtel e fournier conosciuti ovunque per il loro incredibile atletismo.

in tutto il mondo quando ci si riferisce a loro si parla in primis sempre di grandi atleti.

batum che rispetto a 4-5 anni fa è diventato un atletone, mentre da giovane non saltava un ca**o, evidente, sotto gli occhi di tutti.

ogni post perle di altissimo livello.

Su batum te se ga inventa,nessun ga scritto quel che te disi ti. Semplicemente iera anni che non giogava in questa maniera a causa degli infortuni,due anni fa ga salta 60 partide su 82.

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@luxor per quanto riguarda il reclutamento, io ricordo che alla mia età, ma accedava anche qualche anno dopo ed ho l'impressione che ciò accadesse anche prima, avveniva "pescando" proprio tra i campetti e cioè si andava in una società a praricare lo sport dopo che qlc allenatore appassionato si era fatto il giro del ricreatorio, oratorio e campetti del rione con attività di scounting, oppure qualche tuo amico, vedendoti bravetto, ti convinceva a seguirlo nella società sportiva dove era stato già reclutato.

Questa prassi, se ci pensi, era fondamentale perchè a fare lo sport agonistico

- ci arrivavi all'età giusta e non appena imparato a camminare (dal punto di vista tecnico non ti perdi nulla perchè nulla di quello che impari a 6, 7 o 8 anni ti porti dietro senza che qualcuno che ha iniziato dopo non possa recuperarlo);

- ci andavi per scelta tua e non "accompagnato" da mamma e papà che difficilmente poi ti seguivano in tutti gli allenamenti e tifavano forsennatamente a tutti i tornei;

- ci arrivavi già pronto fisicamente perchè avevi già un bel bagaglio di salti, corse, cadute con ginocchia sbucciate (cosa che abbiamo visto oggi manca)

Quindi anche questa può essere una causa di mancata presenza di ragazzi che son, culturalmente per provenienza, almeno fino ad ora, probabilmente un po' meno mammoni ed accompagnati nella bambagia ovunque; per loro, i genitori non hanno la premura di indirizzarli allo sport e se poi anche trovano un campetto, non credo che poi ci sia un allenatore di vecchio stampo pronto ad osservarli ed a corteggiarli

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45 minuti fa, a vanvera ha scritto:

@luxor per quanto riguarda il reclutamento, io ricordo che alla mia età, ma accedava anche qualche anno dopo ed ho l'impressione che ciò accadesse anche prima, avveniva "pescando" proprio tra i campetti e cioè si andava in una società a praricare lo sport dopo che qlc allenatore appassionato si era fatto il giro del ricreatorio, oratorio e campetti del rione con attività di scounting, oppure qualche tuo amico, vedendoti bravetto, ti convinceva a seguirlo nella società sportiva dove era stato già reclutato.

Questa prassi, se ci pensi, era fondamentale perchè a fare lo sport agonistico

- ci arrivavi all'età giusta e non appena imparato a camminare (dal punto di vista tecnico non ti perdi nulla perchè nulla di quello che impari a 6, 7 o 8 anni ti porti dietro senza che qualcuno che ha iniziato dopo non possa recuperarlo);

- ci andavi per scelta tua e non "accompagnato" da mamma e papà che difficilmente poi ti seguivano in tutti gli allenamenti e tifavano forsennatamente a tutti i tornei;

- ci arrivavi già pronto fisicamente perchè avevi già un bel bagaglio di salti, corse, cadute con ginocchia sbucciate (cosa che abbiamo visto oggi manca)

Quindi anche questa può essere una causa di mancata presenza di ragazzi che son, culturalmente per provenienza, almeno fino ad ora, probabilmente un po' meno mammoni ed accompagnati nella bambagia ovunque; per loro, i genitori non hanno la premura di indirizzarli allo sport e se poi anche trovano un campetto, non credo che poi ci sia un allenatore di vecchio stampo pronto ad osservarli ed a corteggiarli

perfetto ed e' la stessa cosa che succedeva nel calcio dei miei tempi (ormai lontani) cioe' i "giardinetti" dopo le elementari o le medie per 3-4ore  e poi qualcuno ti vedeva  e magari diventavi professionista. Successo a me e a vari amici miei 

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@a vanvera concordo, era sicuramente un sistema più sano. Effettivamente, se dici che adesso campetti/ricreatori e simili sono poco frequentati, e ancor meno frequentati da osservatori, ne risulta che manca un anello della catena, il che potrebbe spiegare quello che avevi fatto notare in precedenza. Comunque è proprio curioso che in vent'anni che te ne sei occupato ti sia capitato solo un ragazzino della comunità serba, anche perché almeno per alcuni anni probabilmente il sistema di reclutamento era ancora lo stesso degli anni nostri. 

Parlando dei giovani del basket, invece, devo dire che mi viene da essere ottimista, ultimamente si iniziano a vedere dei prospetti interessanti. Penso che nel giro di qualche anno la faccia della nazionale potrebbe cambiare parecchio. Fino a tempi recenti l'idea di un cambio della guardia non mi dava molta tranquillità.

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Sul discorso campetti,no campetti,iera meglio una volta o meno, perdoneme ma non son tanto d'accordo.

La cosa più grave è che nessuna società spende per il settore giovanile,e per gli istruttori,che DEVONO essere pagati per fare quel lavoro e DEVONO essere dei professionisti. Io ho fatto le giovanili con Stefanel e c'era la possibilità a qualunque(quasi) ora di andare in via Locchi con un allenatore a tirare o fare fondamentali,ci si allenava la mattina prima di andare a scuola. Adesso no,perché chi allena ga altri lavori perché altrimenti non porta a casa il pane. Boniciolli alla ginnastica Triestina aveva le chiavi della palestra per poter andare a qualsiasi ora,ste robe non esistono più,per 1000motivi. Ma investire sul settore giovanile,su allenatori/istruttori formati, è la base, altrimenti su 10 possibili giocatori,ne usciranno solo i 2/3 più forti e gli altri li perdi per strada. Tutto giusto invece il discorso play station ecc .

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1 ora fa, MangiafuocoMcrae ha scritto:

 Io ho fatto le giovanili con Stefanel e c'era la possibilità a qualunque(quasi) ora di andare in via Locchi con un allenatore a tirare o fare fondamentali,ci si allenava la mattina prima di andare a scuola. Adesso no,perché chi allena ga altri lavori perché altrimenti non porta a casa il pane. 

Anch'io, anche se non giocavo a basket, da ragazzo andavo ad allenarmi prima di scuola, in periodi di gare, oltre al solito allenamento serale. E gli allenatori, non stipendiati (o pagati solo simbolicamente), andavano a lavorare tra un allenamento e l'altro. Mio padre ha allenato per quasi quarant'anni senza mai prendere una lira, e qualcuno alle Olimpiadi ce l'ha pure mandato . Questo ovviamente non vuol dire che sia giusto che un allenatore lo faccia esclusivamente per passione, anch'io sono convinto che dovrebbe venir pagato, ma non si può considerare il mancato stipendio come causa assoluta.

Se poi parliamo di investimenti nel settore giovanile e di formazione degli istruttori, sfondi una porta aperta, specialmente perché immagino che i vari corsi di formazione abbiano costi diversi rispetto a quelli di una volta, che venivano in qualche modo coperti privatamente da chi voleva frequentarli. Almeno negli sport cosiddetti minori, dove il professionismo ancora era agli albori (ma che, curiosamente, sono gli sport che hanno fatto nascere i giochi olimpici).

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4 ore fa, MangiafuocoMcrae ha scritto:

Team Usa in 15minuti distrugge l'Australia,non hanno continuità sui 40minuti e questo potrebbe anche fargli perdere l'oro, ma se trovano un po' di difesa già all'inizio,le partite finiscono tutte nel primo tempo.

 

Ho visto la partita.  Inquietante, ma non sorprendente primo tempo di USA che fatica a rendersi conto che questa non è una gita stile 1992. Sul meno 15 Durant tiene a galla la squadra praticamente da solo. Nel secondo tempo giocano tutti, anche in difesa (almeno un po')  e la musica cambia. Parziale di circa 40-12 mal contati in 13 minuti. 

Per la finale, se vogliono vincere dovranno giocarla tutta

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9 minuti fa, Alan74 ha scritto:

Ho visto la partita.  Inquietante, ma non sorprendente primo tempo di USA che fatica a rendersi conto che questa non è una gita stile 1992. Sul meno 15 Durant tiene a galla la squadra praticamente da solo. Nel secondo tempo giocano tutti, anche in difesa (almeno un po')  e la musica cambia. Parziale di circa 40-12 mal contati in 13 minuti. 

Per la finale, se vogliono vincere dovranno giocarla tutta

Anch'io credo che in finale ci vogliono almeno 30minuti di partita seria,se regalano il primo tempo non la prendono più. A me sembra che  il livellamento tra Usa e resto del mondo è solo una questione di testa. Una volta chi andava in campo contro di loro partiva già battuto mentalmente,ora no. Tutti credono di giocarsela, e fanno bene. Ma a livello tecnico/atletico c'è ancora una enorme differenza, altrimenti non dai quasi 40punti di scarto in 17min all'australia. Il problema/fortuna è che loro giocano alla ca**o di cane per almeno 1quarto e mezzo.

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43 minuti fa, a vanvera ha scritto:

non so, prepelic un po' troppo morbidino nell'appoggio.  Gobert, evidentemente, anche in difesa contro un esterno di talentissimo fa paura

Gobert in quell'azione non c'entra niente,era a 10 metri da canestro su doncic. Diciamo che forse è stato l'unico vero errore di doncic, dare la palla a prepelic senza vantaggio contro  un difensore eccezionale come  batum che ha fatto la giocata delle Olimpiadi.partita bellissima, Francia superiore ma non di tanto. Curioso di sentire cosa dirà tavcar su de colo. Dato che lo ha sempre sbertucciato.

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5 minuti fa, MangiafuocoMcrae ha scritto:

Gobert in quell'azione non c'entra niente,era a 10 metri da canestro su doncic. 

come non c'entra niente??? c'era un accoppiamento oltre la linea da 3 punti tra un esterno con un formidabile 1c1 ed un lungo; e l'esterno più forte al mondo (a sentire tavcar) non se l'è sentita di sfruttare questo mismatch 

Modificato da a vanvera
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Comunque a 4 minuti dalla fine bella fischiata dei grigi che ha indirizzato la partita.

Era canestro valido clamoroso, +2 Slovenia... Invece tecnico per proteste e canestro da 3 per il +4 francese e Slovenia sempre costretta a inseguire...

Ultima azione in cui mi ha stupito in negativo Doncic. Comunque l'entrata giusta l'avevano trovata, poi troppo morbido lo sloveno... Sul -1 devi cercare più il fallo che il canestro, bastava frenare un po' o fare un arresto in due tempi e il francese gli sarebbe franato addosso. Poco lucido ma al 40esimo ci sta anche...

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Adesso, a vanvera ha scritto:

come non c'entra niente??? c'era un accoppiamento oltre la linea da 3 punti tra un esterno con un formidabile 1c1 ed un lungo; e l'esterno più forte al mondo (a sentire tavcar) non se l'è sentita di sfruttare questo mismatch 

Sono d'accordo, per questo dico che mi ha stupito. Cmq Doncic era cotto nell'ultimo quarto.

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1 ora fa, MangiafuocoMcrae ha scritto:

Anch'io credo che in finale ci vogliono almeno 30minuti di partita seria,se regalano il primo tempo non la prendono più. A me sembra che  il livellamento tra Usa e resto del mondo è solo una questione di testa. Una volta chi andava in campo contro di loro partiva già battuto mentalmente,ora no. Tutti credono di giocarsela, e fanno bene. Ma a livello tecnico/atletico c'è ancora una enorme differenza, altrimenti non dai quasi 40punti di scarto in 17min all'australia. Il problema/fortuna è che loro giocano alla ca**o di cane per almeno 1quarto e mezzo.

A livello tecnico atletico la differenza è forte. Nella partita francia usa, fournier, giocatore di talento per carità, ma non booker o tatum o lavine o Middleton per fare 4 nomi a caso, ha fatto il fenomeno... 

Se due di quei 4 avessero giocato al 100% forse la partita sarebbe girata diversamente.  

Anche se bisogna dire che Gobert domina anche in nba e l'Adebayo in ciabatte di queste olimpiadi gli è sotto di una spanna

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1 ora fa, julian ha scritto:

Comunque a 4 minuti dalla fine bella fischiata dei grigi che ha indirizzato la partita.

Era canestro valido clamoroso, +2 Slovenia... Invece tecnico per proteste e canestro da 3 per il +4 francese e Slovenia sempre costretta a inseguire...

Ultima azione in cui mi ha stupito in negativo Doncic. Comunque l'entrata giusta l'avevano trovata, poi troppo morbido lo sloveno... Sul -1 devi cercare più il fallo che il canestro, bastava frenare un po' o fare un arresto in due tempi e il francese gli sarebbe franato addosso. Poco lucido ma al 40esimo ci sta anche...

Non sono d'accordo.

Non so neppure se sia stato un errore arbitrale o una gran chiamata ... la palla di Blazic ha toccato la parte bassa del tabellone e stava rimbalzando verso centro area.

Per me non è interferenza a canestro, né stoppata irregolare ma non so cosa dica in merito il regolamento.

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8 minuti fa, gus ha scritto:

Non sono d'accordo.

Non so neppure se sia stato un errore arbitrale o una gran chiamata ... la palla di Blazic ha toccato la parte bassa del tabellone e stava rimbalzando verso centro area.

Per me non è interferenza a canestro, né stoppata irregolare ma non so cosa dica in merito il regolamento.

Che io sappia non si fa accenno nel regolamento a quale parte di tabellone debba toccare la palla. Se veramente ha toccato solo il bordo è ancora più una sciocchezza del difensore, graziato dagli arbitri. In ogni caso io sono a favore delle chiamate del Var dalla panchina come nel tennis e nella pallavolo.

Var chiamato, nessun tecnico e poi decidono gli arbitri in base al regolamento che gli arbitri conoscono meglio di me e di te.

 

 

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