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CAMPIONATO SERIE A TIM 2021/22 DISCUSSIONE UFFICIALE


Messaggi raccomandati

3 ore fa, atleticoiero ha scritto:

Per me calcio all'italiana non è solo difesa e contropiede, non lo è mai stato...c'erano fasi più o meno prolungate di difesa alternate a fasi di pressione e attacco, basta guardarsi qualsiasi partita degli Anni Sessanta per appurare ciò.

Beh vedi io in quel calcio ci ho giocato. Hai ragione per le fasi piu' o meno prolungate di alternanza tra difesa e attacco e dipendeva ovviamente dalla forza dell'avversario. Io facevo la seconda punta  e raramente tornavo  fino alla meta' campo  e quasi mai   troppo esterno ma   "rompevo le balle" al mediano avversario quando lui aveva la palla. Ora si chiama pressing, oppure recupero alto.  Ma a palla recuperata a sinistra  avevo gia' il mo terzino sinistro che mi affiancava, a destra avevo il mio "10" che mi dava l'alternativa in mezzo avevo il centravanti e a destra  poco piu' avanti del 10 avevo l'ala destra.  Le mie opzioni da 11 cioe' da seconda punta erano, a palla recuperata, lancio all'ala destra ed inserimento sul secondo palo dietro il centravanti, oppure appoggio al terzino che  proseguiva a sinistra e crossava per il centravanti, oppure scambio  1-2 con il 10 che mi mandava  al tiro, ultima e piu' frequente   appoggio sul centravanti che mi faceva sponda o la faceva  al 10.   Erano gli schemi normali di una  squadra degli anni 60 con buoni giocatori.

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27 minuti fa, Cip ha scritto:

Calcio all'Italiana quello di Pioli?   quello di Allegri intendi dire probabilmente.     Il Milan di regola gioca con 4231  pressing alto per recupero palla  nella meta' avversaria, cioe' il calcio che si gioca mediamente  in Europa. Non che sia meglio o peggio di altri moduli. A me piace piu' il pragmatismo  come ieri sera   adattandosi con 4141 alla situazione dello stato di forma proprio e degli avversari  ma certo non calcio all'Italiana in senso stretto.

Ti ho dato le definizioni per cosa intendo per "calcio all'italiana" non solo attendismo....

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1 ora fa, atleticoiero ha scritto:

1. Calcio per puri specialisti (portiere che para, centravanti che segna per fare un esempio)

2. Formazione asimmetriche (perché appunto basate sugli specialisti, se non hai interpreti eclettici non puoi schierare formazioni perfettamente simmetriche...) ma duttili. 

3. Rigida suddivisione di compiti e ruoli (cosa che non avviene negli altri paesi europei, in Inghilterra per esempio il trequartista non esiste, il centrocampista è quasi sempre un box to box, ma nemmeno in Francia e Spagna...)

4. Presenza di una fase offensiva e in una fase offensiva differenziate (in Inghilterra storicamente esiste solo il concetto di transizione, in Spagna per esempio solo quella di possesso)

5. Gioco spezzettato in cui a fasi di attesa (più o meno prolungate a seconda della tipologia di partita) seguono fasi di offesa.

Questo secondo me è il calcio all'italiana, difesa e contropiede non vuol dire nulla (anche perché tra lo stesso Milan di Rocco e l'Inter di Herrera c'erano differenze non da poco, figuriamoci con squadre di un decennio dopo o di decenni dopo..)

ora ci capiamo....in effetti   il "cosiddetto Calcio all'Italiana" era  una definizione di Brera e data la personalita' dell'uomo  tutti si sono sentiti in dovere di definire cosi un calcio  difensivo ma veloce nelle ripartenze  e fisico.  Concordo anche  sul fatto che  Sacchi non facesse un calcio d'attacco ma molto piu' difensivo di quel che si pensa imitato poi da   dei pirla.     Per me comunque il vero calcio all'Italiana lo faceva Bagnoli e poi lo ha fatto il Trap con l'inter  del 98 (mi pare) e Capello con il Milan degli invincibili.   Il miglior calcio che esiste secondo me.

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17 minuti fa, Cip ha scritto:

l'ho scritto anch'io identico ma   anche l'Inter   di HH   Mazzola Corso Jair  Milani  Zaglio in mediana...semplicemente  in Italia in quel periodo eravamo davanti a tutti tatticamente  almeno in Europa. In Brasile giocavano con un centrocampista di costruzione e 4 attaccanti piu' almeno 2 difensori fluidificanti.

Il Brasile come altri movimenti calcistici non conosce la specializzazione dei ruoli (l'Argentina sì per esempio anche perché il 50% degli argentini indovina che origini ha?)

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2 minuti fa, Cip ha scritto:

ora ci capiamo....in effetti   il "cosiddetto Calcio all'Italiana" era  una definizione di Brera e data la personalita' dell'uomo  tutti si sono sentiti in dovere di definire cosi un calcio  difensivo ma veloce nelle ripartenze  e fisico.  Concordo anche  sul fatto che  Sacchi non facesse un calcio d'attacco ma molto piu' difensivo di quel che si pensa imitato poi da   dei pirla.     Per me comunque il vero calcio all'Italiana lo faceva Bagnoli e poi lo ha fatto il Trap con l'inter  del 98 (mi pare) e Capello con il Milan degli invincibili.   Il miglior calcio che esiste secondo me.

Il calcio di Sacchi in Argentina lo chiamano "resultadismo" (il filone di Zubeldia, Bilardo, Maturana) noi che siamo dei geni e crediamo di sapere tutto lo definiamo "calcio totale"

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21 minuti fa, atleticoiero ha scritto:

Il calcio di Sacchi in Argentina lo chiamano "resultadismo" (il filone di Zubeldia, Bilardo, Maturana) noi che siamo dei geni e crediamo di sapere tutto lo definiamo "calcio totale"

Vorrei vedere il fuorigioco  sistematico  appena prima della meta' campo    ....con il Var......  mamma mia.  

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2 ore fa, Cip ha scritto:

Concordo anche  sul fatto che  Sacchi non facesse un calcio d'attacco ma molto piu' difensivo di quel che si pensa imitato poi da   dei pirla. 

ehm no qua onestamente non rivo ad esser d'accordo...

Modificato da Euskal Herria
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44 minuti fa, atleticoiero ha scritto:

Invece secondo mi lo iera, basta veder l'opinion che ga de lui Van Basten...

sicuramente non scorri bon sangue tra Van Basten e Arrighe, quindi per dispetto l'olandese riveria a dir che Arrigo non xe pelado :D 

e son d'accordo che el Sacchi post-Milan non xe stado molto brillante (eufemismo)

e concedo anche el punto che el gaveva una squadra stellare (ma questo non vol dir, altrimenti Malesani gavessi almeno uno scudetto)

però però...se se ricordemo cosa iera el calcio nei anni 80, come iera el calcio europeo nei anni 80 e come lo affrontava "normalmente" in europa le italiane... 

poi xe arrivado Sacchi e bam... el big bang, una rivoluzione copernicana, 

quel milan xe andà a zogar contro el Real (quel real...) con el "pirillo de fora" al Bernabeu ("quel" bernabeu...dove te rivava una antenna in testa...mentre i padroni de casa te rocchettava impuniti...) non fazendoghe capir praticamente niente ai blancos...

altro che "miedo escenico", quella partida probabilmente xe una delle più importanti per la storia del milan, per el significato e per come la xe stada affrontada...

con un Sonetti o con un Trapattoni o un Salvemini gavessimo visto lo stesso calcio? mmm non so...

attenzione non parlo de risultati, parlo proprio de mentalità

senza contar che "quel" Sacchi ga portado una certa scientificità su alcuni aspetti a livello de preparazione atletica ed extra-campo

poi per carità, non xe un essere perfetto e anche lui ga avudo le sue ombre (eccome...) diventando un po' una macchietta de se stesso

ma non podemo dimenticarse de cosa iera quel milan, cosa ierimo prima e cosa ierimo dopo

 

ps: parlè con chi ga avudo occasion de veder el Sacchi de Rimini o de Parma...

 

Modificato da Euskal Herria
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6 minuti fa, Euskal Herria ha scritto:

sicuramente non scorri bon sangue tra Van Basten e Arrighe, quindi per dispetto l'olandese riveria a dir che Arrigo non xe pelado :D 

e son d'accordo che el Sacchi post-Milan non xe stado molto brillante (eufemismo)

e concedo anche el punto che el gaveva una squadra stellare (ma questo non vol dir, altrimenti Malesani gavessi almeno uno scudetto)

però però...se se ricordemo cosa iera el calcio nei anni 80, come iera el calcio europeo nei anni 80 e come lo affrontava "normalmente" in europa le italiane... 

poi xe arrivado Sacchi e bam... el big bang, una rivoluzione copernicana, 

quel milan xe andà a zogar contro el Real (quel real...) con el "pirillo de fora"...

altro che "miedo escenico", quella partida probabilmente xe una delle più significative per el milan, per el significato e per come la xe stada affrontada...

con un Sonetti o con un Trapattoni o un Salvemini gavessimo visto lo stesso calcio? mmm non so...

attenzione non parlo de risultati, parlo proprio de mentalità

senza contar che "quel" Sacchi ga portado una certa scientificità su alcuni aspetti a livello de preparazione atletica ed extra-campo

poi per carità, non xe un essere perfetto e anche lui ga avudo le sue ombre (eccome...) diventando un po' una macchietta de se stesso

ma non podemo dimenticarse de cosa iera quel milan, cosa ierimo prima e cosa ierimo dopo

 

ps: parlè con chi ga avudo occasion de veder el Sacchi de Rimini o de Parma...

 

Appunto contro QUEL Real Madrid, squadra che praticava una melina melensa ed orizzontale, calcio che andava a nozze con el nostro dell'epoca (dove invece soffrivimo le squadre più fisiche ed organizzade tipo le belghe e le nordiche).

Sacchi invece ga becado una bella sculacciada da Goethals (tecnico de marca happeliana, bestia nera delle nostre squadre) questo perché a mio el suo calcio, comunque pur con molte novità anche radicali (su tutti el comportamento della linea difensiva) restava molto simile a quel italian (sicuramente molto più de quel che disi lui ed i suoi epigoni). Non a caso Crujiff ga avudo Guardiola, Arrighe Ballardini come discepolo...

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2 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

ehm no qua onestamente non rivo ad esser d'accordo...

Non sei d'accordo sul fatto che  sia stato imitato da dei pirla o sul fatto che non facesse un gioco d'attacco?   

Il 442 con il pressing ossessivo di Sacchi , la difesa che accorcia altissima verso la meta' campo rischiando il fuorigioco e la squadra in 30 metri sono sistemi difensivi non offensivi. Li applichi se hai difensori centrali rapidi ed intelligenti, terzini che  pompano per 90 minuti e esterni alti  idem.  Poi ti servono 1-2 campioni veri tra centrocampo ed attacco.    Fare il 442   in 80 metri come faceva  non molto tempo fa un mister dell'Unione...e' una barzelletta.

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1 ora fa, Euskal Herria ha scritto:

sicuramente non scorri bon sangue tra Van Basten e Arrighe, quindi per dispetto l'olandese riveria a dir che Arrigo non xe pelado :D 

e son d'accordo che el Sacchi post-Milan non xe stado molto brillante (eufemismo)

e concedo anche el punto che el gaveva una squadra stellare (ma questo non vol dir, altrimenti Malesani gavessi almeno uno scudetto)

però però...se se ricordemo cosa iera el calcio nei anni 80, come iera el calcio europeo nei anni 80 e come lo affrontava "normalmente" in europa le italiane... 

poi xe arrivado Sacchi e bam... el big bang, una rivoluzione copernicana, 

quel milan xe andà a zogar contro el Real (quel real...) con el "pirillo de fora" al Bernabeu ("quel" bernabeu...dove te rivava una antenna in testa...mentre i padroni de casa te rocchettava impuniti...) non fazendoghe capir praticamente niente ai blancos...

altro che "miedo escenico", quella partida probabilmente xe una delle più importanti per la storia del milan, per el significato e per come la xe stada affrontada...

con un Sonetti o con un Trapattoni o un Salvemini gavessimo visto lo stesso calcio? mmm non so...

attenzione non parlo de risultati, parlo proprio de mentalità

senza contar che "quel" Sacchi ga portado una certa scientificità su alcuni aspetti a livello de preparazione atletica ed extra-campo

poi per carità, non xe un essere perfetto e anche lui ga avudo le sue ombre (eccome...) diventando un po' una macchietta de se stesso

ma non podemo dimenticarse de cosa iera quel milan, cosa ierimo prima e cosa ierimo dopo

 

ps: parlè con chi ga avudo occasion de veder el Sacchi de Rimini o de Parma...

 

Ma in generale concordo e sulla partita del Milan col Real ti ha gia' risposto con dovizia Atletico.  Non so se sapete una cosa e  per "evitare che rimaniate all'oscuro" ve la racconto:  Sacchi e' nato nel 1946 come me (e Capello)  e quindi sono in buona compagnia. 

Ha lavorato col fratello nelle calzature dato che aveva una "commerciale export" a Fusignano   che si chiamava  Sagec  (Sacchi Arrigo Gilberto Calzature) ed era lui con il fratello Gilberto. Sacchi andava a vendere in germania e olanda  (cosa che ho fatto anch'io per molti anni e per le stesse ragioni). 

In quei luoghi, "secondo suo fratello Gilberto" Arrigo perdeva un sacco di tempo a guardare calcio invece che vendere!   

Per farla breve  Arrigo si innamoro' del calcio nordico olandese e  tedesco-renano Borussia  M'gladbach   Borussia  Dortmund   ecc.   e decise di intraprendere la carriera di allenatore "lasciando il fratello al suo destino". 

Da persona intelligente quale e' sempre stata,guardando  in loco decine di incontri,  capi' al volo che  la "zona pressing" degli olandesi poteva essere interpretata in maniera prettamente difensiva per recuperare palloni  e "ripartire" e ne fece il suo  credo calcistico .

La sua abilita' e' stata anche quella di farsi prendere i giocatori giusti e anche   "qualche campione" alla Gullit Rijkaard"  e V.Basten  e come dici anche tu  portando professionalita' addirittura "ascetica" nella preparazione.   

Questo mix di cose ha fatto una rivoluzione per quegli anni.   

Resta il fatto che io  preferisco l'altro coetaneo Capello nel suo modo di interpretare le partite. Meno  visionario ma piu' realista e che  non e passato di moda come il 442 sacchiano.

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Il Milan di Sacchi ha cambiato la mentalità del calcio italiano.

Non esiste discussione possibile.

Milan-Inter 2-0, col Trap che non ha letteralmente passato la metà campo, fu un passaggio di consegne in tutti i sensi.

Verissimo che quella squadra prendeva pochissimi gol e difendeva altissima, ma il modo in cui aggrediva gli avversari a casa loro fu una rivoluzione, ammirata da tutti.

In Italia e soprattutto all'estero.

Con l'Ajax dei'70 e il Barca di Guardiola una delle tre squadre più belle di sempre, per me.

Capello fu un abilissimo gestore di quella rivoluzione, ci mise indubbiamente del suo ad esempio col doppio mediano (mi riferisco ovviamente a Desailly) ma a livello di impatto sul mondo del calcio i due Milan non sono paragonabili.

Per vedere il Milan di Sacchi al suo meglio andai a Milano in treno e di lì a Barcellona in pullman, non scherziamo....

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8 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

sicuramente non scorri bon sangue tra Van Basten e Arrighe, quindi per dispetto l'olandese riveria a dir che Arrigo non xe pelado :D 

e son d'accordo che el Sacchi post-Milan non xe stado molto brillante (eufemismo)

e concedo anche el punto che el gaveva una squadra stellare (ma questo non vol dir, altrimenti Malesani gavessi almeno uno scudetto)

però però...se se ricordemo cosa iera el calcio nei anni 80, come iera el calcio europeo nei anni 80 e come lo affrontava "normalmente" in europa le italiane... 

poi xe arrivado Sacchi e bam... el big bang, una rivoluzione copernicana, 

quel milan xe andà a zogar contro el Real (quel real...) con el "pirillo de fora" al Bernabeu ("quel" bernabeu...dove te rivava una antenna in testa...mentre i padroni de casa te rocchettava impuniti...) non fazendoghe capir praticamente niente ai blancos...

altro che "miedo escenico", quella partida probabilmente xe una delle più importanti per la storia del milan, per el significato e per come la xe stada affrontada...

con un Sonetti o con un Trapattoni o un Salvemini gavessimo visto lo stesso calcio? mmm non so...

attenzione non parlo de risultati, parlo proprio de mentalità

senza contar che "quel" Sacchi ga portado una certa scientificità su alcuni aspetti a livello de preparazione atletica ed extra-campo

poi per carità, non xe un essere perfetto e anche lui ga avudo le sue ombre (eccome...) diventando un po' una macchietta de se stesso

ma non podemo dimenticarse de cosa iera quel milan, cosa ierimo prima e cosa ierimo dopo

 

ps: parlè con chi ga avudo occasion de veder el Sacchi de Rimini o de Parma...

 

Questo è, senza discussioni possibili.

Ovviamente Sacchi non si è più ripetuto, ma la portata anche emotiva di quella rivoluzione la conosce benissimo chi c'era.

Andare a giocare a Manchester in amichevole e vincere 3-2 con Old Trafford in piedi ad applaudire al fischio finale, e mi parlate di Ballardini?

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12 ore fa, forest ha scritto:

Quando esce dalla Champions e ha i mercoledì liberi.

Presto, a occhio.

Considerata la necessaria sentenza del CONI sull'inammissibilità del ricorso (lo sa benissimo anche l'Inter che è inammissibile, lo ha fatto per guadagnare tempo come era suo diritto), mi pare impossibile che accada entro marzo, ci sono pure le nazionali, ma ai primi di aprile direi di sì.

Ok, grazie,  anche perché giocare sta partita a fine o quasi campionato quando, presumibilmente, il Bologna non avrà alcun interesse di classifica sarebbe un chiaro vantaggio per l'Inter,  e non mi sembra corretto visto che il Milan e tutto sommato anche il Napoli hanno il diritto di giocarsela alla pari

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2 ore fa, forest ha scritto:

Il Milan di Sacchi ha cambiato la mentalità del calcio italiano.

Non esiste discussione possibile.

Milan-Inter 2-0, col Trap che non ha letteralmente passato la metà campo, fu un passaggio di consegne in tutti i sensi.

Verissimo che quella squadra prendeva pochissimi gol e difendeva altissima, ma il modo in cui aggrediva gli avversari a casa loro fu una rivoluzione, ammirata da tutti.

In Italia e soprattutto all'estero.

Con l'Ajax dei'70 e il Barca di Guardiola una delle tre squadre più belle di sempre, per me.

Capello fu un abilissimo gestore di quella rivoluzione, ci mise indubbiamente del suo ad esempio col doppio mediano (mi riferisco ovviamente a Desailly) ma a livello di impatto sul mondo del calcio i due Milan non sono paragonabili.

Per vedere il Milan di Sacchi al suo meglio andai a Milano in treno e di lì a Barcellona in pullman, non scherziamo....

Nessuno discute infatti  "la rivoluzione  Sacchiana"  che pareva  anche piu' importante di quello che era   poiche' venivamo da un calcio molto diverso.  A Barcellona c'ero anch'io contro la Steaua.  Ma in Italia  bisognerebbe anche ricordare che   dopo poco  vennero prese le contromisure da  parte di molti allenatori preparati e quel Milan in rapporto ai campioni che aveva  vinse poco entro i confini. Certo qualche scudetto ci fu letteralmente rubato dai   lobelli  di seconda generazione,  scritto volutamente minuscolo.       Io   ricordo con  molto piu' piacere l'epoca Capello  con il "1-0 segna Massaro,   2-0 raddoppio di Massaro". 1 non so quante partite  senza sconfitte (forse 76?? ricordi tu?)  e  1 campionato e mezzo senza rigori a favore   tipo l'Unione di ora ma xcon altri risultati.    E l'umiliazione data a Cruijff ed al suo Barcellona ed alla loro spocchia, non ha prezzo.  

Ps:  con Desailly giocavamo col mediano in copertura centrale  come   domenica a Napoli ed i terzini anche allora erano altissimi, per dire la modernita' che ha avuto anche Capello in quegli anni.

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29 minuti fa, Cip ha scritto:

Nessuno discute infatti  "la rivoluzione  Sacchiana"  che pareva  anche piu' importante di quello che era   poiche' venivamo da un calcio molto diverso.  A Barcellona c'ero anch'io contro la Steaua.  Ma in Italia  bisognerebbe anche ricordare che   dopo poco  vennero prese le contromisure da  parte di molti allenatori preparati e quel Milan in rapporto ai campioni che aveva  vinse poco entro i confini. Certo qualche scudetto ci fu letteralmente rubato dai   lobelli  di seconda generazione,  scritto volutamente minuscolo.       Io   ricordo con  molto piu' piacere l'epoca Capello  con il "1-0 segna Massaro,   2-0 raddoppio di Massaro". 1 non so quante partite  senza sconfitte (forse 76?? ricordi tu?)  e  1 campionato e mezzo senza rigori a favore   tipo l'Unione di ora ma xcon altri risultati.    E l'umiliazione data a Cruijff ed al suo Barcellona ed alla loro spocchia, non ha prezzo.  

Ps:  con Desailly giocavamo col mediano in copertura centrale  come   domenica a Napoli ed i terzini anche allora erano altissimi, per dire la modernita' che ha avuto anche Capello in quegli anni.

Il Milan di Capello era molto piu' pratico di quello sacchiano.

Vinse un campionato senza mai segnare più di due gol, andava in vantaggio e la partita era finita.

Ho letto di recente una statistica quasi incredibile:

https://www.90min.com/it/posts/4496038-impressionante-milan-gli-staordinari-numeri-della-storica-coppia-baresi-maldini

 

23 gol subiti da baresi e Maldini in 196 partite, uno ogni otto partite e mezza....

Posso chiudere qua :)

 

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Ieri sera vittoria importante di misura, benissimo ovviamente i 3 punti ma non si può soffrire fino al 94°in casa con l'Empoli dai.

Nel secondo tempo siamo praticamente spariti dal campo in modo inspiegabile, creando poco o nulla, loro non hanno creato tantissimo, ma almeno una parata molto importante di Maignan ce stata a inizio ripresa.

Bisogna cercare di fare il 2-0 in ste gare e non accontentarsi di gestire, a un certo punto mi sembrava di vedere la fotocopia delle partite interne con Spezia e Udinese(punti buttati), per fortuna è andata bene, ma ce davvero molto da migliorare, giochiamo davvero troppo sottoritmo e per troppi minuti di gara, la differenza con una partita di PL ad esempio è abissale, e ieri sembrava che il Milan volesse accontentarsi di gestire soltanto e non ce manco la scusa delle partite ravvicinate stavolta visto che cera una settimana completa per preparare sta gara...

Se giochiamo così pure a Cagliari bisogna sperare negli episodi(che sono sempre importanti ovviamente) ma è molto riduttivo, bisogna aumentare il ritmo di gioco e creare più chance da gol.

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1 ora fa, Manuel90 ha scritto:

Ieri sera vittoria importante di misura, benissimo ovviamente i 3 punti ma non si può soffrire fino al 94°in casa con l'Empoli dai.

Nel secondo tempo siamo praticamente spariti dal campo in modo inspiegabile, creando poco o nulla, loro non hanno creato tantissimo, ma almeno una parata molto importante di Maignan ce stata a inizio ripresa.

Bisogna cercare di fare il 2-0 in ste gare e non accontentarsi di gestire, a un certo punto mi sembrava di vedere la fotocopia delle partite interne con Spezia e Udinese(punti buttati), per fortuna è andata bene, ma ce davvero molto da migliorare, giochiamo davvero troppo sottoritmo e per troppi minuti di gara, la differenza con una partita di PL ad esempio è abissale, e ieri sembrava che il Milan volesse accontentarsi di gestire soltanto e non ce manco la scusa delle partite ravvicinate stavolta visto che cera una settimana completa per preparare sta gara...

Se giochiamo così pure a Cagliari bisogna sperare negli episodi(che sono sempre importanti ovviamente) ma è molto riduttivo, bisogna aumentare il ritmo di gioco e creare più chance da gol.

Manuel anch'io ho avuto un po' di ansia per le occasioni "potenziali" dell'Empoli  (che notoriamente e' una squadra molto piu' pericoloso fuori casa che in casa)  ma il tutto si e' limitato a una bella parata di Maignan su palla spizata di testa e ad una azione confusa sulla nostra sinistra di difesa partendo da u n corner.   Il primo tempo e' stato solo Milan e praticamente potevamo chiuderla sul 2-0 con un po' di detrminazjone maggiore: Resta da dire:  Kessie da perno basso contro squadre forti   ti puo' dare 100 o almeno 90 mentre da trequartista  ti da 60 al masimo. Calabria e' in un periodo totalmente confusionario ma  causa la mancanza di Theo (che va edarguito per non farsi dare  troppi gialli!) Florenzi in forma deve giocare a sinistra e non e' la stessa cosa (vedi buchi lasciati nella meta' campo nel secondo tempo. Leao  e' cos'. Puo saltare 5 uomini in 2 metri oppure assentarsi per 1/2 ora.  Tonali ieri non stava benissimo.      Diaz  e' ancora   troppo fumoso e non ha trovato la sua posizione. Messias   fa un compitino da 5.5-6 ogni volta.  Saele  fa confusione pur correndo come un pazzo e raddoppiando su tutti (ieri lo avrei messo a sinistra quando e' entrato per aiutare Florenzi lasciando in campo Messias e pasando a 442)  Ibra e' al rientro  e al 30% condizione    Rebic....forse al 50% ma bisognerebbe fargli fare qualche minuto in piu e Pioli lo avrebbe fatto certamente se eravamo sul 2-0. Krunic lo avrei fatto entrare prima quando e' uscito Kessie. 

Resta da dire che partite cosi' se ne vedono anche in Premier (basta veder Liverpool Inter devo gli inglesi hanno giocato ben sotto il solito ritmo  - ma dipende anche dagli avversari)  e spessissimo in Italia  tipo Juve con difesa   concentrata  con due centrali + un terzo a destra adattato a terzino per difendere Cuadrado tre centrocampisti   piu' una punta che  arretra sempre a fare un 451 eppure    di norma porta a casa il risultato anche se 1-0.  Il calcio e' anche questo. In teroria in Italia solo l'Inter ha un tale numero di titolari potenziali di livello simile per permettersi piu' schemi di gioco (se lo facese....). Anche noi potremmo ogni tanto variare con una difesa a 3 e Theo + Saele o Florenzi a destra i tre di centrocampo  e 2 in attacco.  Saremmo probabilmente piu' aggressivi nella parte centrale del campo ma toglieresti un po' di spazio a Leao che deve partire da lontano.  Di egola il Milan comunque gioca meglio fuori casa e ancora meglio se  contro squade forti proprio per le sue caratteristiche peculiari.

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2 ore fa, Manuel90 ha scritto:

Ieri sera vittoria importante di misura, benissimo ovviamente i 3 punti ma non si può soffrire fino al 94°in casa con l'Empoli dai.

Nel secondo tempo siamo praticamente spariti dal campo in modo inspiegabile, creando poco o nulla, loro non hanno creato tantissimo, ma almeno una parata molto importante di Maignan ce stata a inizio ripresa.

Bisogna cercare di fare il 2-0 in ste gare e non accontentarsi di gestire, a un certo punto mi sembrava di vedere la fotocopia delle partite interne con Spezia e Udinese(punti buttati), per fortuna è andata bene, ma ce davvero molto da migliorare, giochiamo davvero troppo sottoritmo e per troppi minuti di gara, la differenza con una partita di PL ad esempio è abissale, e ieri sembrava che il Milan volesse accontentarsi di gestire soltanto e non ce manco la scusa delle partite ravvicinate stavolta visto che cera una settimana completa per preparare sta gara...

Se giochiamo così pure a Cagliari bisogna sperare negli episodi(che sono sempre importanti ovviamente) ma è molto riduttivo, bisogna aumentare il ritmo di gioco e creare più chance da gol.

E meno male che il Milan è primo, chissà se fosse sesto o settimo....

Ti sfugge una cosa, Manuel, e cioè che il Milan è cambiato, e non da oggi ma da qualche gara.

Sono cambiate due cose, una apparentemente marginale e una sostanziale.

La  arginale è che Kalulu ha fatto le scarpe a Romagnoli ed è diventato titolare.

Al di là del fatto che se lo merita, per me la grande goduria di vederlo titolare (e ieri decisivo) sta nell'ennesima dimostrazione di due concetti.

Il primo concetto è che si può comprare un giocatore che nella sua squadra non gioca mai, pagare il cartellino trecentomila euro (cento volte meno di Romagnoli, trecento volte meno di DeLigt) e farlo diventare titolare in una squadra più forte di quella dove faceva la riserva.

Il Milan per la verità lo aveva già fatto con Kjaer, lo ha rifatto con Kalulu.

Ci vuole competenza, e vedere quello che evidentemente non tutti sono capaci di vedere.

Il secondo concetto è che tifosi e giornalisti che a gennaio sostenevano che "se il Milan vuole anche solo ipotizzare di lottare per lo scudetto deve prendere un centrale e una punta" adesso dovrebbero andare a scopare il mare, perché il centrale il Milan ce l'aveva già e la punta pure (Giroud, mi pare, ha deciso entrambi gli scontri diretti con le rivali per lo scudetto, e i gol non solo si contano ma si pesano).

La seconda cosa che è cambiata, quella sostanziale, è che Pioli si è reso conto che il Bennacer attuale non può star fuori, non esiste proprio.

Quindi, di fatto, ha tolto.... Diaz.

Il Milan, adesso, ha un trequartista offensivo in meno e un centrocampista d'interdizione in più.

Tonali, Kessie e Bennacer si dividono i compiti (con il Napoli Tonali più arretrato, ieri Kessie più avanzato).

Il risultato è una squadra che fa più fatica a segnare, indubbiamente, ma che non prende più le infilate in contropiede.

Facci caso: Milan-Inter 0-0, zero gol subiti e zero rischi, Napoli-Milan 0-1, zero gol subiti e poco più di zero rischi, Milan-Empoli 1-0, zero gol subìti e unico rischio un colpo di testa parato (bene) da Maignan.

Vero che contro l'Inter Tonali era squalificato, ma non ti sarà sfuggito che ha giocato Krunic, e non Diaz.

È un Milan diverso, meno spettacolare ma infinitamente più solido.

Se serve per provare a vincere lo scudetto, a me va benissimo.

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28 minuti fa, Roberto24 ha scritto:

Nessun commento sul rigore non dato ieri al Torino? Per me allucinante...🙄

Poco da commentare.... rigore solare.

Come sai non credo ai complotti, e men che meno alla puttanata secondo cui favori e torti alla fine si compensano.

Credo che sia un errore inspiegabile ma un errore, e che quest'anno il Milan (che pure ha avuto anche episodi favorevoli, assurdo negarlo) nel computo totale sia stato considerevolmente sfigato.

Insomma, i punti di vantaggio, in un mondo ideale e senza errori, potrebbero essere più di uno.

Pace, dà fastidio ma va accettato....

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