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Champions ed Europa e Conference League 2021/22


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5 minuti fa, ndocojo ha scritto:

In che senso 'hanno dovuto aggiungere Inter Milan'? 

:o

Doveremo far una raccolta con tutte le perle. 

Dal Mantova con la tifoseria massiccia ai complessi de inferiorità dell'Inter. 

Titolo CIP DIXIT. Una copia in omaggio a tutti quei che da giovani ga quasi giogà in Serie A

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Poi comunque vorrei capire come faceva ad essere più difficile una coppa in cui in semifinale potevi giocare tranquillamente contro i Gornik Zabrze o gli HJK Helsinki della situazione 

Vuoi mettere con la facilità di oggi dove al massimo può capitarti un girone con Liverpool, Atletico e Porto? 

Modificato da LungomareNatisone
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Tornando a parlare di realtà e non di deliri, in EL si mette malissimo per Lazio e Napoli. 

Considerando che se passano, lo fanno probabilmente da seconde, al primo turno a eliminazione incontrerebbero una delle terze della Champions. 

Quindi Borussia, Lipsia, probabilmente Siviglia, magari una tra Porto e Atletico. 

Non bene 

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7 minuti fa, ndocojo ha scritto:

In che senso 'hanno dovuto aggiungere Inter Milan'? 

:o

Ma Ndocojo fai finta di non capire???  certo che  "anche altri giocatori finivano alla Juve o all'Inter in quegli anni" ma vuoi mettere?? Parlo del dopoguerra non anteguerra:  Skoglund (ho gia' scritto che il mio soprannome era Nacka quindi pensa come lo ammiravo!) era un eccellente giocatore ma  nemmeno  lontano parente di  Gren Nordhal Liedhol....  C'erano anche Selmosson eccellente ma del livello di Skoglund, e sopratutto Hamirn che fece carriera nella Fiorentina e nel Milan per che' a Torino nella Juve non lo capirono...pensa te!  Ha compito 87 anni in questi giorni! Un brasiliano di Svezia.   Charles  grande centravanti  all'Inglese ma non certo da storia del calcio....Suarez.  qui il discorso e' diverso. Ebbe problemi a  Barcellona e capito all'Inter per merito di HH. Ecoo questo era un campione  di altissimo livello assoluto.  Ma il mio ragionamento era "in generale"  Potrei citarti  30 calciatori che  andarono al Milan in quei tempi   contro i 7-8 di Juve e Inter   e altri ovviamente a Roma Napoli in misura minore.  Alcuni ti saranno sconosciuti (forse) come Grillo  che era in quel periodo piu' famoso di Sivori e Angelillo.   Era el rey de la Avescianeda...(scritto come si pronuncia)  o Amarildo    (semplicemente la controfigura di  Pele'!!!)  che non sapeva eppure dove fosse Milano o l'Italia ma  sapeva  chi era il Milan!  Campione immenso. Ho passato ore a guardarlo estasiato quando a 13-14 anni facevo il racattapalle a San Siro (lo facevano tutti i giocatori delle giovanili).

 

Scusa ma ora devo proprio andare perche' mi chiamano.   Se hai voglia   anche in privato  possiamo parlare  dei giocatori di quei tempi. 

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4 minuti fa, LungomareNatisone ha scritto:

Poi comunque vorrei capire come faceva ad essere più difficile una coppa in cui in semifinale potevi giocare tranquillamente contro i Gornik Zabrze o gli HJK Helsinki della situazione 

Vuoi mettere con la facilità di oggi dove al massimo può capitarti un girone con Liverpool, Atletico e Porto? 

Il Milan 62/63 superò una squadra lussemburghese, l'Ispwich Town, il Galatasaray (ai quarti di finale, un 8-1 complessivo), il Dundee in semifinale. Poi se la vide con il Benfica... E ci mancherebbe altro.. 

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12 minuti fa, ndocojo ha scritto:

E ancora, fra le Coppe Serie ci mettiamo anche le due Coppe dei Campioni (+1 finale) e le due Intercontinentali? O valgono solo quelle contate da Galliani? 

vado ma  meriti l'ultimissima risposta: sapessi quanto mi bruciavano le due intercontinentali dell Inter contro l'Idipendiente (da tifoso dell'Indipendiente in argentina...luogo dove ho parenti). Contro la sola del Milan contro l'Estudiantes de la Plata   (Combin picchiato arrestato ecc.) 

No parlarme de Galliani  per cortesia...e nemmeno del ristoratore de Lodi.

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No

4 minuti fa, Cip ha scritto:

Ma Ndocojo fai finta di non capire???  certo che  "anche altri giocatori finivano alla Juve o all'Inter in quegli anni" ma vuoi mettere?? Parlo del dopoguerra non anteguerra:  Skoglund (ho gia' scritto che il mio soprannome era Nacka quindi pensa come lo ammiravo!) era un eccellente giocatore ma  nemmeno  lontano parente di  Gren Nordhal Liedhol....  C'erano anche Selmosson eccellente ma del livello di Skoglund, e sopratutto Hamirn che fece carriera nella Fiorentina e nel Milan per che' a Torino nella Juve non lo capirono...pensa te!  Ha compito 87 anni in questi giorni! Un brasiliano di Svezia.   Charles  grande centravanti  all'Inglese ma non certo da storia del calcio....Suarez.  qui il discorso e' diverso. Ebbe problemi a  Barcellona e capito all'Inter per merito di HH. Ecoo questo era un campione  di altissimo livello assoluto.  Ma il mio ragionamento era "in generale"  Potrei citarti  30 calciatori che  andarono al Milan in quei tempi   contro i 7-8 di Juve e Inter   e altri ovviamente a Roma Napoli in misura minore.  Alcuni ti saranno sconosciuti (forse) come Grillo  che era in quel periodo piu' famoso di Sivori e Angelillo.   Era el rey de la Avescianeda...(scritto come si pronuncia)  o Amarildo    (semplicemente la controfigura di  Pele'!!!)  che non sapeva eppure dove fosse Milano o l'Italia ma  sapeva  chi era il Milan!  Campione immenso. Ho passato ore a guardarlo estasiato quando a 13-14 anni facevo il racattapalle a San Siro (lo facevano tutti i giocatori delle giovanili).

 

Scusa ma ora devo proprio andare perche' mi chiamano.   Se hai voglia   anche in privato  possiamo parlare  dei giocatori di quei tempi. 

Appunto, le tue sono le memorie sognanti di un ragazzino di 13/14 anni che guardava il campione. E le memorie di un tifoso fortemente parziale nelle sue analisi. 

Non viverla come una critica, anzi. Ognuno il calcio lo vive come vuole. 

Ma se facciamo storia il tuo 'revisionismo' è totalmente privo di basi. 

Perché di giocatori a livello di Grillo potrei citartene a decine che hanno vestito le altre maglie. 

Ma ovviamente andresti a spiegarmi che Grillo era sicuramente meglio di Massei, ad esempio. E avanti così. 

Sarebbe inutile. 

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3 minuti fa, ndocojo ha scritto:

Il Milan 62/63 superò una squadra lussemburghese, l'Ispwich Town, il Galatasaray (ai quarti di finale, un 8-1 complessivo), il Dundee in semifinale. Poi se la vide con il Benfica... E ci mancherebbe altro.. 

Dundee....mica  il Trabzonspor   ....    Ricordi il Whiskaccio  di Nicolo' Carosio???    andare in Scozia allora era come giocare contro  le migliori Olandesi tedesche Inglesi, delle quali l'Ipswich valeva minimo Tottenham o Arsenal di oggi ecc.    Poi basilarmente dovevi aver vinto il campionato!  E capitava  ogni  2-3-4 anni non sempre.   Quindi anche chi aveva vinto molti campionati, come mai '  non le vinceva queste coppe  contro i   sti "dopolavoristi"???  Guarda caso le vincevano solo Real Benfica Milan Inter poi Bayrn ecc.        Una Coppa dei Campioni  di allora  secondo me valeva   almeno 3 champions attuali (ma 2 minimo minimo).  Non dimenticare   trasporti spostamenti  di giorni ecc. Arbitraggi   a volte incredibili e condizionati.

Non parliamo del Sudamerica poi.

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3 minuti fa, ndocojo ha scritto:

No

Appunto, le tue sono le memorie sognanti di un ragazzino di 13/14 anni che guardava il campione. E le memorie di un tifoso fortemente parziale nelle sue analisi. 

Non viverla come una critica, anzi. Ognuno il calcio lo vive come vuole. 

Ma se facciamo storia il tuo 'revisionismo' è totalmente privo di basi. 

Perché di giocatori a livello di Grillo potrei citartene a decine che hanno vestito le altre maglie. 

Ma ovviamente andresti a spiegarmi che Grillo era sicuramente meglio di Massei, ad esempio. E avanti così. 

Sarebbe inutile. 

Ok il romanticismo nei ricordi    e' ovvio e   anche una cosa che mi fa piacere mi succeda ancora!    Ernesto Grillo comunque era il miglior giocatore del sudamerica  l'anno che venne al Milan....e scelse il Milan nonostante la corte del Real. 

 

Poi in generale che io non sia "un revisionista"  e' certo  e assodato!!!   M-L se vuoi mi va benissimo e non prevede revisionismo.

 

a stasera

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7 minuti fa, Cip ha scritto:

Dundee....mica  il Trabzonspor   ....    Ricordi il Whiskaccio  di Nicolo' Carosio???    andare in Scozia allora era come giocare contro  le migliori Olandesi tedesche Inglesi, delle quali l'Ipswich valeva minimo Tottenham o Arsenal di oggi ecc.    Poi basilarmente dovevi aver vinto il campionato!  E capitava  ogni  2-3-4 anni non sempre.   Quindi anche chi aveva vinto molti campionati, come mai '  non le vinceva queste coppe  contro i   sti "dopolavoristi"???  Guarda caso le vincevano solo Real Benfica Milan Inter poi Bayrn ecc.        Una Coppa dei Campioni  di allora  secondo me valeva   almeno 3 champions attuali (ma 2 minimo minimo).  Non dimenticare   trasporti spostamenti  di giorni ecc. Arbitraggi   a volte incredibili e condizionati.

Non parliamo del Sudamerica poi.

Non sto dicendo che andare in Scozia o in Inghilterra non fosse difficile. Dico solo che era una competizione in cui facevi 9 partite, di cui almeno 4 contro squadre scarsissime e delle altre 5 avevi almeno 2 possibilità di errore rimediabili. 

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ma perchè nessuno para della splendida orchestra di Inzaghi? :clap:

Agli ottavi dopo dieci anni, ragazzi, che figo. Col c**o che abbiamo, capaci di andare a vincere a Madrid e poi beccare il PSG agli ottavi.. ma chisenefrega, l'obiettivo erano gli ottavi e l'obiettivo è stato raggiunto. Simone, detto spiaze, ha concluso con successo la fase di apprendistato e adesso può lavorare tranquillo, assunto a tempo indeterminato.

Spero seriamente in 4 italiane agli ottavi, anche se sarà complicato.  E se il Milan non dovesse arrivarci, vada almeno in EL, non facciamo scherzi.

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8 minuti fa, gimmi ha scritto:

ma perchè nessuno para della splendida orchestra di Inzaghi? :clap:

Agli ottavi dopo dieci anni, ragazzi, che figo. Col c**o che abbiamo, capaci di andare a vincere a Madrid e poi beccare il PSG agli ottavi.. ma chisenefrega, l'obiettivo erano gli ottavi e l'obiettivo è stato raggiunto. Simone, detto spiaze, ha concluso con successo la fase di apprendistato e adesso può lavorare tranquillo, assunto a tempo indeterminato.

Spero seriamente in 4 italiane agli ottavi, anche se sarà complicato.  E se il Milan non dovesse arrivarci, vada almeno in EL, non facciamo scherzi.

No grazie!   o Champions o niente.....tu parli pro domo tua!  Brava Inter ma sarebbe stato sacrilego non passare  in un girone simile. Comunque il proprio dovere  e' sempre opportuno averlo fatto e quindi complimenti

 

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4 minuti fa, Cip ha scritto:

No grazie!   o Champions o niente.....tu parli pro domo tua!  Brava Inter ma sarebbe stato sacrilego non passare  in un girone simile. Comunque il proprio dovere  e' sempre opportuno averlo fatto e quindi complimenti

 

Non era scontato, specie dopo le vittorie degli sceriffi a madrid e in casa con dezerbi. Se poi ricordiamo come e con chi siamo usciti negli ultimi tre anni, ecco che quella di "Spiaze" diventa quasi un'impresa..

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53 minuti fa, gimmi ha scritto:

Non era scontato, specie dopo le vittorie degli sceriffi a madrid e in casa con dezerbi. Se poi ricordiamo come e con chi siamo usciti negli ultimi tre anni, ecco che quella di "Spiaze" diventa quasi un'impresa..

Non era scontato per la giusta dose di scaramanzia che da tifoso ti appartiene.

Da non tifoso dell'Inter, e dunque osservatore neutrale, mi sfuggiva cosa ci sarebbe stato di sorprendente nella vittoria della squadra campione d'Italia, tutt'ora in corsa per vincere lo scudetto, in casa propria, contro un'avversaria che è ultima nel girone con 1 gol fatto e 11 subiti.

Zero vittorie, quattro sconfitte e un pari con lo Sheriff.

Sinceramente, logica voleva che l'Inter nel girone finisse seconda dietro al Real.

Se ci arriva ha fatto il suo, se arriva prima ha fatto molto bene, fosse uscita sarebbe stata una catastrofe, in rapporto al girone, così come lo era stata l'anno scorso.

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4 ore fa, ndocojo ha scritto:

Non sto dicendo che andare in Scozia o in Inghilterra non fosse difficile. Dico solo che era una competizione in cui facevi 9 partite, di cui almeno 4 contro squadre scarsissime e delle altre 5 avevi almeno 2 possibilità di errore rimediabili. 

Vincere la Champions oggi è con tutta evidenza infinitamente più difficile che vincere la Coppa Campioni fino ai primi anni '90.

È un dato matematico, ovvio e dimostrabile.

Allora partecipavano solo le squadre campioni, e non c'è scritto da nessuna parte che la squadra campione l'anno prima sia la più forte anche nella stagione successiva.

A oggi, se non erro, l'unica squadra campione e attualmente prima in classifica nei principali campionati è il Bayern.

Dirò di più: paradossalmente, vincere la Coppa UEFA era infinitamente più difficile, e lo dimostro subito.

Facciamo finta che oggi l'Inter, campione d'Italia, disputi la Coppa Campioni con la vecchia formula.

Le uniche superbig in gara certamente superiori sarebbero Manchester City e Bayern.

L'Atletico non sarebbe certo un ostacolo insormontabile, l'Ajax una buonissima squadra ma giocabile.

Non solo, ma la formula senza teste di serie e ad eliminazione diretta potrebbe fare incontrare City e Bayern fra loro.

Insomma, si poteva vincere la Coppa Campioni affrontando anche una sola vera big, e infatti capitava che in finale arrivasse il Malmoe, o che vincesse la Steaua.

Ad una ipotetica Coppa UEFA oggi parteciperebbero Liverpool, Chelsea, Manchester United, PSG, Real Madrid, Villareal, Barcellona, Porto, Atalanta, Milan e Juventus.

Vogliamo davvero definirla più facile da vincere?

 

Modificato da forest
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47 minuti fa, forest ha scritto:

Vincere la Champions oggi è con tutta evidenza infinitamente più difficile che vincere la Coppa Campioni fino ai primi anni '90.

È un dato matematico, ovvio e dimostrabile.

Allora partecipavano solo le squadre campioni, e non c'è scritto da nessuna parte che la squadra campione l'anno prima sia la più forte anche nella stagione successiva.

A oggi, se non erro, l'unica squadra campione e attualmente prima in classifica nei principali campionati è il Bayern.

Dirò di più: paradossalmente, vincere la Coppa UEFA era infinitamente più difficile, e lo dimostro subito.

Facciamo finta che oggi l'Inter, campione d'Italia, disputi la Coppa Campioni con la vecchia formula.

Le uniche superbig in gara certamente superiori sarebbero Manchester City e Bayern.

L'Atletico non sarebbe certo un ostacolo insormontabile, l'Ajax una buonissima squadra ma giocabile.

Non solo, ma la formula senza teste di serie e ad eliminazione diretta potrebbe fare incontrare City e Bayern fra loro.

Insomma, si poteva vincere la Coppa Campioni affrontando anche una sola vera big, e infatti capitava che in finale arrivasse il Malmoe, o che vincesse la Steaua.

Ad una ipotetica Coppa UEFA oggi parteciperebbero Liverpool, Chelsea, Manchester United, PSG, Real Madrid, Villareal, Barcellona, Porto, Atalanta, Milan e Juventus.

Vogliamo davvero definirla più facile da vincere?

 

Tutto quello che dici è ovvio, infatti solo uno affetto da inguaribile passatismo può definire più difficile una coppa che ha annoverato tra le finaliste Fiorentina, Malmo, Reims, Enitracht, Panatinaikos, Partizan, Bruges e Roma... 

Io sono nato nel 1993, seguo il calcio dalla prima elementare e in più di vent'anni ho visto solo una champions league con squadre minori in fondo: quella del 2004, che vide in semifinale Porto, Depor, Monaco e Chelsea (che ai tempi valeva un attuale west ham) solo perché il Milan decise di suicidarsi a La Coruña. 

In vent'anni, una edizione impazzita e altre 19 dominate dagli squadroni del momento. Solo uno di settant'anni ormai arcinoto per le sue uscite a vuoto può mettersi a fare paragoni simili

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La prima soddisfazione della serata è che la Lazio passa il girone e le basta la vittoria con qualsiasi risultato contro il Gala per andare direttamente agli ottavi. 

La seconda è che Immobile, notoriamente inadatto ai palcoscenici internazionali, con la doppietta di stasera è ad un solo gol dal diventare il miglior marcatore laziale di sempre nelle coppe europee. 

La terza, forse addirittura più importante, è che a casa ci va il Marsiglia. Squadra e città che più di qualsiasi altra rappresentano alla perfezione il concetto di feccia

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1 ora fa, forest ha scritto:

 

Insomma, si poteva vincere la Coppa Campioni affrontando anche una sola vera big, e infatti capitava che in finale arrivasse il Malmoe, o che vincesse la Steaua.

 

Sull'edizione della vittoria della Steaua ho scritto un volumetto, quindi conosco bene quella squadra e tutte le partite. 

Ed era una squadra veramente forte, con Boloni, Belodedici, Lacatus, Balint, Piturca ecc ecc... 

Ma per capire il livello della competizione, si presentarono nella finalissima con uno squalificato e un indisponibile e nei supplementari entrò in campo Iordanescu, che è una leggenda del calcio rumeno... Ma era il vice allenatore e non giocava da due anni! 

Con le dovute proporzioni è come se De Rossi fosse entrato in campo nella finale degli Europei di questa estate. 

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2 ore fa, forest ha scritto:

Vincere la Champions oggi è con tutta evidenza infinitamente più difficile che vincere la Coppa Campioni fino ai primi anni '90.

È un dato matematico, ovvio e dimostrabile.

Allora partecipavano solo le squadre campioni, e non c'è scritto da nessuna parte che la squadra campione l'anno prima sia la più forte anche nella stagione successiva.

A oggi, se non erro, l'unica squadra campione e attualmente prima in classifica nei principali campionati è il Bayern.

Dirò di più: paradossalmente, vincere la Coppa UEFA era infinitamente più difficile, e lo dimostro subito.

Facciamo finta che oggi l'Inter, campione d'Italia, disputi la Coppa Campioni con la vecchia formula.

Le uniche superbig in gara certamente superiori sarebbero Manchester City e Bayern.

L'Atletico non sarebbe certo un ostacolo insormontabile, l'Ajax una buonissima squadra ma giocabile.

Non solo, ma la formula senza teste di serie e ad eliminazione diretta potrebbe fare incontrare City e Bayern fra loro.

Insomma, si poteva vincere la Coppa Campioni affrontando anche una sola vera big, e infatti capitava che in finale arrivasse il Malmoe, o che vincesse la Steaua.

Ad una ipotetica Coppa UEFA oggi parteciperebbero Liverpool, Chelsea, Manchester United, PSG, Real Madrid, Villareal, Barcellona, Porto, Atalanta, Milan e Juventus.

Vogliamo davvero definirla più facile da vincere?

 

"Spiaze" che tu fatichi a capire:   ma oggi quindi secondo te,   tutte le squadre citate   vanno in finale??' direi che 2 su 4 si eliminano ai gironi e poi le altre a due a due si eliminano quindi  mal che vada hai 3 incontri che possono essere duri prima della finale....Poi mi metti Man.utd Villareal Barcellona odierno, ecc.   direi che citi una serie di squadre abbordabili come ce ne erano anche una volta.  Poi visto che sei uomo di mondo:  prova a pensare una trasferta in Ukraina-Russia nel 1962-63 o anche  67-68  Dovevi partire minimo 2 giorni prima, giocare su campi totalmente  diversi e spesso innevati (ricordi i palloni rossi e le righe  rosse del campo)?  Logistiche d'altri tempi ovviamente....      Non ti dico poi se ti giocavi la finale intercontinentale in Brasile o Argentina magari con il ritorno da loro....con arbitro   peruviano o boliviano....

Non e' casuale  che  per moltissimi anni le sudamericane abbiano vinto l'intercontinentale piu' delle europee. Non ho le statistiche sotto mano ma    fino almeno agli anni 90  era cosi.

Certo ogni epoca  aveva i suoi campioni e i suoi pro e contro ma  spassionatamente   anche se e' impossibile fare classifiche:

1) Di Stefano 2) Pele-Maradona a pari merito 4) Schiaffino 5) Garrincha   prima di trovarne  uno  "dei giorni nostri  bisogna passare almeno il 10 posto.  Classifiche opinabili ovviamente ma  questi 5 citati avrebbero potuto giocare ad altissimi livelli almeno fino al 2005-2010.  Tecnica di base sconosciuta al 90% dei giocatori odierni, velocita' di esecuzione (Di Stefano - Pele' Garrincha) non inferiore a giocatori  2005-2010, velocita' di pensiero sconosciuta a molti anche oggi (Schiaffino) Resistenza potenza dribling e tecnica sconosciuta   "forse" anche nel 2021 (Maradona). E' ovviamente un discorso inutile mettere insieme giocatori di epoche abbastanza lontane ma i migliori giocatori anche piu' di oggi finivano nelle migliori squadre  e   quindi automaticamente anche gli  incontri fra squadre di altissimo livello come Real Benfica Milan Inter Ajax ecc. erano paragonabili ai migliori incontri odierni.     E non ci andavano  come oggi Messi,  a fine carriera tanto per esempio. E non gli veniva permesso di fare quello che gli pareva (alla Neymar di oggi).  Tanto per citare qualcuno.  Evidentemente negli ultimi    8-10 anni  l'esasperazione agonistica, figlia degli interessi eccessivi ha portato anche a una quasi totale mancanza di controlli e la Champions pare un grande circo  che tenta di scimmiottare la NBA senza averne l'organizzazione e le regole!    C'e' qualcuno di voi che sa come si svolgono oggi i controlli antidoping nel calcio? Se facessero quelli dell'attuale ciclismo  sarebbe un  bel problema....  E non e' una cosa nuova   ma risale gia a 20 e piu' anni.     Quindi direi: godiamoci quello che passa il convento oggi come facevamo una volta. 

Ps:  ieri l'altro ho visto sbagliare un gol da Ziyeck (cioe' uno considerato top player   che  speravamo venisse al Milan)  che se lo sbagliava uno degli anni 60-70    si faceva un po' di tribuna....(non c'erano i cambi). 

 

tutto e' relativo quindi per usare il solito luogo comune

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1 ora fa, ndocojo ha scritto:

Sull'edizione della vittoria della Steaua ho scritto un volumetto, quindi conosco bene quella squadra e tutte le partite. 

Ed era una squadra veramente forte, con Boloni, Belodedici, Lacatus, Balint, Piturca ecc ecc... 

Ma per capire il livello della competizione, si presentarono nella finalissima con uno squalificato e un indisponibile e nei supplementari entrò in campo Iordanescu, che è una leggenda del calcio rumeno... Ma era il vice allenatore e non giocava da due anni! 

Con le dovute proporzioni è come se De Rossi fosse entrato in campo nella finale degli Europei di questa estate. 

Per info:  c'era gia' un tale Augustin Calin in quella squadra (come riserva o giovane aggregato) ?  Si ruppe un ginocchio in quegli anni e venne operato a Peschiera. Non ricordo se era nella Steaua o nella Dinamo Bc.  Ci vedevamo spesso durante la convalescenza.

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Oggi ci sono le teste di serie.

Dunque col cavolo che le buone escono.

Si arriva agli ottavi e ci sono almeno dieci squadre molto forti o comunque con grande tradizione.

Spesso diverse dello stesso paese, ovviamente, per cui è evidente che una volta potevi avere al massimo una inglese, ora ne hai quattro.

È con tutta evidenza più complicato, è proprio un fatto matematico.

Quanto al livello giustamente non si possono fare paragoni, ogni periodo ha i suoi campioni e questo non fa eccezione.

Ovviamente si gioca al triplo della velocità, basta dare un'occhiata ai filmati su YouTube, e quella che i giocatori di una volta fossero tecnicamente più forti per me è una tesi basata sul nulla.

Anche perché tutti gli sport nei quali i valori sono misurabili (a cronometro, ad esempio) dimostrano che qualsiasi sport progredisce col.passare degli anni, è fisiologico.

Col tempo col quale nei '60 andavi alle Olimpiadi nella corsa o nel nuoto, oggi non vinci neanche i giochi scolastici.

È normale che sia così

Ma se anche fosse, e non è, che una volta erano tutti più forti, questo valeva ovviamente per tutte le squadre, dunque erano più forti anche quelli del Milan.

Dunque, la tesi secondo cui vincere una Coppa Campioni nei '60 fosse il doppio più difficile di oggi non sta in piedi, è una assurdità.

Parliamo proprio di un dato oggettivo, matematico e non discutibile: battere più avversari forti è più difficile che batterne di meno.

Un'ovvietà assoluta.

 

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Sul triplo della velocita' che si vedrebbe su you tube e' una  bella barzelletta....

Apparentemente c'e' gente piu' veloce (per mille motivi  alimentazione preparazione ecc:9 ma che sia gente  "piu' eapida sia di piede che di testa" e' una pia illusione! Oggi Maradona continuerebbe a saltare  tranquillamente    i 3 - 4 che tentano di fermarlo "anche se sono piu' pompati potenti ecc."  ma non hanno nemmeno 1/5 dei fondamentali.  Vedo partite di serie A italiana ma  anche tedesca, francese, inglese  dove   calciatori  sbagliano stop elementari, sbagliano posizione in campo sia nel ricevere che nel dare il pallone ai compagni e soprattutto nel "come"  marcare o farsi marcare che e' fondamentale). Che ci siano scontri e aggressivita' maggiore dovuta alla maggior velocita' "a flipper" del pallone e' ovvio ma secondo me e comunque sono in buonissima compagnia di vecchi e giovani, la tecnica e'  un compendio di varie cose  "gestione del pallone con i piedi con la testa (cervello) capacita' di stare in campo, visione della porta, istinto (ciascuno ha il prtoprio). 

Nei giocatori di rilievo questo non e' cambiato  molto anzi per alcuni aspetti e' proprio peggiorato nel corso degli anni. Abbiamo giocatori piu' potenti e veloci ma spesso molto meno rapidi nei fondamentali basici e con minore sensibilita'. Fatti salvi ovviamente i fuoriclasse.    Oggi  solo un 10% sa saltare l'uomo palla al piede, a tantissimi mancano le basi per andare a colpire di testa, a tantissimi manca  la base della marcatura.  Tutte cose che  sono andate perdute nel tempo per errati insegnamenti nelle scuole calcio negli ultimi 20-30 anni....   Certo oggi   "si corre piu' veloci"   ma  non e' affatto vero che "la palla corra piu' veloce"!. E se non ho le basi tecniche per  stoppare, lanciare con precisione ecc.   posso correre anche  2 secondi piu' veloce i 100 metri   ma se a me serve che la palla arrivi veloce e precisa su  30 metri (esempio)?  che mi serve la velocita' se non ce l'ho "palla al piede" cioe' con il continuo controllo della palla e la difesa della medesima?   Fai una prova  su  you tube  e conta quanto impiegava una palla ad arrivare ad un attaccante con precisione    30 anni fa partendo da un difensore e quanto i mpiega oggi e vedrai che  la differenza e' minima o non c'e'.    Si intende : palla che parte da un difensore   verso un centrocampista e un attaccante  "con possibilita'" di essere azione pericolosa e relativi controlli del pallone "perfetti" allo scopo, non   palla sparata a caso,   terzini che corrono  rapidissimo e sparano  cross a caso. 

Come diceva mr. Liedholm tantissimi anni fa:  joca con testa, palla corre sempre piu' veloce di uomo.  Importante piede, testa e posizione su campo.  

Continuo a credere che  avesse ragione  proprio su tutto.

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La palla, invece, corre proprio più veloce.

I passaggi, ad altissimo livello, sono quasi tiri in porta, e rendono ovviamente il controllo più difficile.

Ma a parte questo, se anche il livello tecnico generale anni fa fosse superiore, e personalmente non credo sia così, era tale per tutti.

Dunque, l'affermazione secondo cui vincere la Coppa Campioni era molto più difficile non ha fondamento.

Detto evidentemente senza polemica ma solo per il piacere di parlare di calcio.

Che poi il "ti ricordi ai nostri tempi" faccia parte del gioco è normale, e che si abbia una percezione distorta del passato pure.

Vero anche che i regolamenti erano diversi, e che una marcatura come quella di Gentile su Maradona nell'82 oggi porterebbe al rosso per doppio giallo nel giro di un quarto d'ora, ma questo è un altro discorso.

 

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Su Maradona ricordo una statistica folle: in un'epoca in cui subire fallo era complicatissimo, perché gli arbitri non fischiavano nulla, el Pibe è stato il giocatore che ha subito più falli nella storia dei mondiali, praticamente doppiando il secondo in classifica (mi sembra Ronaldo il fenomeno). Un roba tipo 89 falli subiti contro 48...o giù di lì. 

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