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Apertura (o meglio, ri-apertura) curva Furlan e ordine pubblico in generale


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Direi che è più coerente riportare anche da questa parte le "8 domande" di Guido, visto che racchiudono molti dei dubbi degli altri utenti e possono tornare utili nella discussione:

 

  1. Perchè dopo gli "esperimenti" delle partite del Milan e contro la Roma, in tempo di restrizioni anche più pesanti, non si è continuato sulla stessa linea? Le cose si sarebbero sistemate da sole.
  2. Se gli ultras decidessero di entrare, ci sarebbero tutte queste problematiche?
  3. Non pensate che le richieste della questura siano solo retorica che poi difficilmente sarebbe realmente applicata? Basta aprire una volta e si vede...
  4. Cosa c'è di vero sulla difficoltà di reperire e pagare gli steward?
  5. Corrrisponde al vero che i nuovi tabelloni pubblicitari, imprestati dal Milan, per il valore di 35.000 €, posizionati sotto la gradinata, richiedono da parte dei pochi sponsor una certa visibilità con le persone dietro? E si teme che aprendo la curva i tifosi lascerebbero la gradinata quasi vuota perdendo quindi quote dagli sponsor?
  6. Lo sapete che da ieri le regole sono cambiate e che con il 75% della capienza è palesemente impossibile tenere la distanza?
  7. Come mai i vostri rapporti con la questura sono sempre così complicati? Non è per caso che voi avete difficoltà interfacciarvi ed aprire un dialogo costruttivo?
  8. Perchè avete questa grossa difficoltà a raccontare le storie come stanno realmente, sbolognandoci solo mezze verità?
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E rispondo qui a @forest:

 

"Il perché la societa' non lo abbia fatto, rimanendo sul vago, è abbastanza intuibile: fare un post accusatorio ed esplicito verso la Questura o la Digos o chi per lei, non porta esattamente a dei vantaggi."

 

Quello di ieri non era un post indirizzato vero la Questura e la DIGOS?

 

 

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48 minuti fa, ndocojo ha scritto:

E rispondo qui a @forest:

 

"Il perché la societa' non lo abbia fatto, rimanendo sul vago, è abbastanza intuibile: fare un post accusatorio ed esplicito verso la Questura o la Digos o chi per lei, non porta esattamente a dei vantaggi."

 

Quello di ieri non era un post indirizzato vero la Questura e la DIGOS?

 

 

Se è per quello, ce n'è un altro stamattina.

Ma i destinatari non sono esplicitati, e non per caso.

Mi fermo qua, e chi vuol capire capisca.

Dopodiché, come già detto nel.post precedente nel quale ho cercato di chiarire, per quel che so, alcuni dei punti di cui sopra, che la società non brilli a livello di comunicazione concordo.

E non è l'unico limite.

Il dispiacere, da parte mia, deriva dal leggere supposizioni o illazioni che non stanno né in cielo né in terra (non ho facebook, ma mi dicono, per restare in argomento, che qualcuno ha supposto che la Digos per far sedere i propri tifosi l'abbia mandata...la Triestina, e son robe che fanno veramente cascare le palle).

A me piace il confronto fra persone intelligenti, anche meglio se le opinioni non coincidono, e ti ripeto che lungi da me definire la Triestina una società modello.

Ma secondo me, e in questo le colpe stanno certamente da ambo i lati, si è passato il limite nel momento in cui una gestione certamente troppo ego-riferita da parte di Mauro da una parte, e dall'altra una parte di tifoseria che spara (spezzo autentiche cazzate, ti prego di credermi sulla parola) ad alzo zero, porta a una situazione che da tifoso trovo triste.

Perché non può davvero portare a nulla di buono, alla fine.

A meno che qualcuno non pensi che davvero ci siano i milionari dietro l'angolo.

Spero che qualche risultato migliori l'umore generale, che ti devo dire....

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I milionari dietro l'angolo rappresentano una simpatica figura retorica. Ma dato che ne parlava a seguito dell'intervista di Foschi, vorrei puntualizzare una cosa.

L'ultima volta che la Triestina è stata venduta con una normale trattativa, era la notte dei tempi. Perché la vendita di Berti fu in pratica un liberarsene (i triestini avranno il presidente che si meritano) e da Tonnellotto in poi non ci furono vendite, ma salvataggi in tribunale et similia.

Non credo vi possa essere qualcuno che non veda la differenza tra una normale trattativa di vendita ed un subentro in una procedura fallimentare.

Se Biasin decidesse di vendere, si rivolgerebbe a società internazionale specializzata. Si preparerebbe un DD dettagliata e si sonderebbe il terreno, possibilmente con dei BP approfonditi, analisi e ricerche di mercato, ecc.ecc.

Come dicevo in altro thread, una società che volesse investire nel calcio troverebbe qui dei sicuri vantaggi in termini di ambiente esterno (stadio con buona capienza e già pronto per eventi UEFA, bacino potenziale ottimo, ambiente economico favorevole con investitori di levatura internazionale presenti ed in arrivo) con invece problemi di struttura societaria (settore giovanile, management, impianti di proprietà) che però sarebbero ovviamente affrontabili con un prezzo di vendita che ne tenesse conto.

Pensare che un investitore si svegli al mattino e bussi alla porta di Biasin a Melbourne, è utopia. Un Zamparini che abita ad un tiro di schioppo é un caso più unico che raro.

Mettere in vendita ufficialmente una società comunque sana e tenerla attiva fino a quando un venditore non si trova (anche un paio d'anni, se necessario) è cosa assai diversa, e al prezzo giusto un compratore solido ed affidabile prima o dopo lo trovi eccome.

Se voglio vendere casa, non aspetto che qualcuno mi bussi alla porta per caso, ma la metto sul mercato nel modo che ritengo migliore, in modo che i potenziali compratori vengano a discuterne. Se la casa va all'asta perché pignorata da Equitalia.. beh.. Magari la compra il classico "trapoler" per farci qualche affaruccio.. Non so se mi spiego.

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37 minuti fa, gimmi ha scritto:

I milionari dietro l'angolo rappresentano una simpatica figura retorica. Ma dato che ne parlava a seguito dell'intervista di Foschi, vorrei puntualizzare una cosa.

L'ultima volta che la Triestina è stata venduta con una normale trattativa, era la notte dei tempi. Perché la vendita di Berti fu in pratica un liberarsene (i triestini avranno il presidente che si meritano) e da Tonnellotto in poi non ci furono vendite, ma salvataggi in tribunale et similia.

Non credo vi possa essere qualcuno che non veda la differenza tra una normale trattativa di vendita ed un subentro in una procedura fallimentare.

Se Biasin decidesse di vendere, si rivolgerebbe a società internazionale specializzata. Si preparerebbe un DD dettagliata e si sonderebbe il terreno, possibilmente con dei BP approfonditi, analisi e ricerche di mercato, ecc.ecc.

Come dicevo in altro thread, una società che volesse investire nel calcio troverebbe qui dei sicuri vantaggi in termini di ambiente esterno (stadio con buona capienza e già pronto per eventi UEFA, bacino potenziale ottimo, ambiente economico favorevole con investitori di levatura internazionale presenti ed in arrivo) con invece problemi di struttura societaria (settore giovanile, management, impianti di proprietà) che però sarebbero ovviamente affrontabili con un prezzo di vendita che ne tenesse conto.

Pensare che un investitore si svegli al mattino e bussi alla porta di Biasin a Melbourne, è utopia. Un Zamparini che abita ad un tiro di schioppo é un caso più unico che raro.

Mettere in vendita ufficialmente una società comunque sana e tenerla attiva fino a quando un venditore non si trova (anche un paio d'anni, se necessario) è cosa assai diversa, e al prezzo giusto un compratore solido ed affidabile prima o dopo lo trovi eccome.

Se voglio vendere casa, non aspetto che qualcuno mi bussi alla porta per caso, ma la metto sul mercato nel modo che ritengo migliore, in modo che i potenziali compratori vengano a discuterne. Se la casa va all'asta perché pignorata da Equitalia.. beh.. Magari la compra il classico "trapoler" per farci qualche affaruccio.. Non so se mi spiego.

Certo che ti sei spiegato.

E la Triestina non è ufficialmente in vendita, se è questo il senso del discorso.

Dove per essere in vendita si intende non solo volerla vendere immediatamente, ma anche solo aver stabilito con certezza una data limite di disimpegno.

Tu dici, e dico anch'io, che pensare di trovare qualcuno che bussi a Melbourne è utopia.

Concordo, e infatti non bussa nessuno.

Posso assicurarti che se bussasse verrebbe ascoltato con molto interesse, ma se la.domanda è se la società sia stata messa sul mercato tramite qualche società specializzata, la risposta è no.

Su una cosa sola non concordo: delle presunte potenzialità della piazza è da più di vent'anni che sento parlare, Berti la acquisì proprio in base a queste presunte potenzialità (ovviamente erano altri tempi).

Se ne pentì, parole sue e non mie.

Io a un grandissimo entusiasmo iniziale che qualsiasi nuova proprietà porterebbe credo senza la minima esitazione.

Che questo bacino durerebbe nel tempo, una volta assorbito il nuovo status qualsiasi esso sia, personalmente ne dubito assai, avendo in quasi sessant'anni imparato a conoscere abbastanza bene i miei concittadini.

Magari mi sbaglio, ovviamente, e siccome Biasin in esterno non resterà di sicuro, prima o poi lo scopriremo...

 

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La durata nel tempo non sarebbe inferiore, io penso, a quella di qualsiasi altra piazza italiana. Certo che poiti abitui ai risultati e anche in A fai a stento 4000 abbonamti dopo qualche anno. Può essere senz'altro così, ma magari in una piazza che in A non ci va da sessant'anni, l'onda di entusiasmo della doppia promozione e l'opportunità di vedere le "grandi" dal vivo secondo me durerebbe abbastanza a lungo. speriamo di vivere abbastanza a lungo per vederlo. 

Ma una società interessata al calcio come investimento e/o veicolo promozionale per i propri affari, guarderà relativamente al milione, milione e mezzo che potrà ballare tra lo stadio pieno e mezzo vuoto, e si concentrerà di più su quelli che attualmente sono circa trenta milioni dalla lega anche se arrivi ultimo e senza un solo sponsor, un solo spettatore e nemmeno una maglietta venduta. Intendo dire che in A puoi sopravvivere a lungo a costo zero se sei bravino. 

So che la società non è stata messa in vendita, la mia non era una domanda, ma solo una considerazione legata al fatto che non ci ricordiamo neanche più  che cosa sia una vendita "normale", cioè fatta con i crismi e carismi della vendita e non del salvataggio. 

Berti in A non ci andò, anche se per un pelo. Probabilmente se ne sarebbe pentito un po' meno, anche perchè non avrebbe venduto per 5/6 immobili finti in cambio. 

Un compratore, ora come ora, molto probabilmente non busserebbe neanche a Melbourne, perchè come è logico acquisterebbe ciò che è sul mercato. E' un normalissimo gioco di prezzo, se una cosa non è in vendita mi costa senz'altro molto di più di una sul mercato. Parti in una posizone di svantaggio.

Ma insisto; stadio, bacino ed ambiente rendono l'Unione una delle migliori scelte, ovviamente al prezzo giusto di C, in questo momento. Dato che ogni anno uno/due compratori seri sul mercato si affacciano, personalmente non credo sarebbe così difficile vendere se ce ne fosse la volontà. Magari non in sei mesi, ma poi un compratore si trova.  

Mi sembra un aspetto molto importante, perchè spesso si sente dire che se non ci fosse Mario non ci sarebbe nessuno e saremmo automaticamente o falliti o nelle mani di qualche pontrelli di turno. Il che sarebbe vero solo se di colpo uno lascia la società fallire, cosa che non penso Biasin farebbe mai. Di conseguenza sono tranquillo, e penso che se e quando sarà il momento, vendere non sarà così complicato. 

Poi il desiderare o meno che Biasin decida di far partire il processo di vendita è soggettivo, e ciascuno avrà a proposito la sua opinione.

  • Grazie 1
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10 minuti fa, gimmi ha scritto:

La durata nel tempo non sarebbe inferiore, io penso, a quella di qualsiasi altra piazza italiana. Certo che poiti abitui ai risultati e anche in A fai a stento 4000 abbonamti dopo qualche anno. Può essere senz'altro così, ma magari in una piazza che in A non ci va da sessant'anni, l'onda di entusiasmo della doppia promozione e l'opportunità di vedere le "grandi" dal vivo secondo me durerebbe abbastanza a lungo. speriamo di vivere abbastanza a lungo per vederlo. 

Ma una società interessata al calcio come investimento e/o veicolo promozionale per i propri affari, guarderà relativamente al milione, milione e mezzo che potrà ballare tra lo stadio pieno e mezzo vuoto, e si concentrerà di più su quelli che attualmente sono circa trenta milioni dalla lega anche se arrivi ultimo e senza un solo sponsor, un solo spettatore e nemmeno una maglietta venduta. Intendo dire che in A puoi sopravvivere a lungo a costo zero se sei bravino. 

So che la società non è stata messa in vendita, la mia non era una domanda, ma solo una considerazione legata al fatto che non ci ricordiamo neanche più  che cosa sia una vendita "normale", cioè fatta con i crismi e carismi della vendita e non del salvataggio. 

Berti in A non ci andò, anche se per un pelo. Probabilmente se ne sarebbe pentito un po' meno, anche perchè non avrebbe venduto per 5/6 immobili finti in cambio. 

Un compratore, ora come ora, molto probabilmente non busserebbe neanche a Melbourne, perchè come è logico acquisterebbe ciò che è sul mercato. E' un normalissimo gioco di prezzo, se una cosa non è in vendita mi costa senz'altro molto di più di una sul mercato. Parti in una posizone di svantaggio.

Ma insisto; stadio, bacino ed ambiente rendono l'Unione una delle migliori scelte, ovviamente al prezzo giusto di C, in questo momento. Dato che ogni anno uno/due compratori seri sul mercato si affacciano, personalmente non credo sarebbe così difficile vendere se ce ne fosse la volontà. Magari non in sei mesi, ma poi un compratore si trova.  

Mi sembra un aspetto molto importante, perchè spesso si sente dire che se non ci fosse Mario non ci sarebbe nessuno e saremmo automaticamente o falliti o nelle mani di qualche pontrelli di turno. Il che sarebbe vero solo se di colpo uno lascia la società fallire, cosa che non penso Biasin farebbe mai. Di conseguenza sono tranquillo, e penso che se e quando sarà il momento, vendere non sarà così complicato. 

Poi il desiderare o meno che Biasin decida di far partire il processo di vendita è soggettivo, e ciascuno avrà a proposito la sua opinione.

Beh, quelli delle compravendite sono argomenti nei quali sei certamente più ferrato di me.

Quando sarà il momento, spero evidentemente che il tuo ottimismo (che non è il mio, ma spero evidentemente di sbagliarmi) trovi riscontro nei fatti, ci mancherebbe...

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intervengo solo su uno dei punti menzionati da guido, che non è esatto. sul resto non mi interessa e non metto bocca.

Lo sapete che da ieri le regole sono cambiate e che con il 75% della capienza è palesemente impossibile tenere la distanza?

non è vero, nel senso che, vi riporto questo esempio quando la quota limite era 50%.

esempio, locale con 2 file da 10. quindi, ad ora, capienza max 10
a scacchiera ci sarebbero cinque posti per fila. nella realtà adesso, puoi acquistare fino a 4 biglietti alla volta e ti fanno sedere tutti insieme, quindi la disposizione, nella prima fila, sarebbe 4 pieni - 1 vuoto - 4 pieni (nell'ipotesi di due gruppi da 4 chiaramente). ma dovendo anche rispettare il 50% nella seconda fila ne puoi far sedere al massimo 2, anche se è praticamente vuota, e rimangono posti inutilizzati anche se sarebbero ancora posti vendibili garantendo il distanziamento
ora con il 75% in una situazione simile nella "seconda fila" ne puoi mettere al max altri 8. quindi il distanziamento volendo esiste anche con il 75%, visto che tra l'altro, di gente va sola allo stadio, non penso ce ne sia poi tanta.

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38 minuti fa, El mulon ha scritto:

intervengo solo su uno dei punti menzionati da guido, che non è esatto. sul resto non mi interessa e non metto bocca.

Lo sapete che da ieri le regole sono cambiate e che con il 75% della capienza è palesemente impossibile tenere la distanza?

non è vero, nel senso che, vi riporto questo esempio quando la quota limite era 50%.

esempio, locale con 2 file da 10. quindi, ad ora, capienza max 10
a scacchiera ci sarebbero cinque posti per fila. nella realtà adesso, puoi acquistare fino a 4 biglietti alla volta e ti fanno sedere tutti insieme, quindi la disposizione, nella prima fila, sarebbe 4 pieni - 1 vuoto - 4 pieni (nell'ipotesi di due gruppi da 4 chiaramente). ma dovendo anche rispettare il 50% nella seconda fila ne puoi far sedere al massimo 2, anche se è praticamente vuota, e rimangono posti inutilizzati anche se sarebbero ancora posti vendibili garantendo il distanziamento
ora con il 75% in una situazione simile nella "seconda fila" ne puoi mettere al max altri 8. quindi il distanziamento volendo esiste anche con il 75%, visto che tra l'altro, di gente va sola allo stadio, non penso ce ne sia poi tanta.

Non so se è così.

Nel senso che io ho acquistato il  biglietto solo per me on line pur essendo ex abbonato per le ultime due in casa (con il Seregno sono passato al cctc). L' ho fatto per praticità rinunciando ai due (mi sembra) euro di sconto.

La disposizione propostami in video era a scacchiera.

Quindi anche se avessi voluto aggiungere un ulteriore biglietto per un' altra persona quest'ultima restava comunque distante di un seggiolino da me.

E lo stesso mi sembra accada se il biglietto lo acquisti in presenza al cctc (o presumo, in sede od al ticket point) perché la schermata di scelta posti è la stessa che vedo io a casa on line.

Poi che ad esempio padre e figlio o marito e moglie si "avvicinino" di fatto è un altro discorso (probabilmente tollerato o forse previsto).

Ma, secondo me, i posti realmente (e, diciamo, ufficialmente) assegnati risultavano sempre a scacchiera (con il 50%, con il 75% non ho idea di come faranno), quindi distanziati.

Magari chi ha acquistato due biglietti, uno per lui ed uno per un famigliare potrebbe confermare o smentire quanto da me detto.

A me questo risulta.

 

Modificato da stets
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io stavo solo rispondendo all'affermazione che con il 75% è PALESEMENTE IMPOSSIBILE TENERE LA DISTANZA, cosa non vera.

se poi la società, o le autorità, li vendono come dici te, beh, allora si parla di incapacità o non so cosa. ma anche con il 75%, il distanziamento si può tenere a determinate condizioni.

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29 minuti fa, El mulon ha scritto:

io stavo solo rispondendo all'affermazione che con il 75% è PALESEMENTE IMPOSSIBILE TENERE LA DISTANZA, cosa non vera.

se poi la società, o le autorità, li vendono come dici te, beh, allora si parla di incapacità o non so cosa. ma anche con il 75%, il distanziamento si può tenere a determinate condizioni.

Sarebbe però un distanziamento a spot. 3 vicini (anche non conviventi) ed uno distanziato.

Quindi, hai ragione che si manterrebbe la distanza, ma riguarderebbe solo chi è seduto ai lati dei 3 e solo parzialmente perché sarebbero comunque vicini alla persona seduta in mezzo.

Con la disposizione a scacchiera del 50% non si parla assolutamente di incapacità, anzi, perché la distanza interpersonale risultava sempre di circa un metro.

Alla fine penso che questo del 75% sia solo un passaggio per arrivare in tempi brevi al 100% facendo finta di mantenere nel frattempo il distanziamento per non dare l' impressione del "liberi tutti" senza prima passare per una misura intermedia 

 

 

Modificato da stets
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La società continua a scrivere pubblicamente che vuole che i propri tifosi siano liberi di tifare. Siamo già al terzo intervento in poche ore.

La mia impressione è che voglia scaricare su altri la propria responsabilità di non aver aperto subito il settore, già alla prima in casa, come le altre società. Il che avrebbe garantito il libero tifo che adesso invocano.  Chiaramente avrebbe potuto chiudere la gradinata per contenere i costi, come in ogni periodo di scarsa affluenza (dovuto alla categoria o alla pandemia).

È chiaro che adesso è tardi ed è difficile rimediare anche a causa dell'ottusità delle autorità. Però il "peccato originale" l'ha commesso Milanese a inizio stagione.

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10 minuti fa, hector ha scritto:

La società continua a scrivere pubblicamente che vuole che i propri tifosi siano liberi di tifare. Siamo già al terzo intervento in poche ore.

La mia impressione è che voglia scaricare su altri la propria responsabilità di non aver aperto subito il settore, già alla prima in casa, come le altre società. Il che avrebbe garantito il libero tifo che adesso invocano.  Chiaramente avrebbe potuto chiudere la gradinata per contenere i costi, come in ogni periodo di scarsa affluenza (dovuto alla categoria o alla pandemia).

È chiaro che adesso è tardi ed è difficile rimediare anche a causa dell'ottusità delle autorità. Però il "peccato originale" l'ha commesso Milanese a inizio stagione.

Opinione rispettabile, magari hai ragione.

Ma ho una domanda: bisognava aprire la curva e chiudere la gradinata?

Ovvero tutti in curva?

Perché quel che probabilmente sfugge (o magari no, non posso saperlo) è che ad oggi l'unico settore effettivamente aperto è la gradinata, appunto in un ottica di contenimento dei costi che come tutto può essere discussa.

Vero che c'è gente in tribuna, ma trattasi di autorità, stampa, pass a vario titolo (parenti, dirigenti, giocatori ecc.), portatori di handicap.

Spese praticamente zero, incasso zero.

Portare spettatori paganti in tribuna porterebbe all'obbligo di steward e costi vari, e infatti i paganti sono tutti in gradinata.

Ora, anche lasciando perdere il fattore economico per il quale aprire la curva vuol dire con chiarezza andare in perdita, poniamo che anziché avere 800 spettatori ne avresti avuti 1000, ammesso e non concesso.

Avrebbero giustificato due settori dello stadio aperti?

Magari sì, è un'opinione, di certo quando sono stati aperti (Coppa Italia) diciamo che le prevendite erano state talmente scarse da averne consigliato la chiusura.

Poi ogni opinione è lecita, se espressa civilmente, ci mancherebbe.

Comunque sia, la mia impressione magari sbagliatissima (è un'impressione e nulla più) è che le proteste della società siano indirizzate non tanto alle richieste che rendono improponibile l'apertura della curva (pensare a una curva seduta e distanziata è ovviamente utopico, ma le regole scritte effettivamente sono queste e se si decide di farle rispettare alla lettera è una battaglia persa) quanto ai due pesi e due misure nel controllo della tifoseria.

Quanto successo domenica, e il fatto di essere stati per giunta ritenuti i mandanti dell'intervento, ha dato certamente molto fastidio, soprattutto in rapporto a quanto visto fare dalle tifoserie ospiti.

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39 minuti fa, forest ha scritto:

Magari sì, è un'opinione, di certo quando sono stati aperti (Coppa Italia) diciamo che le prevendite erano state talmente scarse da averne consigliato la chiusura.

Su questo punto insisti spesso e io sono totalmente in disaccordo.

Guardare ai numeri di prevendita di una partita di coppa Italia di C in piena pandemia (con la situazione generale che all'epoca era peggiore di quella attuale, con ancora pochi vaccinati) per prendere decisioni strategiche sulle aperture dei settori per il campionato è quanto meno miope.

Ricordi in periodo pre covid quanta gente veniva alle partite di primo turno di coppa Italia? Non quella di C, proprio la coppa Italia. Veniva sempre pochissima gente, la curva era sempre desolatamente vuota. Sempre, anche nei migliori anni. Ma è naturale: si tratta di calcio estivo, e il tifoso medio prende il primo turno di coppa Italia alla stregua di una qualsiasi amichevole precampionato. E non veniva in stadio nemmeno tanta gente che poi si abbonava ed affollava regolarmente i gradoni della curva in campionato. Oggettivamente, della coppa Italia non è mai interessato niente a nessuno, ancora meno quella di C.

Quindi è perfettamente ovvio che in periodo covid, e in una situazione generale della Triestina che non mette entusiasmo a nessuno, ci siano presenze ancora più ridicole rispetto alla coppa Italia pre covid, che erano comunque imbarazzanti.

Ora, tu dici che questo ha influito sulla decisione della società di chiudere la curva per il campionato. Spero che sia solo una tua opinione e che ti sbagli, perché altrimenti sarebbe stato un abbaglio non da poco da parte della società.

Modificato da hector
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Boh, io ricordo un Triestina Virtus Verona di coppa 1-0 , infrasettimanale pomeridiano che avrà avuto 300 spettatori in tutto con la curva puntualmente aperta per 100 persone scarse.

Come era antieconomico allora, lo è pure oggi, eppure..

A me piacerebbe avere una curva aperta, poi sta alla gente riempirla, e finché ci sarà un ostracismo che non capisco dei gruppi organizzati mi sa che "riempirla" è impossibile.

Ed essere in pochi vuol dire anche essere sotto la pressione di multe (e diffide) da parte delle autorità. Il che fa sì che il gioco non valga la candela..

Aspettiamo tempi migliori.. io ho provato a tornare, ma così è impossibile e rischiare rotture di palle per cavolate tipo lo stare in piedi anche no 

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12 minuti fa, hector ha scritto:

Su questo punto insisti spesso e io sono totalmente in disaccordo.

Guardare ai numeri di prevendita di una partita di coppa Italia di C in piena pandemia (con la situazione generale che all'epoca era peggiore di quella attuale, con ancora pochi vaccinati) per prendere decisioni strategiche sulle aperture dei settori per il campionato è quanto meno miope.

Ricordi in periodo pre covid quanta gente veniva alle partite di primo turno di coppa Italia? Non quella di C, proprio la coppa Italia. Veniva sempre pochissima gente, la curva era sempre desolatamente vuota. Sempre, anche nei migliori anni. Ma è naturale: si tratta di calcio estivo, e il tifoso medio prende il primo turno di coppa Italia alla stregua di una qualsiasi amichevole precampionato. E non veniva in stadio nemmeno tanta gente che poi si abbonava ed affollava regolarmente i gradoni della curva in campionato. Oggettivamente, della coppa Italia non è mai interessato niente a nessuno, ancora meno quella di C.

Quindi è perfettamente ovvio che in periodo covid, e in una situazione generale della Triestina che non mette entusiasmo a nessuno, ci siano presenze ancora più ridicole rispetto alla coppa Italia pre covid, che erano comunque imbarazzanti.

Ora, tu dici che questo ha influito sulla decisione della società di chiudere la curva per il campionato. Spero che sia solo una tua opinione e che ti sbagli, perché altrimenti sarebbe stato un abbaglio non da poco da parte della società.

Talmente un abbaglio che erano presenti gli stessi spettatori ritrovati poi in campionato, uno più uno meno.

Non trovo il dato ufficiale  (i 1600 di cui parla friuligol non esistono),ma credo 6-700 rispetto ai "soliti' 850.

Per cui sì, è stato un test più che attendibile.

Purtroppo, aggiungerei.

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Personalmente, con l'apertura degli stadi al 75% che sembra solo una misura di passaggio verso il 100%, credo che un tentativo di aprire la curva vada fatto ...poi si vedrà in base alla risposta. Se i tifosi chiedono questo ci sta almeno di provarci. Sarebbe anche una mano tesa verso una parte della tifoseria, qualcosa di bello.

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14 minuti fa, forest ha scritto:

Talmente un abbaglio che erano presenti gli stessi spettatori ritrovati poi in campionato, uno più uno meno.

Non trovo il dato ufficiale  (i 1600 di cui parla friuligol non esistono),ma credo 6-700 rispetto ai "soliti' 850.

Per cui sì, è stato un test più che attendibile.

Purtroppo, aggiungerei.

Proprio perché tanta gente se la curva è chiusa non va proprio in stadio. Io ci vado lo stesso, ma in tanti no. Bisognerebbe prenderne atto anche se, come me, non se ne condividono le ragioni.

Se poi mi dici che i numeri dei primi turni di coppa Italia sono storicamente paragonabili a quelli delle gare di campionato, e che quindi è giusto prenderli come metro per le decisioni riguardanti il campionato, allora mi arrendo.

La società ha visto che erano stati venduti 80 biglietti in prevendita per la partita di coppa Italia di C (numeri tutto sommato in linea con quelli pre pandemia per la competizione) e ha deciso di chiudere il settore per tutta la stagione. Non mi pare che abbia dimostrato molto tatto.

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16 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Personalmente, con l'apertura degli stadi al 75% che sembra solo una misura di passaggio verso il 100%, credo che un tentativo di aprire la curva vada fatto ...poi si vedrà in base alla risposta. Se i tifosi chiedono questo ci sta almeno di provarci. Sarebbe anche una mano tesa verso una parte della tifoseria, qualcosa di bello.

Ma scherzi... Rischiamo una bella multa.

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12 minuti fa, hector ha scritto:

Proprio perché tanta gente se la curva è chiusa non va proprio in stadio. Io ci vado lo stesso, ma in tanti no. Bisognerebbe prenderne atto anche se, come me, non se ne condividono le ragioni.

Se poi mi dici che i numeri dei primi turni di coppa Italia sono storicamente paragonabili a quelli delle gare di campionato, e che quindi è giusto prenderli come metro per le decisioni riguardanti il campionato, allora mi arrendo.

La società ha visto che erano stati venduti 80 biglietti in prevendita per la partita di coppa Italia di C (numeri tutto sommato in linea con quelli pre pandemia per la competizione) e ha deciso di chiudere il settore per tutta la stagione. Non mi pare che abbia dimostrato molto tatto.

Preciso una cosa. Ovviamente non posso essere sicuro che con la curva aperta verrebbero più tifosi.

Bisognerebbe fare una prova...

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33 minuti fa, hector ha scritto:

Ma scherzi... Rischiamo una bella multa.

Noi a Manzano, domenica scorsa, per l'esordio casalingo in seconda categoria le abbiamo tenute chiuse.... anche perchè non le abbiamo!
Nelle immagini delle partite che ho visto mi sono sembrate tutte aperte, credo vadano aperte fino a quando non ti costringano eventualmente a chiuderle... e lo devi fare senza tanto clamore da stimolare eventuali risposte di forza da parte delle autorità se non dovesse essere tutto perfetto.  Aprile e passa la responsabilità ai tifosi se qualcosa dovesse andar storto, tenerle chiuse in via cautelare credo sia errato.... come probabilmente è errato averne già discusso così tanto.

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