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I suntini sandrini di lunedì 25 ottobre 2021


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LUNEDÌ 25 OTTOBRE 2021

- Nel segno di Haitem Jabeur Fathallah, il play di Messina stroncato da un malore all'età di soli 32 anni. Franco Ciani, dopo la netta vittoria di ieri contro Tortona, dedica il successo alla memoria del giocatore che, ad Agrigento, aveva condiviso assieme a lui un piccolo tratto del suo percorso sportivo. «Vi rubo trenta secondi - le parole del coach dell'Allianz - per ricordare un ragazzo che ho conosciuto e la cui scomparsa mi ha procurato davvero profondo dolore. Un pensiero a lui e alla sua famiglia, credo sia doveroso perchè quando nella vita incontri delle brave persone è giusto ricordarle sempre».Sulla partita, sul netto successo ottenuto dalla sua squadra contro Tortona, da parte del tecnico parole di ovvia soddisfazione. «Al terzo tentativo ci siamo riusciti. I due passi falsi in Supercoppa ci hanno insegnato molto facendoci capire che avevamo bisogno di lavorare e migliorare per essere in grado di giocare a quel livello e più in generale al livello di un campionato che aveva decisamente elevato la qualità generale. Abbiamo avuto una risposta importante da parte di tutti. Mi è piaciuta la capacità che i ragazzi hanno mostrato di giocare insieme, di attaccare con pazienza sugli obiettivi che ci eravamo prefissati e di difendere con una aggressività e intensità che in Supercoppa ci erano mancate».Vittoria importante perchè proietta l'Allianz nella zona nobile della classifica alla vigilia di un altro match interno. «Altra battaglia - conclude Ciani - contro Napoli che si presenterà con il biglietto da visita del successo sui campioni d'Italia. Qualcuno nei confronti del team di Sacripanti aveva già recitato il de profundis come candidato alla retrocessione, diciamo che la vittoria sulla Virtus è un buon modo per loro di uscire dal necrologio».Felice per il successo Juan Manuel Fernandez, il giocatore che complice una indisposizione settimanale ha rischiato di saltare la sfida contro la Bertram. «Settimana difficile - sottolinea il Lobito - che mi ha costretto a qualche giorno di riposo forzato. Non ero al meglio della condizione, ho cercato di fare le cose al meglio per aiutare i miei compagni. Quando giochiamo così tutto diventa più facile». 

- Non è bastato un secondo tempo tutto all'attacco, non è bastato un impavido assetto tattico votato alla ricerca del pari e non è bastata la volontà messa in campo dalla sua Unione, anche a fronte di diverse situazioni irritanti derivanti dalle chiamate della terna. Bucchi a fine gara deve raccogliere tutti gli elementi (ed è saggio non sminuire il primo quarto d'ora) per sintetizzare una gara al termine della quale il punto avrebbe dato tutt'altro umore al viaggio di ritorno. «Il pari non ci sta perchè è l'ennesima partita dove facciamo tutto da soli, ma questo è il calcio, non c'è giustizia e se andate a vedere le partite che abbiamo perso contro Albinoleffe, col Padova, con la Juve non c'era giustizia. Il calcio non è giustizia, sono situazioni e devi portarle a casa. Abbiamo fatto un quarto d'ora da dimenticare, non doveva essere questo l'approccio dopo due vittorie, su un campo di una squadra davanti a noi. Lo abbiamo pagato caro, poi c'è stata un'altra partita in cui abbiamo creato 7-8 palle gol e meritavamo di più. C'è rammarico perchè ancora non abbiamo trovato la squadra che ci abbia messo alle corde, ma solo squadre più brave ad approfittare dei nostri errori. Facciamo mea culpa, stiamo recuperando giocatori e siamo in buona condizione fisica e mentale ma non accetto i primi 15 minuti». Il 4-2-4 una situazione che potremmo rivedere? «Avevamo già provato quest'estate, oggi era molto offensivo ma era un messaggio che volevo mandare alla squadra per non speculare, volevo riprenderla prima possibile perchè per me potevamo farlo, l'avversario era un buon avversario ma anche parecchio fortunato. Bravo il loro portiere che ha respinto il gol del pari». Si riparte dalla ripresa?«Cose buone ce ne sono state, penso alla prestazione di Baldi che ho dovuto sostituire per passare a un modulo più offensivo ma ha fatto molto bene all'esordio. Penso poi ad intensità e qualità del secondo tempo. Sbagliamo troppo, anche cose elementari, ma sotto pressione sappiamo giocare bene, e non abbiamo rischiato nulla». Si guarda avanti, prossima tappa arriva la Feralpi. «Cambia l'umore e la classifica ma non quello che stiamo facendo penso che la quadratura l'abbiamo trovata, la tenuta fisica anche mentre quella mentale è la più difficile».

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