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PRO PATRIA - TRIESTINA 2 aprile 14.30


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1 minuto fa, Roberto24 ha scritto:

Purtroppo un pareggio che serve poco o niente, brutta partita, livello abbastanza infimo di gioco, aspettiamo la fine del campionato e vediamo se almeno un paio di turni li passiamo ai play-off,direi che non c'è molto altro da dire

Per me non è certo oggi che ci possiamo lamentare, ben altre sono state le occasioni avute e sciupate.

Oggi, tutto sommato, a casa di una squadra che veniva da quattro vittorie di fila, nonostante una quantità abnorme di assenze abbiamo.perlopiu' fatto la partita, e avuto le.uniche due palle gol della gara medesima (Trotta e Petrella, entrambi nella ripresa).

Il pari ovviamente ci sta, sinceramente il Lecco che ho visto oggi a Bolzano merita di arrivare non solo quinto ma pure quarto.

Noi arriveremo realisticamente sesti (ovvero quinti, per il solito discorso della.Coppa Italia) se saremo capaci di battere la Pro Vercelli, e settimi in caso contrario.

Un po' di differenza c'è, ovvero il fattore campo nelle due gare secche che da sesti sarebbe a favore, anche se in realtà abbiamo fatto più punti fuori che in casa, dunque tutto è relativo....

Certo, c'è il Sud Tirol all'ultima, ma per me i giochi saranno fatti: il Sud Tirol arriverà da promosso se batterà il Padova, e col morale sotto le scarpe se come penso il Padova (che sta vincendo la settima di fila) andrà a vincere anche là alla penultima.

Tanto il fattore campo conterà zero, anzi mi aspetto decisamente più padovani che bolzanini....

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Certo non si può dire che il cambio Pavanel-Oddo non abbia inciso: sette gare ventuno punti, un cammino che per l'organico che ha il Padova onestamente vale.

Per me, oltre che una bravissima persona, il Pava resta un bravo allenatore, ma non uno a cui affiderei una corazzata da promozione obbligata.

A Trieste il Padova non mi era piaciuto, ci aveva concesso parecchio come del resto all'andata, poi chiaro che la qualità per la categoria e' elevatissima, il gol prima o poi lo trovano e alla fine le avevano vinte entrambe.

Adesso però mi pare che l'aria sia proprio cambiata, la squadra è diventata solidissima, sette vittorie di cui sei col minimo scarto, che significa che una volta che sono sopra la partita di fatto è finita....

Accadeva anche al Sud Tirol, fino a poche giornate fa, mentre adesso dietro hanno cominciato a prendere gol (i dati dei gol subìti fino a un mese fa erano incredibili), qualche certezza l'hanno persa, il Padova che da meno otto è arrivato a meno due di sicuro non li lascia tranquilli...

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3 partite alla fine e in mezzo, 10 giorni prima dello scontro diretto promozione, c'è la finale di ritorno di Coppa Italia tra Padova e Sud Tirol. Partita che diventa interessante da tanti punti di vista e che potrebbe pesare sulla testa dei giocatori in vista del match diretto che potrebbe decidere la promozione diretta 

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2 minuti fa, GiGi-TO ha scritto:

3 partite alla fine e in mezzo, 10 giorni prima dello scontro diretto promozione, c'è la finale di ritorno di Coppa Italia tra Padova e Sud Tirol. Partita che diventa interessante da tanti punti di vista e che potrebbe pesare sulla testa dei giocatori in vista del match diretto che potrebbe decidere la promozione diretta 

Per me, la giocano con le seconde linee.

Entrambe.

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2 ore fa, forest ha scritto:

Per me non è certo oggi che ci possiamo lamentare, ben altre sono state le occasioni avute e sciupate.

Oggi, tutto sommato, a casa di una squadra che veniva da quattro vittorie di fila, nonostante una quantità abnorme di assenze abbiamo.perlopiu' fatto la partita, e avuto le.uniche due palle gol della gara medesima (Trotta e Petrella, entrambi nella ripresa).

Il pari ovviamente ci sta, sinceramente il Lecco che ho visto oggi a Bolzano merita di arrivare non solo quinto ma pure quarto.

Noi arriveremo realisticamente sesti (ovvero quinti, per il solito discorso della.Coppa Italia) se saremo capaci di battere la Pro Vercelli, e settimi in caso contrario.

Un po' di differenza c'è, ovvero il fattore campo nelle due gare secche che da sesti sarebbe a favore, anche se in realtà abbiamo fatto più punti fuori che in casa, dunque tutto è relativo....

Certo, c'è il Sud Tirol all'ultima, ma per me i giochi saranno fatti: il Sud Tirol arriverà da promosso se batterà il Padova, e col morale sotto le scarpe se come penso il Padova (che sta vincendo la settima di fila) andrà a vincere anche là alla penultima.

Tanto il fattore campo conterà zero, anzi mi aspetto decisamente più padovani che bolzanini....

Magari sta serie de vittorie che ga fatto el Padova noi le femo ai playoff e andemo su🤣

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7 minuti fa, Roberto24 ha scritto:

Magari sta serie de vittorie che ga fatto el Padova noi le femo ai playoff e andemo su🤣

Neanche servirebbe.

Si può salire con due pareggi ai primi due turni (se casalinghi), e poi dagli ottavi in poi basta vincere l'andata con un gol di scarto in più di quanto perdi al ritorno.

Quattro vittorie, due pari e quattro sconfitte, e siamo in B :) :):)

 

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A parte le battute, ma questo lo abbiamo scritto più  volte, il livello della C è veramente pietoso rispetto a una decina di anni fa, per non parlare di venti anni fa o più, anche oggi ho visto errori veramente pacchiani in passaggi facili, stop elementari col pallone che ti scappa a metri di distanza,  tiri ciabattati o sparati in curva non da posizioni impossibili, castronerie difensive (una di Ligi , che comunque è  tra i migliori,  veramente sanguinosa), parate dei portieri mai in presa, insomma un campionario di cazzate che sinceramente non mi sarei aspettato di vedere in serie C....Quasi quasi converrebbe chiedere ad Ascagni e a De Falco se giocano un quarto d'ora con noi, forse sti scarponi che frequentano la terza serie potrebbero imparare qualcosa,  per dire di Titti e di Toto', ma ricordiamoci di i Mascheroni, Dal Pra, Leonarduzzi, Cerone, Biato, Gandini, ma santo cielo sta gente giocava al calcio, adesso vedere ste figurine é un pianto...

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Adesso, Roberto24 ha scritto:

A parte le battute, ma questo lo abbiamo scritto più  volte, il livello della C è veramente pietoso rispetto a una decina di anni fa, per non parlare di venti anni fa o più, anche oggi ho visto errori veramente pacchiani in passaggi facili, stop elementari col pallone che ti scappa a metri di distanza,  tiri ciabattati o sparati in curva non da posizioni impossibili, castronerie difensive (una di Ligi , che comunque è  tra i migliori,  veramente sanguinosa), parate dei portieri mai in presa, insomma un campionario di cazzate che sinceramente non mi sarei aspettato di vedere in serie C....Quasi quasi converrebbe chiedere ad Ascagni e a De Falco se giocano un quarto d'ora con noi, forse sti scarponi che frequentano la terza serie potrebbero imparare qualcosa,  per dire di Titti e di Toto', ma ricordiamoci di i Mascheroni, Dal Pra, Leonarduzzi, Cerone, Biato, Gandini, ma santo cielo sta gente giocava al calcio, adesso vedere ste figurine é un pianto...

Un po' è vero.

Ci sono molti, moltissimi meno ragazzini che giocano ore e ore ogni giorno, la selezione è ovviamente molto minore ecc.ecc.

Poi c'è da dire che è proprio cambiato il calcio, tutti sono tatticamente organizzati e di spazio per la giocata ne hai pochissimo, a qualsiasi livello.

Tutti vedono tutto, dunque le sorprese non possono esistere, e tutti si organizzano sull'avversario.

Ne conseguono partite bloccatissime, e se ad altissimo livello (penso a Premier o Champions) la giocata bisogna farla alla velocità della luce ma c'è gente capace di riuscirci, scendendo di infinite categorie vedi roba tipo le gare del nostro girone, che onestamente per uno spettatore che non sia direttamente interessato sono inguardabili.

Ma che tecnicamente in C giochino sostanzialmente delle pippe non è minimamente vero, fidati, anche se le partite sono orrende.

Se conosci qualcuno che gioca in discrete categorie dilettantistiche, tipo Promozione, saprai che è gente che a calcio comunque bene o male ci sa giocare, altrimenti ti fermi in Prima o Seconda.

E fra una squadra di C e una di Promozione ci sono dai 5 ai 10 gol di differenza.....

Per fare niente più di un esempio cretino, in settimana l'amichevole fra Juve e Pro Sesto è finita 1-1.

Ovviamente Juve immagino imbottita di riserve, altrettanto ovviamente più interessata a provare schemi che a segnare ecc.ecc., ma sempre 1-1.

Se sei un pippone ne prendi trenta, fidati.....

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1 ora fa, forest ha scritto:

Un po' è vero.

Ci sono molti, moltissimi meno ragazzini che giocano ore e ore ogni giorno, la selezione è ovviamente molto minore ecc.ecc.

Poi c'è da dire che è proprio cambiato il calcio, tutti sono tatticamente organizzati e di spazio per la giocata ne hai pochissimo, a qualsiasi livello.

Tutti vedono tutto, dunque le sorprese non possono esistere, e tutti si organizzano sull'avversario.

Ne conseguono partite bloccatissime, e se ad altissimo livello (penso a Premier o Champions) la giocata bisogna farla alla velocità della luce ma c'è gente capace di riuscirci, scendendo di infinite categorie vedi roba tipo le gare del nostro girone, che onestamente per uno spettatore che non sia direttamente interessato sono inguardabili.

Ma che tecnicamente in C giochino sostanzialmente delle pippe non è minimamente vero, fidati, anche se le partite sono orrende.

Se conosci qualcuno che gioca in discrete categorie dilettantistiche, tipo Promozione, saprai che è gente che a calcio comunque bene o male ci sa giocare, altrimenti ti fermi in Prima o Seconda.

E fra una squadra di C e una di Promozione ci sono dai 5 ai 10 gol di differenza.....

Per fare niente più di un esempio cretino, in settimana l'amichevole fra Juve e Pro Sesto è finita 1-1.

Ovviamente Juve immagino imbottita di riserve, altrettanto ovviamente più interessata a provare schemi che a segnare ecc.ecc., ma sempre 1-1.

Se sei un pippone ne prendi trenta, fidati.....

Si, non metto in dubbio, questo eccesso di tatticismo e atletismo si riverbera sulla bellezza del gioco del calcio, ormai si punta a raddoppi e pressing asfissiante, meglio avere centometristi fisicati che piedi buoni, poi il risultato è questo, a tutti i livelli come dici tu che se molto più esperto di me che non ho mai giocato a pallone  se non per divertimento. Ma questo avviene un po' in tutti gli sport, purtroppo...

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Se già in A il ritmo è basso, figurarsi in C. 

A basso ritmo un allenatore mediamente preparato ti fa la partita che vuole. 

Infatti spesso e volentieri vediamo partite di scacchi. E non solo nella strategia/tattica, ma anche nella velocità. 

A decidere i campionati sono infatti quei 3/4 giocatori che hanno un altro passo rispetto agli altri. E quei due allenatori che non sono mediamente preparati, ma un pò più bravi degli altri. 

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1 ora fa, forest ha scritto:

 

Per fare niente più di un esempio cretino, in settimana l'amichevole fra Juve e Pro Sesto è finita 1-1.

Ovviamente Juve immagino imbottita di riserve, altrettanto ovviamente più interessata a provare schemi che a segnare ecc.ecc., ma sempre 1-1.

Se sei un pippone ne prendi trenta, fidati.....

E se sei la Juve, ragazzini o schemi cambia poco, e sei al 60' sull'1-1 contro una squadra di C un pò devi spingere per vincerla. 

Anche nell'amichevole più infima. 

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Poi secondo me c'è un errore enorme di valutazione paragonando ere così diverse, perchè si tiene conto solo di quello che si vede in campo, senza analizzare tutto l'insieme.

Ad esempio 40 anni fa in C le squadre erano composte da 11 giocatori più 2/3 riserve che collezionavano un numero cospicuo di gare. Il resto erano ragazzini o scarti immondi.

E sostanzialmente da una stagione all'altra si cambiavano pochissimi calciatori.

C'erano quindi squadre che si conoscevano meglio, che conoscevano meglio l'ambiente in cui lavoravano, allenatori che potevano lavorare su un gruppo più coeso e coerente.

Pero allo stesso tempo avevano meno coscienza di quello che erano gli avversari.

Banalmente un Triestina-Pro Patria lo preparavi su quanto ricordavi della stagione precedente o della partita d'andata, sugli appunti di qualche osservatore che mandavi a vedere la Pro la settimana prima o sulle poche immagini che qualche videoamatore ti recuperava e te le mandava via posta.

Oggi Bucchi seduto comodamente sul suo PC di casa ha la possibilità di vedere tutte le partite della Pro Patria, di analizzarle con dovizia di particolari,di leggere statistiche e report dettagliatissimi.

Quindi in soldoni massima conoscenza della tua squadra e minima conoscenza della squadra avversaria allora.

Elementi totalmente invertiti oggi.

E' evidente che lo "spettacolo" era più avvincente allora.

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25 minuti fa, ndocojo ha scritto:

Se già in A il ritmo è basso, figurarsi in C. 

A basso ritmo un allenatore mediamente preparato ti fa la partita che vuole. 

Infatti spesso e volentieri vediamo partite di scacchi. E non solo nella strategia/tattica, ma anche nella velocità. 

A decidere i campionati sono infatti quei 3/4 giocatori che hanno un altro passo rispetto agli altri. E quei due allenatori che non sono mediamente preparati, ma un pò più bravi degli altri. 

Totalmente d'accordo

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9 minuti fa, ndocojo ha scritto:

Poi secondo me c'è un errore enorme di valutazione paragonando ere così diverse, perchè si tiene conto solo di quello che si vede in campo, senza analizzare tutto l'insieme.

Ad esempio 40 anni fa in C le squadre erano composte da 11 giocatori più 2/3 riserve che collezionavano un numero cospicuo di gare. Il resto erano ragazzini o scarti immondi.

E sostanzialmente da una stagione all'altra si cambiavano pochissimi calciatori.

C'erano quindi squadre che si conoscevano meglio, che conoscevano meglio l'ambiente in cui lavoravano, allenatori che potevano lavorare su un gruppo più coeso e coerente.

Pero allo stesso tempo avevano meno coscienza di quello che erano gli avversari.

Banalmente un Triestina-Pro Patria lo preparavi su quanto ricordavi della stagione precedente o della partita d'andata, sugli appunti di qualche osservatore che mandavi a vedere la Pro la settimana prima o sulle poche immagini che qualche videoamatore ti recuperava e te le mandava via posta.

Oggi Bucchi seduto comodamente sul suo PC di casa ha la possibilità di vedere tutte le partite della Pro Patria, di analizzarle con dovizia di particolari,di leggere statistiche e report dettagliatissimi.

Quindi in soldoni massima conoscenza della tua squadra e minima conoscenza della squadra avversaria allora.

Elementi totalmente invertiti oggi.

E' evidente che lo "spettacolo" era più avvincente allora.

Infatti.

È quel che intendevo dicendo che tutti sanno tutto di tutti.

Trent'anni fa, uno schema su calcio piazzato ti durava tutto il campionato, adesso lo puoi sfruttare una volta sapendo bene che l'allenatore avversario della settimana successiva lo vedrà, e con lui tutti gli altri.

Ma non è solo questo: a livello di C e' difficile trovare giocatori completissimi, ognuno ha una finta preferita, un piede preferito, una preparazione al tiro che più o meno è quella....

Ora, se sei Robben fai sempre la stessa finta, ma la fai così veloce che li freghi tutti lo stesso.

Se sei Sarno, il difensore ti aspetta a sinistra prima ancora che parti....

Contro una difesa schierata bene, e ormai tutte lo sono, la velocità di trasmissione della palla è tutto.

Ma a livello di C quella velocità non ci può essere, la lettura per chi difende diventa facile e se non trovi l'episodio non la sblocchi mai.

A meno che, come dici correttamente, tu non abbia nell'organico quei due-tre giocatori che si elevano talmente dalla normalità da fare la differenza, e in questo senso ad esempio il secondo gol del Padova a Trieste è esemplificativo: perdi una palla in attacco e ti ripartono con tale velocità e precisione di passaggio che non riesci neanche a fare fallo: un'occasione un gol, due occasioni e tutti a casa....

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6 ore fa, hector ha scritto:

Tutto vero, ma a me un po' più di attenzione sulla tecnica piacerebbe lo stesso.

Non è che tutti gli errori siano dovuti al pressing asfissiante degli avversari, anzi.

Chiaro che no, e questo persino nelle categorie superiori.

A onor del vero, gli errori ci sono sempre stati, poi ovviamente dipende dagli  interpreti: i De Falco o gli Ascagni di cui parlava Roberto per la C erano fenomeni, ma in C ci giocava dignitosamente pure Toio Muiesan, per dirne uno e dirlo con tutto il rispetto possibile, ma ovviamente a livello di tecnica pura non era la stessa cosa.

Sono comunque verissime due cose: la prima è che al di là dei 4-5 allenamenti settimanali di una squadra giovanile nazionale, mancano i pomeriggi interi passati in cortile o all'Oratorio, dove giocavi ore e ore e la tecnica la imparavi per lo stesso principio per il quale se passi un anno intero in Inghilterra alla fine un po' di inglese lo mastichi per forza.

La seconda, che la parte dedicata ai principi tattici già a livello giovanile occupa oggi discreta parte degli allenamenti, e quella fisico-atletica non si limita a qualche giro di campo ma prevede intere sedute in palestra, e siccome le ore son quelle questo va a discapito delle ore spese sulla tecnica pura, senza dubbio.

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Ci sarebbe poi un'altra cosa da dire, e qua Atletico che gira per campi giovanili può essermi buon testimone.

Quello che a mio parere manca completamente, ovviamente non in tutti i casi ma in parecchi, è l'intensità dell'allenamento.

Per me, un allenamento di un'ora e mezza basta e avanza, se fatto in un certo modo.

Ma girando per campi continuo a vedere bambini e ragazzini che fanno quella che io chiamo la fila alle poste, ovvero stanno in venti a chiacchierare in fila in attesa di calciare mentre il ventunesimo lo sta facendo.

Con questo principio, ed è solo un esempio, in 20 minuti un ragazzino si allena nel minuto in cui calcia, e passa gli altri diciannove a parlare del più e del meno coi suoi amici.

E allora un allenamento di due ore fatto con principi come questo diventa un allenamento di dieci minuti....

Se invece dai una palla a ciascuno, e al ragazzino che ha appena calciato gli fai recuperare la palla, lo fai andare sulla linea laterale e dribblare un po' di paletti, poi prendere la palla in mano e saltare qualche ostacolo, poi rimetterla a terra e dribblare altri paletti ma magari usando solo il piede debole, quando finalmente torna in fila tocca già di nuovo a lui, e avrai ottenuto due splendidi risultati: che facendo questo per venti minuti si sarà allenato venti minuti e non uno, e che quando sarà il suo turno di calciare lo farà nelle stesse condizioni di fatica tipiche della partita, quando non è che calci fresco dopo dieci minuti di chiacchiere ma magari col fiatone dopo aver fatto tutto il campo, e non è la stessa cosa.....

Ma sono discorsi completamente OT, mi fanno venire il nervoso ed è molto meglio che lascio perdere :)

 

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Tutto giusto Forest, noi da ragazzini appena si finiva scuola si correva a giocare a pallone, a basket,  a pallavolo con una semplice corda tirata su due pali, adesso stanno tutti con gli smatphone in mano, lo vedo purtroppo anche con mio figlio, e poi gli allenamenti, io ho giocato da ragazzo a pallavolo ad un discreto livello , facevo 3 allenamenti alla settimana da due ore (ma belle toste, ti assicuro che non c'era il fiato per chiacchierare..) e il sabato la partita...ora non so come sono gli allenamenti ma se nel calcio è come dici tu temo sia simile nella pallavolo o negli altri sport, sono anch'io O.T. per cui chiudo sull'argomento 

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.Quasi quasi converrebbe chiedere ad Ascagni e a De Falco se giocano un quarto d'ora con noi, forse sti scarponi che frequentano la terza serie potrebbero imparare qualcosa,  per dire di Titti e di Toto', ma ricordiamoci di i Mascheroni, Dal Pra, Leonarduzzi, Cerone, Biato, Gandini, ma santo cielo sta gente giocava al calcio, adesso vedere ste figurine é un pianto...


però hai preso come termine di paragone i migliori, che poi Dal Pra, Cerone, Biato e Gandini sono arrivati alla Triestina già in B ( ed anche Gandini aveva fatto le sue belle cappelle ai tempi, tipo ricordo una punizione forse contro il Bologna, sgusciata di mano tipo saponetta e finita in porta), Mascheroni lo potremmo paragonare al Lambrughi di 3 anni fa, Leonarduzzi aveva giocato anche in A con l'Udinese, certo anche Volta ma Leonarduzzi era arrivato qui a 30 anni, non a 36.
In attacco concordo, mai visto niente di simile alla coppia Titti e Totò.


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8 minuti fa, Genzo ha scritto:


 

 


però hai preso come termine di paragone i migliori, che poi Dal Pra, Cerone, Biato e Gandini sono arrivati alla Triestina già in B ( ed anche Gandini aveva fatto le sue belle cappelle ai tempi, tipo ricordo una punizione forse contro il Bologna, sgusciata di mano tipo saponetta e finita in porta), Mascheroni lo potremmo paragonare al Lambrughi di 3 anni fa, Leonarduzzi aveva giocato anche in A con l'Udinese, certo anche Volta ma Leonarduzzi era arrivato qui a 30 anni, non a 36.
In attacco concordo, mai visto niente di simile alla coppia Titti e Totò.


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Si  hai ragione su Dal Pra, Cerone, ecc,  su Gandini certo, qualche papera l'ha fatta ma era un portiere assolutamente di livello (per la B ovviamente). Comunque i portieri che abbiamo avuto sono stati sempre di livello superiore per la categoria, cito nomi a memoria Valsecchi, Bartolini, Nieri, Pelosin, Bistazzoni,Biato, Gandini,Cortiula, Campagnolo Agazzi, Gege Rossi, Pagotto...non me ne voglia Offredi ma è  ampiamente sotto il livello di tutti questi...

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1 ora fa, Roberto24 ha scritto:

Si  hai ragione su Dal Pra, Cerone, ecc,  su Gandini certo, qualche papera l'ha fatta ma era un portiere assolutamente di livello (per la B ovviamente). Comunque i portieri che abbiamo avuto sono stati sempre di livello superiore per la categoria, cito nomi a memoria Valsecchi, Bartolini, Nieri, Pelosin, Bistazzoni,Biato, Gandini,Cortiula, Campagnolo Agazzi, Gege Rossi, Pagotto...non me ne voglia Offredi ma è  ampiamente sotto il livello di tutti questi...

In quel periodo abbondavano i portieri di qualità e per parlare degli altri ruoli non dimentichiamoci di Pedrazzini, Strukelj, Zanini, Trevisan. .....

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