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Stagione Triestina 2022/23


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18 minuti fa, gimmi ha scritto:

Rudy, attenzione.  Dato che negli ultimi giorni si sprecano i passaggi via social a link di sta famosa stapa australiana che parla della crisi Metricon, mettiamo un po' di chiarezza, anche per stare sereni. 

La Metricon ha centinaia e centinaia di cantieri aperti in questo momento. Mi pare 628, ma non ha nessuna importanza. Buona parte di questi cantieri sono di edilizia pubblica nello stato di Victoria. Come in tutto il mondo, ma proprio tutto, l'edilizia sta vivendo un momento molto particolare, perché nel giro di pochissime settimane i prezzi di molte materie prime sono schizzati alle stelle, legno ed acciaio in primis. Non è una bolla speculativa, non ci sono magazzini pieni in giro, semplicemente l'offerta del bene è venuta a mancare in mesi e mesi di miniere chiuse proprio in un momento in cui la domanda è schizzata verso l'alto. 

L conseguenza, molto semplice di tutto ciò è che non solo Metricon, ma TUTTE le aziende edili in tutto il mondo che hanno cantieri aperti da metà dell'anno scorso ad oggi si trovano ad aver fatto contratti per chiudere a 100 quando adesso a loro chiudere costa 120.  Tutto il guadagno si è volatilizzato e qualcosa pure si perde. Ovviamente la cosa non sta in piedi e leggi e decreti interverranno a sistemare la questione, perché di ovvie cause di forza maggiore si tratta. 

Detto questo la morte improvvisa del CEO ha dato origine nel caso specifico di Metricon a speculazioni varie per gli interessi di parte. 

La cosa più importante per noi, però, è che questa cosa alla famiglia Biasin interessa e riguarda il giusto, perché le finanziarie di famiglia, una delle quali è quella cui appartiene la triestina, sono non solide, ma solidissime, non liquide, ma liquidissime e non si occupano di edilizia ma di finanza, trading, ecc.ecc. 

Quindi i Biasin possono dormire sonni tranquilli per generazioni e di conseguenza, a maggior ragione, possiamo farlo noi. Solo vendendo un pezzo degli immobili acquisiti su Trieste, la triestina va avanti due anni come adesso. Quindi, davvero, evitiamo di mettere in giro (non ce l'ho con te Rudy, parlo in generale) allarmismi del tutto inutili se non dannosi.

grazie Gimmi per il tuo intervento ma mi resta un tarlo: cui prodest far cagnara su Metricon?

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1 ora fa, gimmi ha scritto:

Rudy, attenzione.  Dato che negli ultimi giorni si sprecano i passaggi via social a link di sta famosa stapa australiana che parla della crisi Metricon, mettiamo un po' di chiarezza, anche per stare sereni. 

La Metricon ha centinaia e centinaia di cantieri aperti in questo momento. Mi pare 628, ma non ha nessuna importanza. Buona parte di questi cantieri sono di edilizia pubblica nello stato di Victoria. Come in tutto il mondo, ma proprio tutto, l'edilizia sta vivendo un momento molto particolare, perché nel giro di pochissime settimane i prezzi di molte materie prime sono schizzati alle stelle, legno ed acciaio in primis. Non è una bolla speculativa, non ci sono magazzini pieni in giro, semplicemente l'offerta del bene è venuta a mancare in mesi e mesi di miniere chiuse proprio in un momento in cui la domanda è schizzata verso l'alto. 

L conseguenza, molto semplice di tutto ciò è che non solo Metricon, ma TUTTE le aziende edili in tutto il mondo che hanno cantieri aperti da metà dell'anno scorso ad oggi si trovano ad aver fatto contratti per chiudere a 100 quando adesso a loro chiudere costa 120.  Tutto il guadagno si è volatilizzato e qualcosa pure si perde. Ovviamente la cosa non sta in piedi e leggi e decreti interverranno a sistemare la questione, perché di ovvie cause di forza maggiore si tratta. 

Detto questo la morte improvvisa del CEO ha dato origine nel caso specifico di Metricon a speculazioni varie per gli interessi di parte. 

La cosa più importante per noi, però, è che questa cosa alla famiglia Biasin interessa e riguarda il giusto, perché le finanziarie di famiglia, una delle quali è quella cui appartiene la triestina, sono non solide, ma solidissime, non liquide, ma liquidissime e non si occupano di edilizia ma di finanza, trading, ecc.ecc. 

Quindi i Biasin possono dormire sonni tranquilli per generazioni e di conseguenza, a maggior ragione, possiamo farlo noi. Solo vendendo un pezzo degli immobili acquisiti su Trieste, la triestina va avanti due anni come adesso. Quindi, davvero, evitiamo di mettere in giro (non ce l'ho con te Rudy, parlo in generale) allarmismi del tutto inutili se non dannosi.

Perfetto.

Aggiungo solo che naturalmente nulla impedirebbe alla famiglia di chiudere i rubinetti da subito, ma sarebbe finanziariamente un autogol almeno apparentemente privo di senso pratico, perché di fatto rischierebbe di mandare in malora quanto fin qua investito.

Dunque, a che pro?

Concordo ovviamente sul fatto che se decidessero di vendere l'Unione, a un prezzo interessante e con le prospettive di investimento che tutto sommato Trieste offre, potrebbe non essere impossibile trovare un compratore.

Ma è illogico pensare che non si trovi perché non c'è il tempo materiale per trovarlo.

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2 ore fa, forest ha scritto:

Perfetto.

Aggiungo solo che naturalmente nulla impedirebbe alla famiglia di chiudere i rubinetti da subito, ma sarebbe finanziariamente un autogol almeno apparentemente privo di senso pratico, perché di fatto rischierebbe di mandare in malora quanto fin qua investito.

Dunque, a che pro?

Concordo ovviamente sul fatto che se decidessero di vendere l'Unione, a un prezzo interessante e con le prospettive di investimento che tutto sommato Trieste offre, potrebbe non essere impossibile trovare un compratore.

Ma è illogico pensare che non si trovi perché non c'è il tempo materiale per trovarlo.

Potrebbe anche essere un autogol finanziario nell'immediato, ma potrebbe (uso un condizionale marcato) anche essere uno smarcamento definitivo senza dover più pensare al "problema Triestina".

Sappiamo bene che senza Mario l'interesse per noi non ci sarebbe minimamente stato: ora, siamo certi che in questa fase delicata in cui credo la moglie e i figli e/o i vari incaricati dovranno gestire un discreto numero di passaggi, cessioni, incartamenti, la Triestina - che al momento ha comportato soltanto una perdita in termini economici - non diventi una zavorra di cui potersi liberare in maniera veloce?

Io questa certezza, sinceramente, non ce l'ho, non per mancanza di fiducia per gli eredi di Mario Biasin, ma semplicemente perché non la troverei una soluzione così scabrosa, visto che le problematiche nell'immediato per la Metricon saranno ben altre.

Ovviamente faccio affidamento alla volontà di onorare il rapporto affettivo di Mario nei confronti dell'Unione, ma al contempo credo che le sorti dell'UST siano un filino al di sotto delle priorità della famiglia Biasin, anche perché non mi pare che il tanto nominato figlio Jason, a parte offrir decine di birre agli astanti alla festa dell'orgoglio alabaradato un paio d'anni fa, si sia mai interessato - legittimamente - alle nostre sorti.

Anche l'affermazione di Gimmi per cui se cessione dovesse essere (dato affatto scontato), la trattativa verrebbe condotta con soggetti solidi la trovo soltanto una possibilità, non una certezza: se domani bussasse alla porta della Metricon un acquirente potenzialmente appetibile che si accollerebbe tutto l'ambaradan, ma che si rilevasse un Tonellotto2 o un parvenu immobiliarista o peggio un lupo travestito da agnello, non sono così certo che sarebbe respinto al mittente.

Non lo dico per diffidenza, ma semplicemente mi pare che il futuro ora sia alquanto nebuloso e trovare certezze mi pare un filino affrettato. 

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24 minuti fa, Contea di Trieste ha scritto:

Potrebbe anche essere un autogol finanziario nell'immediato, ma potrebbe (uso un condizionale marcato) anche essere uno smarcamento definitivo senza dover più pensare al "problema Triestina".

Sappiamo bene che senza Mario l'interesse per noi non ci sarebbe minimamente stato: ora, siamo certi che in questa fase delicata in cui credo la moglie e i figli e/o i vari incaricati dovranno gestire un discreto numero di passaggi, cessioni, incartamenti, la Triestina - che al momento ha comportato soltanto una perdita in termini economici - non diventi una zavorra di cui potersi liberare in maniera veloce?

Io questa certezza, sinceramente, non ce l'ho, non per mancanza di fiducia per gli eredi di Mario Biasin, ma semplicemente perché non la troverei una soluzione così scabrosa, visto che le problematiche nell'immediato per la Metricon saranno ben altre.

Ovviamente faccio affidamento alla volontà di onorare il rapporto affettivo di Mario nei confronti dell'Unione, ma al contempo credo che le sorti dell'UST siano un filino al di sotto delle priorità della famiglia Biasin, anche perché non mi pare che il tanto nominato figlio Jason, a parte offrir decine di birre agli astanti alla festa dell'orgoglio alabaradato un paio d'anni fa, si sia mai interessato - legittimamente - alle nostre sorti.

Anche l'affermazione di Gimmi per cui se cessione dovesse essere (dato affatto scontato), la trattativa verrebbe condotta con soggetti solidi la trovo soltanto una possibilità, non una certezza: se domani bussasse alla porta della Metricon un acquirente potenzialmente appetibile che si accollerebbe tutto l'ambaradan, ma che si rilevasse un Tonellotto2 o un parvenu immobiliarista o peggio un lupo travestito da agnello, non sono così certo che sarebbe respinto al mittente.

Non lo dico per diffidenza, ma semplicemente mi pare che il futuro ora sia alquanto nebuloso e trovare certezze mi pare un filino affrettato. 

Infatti quelle che descrivi sono le preoccupazioni di tutti.

E come ho già scritto, la mia ipotesi che ci siano fondate ragioni per sperare di non ritrovarsi immediatamente in mezzo al guano è appunto niente più che una speranza, sia pure basata su qualche fondamento.

Ma lo scenario che descrivi non è, purtroppo, da escludere, figuriamoci.

Magari avessimo certezze....

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Chi vuol essere lieto sia..

Tutto giusto, caro Contea.  Ho fatto le mie considerazioni partendo da un sistema valoriale ipotizzato per la famiglia Biasin  e su 4 nozioni di economia aziendale, ma certezze non ne ha nessuno.

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Bene, io a certi commenti non replico più, direi che si commentano da soli e sono figli di chi li scrive, a leggerli più che le risate, provo tanta pena e compassione. Ma lasciamo perdere. Dato che qui gli ottimisti positivisti sono la minoranza, aspettiamoci allora che vada tutto a quel paese, e che torni il Tonnellotto, Aletti, Mbock, etc citati più volte ultimamente, così queste persone saranno contente di aver avuto ragione. Poi se non si avvererà magari saranno pregati di farlo notare, e, magari, in maniera sana, scusarsi, che non fa mai male.

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17 minuti fa, goffi ha scritto:

I vari Tonnellotto , Aletti , Pontrelli e io ci aggiungerei anche Fantinel , quest'ultimo anche condannato per aver sottratto un bel malloppo dalle casse alabardate , non sono stati citati a caso , sono stati gli ultimi presidenti dell'Unione prima dell'avvento di Biasin , poi tutti sperano che uno sceicco si innamori di Trieste e porti la Triestina in Champion , ma i personaggi che si sono susseguiti sono questi e un po' di preoccupazione sulle sorti dell'Unione visti i precedenti  mi sembra più che normale .

Siamo sempre là @goffi, bisogna anche considerare che di fatto nessuno di questi ha davvero comprato l'unione da un acquirente che l'ha messa in vendita come "si deve" in questi casi.  Con Tonnelloto siamo molto border line, dopo di lui proprio no. Salvataggi dai fallimenti, tribunali, fuffignezi vari. E naturalmente questo fa tutta la differenza del mondo.

  • Grazie 1
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14 ore fa, gimmi ha scritto:

se si fanno le cose seriamente, i compratori possono essere seri. E non sono affatto convinto che non ci siano potenziali compratori seri, come già scrissi a suo tempo. Per tutta una serie di motivi Trieste è una buona piazza per qualcuno che voglia investire nel calcio ed è una buona piazza per investimenti diversi che poi possono trovare nel calcio un mezzo di promozione, che poi è quasi la stessa cosa.  Vediamo come negli ultimi anni investitori esteri che entrano in questo mondo ci sono, non ci sono solo i personaggi da avanspettacolo che abbiamo collezionato in serie nel post Berti.

Non sappiamo cosa può accadere dopo la disgrazia occorsa, ma di un cosa sono certa. SE e ribadisco SE maiuscolo grande quanto una casa, la famiglia Biasin deciderà di vendere, lo farà nei modi migliori e più seri e non chiederà al compratore cifre impossibili. Quindi sono tranqullissimo da questo punto di vista.

Né dovremo aspettare troppo per capire come si muoveranno, visto che l'iscrizione al campionato e il ripianamento del bilancio sono entrambi alle porte.  Un mesetto e capiremo meglio.

Oh la! 

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12 ore fa, Calcio74 ha scritto:

C'è chi pensa ad una società in mano ai parenti di Biasin ma senza Milanese....io invece non mi sento di escludere, in caso di cessione societaria, ad un accordo per mantenere Milanese dentro la nuova eventuale società con qualche incarico. Mi sembra quest'ultima un'ipotesi più realistica rispetto alla prima.

 

Magari come responsabile della comunicazione... 

O magari come responsabile dei rapporti con le istituzioni 

O magari come DS

 

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In questo momento ogni pensiero è lecito, può accadere di tutto, e per quanto possa immaginare che la Triestina sia uno degli ultimi pensieri, al momento, della famiglia Biasin (giustamente), sono anche convinto che non la cederanno a gratis o poco via al primo che arrivi (truffatore o persona seria che sia), ma che in un determinato lasso di tempo valuteranno le eventuali proposte (che prima o poi comunque arriveranno)  e sceglieranno per il meglio. 

 

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23 minuti fa, Giova80 ha scritto:

In questo momento ogni pensiero è lecito, può accadere di tutto, e per quanto possa immaginare che la Triestina sia uno degli ultimi pensieri, al momento, della famiglia Biasin (giustamente), sono anche convinto che non la cederanno a gratis o poco via al primo che arrivi (truffatore o persona seria che sia), ma che in un determinato lasso di tempo valuteranno le eventuali proposte (che prima o poi comunque arriveranno)  e sceglieranno per il meglio. 

 

Ma infatti.....queste sono le cose logiche.    Cosa farei io se fossi  uno dei figli di Biasin   e quindi  cugino di secondo grado di MM e RM cioe' parente stretto?  Analizzo la situazione  (quanto speso nei 6 anni, cosa c'e' in ballo dal punto di vista calcistico ma soprattutto immobiliare)  e se questo secondo punto  mi puo' far rientrare  abbondantemente dall'impegno,  anche considerando la motivazione  affettiva che ha portato mio padre a fare questo  investimento/divertimento nel suo luogo di origine,  proseguo col progetto e lascio  1-2 anni a mio cugino controllando il suo operato.  Magari  Faccio fare il Presidente a Di Pietro (mi pare si chiami cosi' quello della loro squadra australiana) che e' gia' nel calcio.     Fra  1-2 anni  vedo a che punto e' il mio investimento,  considero  gli eventuali  personaggi  interessati a comperare e se sono reali e non  fantasie,  posso discutere. Nel Frattempo faccio un programma di spesa con   M.M. e con R.M per  i prossimi  1-2 anni. con richiesta ovviamente di rendiconto.       Penso che qualsiasi   famiglia normale di imprenditori farebbe cosi. 

Altra cosa sarebbe se la loro azienda in Australia fosse in piena crisi ma  pare che   non lo sia per nulla  e comunque le societa' calcistiche fanno parte della finanziaria di famiglia almeno cosi' mi par di aver capito. Cose affrettate  mi lascerebbero perplesso.

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Pensa che rider DiPiero che fa i rendiconti de spesa dei ultimi anni… 

“scusi dott. MM può venire qui? Si in Australia. Si subito. Si adesso. No non sarà una cosa breve. Si tutte le carte. Si di tutti gli anni”

Modificato da Euskal Herria
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ma... per tutti quei che ipotizza addirittura che la famiglia non paghi l'iscrizion... non ghe passa per la testa che questo volessi dir chiuder la Società e ripartir con un novo nome da categorie infime e perder tutto el valor, poco o tanto che sia, della Società?? veramente se pensa che i podessi esser cussì... ehm ehm... 

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