SandroWeb Inviato 19 Maggio 2022 Segnala Condividi Inviato 19 Maggio 2022 GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2022 - "Abbiamo portato i campioni d'Italia a gara3 e non posso che essere contento".Il tecnico della Pallanuoto Trieste Daniele Bettini esorcizza con un sorriso il rammarico per aver sentito il profumo della finale scudetto, a soli cinque metri di distanza, poi sfumata nella "bella" della Mompiano che mette in acqua Brescia e Pro Recco per la finale, e Savona-Trieste per il terzo posto; l'ultimo con il biglietto della Champions League allegato.«È un peccato per come è andata a finire perché ci siamo andati molto ma molto vicini - commenta il tecnico degli alabardati a bordo piscina - siamo partiti nuovamente con il piede sbagliato con la differenza che questa volta non siamo riusciti a recuperare lo svantaggio».È un passo, comunque in avanti, che Trieste compie nel suo percorso di crescita che quest'anno l'ha portata a varcare le porte dell'Europa: «Avevamo di fronte i campioni d'Italia e abbiamo dato tutto quello che avevamo. Abbiamo sbagliato tanto ma la strada presa è quella giusta - continua l'allenatore ligure - Ci aspettavamo un inizio così, loro sono difficili da arginare in ogni parte del campo e non possiamo dire di non averci provato. Purtroppo dovevamo dare qualcosa di più all'inizio per cercare di limitarli e rallentarli - continua nella sua analisi Bettini - Quel 9-8 a poco dalla fine in gara2? È un rammarico, non un incubo perché sono orgoglioso di quanto fatto dai ragazzi in questa stagione e in queste tre semifinali pazzesche, bellissime, tirate e sentitissime da ambo le parti. Abbiamo portato i campioni in carica in gara3, quasi buttati fuori in gara2».Anche il clima ha inciso su una partita in cui forse per la prima volta Trieste ha preso piena contezza dei suoi mezzi, all'altezza di una sfida non più impossibile.«In gara1 forse c'era maggiore spensieratezza ed è un fattore che ha influito come tanti altri. Neanche il Brescia si aspettava di arrivare con noi sino a qui e credo siano state tre partite equilibrate per il gioco espresso. Dobbiamo sempre ricordarci che il nostro è un percorso, non un salto, e in questa strada mettiamo anche questo buon risultato; ora ci prepariamo per il terzo posto e vediamo cosa succederà». Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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