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I suntini sandrini di domenica 18 settembre 2022


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DOMENICA 18 SETTEMBRE 2022

- Una questione di gestione dei ritmi non ancora soddisfacente, che porta a perdere in equilibrio e solidità: dopo l'1-1 al Rocco di ieri è questo in sintesi il problema attuale della Triestina secondo il tecnico alabardato Bonatti, l'aspetto che spiega le tante occasioni concesse alla Pro Vercelli, a fronte di una costruzione offensiva dell'Unione più cospicua delle prime partite. «È stata una partita aperta - spiega Bonatti - con tante occasioni create ma anche concesse. Abbiamo espresso in fase di possesso un gioco più dinamico e lineare, non a ritmi elevati come dovremmo, quantomeno non nella corretta alternanza di ritmo. Quando cresce il ritmo siamo pericolosi, prendiamo campo e fiducia: sotto questo aspetto abbiamo espresso qualcosa in più rispetto alle due trasferte, anche grazie al Rocco che lo consente, però manca ancora qualcosa per concretizzare. Ma è chiaro che se tiri la coperta da una parte, perdi solidità, quella che avevamo mostrato nelle ultime due partite. Serve più equilibrio». Secondo il tecnico, non è una questione di modulo: «Cambiare sistema? Mi si potrebbe dire di mettersi a tre a centrocampo, ma io potrei rispondere che siamo già in quattro: il principio è che la palla va pressata, altrimenti concedi cambi gioco e sei costretto a rincorrere perché fuori posizione. La crescita deve essere di sistema: mantenere solidità e intensità, ma soprattutto gestire meglio i ritmi. I miglioramenti ci sono, ma a salti, dovremo essere bravi ad alimentare la crescita da una parte, ma senza perdere dall'altra». Di certo alla squadra non manca il carattere, visto il recupero finale: «Questa squadra ha voglia di dare soddisfazioni, forse talmente troppa che a volte tende a irrigidirsi, e questo spiega il finale di Novara. Ma si gioca sempre per vincere, anche dopo l'1-1 c'era la convinzione di cercare la vittoria. Sono convinto che quando cresceremo in condizione, fiducia e ritmo, saremo una versione migliore dell'attuale. Che non è da buttare, ma è una versione a cui manca ancora quella scintilla». Sul fatto che Ganz non abbia preso bene la sostituzione, Bonatti afferma: «Non l'ho visto, ero concentrato sulla partita perché le sostituzioni sono fasi sensibili, in cui c'è il rischio che si abbassi l'adrenalina. Ma se non l'ha presa bene, tanto meglio, non mi fa piacere se uno è contento di andare fuori. E poi si sa che un attaccante soffre la mancanza del gol, ma siamo tutti con lui».

- Il miglior momento difensivo della partita e due triplone di Frank Gaines a ricordare che non si diventa capocannonieri della A per caso. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", così in volata la Pallacanestro Trieste rovescia a Caorle un confronto con la Nutribullet Treviso che l'ha vista a lungo all'inseguimento. Una dimostrazione di lucidità e personalità. Il cantiere di Marco Legovich rimane comunque aperto. La pressione difensiva, il gioco in velocità, l'intensità ieri si sono visti solamente a sprazzi, c'è la sensazione che debba ancora venir raggiunto un equilibrio. L'ormai imminante arrivo del big man, Skylar Spencer, accelererà il processo.Chi si aspettava che Treviso-Trieste fosse un sontuoso duello tra esimi crivellatori di retine come Banks e Gaines sarà rimasto deluso: il pistolero ha lasciato la cartucciera a Memphis concludendo il match con un inconsueto zero mentre l'ex canturino per tre quarti della partita, prima dei fuochi d'artificio negli ultimi cento secondi, non aveva inciso. Il tabellino, alla fine, propone altri nomi da protagonisti. Frank Bartley, ad esempio, nominato Mvp della gara. Non è probabilmente l'applicazione della disciplina tattica fatta giocatore ma ha coraggio, fantasia e intraprendenza.Il settore lunghi biancorosso è giocoforza dimezzato: Lever è a bordo campo in tuta e con le stampelle a sostenere i compagni di squadra accanto a Sheqiri mentre Spencer è in arrivo dagli States. C'è ancora Marcius ma dal 2 ottobre, dalla palla a due contro Pesaro, non ci sarà più. Legovich di conseguenza parte con Pacher e Vildera, con l'ex trevigiano centro. Vildera alla fine si rivelerà una delle presenze più efficaci. Tra gli esterni l'ex più importante del match, Banks (le altre vecchie conoscenze di Valmaura nel roster di Nicola sono Cooke e Simioni) esordisce preso in consegna da Bartley. Completano lo starting five triestino Davis e Campogrande, con Gaines in panchina. Alla Nutribullet mancano Sokolowski, Jantunen e Jurkatamm.Punteggio minimo (8-6 Treviso al 5') con Trieste che per metà quarto colpice solo da sotto, con Vildera a far bottino. Al 6' dentro Gaines per aumentare la pericolosità perimetrale. Ne approfitta...Bartley per i due canestri di fila del +4 biancorosso (10-14). Fuoco di paglia: l'8-0 trevigiano ribalta la situazione e il quarto si chiude 18-16 per i veneti, con Banks a secco.Trieste continua a faticare in attacco, senza identità nè mordente, anche con qualche ragazzo in campo Treviso continua a condurre i giochi, allungando sul 27-18 con la tripla di Iroegbu (14'). Campogrande monotematico spara a salve non provando nulla che vada oltre il tentativo da tre (0/7 alla fine), macina punti Vildera che non è l'uomo da cui te lo aspetteresti, dall'altra parte la concretezza di Sorokas è impressionante. 37-23 al 17'. Bartley si accende a sprazzi, ma quando lo fa si sente e riporta lo scarto in cifra singola. All'intervallo sul 37-29.La prima tripla dell'incontro di Trieste, con Bartley, apre il terzo quarto. Il bis concesso dal torello biancorosso - il più anarchico della truppa ma anche il più efficace - innesca la rimonta (43-39 al 25'). Altra frustata dai 6,75 con fallo subito in aggiunta e convertito a canestro. Dieci punti in neanche cinque minuti. La prima bomba a segno che non viene sganciata da Bartley arriva da Gaines a 100 secondi dallo scadere del quarto. Al 30' 56-50 con Bartley a quota 20.Il parziale conclusivo vede per cinque minuti la situazione cristallizzata, con la misera di 5 punti a testa e una sequela di errori e forzature. Vildera e Pacher lanciano un avvertimento ai trevigiani (61-59 a 4' dalla sirena). Il resto lo fa Gaines. A 105 secondi dalla fine porta Trieste a -1, nel possesso successivo di nuovo da tre firma il sorpasso. Difesona triestina che paralizza Iroebgu, in transizione Deangeli sbaglia da sotto ma si riscatta arpionando nel ribaltamento di fronte un rimbalzo che dà il la al contropiede e al docile sottomano di Davis che chiude i giochi.

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