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I suntini sandrini di domenica 18 dicembre 2022


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DOMENICA 18 DICEMBRE 2022

- Contava vincere, contava solo vincere e la sua Triestina lo ha fatto con la perla di Minesso ma soprattutto con una tenuta ordinata nella ripresa, la cui diretta conseguenza è la seconda partita interna consecutiva senza reti subite. Come scrive Guido Roberti su "Il Piccolo", Massimo Pavanel chiude l'andata con due squadre alle spalle, di questi tempi buoni motivi per sorridere seppur con raziocinio. Il cammino salvezza è ancora lungo. «Sono già due o tre partite che abbiamo trovato come coprire bene il campo, avendo di più tutte le caratteristiche dei giocatori al loro posto, sacrificando qualcosa con gli esterni ma con densità a centrocampo. Riusciamo a fare appoggi vicini più facilmente, una strada buona da percorrere. La partita era molto difficile ma l'abbiamo interpretata bene». Una vittoria in una situazione di emergenza, tra squalifiche e assenze la coperta era corta. Anche questo un segnale prezioso. «Ne avevo undici con i cambi quindi non avevo dubbi, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare contro una squadra che ha nei due quinti i giocatori più importanti, Bariti e Villa. Non era facile ma abbiamo contenuto bene». La Pergolettese ha fatto poco o nulla nel secondo tempo, qualcosa di più nel primo tempo ma Mastrantonio grandi pericoli non ne ha occorsi. Sia con la difesa a quattro che addirittura nel finale con linea a cinque in fase difensiva. «Abbiamo difeso molto bene sugli esterni, ci abbiamo lavorato in settimana prevedendo diversi cross ma i miei sono stati bravi e faccio una nota di merito alla difesa, era la prima volta con questa disposizione e sono stati molto bravi». Il tecnico sull'uomo decisivo Minesso. "Un gol importante per lui e per tutta la nostra società, che ha investito su questo giocatore per quello che può e potrà dare». Una evidenza di questa Triestina è la grave difficoltà fuori casa. Con Massimo Pavanel il gioco in casa si è pur visto, in trasferta sono ben sei le sconfitte consecutive della squadra, quella di Sesto San Giovanni sotto gestione Bonatti, e le cinque con il tecnico veneto. All'orizzonte l'ardua sfida al Pordenone al Teghil di Lignano. «In casa noi abbiamo sempre fatto prestazioni, e raccolto meno di quanto meritavamo, il problema è di come ci siamo espressi fuori, è li che dobbiamo fare il passo avanti».

-  Ripartire dopo la sconfitta contro Brindisi per voltare pagina e portare a casa punti preziosi in chiave salvezza. Voglia di riscatto, in casa Pallacanestro Trieste, alla vigilia del match che questo pomeriggio alle 18, sullo storico parquet di Masnago, metterà la formazione di Marco Legovich di fronte alla Openjobmetis Varese. Settimana di lavoro al completo per i biancorossi, come racconta l'assistant coach Andrea Vicenzutto. «Dopo la sconfitta di domenica scorsa abbiamo lavorato per mettere l'accento sulle cose positive fatte in una partita giocata contro una squadra importante come Brindisi, cercando di trasportarle sul match di questa sera in modo da preparare nel modo migliore una sfida che per certi versi sarà simile. Varese ha tanti punti nelle mani, dovremo essere bravi sia a limitare la loro capacità offensiva che essere equilibrati nel nostro ritmo offensivo per cercare di utilizzare quelli che sono i nostri punti di vantaggio contro la loro difesa. Ci troveremo ad affrontare il miglior attacco del campionato - continua Vicenzutto - sintomo di una squadra che ha fiducia e che sta giocando una buona pallacanestro offensiva. La loro caratteristica principale è quella di giocare usando moltissimi possessi, spingendo il ritmo di gioco ad altissimo livello, cosa che li rende particolarmente difficili da affrontare. È una squadra che può fare grandissimi parziali con giocatori come Johnson, Brown o Colbey Ross ma anche con altri tiratori come Woldentensae e Ferrero, in grado con il tiro dai tre punti di tirare fuori grandi parziali in pochissimo tempo. Su questo aspetto dovremo porre grande attenzione». Varese, reduce dai passi falsi contro Virtus Bologna e Pesaro, cerca il riscatto davanti ai propri tifosi come testimonia Guglielmo Caruso. «Torniamo in campo con la convinzione di ritrovare la vittoria davanti al nostro pubblico - racconta il centro della Openjobmetis - la chiave della partita sarà la continuità: dobbiamo essere costanti in tutti i quarti, una difficoltà che ci stiamo portando dietro da inizio anno anche se abbiamo mostrato dei miglioramenti in tal senso. Dobbiamo essere in grado di fare una partita solida per 40 minuti sia in attacco che in difesa e non dovremo regalare nulla ai nostri avversari perché sono una squadra che non possiamo sottovalutare». 

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