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I suntini sandrini di mercoledì 4 gennaio 2023


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MERCOLEDÌ 4 GENNAIO 2023

- Sul fatto che quella appena iniziata sarebbe stata per la Triestina una sessione di mercato movimentata, c'erano ben pochi dubbi. Ma le scintille dei primi giorni, fra trattative, tira e molla, rumors e smentite, fanno pensare che si possa andare ben oltre le previsioni. Anche perché - come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo" - oltre alle tante voci sui giocatori - e ce ne sarebbero ben cinque attualmente in fase avanzata di trattativa con l'Unione - continuano a susseguirsi anche quelle in ambito societario. In particolare tuttomercatoweb, portale che già nei giorni scorsi aveva rilanciato le news su un cambio di proprietà e su un presunto divorzio con Romairone, entrambe smentite dalla società alabardata, ieri ha annunciato che Francesco Lamazza (diesse della Vibonese con esperienze alla Cavese, alla Sambenedettese e al Messina) potrebbe essere presto il nuovo direttore sportivo della Triestina. Dalla società alabardata intanto filtra poco o nulla, ma almeno riguardo i giocatori che potrebbero presto arrivare a Trieste, qualche conferma arriva. Di alcuni obiettivi si sapeva già: in particolare l'interesse per il ritorno del difensore Alessandro Malomo, attualmente al Foggia, e la corte serrata per il centrocampista del Padova Umberto Germano, che avrebbe accettato alla fine la soluzione alabardata. Anche il nome dell'attaccante 25enne del Crotone Gabriele Bernardotto, era in qualche modo già emerso. I due nomi nuovi accostati all'Unione sono invece Carlo Crialese e Matteo Scozzarella. Crialese, 31 anni, potrebbe essere il nuovo terzino sinistro, ruolo nel quale certamente la Triestina vuole qualcosa di nuovo: attualmente il giocatore milita nel Crotone con il quale in questo primo scorcio di stagione ha collezionato 8 presenze. Per lui in precedenza tanta esperienza in serie C con Pro Vercelli, Perugia, Bassano, Juve Stabia, Cremonese ed Entella, e proprio con i liguri Crialese tre anni fa ha fatto anche 11 presenze in serie B. Ma il nome più suggestivo è decisamente quello del centrocampista Matteo Scozzarella, triestino classe 1988, cresciuto nel San Giovanni e uno dei pochi "muli" a raggiungere la serie A (44 presenze). Il suo percorso, che dopo l'infanzia nella società rossonera di Spartaco Ventura è proseguito con l'Itala San Marco prima del lancio verso l'Atalanta, non ha mai incrociato l'Unione, ma adesso potrebbe essere finalmente arrivato il momento di giocare con la squadra della sua città. Scozzarella attualmente è al Monza, dove non sta giocando: la scorsa stagione in serie B, dopo tre presenze nella parte iniziale della stagione, si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, restando fuori fino a fine campionato. Giornata movimentata anche per altri club del girone A. L'Arzignano, che domenica affronterà la Triestina, ha preso dal Trento il trequartista Luca Belcastro, mentre è ufficiale l'arrivo di Davide Voltan alla capolista Feralpisalò. E mentre il Renate riceve in prestito dal Modena il centrocampista Jacopo Nelli dal Modena, il Trento continua a bussare alla porta del Pordenone per il difensore Barison. 

- Si apre la settimana più complicata della stagione della Pallacanestro Trieste. Lo scrive Roberto Degrassi oggi sul quotidiano locale: la sconfitta di Verona ha relegato i biancorossi al penultimo posto insieme a Napoli. Intanto l'accoppiata veneta Tezenis-Treviso, sulla quale si potrebbe fare la corsa salvezza, con una doppietta di vittorie è due punti sopra. Le ultime due partite del girone d'andata (Scafati domenica all'Allianz Dome e poi la trasferta a casa di Banks al PalaVerde) mettono Trieste con le spalle al muro. Non si può perdere altro terreno. Anche perchè le situazioni di difficoltà si possono gestire se ci sono spirito di gruppo e la fame giusta. E qualche segnale dissonante affiora.I PROBLEMI Nel dopogara coach Legovich non le ha mandate a dire. «Sono deluso dalla prestazione di qualche ragazzo perché penso che davanti ad una partita del genere bisogna andare oltre ai problemi, con aggressività e volontà di costruire qualcosa assieme». Non ha fatto nomi esplicitamente anche se la risposta a una domanda sulla prova negativa di Pacher ha confermato che AJ era uno dei tipetti in questione. Gli altri? Si possono solo fare supposizioni. Di sicuro non sono andate giù le otto palle perse da Davis così come l'impiego di Deangeli da ala forte nell'ultimo quarto si può leggere come una bocciatura della prova di Lever.L'unica certezza è che la Pallacanestro Trieste non ha...certezze. O ne ha troppo poche. I biancorossi hanno punti di riferimento per due ruoli e mezzo, considerando come mezzo l'impiego parziale di Bartley da "3". Per quanto riguarda il settore ali e lunghi ogni gara diventa un rebus. Spencer sarà quello, eccellente, delle ultime due gare o l'anonimo 5 di buona parte dell'andata? Pacher sarà una presenza o si estranierà dalla lotta tirando quattro volte in 24 minuti come a Verona? Lever sarà in giornata sì o no? Campogrande darà continuità alla prima bomba a segno o si smonterà al primo errore senza mai provarci da due? Generosità e sbattimento in difesa tolgono i punti interrogativi su Vildera e Deangeli ma è difficile che da loro arrivi una produzione offensiva significativa.In sintesi, va bene che prima bisogna pensare a quello che si ha in casa come si ricorda in casa biancorossa, ma un elemento davvero affidabile tra ali e lunghi farebbe dannatamente comodo e pure in tempi rapidi. Il nome in cima alla lista dei desideri dei tifosi si sa (Parks) ma i giocatori sotto contratto con altri club dipendono dalle loro strategie, quindi il primo giro d'orizzonte sarà - se sarà - inevitabilmente su chi è a spasso. Vista la resurrezione di Spencer dovendo azzardare il nome del più traballante sembra proprio Pacher.DAVIS Si ha un bel dire nessuno legge i social quando sappiamo che un'occhiata la danno tutti. La lettura diventa particolarmente interessante quando si tratta di giocatori Usa visto chedi solito gli sfoghi sui social sono la fotografia del loro pensiero. In casa PallTrieste Corey Davis è quello che più ama raccontare di sè. Nella notte post Verona ha scritto: «Smetti di depositare energia nelle persone e nelle situazioni se l'energia non viene restituita. Non sei un caricabatterie. Trasforma quell'energia che dai, verso l'interno. Concentrati su di te». Più che un'autocritica per una pessima prova suona come malcontento nei confronti di qualcuno. Per una squadra che ha bisogno di compattezza e intensità esistono modi migliori per iniziare la settimana più difficile.Rispetto a prima dell'arrivo di Ruzzier Davis gioca in media tre minuti in meno segnando gli stessi punti a partita (una dozzina). A Verona però ha effettuato il minor numero di tiri, appena 5 in 28 minuti. Gaines, ad esempio, ne ha tentati 14 (con 11% nelle triple) restando sul parquet tre minuti in meno. Davis ha giocato 21 minuti da play e sette da guardia. Le 8 perse sono il massimo stagionale. Come Ruzzier ha patito la fisicità di Casarin.

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