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I suntini sandrini di giovedì 26 gennaio 2023


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GIOVEDI' 26 GENNAIO 2023

- Emanuel Terry è arrivato in biancorosso seguendo i consigli di un ex che ha vissuto l'esperienza italiana come trampolino di lancio per guadagnarsi la vetrina dell'Nba. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo" odierno, Javonte Green non ha dimenticato i suoi anni triestini e, da Chicago, è stato decisivo nella scelta di un giocatore che arriva per mettere la sua fisicità e il suo talento al servizio di Marco Legovich. Terry ha iniziato da pochi giorni il suo percorso con la maglia della Pallacanestro Trieste e sta lavorando duro per inserirsi nel gruppo e prepararsi al suo esordio in campionato.L'ARRIVO A TRIESTE «Non avevo mai sentito parlare di Trieste, è stata un po' una scelta alla cieca, ovviamente ho fatto le mie ricerche come faccio sempre quando viaggio. Decisiva è stata la chiacchierata che ho fatto con Javonte. Siamo amici, l'ho conosciuto qualche anno fa durante una Summer League e quando gli ho chiesto cosa pensasse mi ha detto di cogliere l'occasione al volo. Mi ha detto che sarà una bella esperienza e di fidarmi dell'ambiente, che il posto è meraviglioso: che la squadra ha bisogno della mia energia e che qualunque cosa riuscirò a fare sarà di aiuto. Sinceramente non vedo l'ora di far parte di tutto questo».PRIME IMPRESSIONI «Sono stato accolto alla grande dai compagni di squadra. Quando vai in una nuova squadra, e l'ho fatto molte volte negli ultimi cinque anni, devi ricominciare ad imparare gli schemi, e devi farlo nel giro di pochi giorni. I miei compagni di squadra hanno fatto un grandissimo lavoro per rendermi semplice il processo, per assistermi nel capire le diverse posizioni, per inserirmi nel sistema. Il modo di giocare qui mi ricorda quello al quale ero abituato ai tempi del college, molto pick and roll, molti giochi in uscita dai blocchi. Il coach e i compagni hanno fatto di tutto per accelerare l'inserimento, mi hanno dato il libro degli schemi, un sacco di carta, un sacco di filmati già prima che arrivassi, hanno risposto a qualunque domanda facessi loro».IL RAPPORTO CON IL COACH «Marco Legovich è una gran persona. Avevo già parlato con lui un paio di volte quando ero ancora in Corea del Sud, è molto contento di avermi portato a bordo. Mi ha solo chiesto di giocare duro e determinato. Ho questa bellissima sensazione che quando una persona, fra tutti gli individui che ci sono nel mondo, sceglie me, io devo rispondere facendo del mio meglio per far rimanere questa squadra forte almeno quanto lo è ora, perché è forte indipendentemente da quello che potrebbe sembrare dalla classifica. Io devo solo far trasparire la persona che sono per essere d'aiuto, e ringrazio il coach per aver avuto la fiducia nel credere che io possa fare tutte queste cose».CARATTERISTICHE Più ala forte o più centro? In quale ruolo, Emanuel Terry preferisce giocare? «Ho affrontato molte situazioni tattiche nelle quali c'era bisogno di me per occupare il pitturato e altre nelle quali mi è stato chiesto di creare spazio sul perimetro. In generale faccio quello che il coach mi dice di fare e quello di cui la squadra ha bisogno. Se devo scegliere, penso che da ala io riesca ad esprimere meglio la mia pallacanestro».IL CAMPIONATO «Conosco un paio di giocatori delle altre squadre: Jacorey Williams, che incontrerò proprio domenica quando Napoli arriverà a Trieste, e Ky Bowman. È divertente vedere come il mondo della pallacanestro sia così piccolo e ci sia una così bella atmosfera. Girando per il mondo per tanti anni prima o poi ti imbatti in vecchi compagni di squadra, gente che non vedevi da tempo, ti fai nuovi amici. Anche se non conoscevo nessuno dei nuovi compagni di squadra, dopo soli due giorni ho la sensazione di essere in una famiglia, dove ognuno è legato agli altri, ed è veramente bellissimo farne parte

- Mancano tre giorni all'importantissima sfida con il Trento di domenica (inizio ore 14.30) e cinque giorni alla fine della sessione del mercato invernale. Come scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno, logico che in casa alabardata siano ore frenetiche tra la volontà di dare subito ulteriori rinforzi a Pavanel in vista dello scontro diretto per la salvezza e la realtà delle difficili e caotiche trattative degli ultimi giorni di mercato. Soprattutto quando oltre che in entrata, si è alle prese anche con numerose operazioni in uscita. Il principale obiettivo della Triestina, e ormai lo sanno anche i muri, al momento è un attaccante. Proprio per questo si era sondato nei giorni scorsi Bortolussi (ormai approdato al Padova) e si è insistito con De Marchi dello stesso Padova (obiettivo più raggiungibile) ma senza escludere altre piste. A questo proposito la società alabardata sta tentando un difficile colpaccio, quello di arrivare a Facundo Lescano, il bomber italo-argentino classe 1996 attualmente al Pescara da dove in effetti, dopo aver segnato 8 reti in 19 presenze, sembra in uscita. Protagonista e titolare fino a dicembre, da gennaio infatti Lescano è finito in panchina e il rapporto con la società abruzzese sembra essersi deteriorato. Ma per un attaccante che nelle ultime tre stagioni in serie C è sempre andato in doppia cifra (con Entella, Sambenedettese e Sicula Leonzio), è ovvio che le richieste siano tante e l'onerosità dell'operazione elevata. La Triestina però ci sta provando e avrebbe fatto un'importante offerta per Lescano, ma anche qui sembra ci sia la fortissima concorrenza del Padova. Operazione comunque molto complicata e la posizione in classifica dell'Unione offre poco appeal e non aiuta di certo. Intanto si concretizza un'operazione in uscita: Alessio Sabbione, uno dei più discussi dalla tifoseria in questi mesi di campionato, approda all'Alessandria. Il difensore centrale, partito capitano in questa stagione ma poi contestato per qualche errore di troppo, a dire la verità si è speso anche generosamente in più ruoli, finendo per ricevere i complimenti da Pavanel sul piano umano quando ha dato tutto sul campo pur essendo chiamato in causa all'ultimo momento ed essendo già in odore di partenza. Ma sono ore calde anche sul fronte dei portieri: Pisseri ha manifestato l'intenzione di fare le valigie, solo che a lungo per lui non si è fatta avanti nessuna squadra. Ieri sera però si è aperto uno spiraglio per la soluzione Monopoli, che sarebbe in vantaggio sull'Avellino. La società pugliese deve però prima cedere Nocchi, poi potrebbe puntare con decisione sul portiere alabardato che in questo campionato si è diviso i compiti con Mastrantonio. In caso di partenza di Pisseri, l'Unione avrebbe già pronta una soluzione: si tratta del portiere croato Kristjan Matosevic del Cosenza, che quindi eventualmente tornerebbe in alabardato dopo l'esperienza a Trieste tra il 2019 e il 2020. Dopo aver lasciato la Triestina, Matosevic si è messo in bella evidenza con la maglia del Cosenza, in serie B. In uscita dovrebbe esserci anche Furlan, per il quale si continua a parlare con il Pordenone

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