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Piaza Venezia


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cmq xe vero...ora da piazza venezia te rivi sin in piazza della borsa tranquillamente, xe un "area pedonale" intermittente, ma xe bel farghe una passeggiata, sperando che ora, pian pianin, i riqualifichi la città vecia con botteghe, pub, hotel e ristoranti...anke se za nato qualcosa!

devo dir in generale k me piasi come k sta diventando la nostra vecia ma sempre bella cittadina :lol:

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Za i ga cominciado a far i deficienti: vandali in azion (dal Piccolo de oggi)

I vandali imbrattano piazza Venezia

Scritte sui cubi in pietra di Aurisina

di PIETRO COMELLI

Una sola settimana. È il tempo concesso dai vandali alla riqualificata piazza Venezia prima di colpirla. Armati di spray si sono accaniti sui cubi in pietra bianca di Aurisina, imbrattandoli con delle scritte incomprensibili ai più e riuscendo peraltro a farla franca. Un’azione durata pochi secondi rispettivamente vergando gli otto cubi di mezzo alla destra di Massimiliano e poi altri due alla sua sinistra. Doveva essere una scritta speculare, ma non ce l’hanno fatta a completarla. Evidentemente qualcuno deve averli disturbati.

Ma il gesto vandalico, visto il tipo di scrittura riconducibile al mondo dei graffitari, non è passato inosservato. Nonostante il freddo e la bora in molti si sono fermati, magari per la prima volta, a osservare la nuova piazza Venezia. La statua di Massimiliano tornata nel suo luogo d’origine, i masegni, la nuova viabilità e le aiuole. E da ieri anche le scritte laterali, che hanno preso di mira proprio quelle panchine squadrate. Risparmiando il basamento che slancia ancora di più l’imperatore del Messico.

Due file di pietra illuminate dai led che, subito dopo l’inaugurazione, avevano fatto arricciare il naso a più di qualcuno. Non solo per un motivo estetico che va a disegnare geometricamente la piazza; ma per la vecchia polemica sulle panchine e il loro utilizzo preferito dai barboni.

«Sono stato avvertito nel primo pomeriggio della presenza di questi geroglifici - racconta l’assessore Franco Bandelli, con delega ai Lavori pubblici - con sigle e numeri senza senso che al mattino non c’erano». Stando alla testimonianza fornita dall’assessore, insomma, i vandali non avrebbero colpito nella notte ma in pieno giorno. Intorno ai cubi sugli antichi masegni hanno lasciato le impronte delle scarpe sporche del terriccio seminato nelle aiuole. Un’altra firma, che non potrà essere utilizzata.

«I soliti cretini», dice il sindaco Roberto Dipiazza alzando la voce e anche l’attenzione su una vicenda che non vuole sminuire. Non a caso pochi mesi fa, oltre all’ordinanza anti-pipì, aveva firmato altre due direttive per sanzionare chi lorda i muri con la vernice e i manifesti. Un’attività illecita già sanzionata ma che, adesso, comporta una multa di 7mila euro. E non solo. All’atto della contestazione al trasgressore viene data un’alternativa: la cancellazione delle scritte al posto della denuncia penale. Solo che ieri gli autori dei murales non sono stati pizzicati sul fatto.

«Questi quattro cretini che rovinano il nostro Paese trovano sempre qualcuno pronto a difenderli. Dicono che le loro sono opere d’arte, invece farebbero meglio a stare zitti», rincara il primo cittadino: «Sono atti vandalici che costano alla comunità, penso al personale che bisognerà impiegare in orario straordinario per cancellare quelle scritte spray».

Un lavoro straordinario all’apparenza senza difficoltà. I cubi sono stati trattati con una soluzione anti-graffito e la vernice dovrebbe sparire con il semplice getto di un’idropulitrice. «Siamo stati lungimiranti. Avevamo messo in preventivo che qualcuno potesse divertirsi - spiega Bandelli - distruggendo il bene pubblico. Spiace per i tanti triestini che, come ricorda qualcuno, in questi giorni sono in pellegrinaggio in piazza Venezia».

Un sito sensibile, a quanto pare, che l’assessore ai Lavori pubblici proporrà di proteggere con l’«unica arma a disposizione: le telecamere». Una soluzione da affrontare martedì nella seduta della giunta Dipiazza, l’ultima dell’anno, per blindare definitivamente Massimiliano e le panchine a forma di cubo. «Così qualcuno potrà divertirsi solo a pensar male - dice Bandelli - e non a far del male».

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Sempre dal Piccolo de oggi:

MA L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI PROPENDE PER IL TRAFFICO LIMITATO A BUS E TAXI

«Pedonalizziamo l’area intorno a Massimiliano»

Il sindaco ha già incaricato il mobility manager di studiare le soluzioni. Presto un sondaggio sul suo blog

di ELISA COLONI

Pedonalizzare piazza Venezia. Oppure, in alternativa, trasformarla in zona a traffico limitato con transito permesso solo ad autobus e taxi. Sono progetti che il prossimo anno potrebbero diventare realtà. Nel mirino del sindaco Roberto Dipiazza e dell’assessore ai lavori pubblici Franco Bandelli sono i due brevi tratti di strada laterali della piazza, che collegano le Rive all’inizio di via Lazzaretto Vecchio e alla fine di via Cadorna (dove si trovano i ristoranti Grande Shanghai e Al granzo). «Piazza Venezia ora è troppo bella - spiegano il sindaco e l’assessore -. Evitare che auto e moto calpestino il masegno sarebbe il modo migliore per valorizzarla».

L’idea è partita proprio da Dipiazza, che l’ha lanciata in occasione della seduta prenatalizia della giunta. Lo stesso sindaco, prima di rilassarsi tra cenoni e regali, ha telefonato al mobility manager del Comune Giulio Bernetti per incaricarlo di studiare, assieme ai suoi tecnici, un piano di fattibilità. Ci vorranno circa sei mesi, durante i quali i triestini potranno anche dire la loro attraverso un sondaggio che sarà ospitato dal blog del sindaco.

Dipiazza e Bandelli tengono a sottolineare che «le due arterie che sfociano in piazza Venezia, ovvero via Cadorna e Lazzaretto Vecchio, non verranno interessate dal provvedimento», e resteranno quindi accessibili alle due e alle quattro ruote.

A questo punto, però, scattano le due ipotesi: pedonalizzazione o traffico limitato? La prima sta molto a cuore al sindaco ma è più complessa, perché la chiusura totale al traffico dei due tratti di strada a lati di Massimiliano comporterebbe lo spostamento del capolinea dell’autobus 10 e la modifica del percorso della linea stessa. Questo, a sua volta, renderebbe necessaria l’apertura di un tavolo con la Trieste Trasporti e con la Provincia (responsabile del trasporto pubblico locale).

La seconda ipotesi piace invece all’assessore Bandelli: «La pedonalizzazione è un sogno del sindaco, che condivido - spiega - ma è un progetto impegnativo. Credo che forse ci si potrebbe limitare a istituire il divieto di circolazione per i mezzi privati, permettendo così ai tassisti di continuare a lavorare sostando in piazza Venezia ed evitando di aprire con la Provincia e la Trieste Trasporti tavoli che allungherebbero i tempi e creerebbero maggiori difficoltà».

«Ora - aggiunge Bandelli - lasceremo lavorare i tecnici. E tra qualche mese decideremo. Per noi è molto importante ascoltare le opinioni dei triestini. Auspico che in tanti esprimano un giudizio su questo progetto utilizzando il blog del sindaco Dipiazza. Uno strumento attraverso il quale in questi giorni siamo stati sommersi dalle dichiarazioni entusiaste della gente per la riqualificazione della piazza. A prescindere dalla scelta finale - conclude Bandelli - l’importante è che un gioiello come piazza Venezia venga valorizzato al cento per cento. Abbiamo rifatto la piazza, recuperato il masegno originale per la pavimentazione: la chiusura al traffico, totale o parziale, sarebbe la ciliegina sulla torta».

La ritrovata «casa» di Massimiliano d’Asburgo, inaugurata lo scorso 19 dicembre (e già caduta preda dei vandali), diventa quindi il possibile prossimo teatro di rivoluzioni urbanistiche in centro città. Se l’ipotesi Dipiazza-Bandelli si concretizzasse, infatti, non sarebbe più possibile per automobilisti e scooteristi utilizzare piazza Venezia come accesso alle Rive da via Lazzaretto Vecchio e, viceversa, non ci si potrebbe più immettere in via Cadorna arrivando dalle Rive. Un esempio: se si transitasse in via Lazzaretto Vecchio (senso unico verso piazza Unità), si dovrebbe svoltare a sinistra in via degli Argento (poco prima di piazza Venezia) per immettersi sulla contro-corsia sulle Rive e tornare indietro verso Campo Marzio; altrimenti, per arrivare direttamente sulle Rive, bisognerebbe procedere dritti lungo via Lazzaretto Vecchio e via Cadorna, fino a via Venezian, per girare poi a sinistra.

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Savemo che i cretini speta de aver muri novi e bianchi per far disegni (sic) e schifezze varie. Bastava metter un tre telecamere (senza avvisar nissun) e te li ciapavi sul fatto.Spero che ghe servi de lezion al nostro Sindaco che va a caccia de "pisoni" e de mendicanti. Viste le spese sostenude per meter a posto le piazze diria che saria utile anche zercar de far in modo che le resti tali. :vino::vino:

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le telecamere credo che senza i avvisi no le pol eser mese x via dela privacy.

però efetivamente pizigarli no saria mal...oltre farghe netar ghe faria comunque pagar economicamente el danno.

come arlon, me piasi i grafiti (certi xè opere d'arte) ma su posti adatti...no x far vandalismo fine a sè stesso. :0:

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le telecamere credo che senza i avvisi no le pol eser mese x via dela privacy.

E per fortuna :-S za semo pieni, ghe mancasi che se posi meterle a caso.

Se la gente xe ignorante, se migliora l'istruzion e la informazion (e posibilmente le legi), no se limita la privacy de chiunque.

Questo come conceto general..

Disemo che telecamere in stazioni e piaze me pol andar ben.. basta che sia in pochi loghi "strategici". Me da fastidio personalmente la difusion a tapedo che porta a gaverghene per ogni via, tanto che te son spiado praticamente continuamente.

No me ruga saver che son spiado co' entro in stazion, ma se paso davanti la botega de quartier che ga telecamere per ogni canton per paura de no se sa cossa.. beh, sì.

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