tommy781 Inviato 9 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Dicembre 2005 il governo ha rifinanziato il “Fondo Triesteâ€, stanziando quattro milioni di Euro per la nostra città e due per la città di Gorizia, come saprete lo stanziamento era stato annullato in sede di finanziaria e sarebbe stato un grave colpo alla nostra economia e voleva anche dire stop alla grande vviabilità in corso d'opera. ora stanno trattando per la benzina agevolata che è garantita fino a tutto il 2006 e poi dovrebbe sparire, si spera che l'agevolazione possa rimanere ma sarà l'unione europea a dire l'ultima parola. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Stefano79 Inviato 9 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Dicembre 2005 Ma a parte el discorso benzina, sto fondo Trieste a chi xè destinado? Volesi capir come funzia Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tommy781 Inviato 9 Dicembre 2005 Autore Segnala Condividi Inviato 9 Dicembre 2005 il fondo trieste dal dopo guerra ad oggi ga sostenudo (e salvado) la nostra città a livel economico, xe da quel fondo che riva i soldi per la maggior parte dei lavori pubblici, per riqualificar el territorio e per le grandi opere che adesso vedemo realizzar. negli anni xe stado sperperado con interventi a pioggia non miradi che lo ga reso poco visibile per i cittadini ma che ga sostenudo in modo importante l'economia nel suo complesso. in pratica se i ne taia el fondo, vista l'irrisorietà del nostro territorio e della scarsità degli abitanti le casse del comun e della provincia le saria ridotte all'osso e poi saria dolori per qualsiasi tipo de lavor. gavemo avudo una marea de agevolazioni de cui se sa poco. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cenerentola82 Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 13 Dicembre 2005 Da www.nuovofriuli.com: Il Fondo venne istituito con legge dello stato nel lontano 1955, e da allora ha portato ad aziende, enti ed associazioni cittadine una cifra strabiliante, che si avvicina, se consideriamo gli indici di rivalutazione che ci aiutano a capire meglio quale sarebbe il suo valore attuale, ai 6.200 miliardi di lire. Originariamente la funzione era quella di “salvagente finanziarioâ€, destinato, per fare solo qualche esempio, alla costruzione del Molo Settimo, del Porticciolo di Grignano, del pontile dell’Oleodotto, del Centro Tumori e del liceo classico “Petrarcaâ€; alla ristrutturazione del Teatro “Verdi†e all’infrastrutturazione della Grandi Motori; al restauro del museo Revoltella; alla realizzazione di insediamenti a Borgo San Sergio e nel quadrilatero di Rozzol Melara; a stanziamenti a favore dell’Ezit e dell’Ospedale di Cattinara. “Ed ora, nella fase dell’allargamento ad est dell’UEâ€, sostiene il consigliere regionale della Margherita Cristiano Degano, “il Fondo potrebbe e dovrebbe essere rivalutato come uno strumento capace di contrastare possibili fenomeni di squilibrio nei confronti di limitrofe aree di frontiera, beneficiarie di più elevati aiuti comunitariâ€: Trieste, infatti, che a partire dal 2006 non potrà più godere dei fondi dell’Obiettivo 2 (che sovvenzionava le aree a declino industriale), versa in una situazione di netto svantaggio rispetto alla Slovenia, che si appresta a ricevere un mare di contributi da parte dell’UE. Dal 2002 i finanziamenti destinati al Fondo Trieste hanno iniziato a subire una inarrestabile discesa. “Se fino al 2002â€, spiega Degano, “erano garantiti 30 milioni di euro all’anno, nel 2003 da Roma sono arrivati solo 23,6 milioni; nel 2004 si è scesi a 13 milioni per arrivare ai 5 milioni del 2005â€. Il 25 marzo del 2005 la Commissione Consultiva del Fondo Trieste (costituita dal sindaco di Trieste Roberto Di Piazza, dal Presidente della Provincia di Trieste Fabio Scoccimarro e dai consiglieri regionali Bruno Marini di Forza Italia, Maria Teresa Bassa Poropat dei Cittadini, Igor Dolenc dei DS, Sergio Dressi di Alleanza Nazionale e Cristiano Degano della Margherita) ha ripartito gli ultimi 5 milioni. Il settore favorito è stato quello della produzione industriale ed edilizia, cui sono stati assegnati un milione e 600 mila euro, mentre per la ricerca sono stati messi a disposizione 700 mila euro e altri 600 mila euro sono invece stati destinati ai teatri, per investimenti vincolati all’acquisto di attrezzature come palcoscenici, poltroncine, proiettori.E l’unico a non sembrare affatto dispiaciuto è Roberto Di Piazza. Il sindaco di Trieste, in un documento di divulgazione dell’attività della Commissione risalente al 2003, si esprimeva in termini lusinghieri: “I risultati mi permettono di affermareâ€, scriveva Di Piazza, “che i fondi certamente vengono spesi bene. Considero indispensabile mantenere il finanziamento del Fondo per permettere ulteriori investimentiâ€. Il primo cittadino, però, dopo la mancata riconferma dei finanziamenti da parte dell’attuale governo nazionale, sembra non essere più della stessa idea: “Questo è un fondoâ€, ha accusato, infatti, il sindaco di Trieste “che ha garantito interventi a pioggia che non sono assolutamente serviti, migliaia di miliardi di euro che poi sono stati suddivisi in rivoli infiniti. Che, a loro volta, sono stati distribuiti a finanziare progetti senza progettualità . Il Fondo, invece, doveva essere utilizzato per far decollare l’economia. E poi, abbiamo ricevuto 3,7 miliardi di euro. Mi domando: ma dove sono finiti?â€. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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