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bimba lasciata morire perchè indemoniata


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Lasciata morire di stenti perché «posseduta dal demonio»

Per il magistrato la coppia non le dava da mangiare e da bere: quando piangeva veniva picchiata

BARI La madre della bimba di 16 mesi e il convivente condannati a 30 di carcere per omicidio volontario

BARI — La fecero morire di stenti a 16 mesi, senza sfamarla e senza darle neppure da bere. Non si curarono mai di lei perché la consideravano un ingombro per la loro storia. Per questo la mamma della piccola Eleonora e il suo convivente sono stati condannati ieri a 30 anni di reclusione per omicidio volontario pluriaggravato. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Bari, Marco Guida, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Il giudice ha accolto le richieste avanzate dal pm, Emanuele De Maria, che era partito dalla pena dell'ergastolo e, per effetto dello sconto di pena previsto dal rito abbreviato, aveva chiesto la condanna degli imputati a 30 anni. Il giudice ha assegnato un risarcimento simbolico dei danni, pari a un euro, al padre legittimo della bimba morta, che si era costituito parte civile al processo chiedendo un più cospicuo risarcimento. I due imputati sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e sospesi dalla patria potestà durante la pena. La piccola Eleonora morì il 7 gennaio 2005 mentre veniva portata in ambulanza all'ospedale San Paolo di Bari. La mamma ventiquattrenne e il suo convivente, un pregiudicato di 44 anni, furono arrestati subito dopo i fatti e sono ancora in carcere. Durante l'interrogatorio non tentarono neppure di dire una mezza bugia: di non avere soldi a sufficienza per sfamare la loro piccola. Le indagini svelarono subito lo stato di assoluta trascuratezza in cui veniva tenuta la bambina, odiata, perché nata da una relazione occasionale che la mamma aveva avuto quando si prostituiva in Emilia Romagna, con il consenso del marito, che riconobbe la piccola poco tempo prima di separarsi dalla moglie. Quando era seduta nel passeggino Eleonora veniva legata e costretta a guardare il muro. E quando piangeva diveniva bersaglio del lancio di oggetti da parte della madre e del convivente. Nel garage trasformato in abitazione, sotto i portici di case popolari del degradato rione Enziteto di Bari, la piccola viveva con altri tre fratellini: due di quattro e uno di due avuti dalla donna dall'ex marito, e una bambina di pochi mesi avuta dal convivente. Ora i bambini sono affidati a una struttura protetta. Eleonora - secondo quanto ha accertato il pm - veniva alimentata pochissimo e quando è morta era ridotta ad uno scheletro: pesava cinque chili e 700 grammi, quanto un bambino di quattro mesi. Era lasciata in stato di abbandono e spesso veniva percossa. Durante l'autopsia i medici riscontrarono anche una doppia frattura a un braccio mai curata. L'obiettivo della donna e dell'uomo che viveva con lei era - secondo l'accusa - era liberarsi della bambina, anche perché i due erano certi che Eleonora fosse pervasa dal malocchio o posseduta dal demonio. La piccola veniva per questo lasciata sporca, al freddo, e sempre immobilizzata nel passeggino. Aveva piaghe da decubito, escoriazioni ed ecchimosi sul volto e sul corpo. E agli altri figli più grandi veniva consentito di tormentarla, trattandola come se fosse un pupazzo. Il modo più efficace, ma anche più triste, per raccontare della morte di Eleonora è racchiuso nelle parole che il pm pronunciò dopo aver ordinato l'arresto dei due imputati. «Ho visto - disse il magistrato - un mucchietto di ossa. Quel cadaverino mi ha ricordato le fotografie dei bambini costretti a vivere nel campo di concentramento di Auschwitz».

no go parole..

no rivo capir come la gente riva a esser così crudele! :sighsob:

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co leggio ste robe ciò me vien mal... ma povera ciò...

ma mi questi li rinchiudo in carcere a vita... non i se merita de viver una vita normale... come se pol farghe mal ai fioi... se non i la voleva i podeva conzarghela in qualche istituto... mi spero sempre che sia pazzia e che quindi non in sia in grado de capir quel che i fa perchè se i lo xe xe troppo orrenda un'azion simile

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Ora i gavarà davanti 30 anni per rifletter

se come no...sarà tanto se i starà dentro 5 anni...

la lege ostacola le adozioni e dopo gente simile ga fioi! ma le assistenti sociali dove iera? i fioi xe controlladi dal sistema sanitaio nazionale...nissun ghe xe passado per la testa de controllar?

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I ghe darà l'infermità mentale e dopo qualche ano de cura i sarà fora.

Come sto altro:

FERDINANDO CARRETTA ESCE DAL MANICOMIO STERMINO' FAMIGLIA

Ferdinando Carretta, l'uomo che il 4 agosto dell'89 stermino' e nascose i cadaveri dei genitori e del fratello, e' uscito dall'ex manicomio criminale di Castiglione delle Stiviere dov'era rinchiuso dopo 7 anni e mezzo. Carretta, che oggi ha 43 anni, e' stato trasferito in una comunita' riabilitativa di Forli' dopo il via libera del magistrato di sorveglianza di Mantova Marina Azzini. Carretta, dopo la strage era scappato a Londra. Nessuno lo aveva cercato, pensando che che fosse sparito insieme ai suoi familiari. Il 'giallo' della scomparsa dei coniugi Carretta desto' molta attenzione da parte dei media e dell'opinione pubblica. Poi, Fernando Carretta venne riconosciuto da un poliziotto, da li', il ritorno in Italia, la confessione del triplice omicidio, i processo, il riconoscimento delle sue condizioni mentali e la detenzione psichiatrica. In comunita', Ferdinando si fermera' un massimo di 6 mesi, poi, in base anche alle relazioni dei medici, il magistrato decidera' del suo futuro. E' probabile che Carretta possa quindi a breve essere liberato, anche se costantemente seguito dai servizi psichiatrici. Tra l'altro, l'uomo ha anche fatto appello per ottenere l'eredita', circa 700mila euro della famiglia che ha sterminato: soldi che in primo grado, invece, il giudice ha consegnato a Paola Carretta, la zia di Ferdinando.

Però xe de esser orgogliosi e l'importante xe venerdì 'ndar in piaza a strombazar coi tricolori al vento. :pianto: No posso più.

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no xè solo un infanticidio, se i ghe gavessi spaccà la testa o sofigada lo saria stado, qua se parla de TORTURE continue, puro sadismo. A sto punto, iera meio che sta povera picia la moriva prima, no voio neanche pensar ale sofferenze che la ga subido. Me auguro che i genitori gabbi quel che i se merita in carcere...

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Me auguro che i genitori gabbi quel che i se merita in carcere...

De solito chi abusa o maltratta minori no ga mai vita facile in canon......e meno mal digo aggiungo.

xè per quel che go scritto cussì...Mi son pacifista, no credo nella pena de morte, ma nel caso dei bambini ....occhio per occhio dente per dente... :baston::caregaintesta:

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:pianto::pianto::pianto::pianto:

ma cose se fa a esser così.Niente giustifica tutto questo ne l'ignoranza, la povertà niente ....che schifo....mi li chiuderia in un bunker senza cibo acqua e li laseria la a crepar. :incazzado: altro che pena de morte che così non i soffri.

I devi partir schifosi che non i xè altro!!!!

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Uccisa per ignoranza più che per cattiveria... un ergastolo in questo frangente no so a cosa servirebbe.

Aiuta a far capire il male fatto? No.

Serve come deterrente perché altri ignoranti lontani dal mondo non rifacciano la stessa cosa? No.

E' socialmente pericolosa? Non quanto una persona che compie un delitto sapendo di commettere qualcosa di sbagliato. Lei ignorava che fosse qualcosa di sbagliato.

Il carcere serve per punire , come deterrente perchè la gente non compia crimini ed a rendere innoque persone socialmente pericolose. Nessuno dei tre elementi viene soddisfatto in questo caso.

Mi rattrista sapere che nel nostro paese succedano ancora cose di questo tipo.

Siamo il paese di Vanna Marchi....

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