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Riqualificazion Trieste Nord


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per il Porto Vecchio sarà realizzata una rotatoria d’ingresso.

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Ma, vaben che va de moda (andava 20 anni fa, ma qua riva tardi, se vedi) far rotatorie..

..Se te me parli de strade ad alta capacità e te ghe zonti una rotatoria inveze de un semaforo/sotopasso/svincolo, alora xe la rotatoria stessa a far de TAPPO! (vedi desso che xe tanti che dal autostrada a Rabuiese scendi per Trieste.. co' xe trafico, xe tuto blocado!)

Infati, no servi i studi de simulazion per saver che una rotatoria non se fa tra strade dove che xe sai trafico, ma va messa dove che ne xe poco, per cui i semafori ralenterià inutilmente.

Modificato da Zithara
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xe che mi stamattina vardavo el silos... ma ghe ne xe solo che un col timpano triangolar! e nel imagine xe do, con un edificio in mezzo: i vol cambiar quele che xe, o costruir due edifici novi? me paiseria veder la scala de quel prospetto..

Temo che come spesso accade il progetto ha poco o nulla a vedere nè colla realtà esistente nè con la futura e d è stato approntato in una mezza giornata di lavoro con fotomontaggi di qualcuno mai stato sul luogo. Nè lo vedremo mai realizzato.

Ciò non toglie che verrà messo in conto milioni di euro.

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..Se te me parli de strade ad alta capacità e te ghe zonti una rotatoria inveze de un semaforo/sotopasso/svincolo, alora xe la rotatoria stessa a far de TAPPO! (vedi desso che xe tanti che dal autostrada a Rabuiese scendi per Trieste.. co' xe trafico, xe tuto blocado!)

Ma la xe una situazion provvisoria dove *tutto* el traffico vien incanalado da una strada a scorrimento veloce in una che xe tappada dal semaforo de Aquilinia. No me par che prima che i fazesi la rotatoria fossi scorrevole cmq...

El problema no iera la rotatoria in sè.

Adesso pero' i ga deviado tuti zo per via delle Saline e se torna sula vecia strada e la situazion xe migliorada moltissimo, solo che resta el tappo de Aquilinia.

Ma xe OT :D

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silos1.jpg

riporto la foto e vedo..

ghe xe due edifici za del silos, ben, in mezzo paressi che i ghe ne voli costruir un terzo! insomma, come sempre qua no se restaura e adatta , ma se costruissi ex novo una roba moderna. I costruttori imagino che se freghi le man..

No so se qualchedun ga zà dito, mi go riportà per riferirve quel che me ga dito mio marì che là dentro ga girà per anni :

questa parte del porto vecio no xe visibile de fora perchè la xe all'interno in direzion Barcola. Fra le due case vece ghe xe un spazio e xe là che dovessi andar la costruzion nova. :bye::bye:

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No so se qualchedun ga zà dito, mi go riportà per riferirve quel che me ga dito mio marì che là dentro ga girà per anni :

questa parte del porto vecio no xe visibile de fora perchè la xe all'interno in direzion Barcola. Fra le due case vece ghe xe un spazio e xe là che dovessi andar la costruzion nova. :bye::bye:

Ah ecco, me pareva. Infatti iera scrito "lato nord". Quel che se vedi in piazza Libertà xe el lato sud. :D

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Temo che come spesso accade il progetto ha poco o nulla a vedere nè colla realtà esistente nè con la futura e d è stato approntato in una mezza giornata di lavoro con fotomontaggi di qualcuno mai stato sul luogo. Nè lo vedremo mai realizzato.

Ciò non toglie che verrà messo in conto milioni di euro.

Nono, te vederà che, esendo un centro comercial con privati che investi, vignirà fato presto e subito.

Xe per TUTI i altri progeti, quei per la citadinanza, che val el tuo discorso :(

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Ancora sulla riqualificazion della piazza, dal giornal de oggi:

LE DUE ASSOCIAZIONI SI APPELLANO ALLA SOPRINTENDENZA

«Piazza Libertà, il ministero dica no»

Wwf e Italia Nostra: i Beni culturali preservino la morfologia dell’area

Italia Nostra e Wwf si rivolgono al ministero dei Beni culturali affinché rigetti il progetto di riqualificazione di piazza della Libertà. Con una lettera a firma dei due responsabili Giulia Giacomich e Carlo Della Bella indirizzata al direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici e al soprintendente, le due associazioni sollecitano il ministero a intervenire «per preservare la configurazione storica e paesaggistica». Si tratta, rilevano le due associazioni, di un'area sottoposta a tutela sia paesaggistica che storico-culturale, trattandosi di uno spazio urbano di notevole interesse storico e di alto valore ambientale per la presenza di numerose alberature secolari. Uno spazio che «senza sostanziali alterazioni si è preservato da più di 50 anni e che nella parte più antica, antistante la stazione, risale al 1878».

Italia Nostra e Wwf sottolineano come il progetto del Comune preveda «uno stravolgimento delle caratteristiche storiche, morfologiche e ambientali della piazza, e un inutile sacrificio di molte delle alberature esistenti, motivato solo da inesistenti esigenze di snellimento del traffico automobilistico».

I due sodalizi precisano ancora che il piano di «trasformazione rilevante della morfologia della piazza» non tiene conto dei vincoli esistenti, cioè quello paesaggistico e culturale. Il vincolo paesaggistico «riguarda l’area della piazza storica davanti alla stazione fino alle facciate degli edifici circostanti. Il giardino fu piantato nel 1878, come si vede anche in una stampa del 1879, in cui la conformazione delle aiuole è quasi uguale a quella attuale».

L’altra parte della piazza, tra palazzo Panfili e il Silos, «la cui sistemazione con giardino risale al primo Novecento, ha subito diverse trasformazioni, come la costruzione nel 1935 dell’autorimessa del Nordio, oggi tutelata, ma la sua ultima configurazione con la mensa comunale, poi abbattuta, ha più di 50 anni e a nostro parere - ribadiscono le associazioni -, è anch’essa soggetta a vincolo culturale». «Riteniamo che la trasformazione del giardino davanti alla stazione e davanti al Silos, con la creazione di tratti di strada a sette ed otto corsie, non rispetti l’immagine a cui la città è legata e che il taglio degli alberi sia un danno ambientale rilevante».

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Mah, go de eser sincero: in sto caso son d'acordo con el comun.

Me par che le suddette associazioni (con cui condividessi i principi, eh) le se sveia solo nei casi che conta de meno.

Unica roba che spero sia fata: SLONGHE' LA PISTA CICLABILE.

No ghe vol niente a far do striche epr tera e do semafori colegadi, cussì magari dopo se pol far per le rive, e un anel col porto vecio, e fin Miramar (rifazendo la parte vecia).

Costi minimi = miglioramento dela vita reale.. cossa voler de più?

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Temo che come spesso accade il progetto ha poco o nulla a vedere nè colla realtà esistente nè con la futura e d è stato approntato in una mezza giornata di lavoro con fotomontaggi di qualcuno mai stato sul luogo. Nè lo vedremo mai realizzato.

Ciò non toglie che verrà messo in conto milioni di euro.

Nono, te vederà che, esendo un centro comercial con privati che investi, vignirà fato presto e subito.

Xe per TUTI i altri progeti, quei per la citadinanza, che val el tuo discorso :(

Bon xe dal 1999 che comincia sta storia e secondo i primi articoli del Pikolo dovevimo eser dentro a far compere za nel 2001, poi xe aparsi altri 100 articoli che dava i lavori per iminenti, e te pol veder che nel 2008 no i gà ancora scovà intorno, figuremose cominciar i lavori... anche le speculazioni edilizie a Trieste ga i suoi ritmi.

Come sempre scrivi Maranzana xe lota tra Hilton e Mariott per acapararse l'albergo sora el silos. Questa lota sarà el vero motivo per i ritardi.

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  • 5 mesi dopo...

Dal Piccolo de oggi:

Il nuovo Silos, ecco il progetto definitivo

CITTADINI

Confermata dalla conferenza dei servizi la destinazione anche congressuale

I MAXICENTRI

Sarà pronta nel 2011 la struttura commerciale e di servizi

Due sale per complessivi 1300 posti sono state già acquistate dal Comune

di PIETRO COMELLI

Nell’Ottocento ospitava il deposito di granaglie. Un doppio edificio lungo 250 metri che risente dell’età e della storia: abbandonata per due terzi e ormai fatiscente, specie nella parte conclusiva che costeggia la stazione ferroviaria. A quasi due secoli dalla sua costruzione, però, l’ex Silos è pronto a riconquistare uno spazio attivo all’interno della città. Non solo nella memoria.

IL PATTO. La sua trasformazione in centro commerciale, segno indelebile del mondo globalizzato, sarà accompagnata da altri aspetti. All’interno del Silos troverà posto la nuova sede del turismo congressuale. Uno spazio che resterà di proprietà del Comune con il quale la Silos spa, composta principalmente dalle Coop Nordest, ha sancito un patto di ferro.

IL TAVOLO. Nei primi mesi del 2011 la Unieco costruzioni Italia porterà a termine il progetto ambizioso che ieri ha fatto un ulteriore passo verso la sua realizzazione. Nel corso della conferenza dei servizi, in programma ieri nella sala giunta del Comune, è stata confermata la permuta dell’intero immobile in cambio di un centro congressi al suo interno, la stazione dei bus extraurbani e il deposito degli stessi.

LE TERRAZZE. Tutte strutture importanti, ma il piatto forte rimane il centro congressi. Un’area da 5500 metri quadrati, ospitata nell’ultima parte del Silos, che potrà contare anche su due terrazze da 700 metri quadrati ciascuna. Una rivolta verso il Portovecchio, l’altra sulla Stazione centrale a incrementare così gli spazi a disposizione per il turismo congressuale.

LE SALE. Entrambe saranno cedute al Comune. «Le abbiamo prese al volo», racconta l’assessore Paolo Rovis, con delega allo Sviluppo economico. Pensando già a un utilizzo connesso agli eventi e manifestazioni da promuovere all’interno del Silos. Dove i posti a sedere per i congressisti non mancheranno: dalla sala principale da 914 posti a quelle collaterali da 200 e 100. Il tutto per complessivi 1300 seggiolini.

GLI SPAZI. Accanto alle sale polifunzionali e le due terrazze il futuro centro congressi avrà a disposizione anche un guardaroba, un foyer e un ampio atrio che potrà ospitare delle manifestazioni espositive. Quello che chiedono da tempo le agenzie specializzate nell’organizzare i congressi, al momento relegate alla Stazione Marittima. Il sito della Trieste terminal passeggeri che, seppur orfano del turismo crocieristico, non è intenzionato a rinnovare la convenzione con PromoTrieste.

I LAVORI. Ecco che l’ex Silos, aspettando il progetto di palazzo Carciotti per il quale servono però 40 milioni di euro, è la prima carta che il Comune potrà giocare. La futura proprietà vuole iniziare i lavori di consolidamento della struttura subito dopo la conclusione della conferenza dei servizi. Una firma attesa a gennaio che farà partire un primo cantiere da 7 milioni di euro della durata di circa un anno.

LA SCALETTA. Lavori propedeutici per l’intervento complessivo da 120 milioni di euro, da sviluppare su una struttura fatiscente e dalle grandi dimensioni, che partiranno dalla parte finale risalendo fino in piazza Libertà. Un’area che a sua volta sarà sottoposta a una riqualificazione complessiva, modificando anche la viabilità, anche in virtù del nuovo centro commerciale che sorgerà fra il Portovecchio e la Stazione centrale.

LA TRIPCOVICH. Davanti all’ingresso del Silos resterà in piedi la sala Tripcovich, sempre con la destinazione di teatro, che i futuri proprietari del centro commerciale si augurano torni nell’aspetto alle antiche origini. Non piacciono i container nell’area retrostante, adibiti a camerini, e nemmeno gli orpelli che hanno trasformato l’ex stazione delle corriere di Nordio nel teatro intitolato a de Banfield.

IL RECUPERO. Un auspicio per il ritorno all’antico che, invece, per l’ex deposito di granaglie dovrà essere rispettato. Il recupero del Silos, seguito dalla Soprintendenza, ruota su due immobili larghi 27 metri e lunghi 250 metri in cui saranno ricavati tre piani. Gli elementi architettonici da valorizzare sono le facciate ad archi, le strutture a volta e le coperture in legno dei vecchi magazzini.

IL PROGETTO. Un contenitore che dovrà valorizzare le antiche murature armonizzandole agli aspetti moderni di un centro commerciale di nuova generazione. È previsto di realizzare al secondo e terzo piano circa 6000 metri quadrati con destinazione direzionale e un albergo a quattro stelle da 140 stanze. Nel nuovo Silos shopping center, che avrà una superficie complessiva di 45.000 metri quadrati, troveranno posto centri benessere, ristoranti, caffè, uffici, negozi, servizi, fitness e un ipermercato delle Coop Nordest.

IL PARCHEGGIO. I visitatori avranno a disposizione un parcheggio di quasi 2000 posti auto per accedere a un centro commerciale che, nelle intenzioni della futura proprietà, avrà un’offerta di qualità medio-alta. Il bacino d’utenza, ovviamente, non potrà essere solo quello della città di Trieste.

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E ancora:

CONFERME SULLA VIABILITÀ

Sarà aperta la bretella tra Largo Santos e Rive

La Soprintendenza vigilerà sulla copertura del manufatto che sarà in vetro e acciaio

C’erano tutti ieri mattina alla conferenza dei servizi convocata per il futuro dell’ex Silos. E non sono riusciti a terminare molto presto il programma di lavoro. «Buon segno», rimuginava l’assessore Rovis, all’ora di pranzo, aspettando l’esito della riunione. Il tempo speso alla fine è servito - come confermato da fonti vicine alla Silos spa, che principalmente raggruppa Coop Nordest e Unieco - per ribadire gli accordi già delineati. Non solo con il Comune.

Se la Regione ha ripetuto l’apprezzamento per l’operazione, dall’Autorità portuale è arrivata la conferma per l’utilizzo della bretella da largo Santos a piazza Duca degli Abruzzi. Un passaggio obbligato per andare a riscrivere la nuova viabilità che, dopo l’apertura del Silos, avrà a che fare con un consistente numero di automobili. E non solo.

Bisognerà fare i conti con la nuova stazione e il deposito dei bus extraurbani - materia di competenza della Provincia, che ieri era seduta al tavolo - assieme allo sviluppo della Stazione ferroviaria centrale, anche lungo via Flavio Gioia, ieri rappresentata da Trenitalia. Il ruolo della Soprintendenza, chiamata a garantire la salvaguardia architettonica del vecchio Silos, è quello di seguire i lavori della Unieco costruzioni Italia. Un progetto che prevede l’utilizzo di vetro e acciaio per la copertura centrale del Silos.

«Le tempistiche ormai sono delineate - dice l’assessore Rovis - e la riunione di ieri mattina è stata propedeutica per arrivare a chiudere entro gennaio la conferenza di servizi. Un accordo di programma che dovrà essere ratificato, quale ultimo atto, nell’aula del Consiglio comunale». Un atto finale che farà partire il conto alla rovescia dei 24-30 mesi stimati per la realizzazione del nuovo centro commerciale.

«È un’opera di pubblica utilità per la città di Trieste. Non solo per il recupero degli spazi - sostiene Rovis - ma per le strutture pubbliche di cui andremo a disporre. Se la stazione delle autocorriere rappresenta un intervento per l’intermodalità di trasporto, la sala congressi avrà una valenza sia congressistica sia musicale».

Uno spazio che potrà ospitare 1300 congressisti all’interno di un centro commerciale in cui troverà posto anche un albergo. «L’offerta ricettiva a Trieste è passata dai 35 alberghi di dieci anni fa ai 45 attuali e questo, in chiave turistica, non può che fare piacere. L’interesse da parte degli imprenditori - spiega l’assessore allo Sviluppo economico - lascia ben sperare. Non posso che esprimere grande soddisfazione per un intervento che metterà a disposizione degli addetti ai lavori uno spazio congressuale adeguato nelle dimensioni in poco più di due anni». (p.c.)

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bel progetto, centro città e nelle subito vicinanze alla stazione...clientela non mancherà, a mio parere.

In questo periodo Trieste è intraprendente, centri commerciali, freetime, autostrade...mi piace!! :lol:

ma sarebbe bello che tutta questa intraprendenza venga usata anche nelle piccole cose di questa città...come la sistemazione di molti marciapiedi/strade...certe sono così assurde, sono una collezione di asfalti differenti,rattoppi!!

anni fa, andando fuori in Slovenia, si diceva che le loro strade erano bruttissime, tutte dissestate....beh oggi c'è poco da ridere, la situazione è girata, mi sembra...no?!?

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Sì. E xe de tignir de conto che freetime, centri, ecetera.. purtropo.. no xe segni che Trieste sia intraprendente.

Xe segni che i investitori DE FORA se gabi reso conto de gaver dimenticado un mercato per decenni, e i ga de recuperar.

Sta a noi trarghe dei vantagi; gavemo un bon teren per imprese a alta inovazion e nei servizi, col porto.. per mi con questo gavemo de diventar intraprendenti. Altrimenti, zontaremo solo che nove catedrali nel deserto (=cità de veci)

Modificato da arlon
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continuo a dissentir sul fatto "che le strade slovene xè meio delle nostre"

l'autostrada slovena xè una montagna russa, dove in certi tratti no se capissi ben se sparissi la corsia d'emergenza e diventa terza corsia, o i gaveva finì la pitura e i ga messo una linea tratteggiada (però con segmenti più curti rispetto alla delimitazion de corsia de marcia e de sorpasso)

guard rail no esisti praticamente mai... se te finissi fora xè caSSi tui :D

se guardè la segnaletica verticale xè de spararse... la prossima volta contè le curve e contè i cartei che le segnala :D

le uscite autostradali o dalla superstrada spesso finissi con un cordolo che delimita le due corsie che te se lo trovi davanti dal nulla perchè spesso la rampa xè troppo stretta

l'unica nota a favor che posso dir xè che finalmente, dopo anni e anni, i ga riasfaltà sulla strada che va da Lazzaretto a Ancarano perchè prima iera de cambiar i ammortizzatori ogni volta che te la fazevi... tornando indrio se te seguivi la tua corsia tranquillamente te se trovavi de colpo a circolar su una fermata del bus con relativo scalin che iniziava alla fine della stessa e te se dovevi lanciar a sinistra perchè la segnaletica orizzontale iera inesistente

l'unica roba su cui se pol dir che i xè un pochetin più avanti xè l'asfalto... i ga meno busi, però in tanti tratti te sbrissi de cagarse :D

ultima roba: sulla strada che porta dalla fine della superstrada de Koper verso Portorose e Isola, a un certo punto ghe xè una curva dove el guard rail xè totalmente assente... se te perdi el controllo (iero a 80 all'ora e gavevo la fila de drio perchè tutti la percorri mediamente sui 90-100km/h) oltre a ris'ciar de cascar in acqua, te ris'ci de far fora tutti i bagnanti se te passi de la in estate!

Modificato da Ikeya
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Son passà de sbris l'altro giorno. Pensavo i gavesi ripavimentà, la podesi venir una bella piazzetta sistemando tutto.

Inveze xe solo riasfaltà e sistemà le aiole.

INAUGURAZIONE

Riqualificata piazzetta Belvedere

Riasfaltata e arredata con alberi e aiuole. Rivista l’illuminazione

Verrà consolidato il lato collinoso

In circa due settimane è stato concluso l’intervento di riqualificazione di quella parte di piazzetta Belvedere disposta a valle della collina di Scorcola.

I lavori della ditta incaricata sono iniziati nella seconda parte di novembre e sono stati portati a termine il 19 dicembre. L’area in questione, prospiciente un edificio di proprietà comunale che ospita diversi esercizi commerciali, è stata completamente riasfaltata, e dotata di una serie di aiuole circolari dove sono stati piantati dei nuovi alberi.

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Franco Bandelli nel corso della cerimonia di inaugurazione svoltasi ieri mattina ha voluto precisare come i cordoli delle aiuole siano stati realizzati con materiali provenienti da depositi comunali, espediente che ha consentito di contenere le spese complessive a circa 15mila euro.

Anche l’edificio di proprietà municipale dove sono allocati alcuni negozi è stato interessato da diversi lavori di mantenimento e riqualificazione, che hanno previsto, nell’ordine, la rasatura delle pareti esterne e la conseguente pitturazione, e ancora la posa di un rivestimento in lamiera verniciata sul cordolo perimetrale della copertura e sugli imbotti degli ingressi agli esercizi. Sono state modificate anche parti dell’impianto elettrico e le luci esterne. A gennaio l’intervento continuerà con la pulizia del tetto piano, e con la sistemazione di guaine di impermeabilizzazione e la revisione dell’impianto di smaltimento delle acque piovane, lavori che riguarderanno il lato posteriore dell’edificio, non visibile su piazzetta Belvedere. Vi sono ulteriori buone notizie per i residenti della zona.

Bandelli ha informato che a breve, se il clima invernale non sarà d’intralcio, inizieranno i lavori di bonifica e consolidamento del versante collinoso nel tratto che da piazzetta Belvedere porta lungo la via Udine sino all’incrocio con la via Barbariga. I lavori sono stati consegnati all’impresa che si è già aggiudicata la gara, la spesa è di circa un milione.

Maurizio Lozei

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  • 1 anno dopo...
  • 10 mesi dopo...

Novità per piazza Libertà dal locale quotidiano nell'edizion dell'ultimo giorno del 2010:

PER LA RIQUALIFICAZIONE È PREVISTA UNA SPESA DI 3,8 MILIONI DI EURO

Piazza Libertà, progetto rivoluzionato

Niente alberi tagliati, ampliati i marciapiedi. Corsa contro il tempo per non perdere i fondi statali

Pecà che:

ITER TRAVAGLIATO

Ma l’apertura del cantiere è in ritardo di due anni

L’obiettivo originario era di completare l’opera entro la fine del 2009

Riassumendo le novità:

Progetto definitivo pronto. Manca la conferenza dei servizi per approvarlo e andar avanti con l'esecutivo.

Se continuerà a circolar davanti la stazion, quindi niente area pedonale pavimentada tra giardinetto de stazion.

Pertanto se se concentra su allargamento dei marciapiedi esistenti e creazion novi sottopassi pedonali (forse dotadi anche de asensor).

La Trieste Trasporti ga bisogno de 21 stalli bus, in più servisi una fermata per bus turistici, questo xe da risolver visto che i stalli previsti al momento xe 19.

Per far spazio ai marciapiedi e consentir el transito dei mezzi pubblici e privati, sparirà i parcheggi a pagamento a isola nella zona tra la famacia e l'Hotel Novo Impero.

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Dei sotopassi decenti e svilupai meio (per dir, colegai a la zona binari/negozi, magari con un o due negozieti soto – in Germania se usa – ben iluminai, etc..) no saria niente mal.

Certo, la pedonalizazion no saria stada niente mal, se i alberi fosi stai solamente 2, secondo mi podeva valer la pena.

In qualsiasi caso, la zona va principalmente integrada, fra silos, stazion e uscite rive + ghega/oberdan, un bon sotopasso ben organizado podesi za migliorar sai la situazion, che deso xe bastanza "a caso".

p.s: ah, propongo anche multoni alucinanti per quei che col sotopasso disponibile se zerca de suicidar atraversando la strada, fazendome regolarmente inciodar co' passo.

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p.s: ah, propongo anche multoni alucinanti per quei che col sotopasso disponibile se zerca de suicidar atraversando la strada, fazendome regolarmente inciodar co' passo.

Mi propongo che se un crepa finindo sotto la sia catalogado come suicidio e el conducente de qualsivoglia mezzo sia esente da ogni colpa :D

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Fa piazer che dopo che i ga dito che NOSEPOL far la riqualificazion senza taiar alberi, adessi i gabbi concluso inveze che se pol benissimo far senza taiar alberi..

Saria stado bel pedonalizzar davanti el ingresso dela stazion. ma no so come che gavessi passado el traffico

Rifar i sotto passaggi e meter dde novi xe doveroso, e tegnirli in ordine, e multazze anche no solo ai mati che passa sora dove che xe un sotopassaggio, ma anche a quei che lo imbratta. E sì ai ascendori, come che li go visti in Svizzera, per arivar de sotto: no tuti xe giovini e forti de portarse le valige su e zo per le scale del sottopassaggio.

Ma ricordeme ben, per cossa i voleva far sta riqualificazion? per accoglier le folle che doveva vignir al Parco del Mare? per le folle che riva in treno a Trieste cola nova TAV? per traffico de camion che riverà in Porto Vecio? ( mai, fin che ghe sarà el cavalcavia de Barcola..)

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