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"Itinerario ciclo turistico" e "una passeggiata sul crinale"


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http://www.retecivica.trieste.it/new/pista...a_ciclabile.asp

ITINERARIO CICLO TURISTICO

Si snoda per circa 6 Km in parte su strada asfaltata ed in parte su fondo naturale stabilizzato, dall’Obelisco di Opicina al confine di Stato presso l’abitato di Trebiciano. E’ stato progettato e fatto realizzare dai tecnici del Servizio Edilizia Pubblica del Comune di Trieste, con l’intento di riscoprire i collegamenti esistenti tra i paesi dell’ altipiano carsico costituiti da carrarecce a fondo naturale ampiamente sotto utilizzate: dei veri e propri percorsi verdi (greenways), piacevoli dal punto di vista ambientale e ricchi di particolarità storiche, culturali, geologiche e naturalistiche, lontani dalle principali direttrici viarie percorse dal traffico motorizzato.

L’ itinerario interessa la parte interna del crinale carsico; il punto di partenza è l’Obelisco di Opicina da dove prosegue verso Banne, prima accanto alla strada principale e poi lungo una stradina forestale. La pista segue quindi la vecchia carrareccia e poi entra nella viabilità dell’abitato attraversandone il centro e passando accanto ad un pozzo.

Il percorso costeggia quindi tutto il lato nord est dell’ ex caserma Monte Cimone (polo di possibile futuro sviluppo turistico), quindi svolta decisamente in discesa verso sinistra procedendo su di un terreno semiaperto tipico della landa carsica. La pista prosegue su un breve tratto di strada asfaltata esistente, fino ad attraversare il raccordo autostradale ed entrare nell’abitato di Trebiciano. Dopo aver incrociato la strada provinciale, continua all’interno del paese fino ad un bivio evidente ai margini dell’abitato, dove prosegue verso nord fino al confine di Stato. [ GUARDA LE FOTO ]

Qui c’è la possibilità di proseguire verso la Slovenia e collegarsi quindi con la sua rete cicloturistica dove sono in corso di svolgimento delle iniziative progettuali analoghe. Il prossimo ingresso della Slovenia nell’area Schengen rende ancora più interessante questa possibilità.

Le caratteristiche naturalistiche di quest’ultimo tratto sono particolarmente suggestive, si percorre infatti un ambiente naturale formato da radure, boschi, doline e grotte.

Lungo il percorso sono presenti delle bacheche informative in tre lingue (italiano, sloveno, inglese) ed un’area di sosta attrezzata con panchine, tavoli e portabiciclette.

Tutto l’itinerario ciclabile è tracciato con un’apposita segnaletica in entrambi i sensi di percorrenza, ma si raccomanda comunque attenzione, in particolare negli incroci, negli attraversamenti stradali e nei tratti in pendenza. Il percorso si svolge quasi completamente al di fuori della viabilità aperta al normale traffico veicolare, ma su strade e carrarecce aperte ai mezzi agricoli ed ai frontisti, è necessario pertanto prestare particolare attenzione a tali mezzi.

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UNA PASSEGGIATA SUL CRINALE

Questo intervento progettato e diretto dai tecnici dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Trieste, mira quale sua principale finalità ad una riqualificazione funzionale di alcuni tratti della complessa rete di sentieri, scalinate, vecchie strade forestali, compresa nell’area territoriale fra l’Obelisco di Opicina e la Sella di Longera.

Tutti questi percorsi, pur conosciuti e molto utilizzati, si presentavano in condizioni di manutenzione e di fruibilità inferiore alla loro potenzialità nell’ambito del turismo ambientale. [ GUARDA LE FOTO ]

L’obiettivo è stato renderli nuovamente fruibili in sicurezza per un potenziamento complessivo dell’offerta turistico-escursionistica sul territorio comunale. Gli itinerari, a volte maggiormente strutturati, a volte meno evidenti, hanno sempre storicamente fatto parte della rete di sentieri utilizzati, prima dalle popolazioni autoctone del Carso per i loro commerci, e poi dagli abitanti della città di Trieste in seguito allo sviluppo delle attività escursionistiche. Essi toccano ambienti di grande particolarità geologica e di notevole valore botanico-naturalistico riservando molto spesso una vista totale sul mare e punti panoramici di suggestiva bellezza.Troverete lungo i vari percorsi, dei pannelli informativi in legno con le descrizioni puntuali dei diversi ambienti attraversati in merito alle loro caratteristiche storiche, geologiche, faunistiche e botaniche.

Tutti gli itinerari sono già segnalati o facilmente individuabili, ed in gran parte appartengono alla rete sentieristica del C.A.I. (Club Alpino Italiano).

Il progetto ha comportato una sistemazione complessiva omogenea, con coerenza della percorribilità pedonale, rispettando e recuperando in gran parte le sezioni originali dei sentieri e piste forestali. A questo proposito si è intervenuto anche in funzione delle eventuali emergenze antincendio in collaborazione con il Corpo Forestale Regionale.

E’ stato realizzato inoltre un nuovo stagno a scopo didattico naturalistico in prossimità della Sella di Trebiciano, e sono stati valorizzati numerosi punti panoramici.

Tutti gli interventi sono stati pensati e realizzati in rapporto al loro totale inserimento nell’ ambiente naturale, evitando ogni azione invasiva sulla situazione preesistente in rapporto alle aree sensibili attraversate; in tal senso sono state evitate azioni di trasformazione pesante, privilegiando interventi puntuali di salvaguardia ambientale e di conservazione, per quanto possibile, dell’ ambiente naturale strutturato.

Buone passeggiate

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FOTO e DEPLIANT nel LINK a INIZIO TOPIC :bye:

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Il primo sfrutta le vecchie carrareccie, per cui una volta ci si passeggiava tranquillamente, adesso i pedoni dovranno star attenti ai ciclisti!

il secondo , immagino finanziato con fondi comunitari per i sentieri, allarga e segnala meglio sentieri ben noti da decenni agli escursionisti, una volta indicati con numeri diversi, poi segnalati come "traversata mediterranea", " sentiero delle vedette", Sentiero Kugy" - nella sua interezza, che va da Sistiana/Aurisina alla Val Rosandra per non dire fino a Muggia, ora è segnalato come sentiero n 1.

Il vero n 1, da san Giovanni al Valico di Monte Spaccato, che vedo nella figura, spero lo abbiano messo a posto, ma ha perso il n 1 ed è diventato un immondezzaio, anche perchè pochi sono coloro che per passeggiare sul Carso pensano di salirvi a piedi.

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Il primo sentiero dall'Obelisco alla grotta di Trebiciano non è che sia proprio "ciclabile" , ci sono i tratti stradali in asfalto ovviamente , altri semplicemente inghiaiati e poi dal centro di Trebce inzia una stradina a 2 corsie con uno strano asfalto rosso e perfino le righe in mezzo , molto comodo per i ciclisti ma ci passano anche le macchine degli speleologi quando vanno al loro centro , quindi occhio non ci sono solo bikes....

occhio anche al secondo sentiero panoramico , fra Conconello e le cave è zona cinghiali , io stesso domenica ne ho sentito grugnire uno 3-4 metri dietro di me e me la sono filata a gamba , quasi all'altezza delle cave , ergo attenzione , inoltre quella è la parte di sentiero che non hanno sistemato , largo 1 metro e mezzo e dal fondo pietroso piuttosto dissestato , han messo solo i cartelli informativi.

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la segnaletica xe i soliti segni biancorossi CAI, rinnovai, a volte i biancoblu sloveni. Po i ga cominciado a meter dei panei indicatori, che vedo spesso senza segnalazioni, tipo montagna, e dei panei de legno, come quei del giardin pubblico, esplicativi, ma a mio modesto parer un fiadin troppo vistosi, i andassi forsi messi in principio de ogni sentiero, per no trasformar el Carso in un gran parco addomesticado- questo ovviamente xe una mia opinion estremamente personal

ecove un per de immagini de l sentiero del coston n 1, in gennaio de sto anno, per capir che xe un poco.. un'autostrada pedonal

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eco i panei de legno, ancora vergini

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e un particolar de un cole spiegazioni de un bosco del Carso (el bosco Venezian)

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Modificato da babatriestina
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