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Separazione Stato-Chiesa (iera: UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)


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mi sembra di capire che mi consideri un'estremista. potrei sapere perchè?

Beh, diciamo che una cosa è non credere in Dio e un'altra è considerarla "una cagata pazzesca" ;)

boh, però se dico che il fascismo è una cagata pazzesca e che mussolini era un paiazo, non dirai che sono estremista, no?

potrei applicare lo stesso giudizio al comunismo e a stalin, se preferisci.

perchè non posso dire lo stesso del cattolicesimo e del papa?

Dal quadro che hai dipinto tu sembrerebbe che gli unici credenti siano il classico popolume ignorante e frustrato

se leggi bene io ho parlato dei cattolici bigotti (che spesso si dimostrano intolleranti), non dei credenti in generale. ho anzi detto che capisco il bisogno di credere in una vita ultraterrena.

questo vale anche per certe forme di razzismo. Se mi permetto di fare alcune considerazioni sui ROM, supportate da una casistica abbondantissima non credo di meritarmi "uno sputo nell'occhio" per questo ;)

io sputerei in un occhio ai razzisti che parlano esclusivamente per pregiudizi e si credono migliori degli altri solo per il fatto di appartenere a un popolo x, non a chi esprime un'opinione basandosi su fatti documentati.

quindi puoi stare tranquillo: se dovessi incontrarti per strada, ti saluterei e ti stringerei la mano, pure se fossi appena uscito da una chiesa :)

riassumendo, quello che mi dà fastidio non sono le convinzioni personali e private dei singoli, ma il fatto che questo paese sia laico solo sulla carta e l'intransigenza e la poca tolleranza di un certo tipo di credenti (cattolici in questo caso, ma vale per tutte le confessioni).

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Miglior contributo in questa discussione

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e per me fino a che Ghost risponderà a NonaPicia come nella risposta sopra, il

"criticar i altri che no la pensa come ti"?
vada visto in più di un senso.

Bhe il senso era proprio quello... la chiesa critica e quindi perde ogni diritto a pretendere di non essere criticata da associazioni anticlericali.

Ho usato "la chiesa critica" come motivazione il diritto di critica della chiesa. Non sono interessato ad impedire alla chiesa di criticare.

Piccola aggiunta: la libertà di critica è una cosa. Ma non si può usare la scusa della libertà di critica per criticare la libertà di critica. E' un paradosso logico ricorsivo di una affermazione che invalida se stessa... la precisazione non dovrebbe essere necessaria ma oggi giorno la logica comune pare avere dimenticato le regole base, non fa male ripetere.

Credo che portare i principi della laicità in battaglia su certi terreni sia un dispendio di energia abbastanza inutile.

Se qualche settore della chiesa tenta di riportare la storia indietro di due secoli non ha senso contrapporsi con idee altrettanto antiche, anzi certe contrapposizioni servono solo per giustificare gli estremismi.

Liberi di inseguire una di queste involuzioni se vi fa piacere.

La storia ci insegna che certi anacronismi hanno durata ed estensione limitate.

Per questo preferisco selezionare le mie battaglie e vi assicuro che bisognerà farne molte.

Vista la drammatica velocità con la quale il tessuto di questo paese si sta modificando incominciare a ridare i diritti ai figli naturali è un primo passo.

Qualcosa di necessario rispetto ad altre cose mi sembrano meno importanti, come la guerra iconoclasta contro i simboli.

In ogni caso un laico deve essere per prima cosa tollerate, altrimenti finisce per assomigliare a chi lo definisce laicista.

Quoto in parte... c'è da fare un po di disntinguo secondo me. Alcune idee benchè "vecchie" come anno di emissione sono pur sempre attuali. I principi di ugualgianza e libertà hanno quasi 300 anni... non li scarterei perché vecchi...

Per non parlare della democrazia nata nell'antica grecia...

Ed a voler spezzare una lancia per l'altra fazione il problema della religione non è il fatto che il credo sia antico. Nel caso del Cristianesimo per esempio il tutto è iniziato molto bene, ed anzi tutti i problemi sono nati dagli "aggiornamenti" fatti dalla chiesa nel tempo. Magari avessero continuato con la vecchia via ora avremmo una chiesa formata da persone del calibro di Pietro, degli apostoli, dei martiri e dei santi della storia.

Il resto quoto.

Lamentarsi della poca laicità del paese e poi non votare ai referendum sulla legge 40, che volevano cambiarla in senso laico, nel giro di due post mi sembra di una incoerenza pura e rende inutile qualsiasi discussione.

Anche qua quoto a metà. Il fatto che la mancanza di Laicità del paese sia dovuto sopratutto al menefreghismo e scarso impegno della maggioranza degli italiani è verissimo. La chiesa è indebolita dal calo di vocazioni e fedeli e dalgi scandali ma non fa fatica a difendere lo status quo proprio perché può contare sui pigri.

Discuterne però serve proprio per cercare di smuovere quelli che sono d'accordo con queste critiche ma son troppo pigri per far qualcosa davvero.

Genitori che non vogliono perdere tempo con i figli e gli scaricano in un oratorio da mattina a sera paiono ricordarsi di loro solo quando questi vengono stuprati da un prete pedofilo...

------------------

Il confronto tra idee, qualsiasi esse siano, è perennemente ostacolato dal fatto che la maggior parte delle persone non crede in quelle idee ma le accetta per pigrizia o le fa proprie per convenienza ed in genere senza badare tanto alla coerenza.

Quindi il problema e che tra i cattolici ci sono tante persone che si comportano in modo contrario alla fede cattolica e tra i laici si sono troppe persone che si comportano in modo incoerente con i principi che difendono.

Non mi risulta che nel vangelo ci siano incitazioni a stuprare bambini, all'intolleranza verso il diverso, all'imporre la propria fede ad altri. Quindi tutti gli elementi per combattere gli abusi della chiesa sono già dentro la chiesa e penso che la soluzione al problema sia i cattolici si stufino del comportamento ipocrita di alcuni di loro riprendano il controllo della propria chiesa e si rimettano in carreggiata.

Se la cosa si risolvesse con l'imposizione del ateismo sul cristianesimo sarebbe una sconfitta per tutti.

Modificato da Ghost
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Lamentarsi della poca laicità del paese e poi non votare ai referendum sulla legge 40, che volevano cambiarla in senso laico, nel giro di due post mi sembra di una incoerenza pura e rende inutile qualsiasi discussione.

ma quando mai avrei detto di non aver votato al referendum?

sostengo soltanto che non c'è alcun tipo di relazione tra l'ateismo e l'esercizio del diritto di voto, visto che gli stolti e gli inetti sono equamente e generosamente distribuiti lungo tutta la scala delle diverse posizioni sociali e ideologiche.

l'essere atei indica la mera assenza di credo religioso. non è sinonimo di rettitudine e di impegno civile.

si può essere atei e menefreghisti proprio come si può essere cattolici e favorevoli alla laicità dello stato.

vabbe', dai, non se ne viene a capo.

pazienza.

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Che relazione c'è tra l'essere atei ed andare a votare al referendum della legge 40?

Se sei andato a votare non te lo devi nemmeno chiedere prechè lo sai già. Non ci sarebbe stato nemmeno il bisogno di fare distinzioni. :piacere:

Anzi sarebbe stata una coda al mio post da lasciar cadere senza rispondere...

Quel referendum è stata fino ad ora l'ultima possibilità che i laici hanno avuto di poter contare qualcosa.

Possibilità decisamente buttata al vento. Dopo quella sconfitta sono stati messi da parte nella vita politica del paese a favore di una componente credente ormai presente in tutti e due gli schieramenti.

Siamo diventati i laicisti. I demoni che si annidano nel libro di Pera, l'ex presidente del senato berlusconiano, ateo e teocom!

Perchè Parigi val bene una messa, come diceva un sovrano francese molto terreno e calcolatore.

Modificato da MONTAG
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boh, però se dico che il fascismo è una cagata pazzesca e che mussolini era un paiazo, non dirai che sono estremista, no?

potrei applicare lo stesso giudizio al comunismo e a stalin, se preferisci.

perchè non posso dire lo stesso del cattolicesimo e del papa?

Puoi dire quello che vuoi :) Ma se paragoni il cattolicesimo tutto ai peggiori dittatori del '900, allora forse qualcuno ti potrà vedere come estremista ;)

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Puoi dire quello che vuoi :) Ma se paragoni il cattolicesimo tutto ai peggiori dittatori del '900, allora forse qualcuno ti potrà vedere come estremista ;)

E se lo paragono a Forza Italia e a Berlusconi? :)

E' un'opinione come un'altra, dai. Questo intendevo. Spero si sia capito.

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Queste sono tutte distinzioni di lana caprina.

Si paragona Silviuccio al Padreterno per prenderlo in giro per le sue manie di grandezza, il contrario è solo un modo per offendere il prossimo che in qualcuno potrebbe creare scandalo ma personalmente riesce solo ad annoiarmi a morte.

Io sono entrato in questa discussione con un argomentazione forte.

Bisogna esercitare la tolleranza e scegliersi le battaglie.

Invece qui si risponde provocando e quando la provocazione non va a segno si raddoppia la dose.

Questa routine è inconcludente e scontata.

Ripeto, in questi termini è na discussione inutile!!!

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Queste sono tutte distinzioni di lana caprina.

Si paragona Silviuccio al Padreterno per prenderlo in giro per le sue manie di grandezza, il contrario è solo un modo per offendere il prossimo che in qualcuno potrebbe creare scandalo ma personalmente riesce solo ad annoiarmi a morte.

o mamma mia. vedo che proprio non ho il dono di spiegarmi.

ci riprovo.

io ho espresso un'opinione negativa sul cattolicesimo (e la religione in generale) e sono stata bollata di estremismo.

a parte le ovvie considerazioni sulla libertà tua e di chiunque altro di esprimere il proprio giudizio su quanto ho detto, io ritengo che il cattolicesimo (e qualsiasi altra confessione religiosa) sia un'ideologia, una corrente di pensiero, un movimento, o come cavolo vuoi definirlo.

perciò ritengo che la mia opinione sul cattolicesimo valga quanto quella sul berlusconismo o qualunque altra corrente di pensiero, proprio come il mio giudizio sull'operato del papa vale quanto quello su qualsiasi altro personaggio pubblico di rilievo.

di questa mia opinione poi fanne quello che vuoi: ingorala, scandalizzati, annoiati.

ma rimane il fatto che è solo un'opinione. non un'eresia.

Bisogna esercitare la tolleranza e scegliersi le battaglie.

a me preme molto la battaglia sui figli naturali e il loro diritto a ricevere aiuti dallo stato (che qualcuno vorrebbe loro negare, a quanto pare). in che modo posso contribuire alla battaglia? suggerimenti?

Invece qui si risponde provocando e quando la provocazione non va a segno si raddoppia la dose.

Questa routine è inconcludente e scontata.

rimando a quanto ho scritto sopra sulla differenza tra provocazione e opinione.

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Le parole sono importanti come si ostinava a dire Moretti in uno dei suoi tanti film.

La critica sul cattolicesimo (o alla religone) non è, ne sarà mai blasfema, ne necessariamente rende estremisti.

Ma partire lancia in testa contro il concetto di tolleranza (che ti assicuro, prima che cattolico è laico) non mi sembra un bel biglietto da visita.

L'esempio fantozziano è stato infelice. Ma questo è solo un particolare.

L'errore più grande è quello di vivere l'ateismo (o la fede intesa come il suo contrario) come una contrapposizione.

Il sistema maggioritario e bipolare ha impoverito la politica italiana, e noi che vogliamo fare, lo applichiamo anche nel campo delle nostre convinzioni più intime?

Vuoi fare qualcosa? Se ti capita un menefreghista ateo spiegagli che se non ha nemmeno l'orgoglio per il senso d'appartenenza ad una minoranza e non vota ad un referendum per difendere i proprii diritti è inutile come il più bigotto dei baciapile.

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Che relazione c'è tra l'essere atei ed andare a votare al referendum della legge 40?

Bhe credo che questo sia il punto centrale della dicussione. Essere laici o atei non ha correlazione con il votare la legge 40.

La legge 40 è una questione etica. Atei, agnostici, laici, hanno un etica, ciò che gli distingue dai cattolici e che la loro etica è personale non imposta e definita dall'esterno.

Quindi a dir il vero che tra gli Atei-agnostici non ci sia risposta compatta ed allineata alla voce dell'UAAR o chi per lui è proprio conferma di questa sua caratteristica democratica.

Il problema e che per i referendum a maggioranza chi è contrario può semplicemente non andare a votare e puntare al scendere sotto il quorum. Non si può distinguee tra menefreghisti e trappoleri che sfruttano questo trucco.

Quindi la chiesa oltre ai propri voti può contare su quelli dei menefreghisti e su quelli di tutti i laici che concordano con loro.

Facile trovare una maggioranza così.

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Non si può distinguee tra menefreghisti e trappoleri che sfruttano questo trucco.

Beh, ti dirò che una o due volte avrei votato NO ad un referendum e quindi non sono andato a votare, perchè il modo migliore per far vincere il NO è l'assenteismo. Se la legge lo permette è chiaro che si sfrutta anche questo. Il problema è a monte, il quorum andrebbe abolito appunto per questo.

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Il concetto di laicità è limpido e non occorre discuterci sopra. Basta guardare wikipedia.

Si poteva non andare al voto sul referendum della legge 40 per molti motivi (e per molti altri andarci), ma non andarci per senso laico è un controsenso facilmente smontabile.

Il laico promuove la azioni democratiche volte ad allargare le libertà a discapito del senso religioso. Non il contrario.

Le legislazioni delle altre nazioni europee sulla fecondazione assisitita sono notoriamente più laiche, tant'è che esiste una migrazione di coppie con problemi di procreazione dall'Italia a questi paesi.

Anche il divorzio è un problema etico? Anche l'aborto è un problema etico?

Si, se vengono considerati da un ottica puramente personale. Ma una nazione intesa come entità statale non può avere un ottica personale, ma deve permettere ai suoi abitanti di poter decidere autonomamente nel rispetto delle proprie leggi.

Quindi parlare di problema etico per la legge 40 in campo legislativo è improprio: questa argomentazione è propria dei grandi partiti dei due schieramenti politici, che per dimensioni e problemi di fragilità interna non affrontano mai problemi "etici", salvo poi fermare la nazione se un sondaggio gli dice che bisogna salvare Eluana ma non chiede se la vita attaccata ad un respiratore e a tutte le altre macchine è vita...

Rimane la posizione dell'ateo agnostico o menefreghista, come preferite. Come scritto in precedenza questa posizione non mi scuce una paglia. Come già scritto: Puoi non partecipare alla vita politica della nazione, ma poi di che ti lamenti?

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settembre 1994: Congedo di Montag!

15 giugno 1997: obiezione di coscienza al servizio militare per abolizione dei limiti per essere ammessi al servizio civile in luogo del servizio militare.

Io ci sono andato e ho votato lo stesso. Per rispetto di un ragazzo che non conoscevo e che si è tolto la vita mentre prestava servizio nella caserma dove stavo io. Perchè penso che quella persona, che ha avuto paura di fronte ad un anno di caserma, avrebbe avuto il diritto di poter scegliere come impiegare quell'anno. Non mi riguardava, perchè il servizio militare io già l'avevo svolto. Avrei potuto dire per giustizia: soffrite anche voi quanto ho sofferto io a buttare nel cesso un anno di gioventù e di salute ottima per fare la guardia al niente. Invece sono andato a votare!!!

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Il concetto di laicità è limpido e non occorre discuterci sopra. Basta guardare wikipedia.

Sgombriamo il campo da possibili equivoci semantici:

Il termine laico nell'accezione moderna del termine ha significato di "aconfessionale", ossia di slegato da qualsiasi autorità ecclesiastica e da qualsiasi confessione religiosa.

Negli ultimi anni il termine laico viene invece utilizzato in maniera impropria per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolo dall'autorità ecclesiastica, ma non inficia la professione di una particolare confessione religiosa: per cui si possono distinguere laici credenti[1] da laici non credenti.

(da wikipedia, appunto)
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Infatti...più chiaro di così...e aggiungo sempre da wikipedia:

"La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui"

e

"Laico è, in questo senso, chi ritiene di poter e dovere garantire incondizionatamente la propria e l'altrui libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico, rispetto a chi, invece, ritiene di dover conciliare o sottomettere la propria e l'altrui libertà all'autorità di un'ideologia o di un credo religioso"

Modificato da MONTAG
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...e ci vuole uno bravo come Saviano a ricordare Welby.

Uno che la sua battaglia laica l'ha portata avanti fino in fondo e che nel 2005 è andato a votare per i referendum sulla legge 40. Anche se non poteva muoversi è andato per un altra battaglia laica diversa dalla sua.

E qui cito per la seconda volta Moretti (oddio...) "chi voleva capire ha già capito e chi non ha capito non capirà più".

e chiudo.

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  • 2 settimane dopo...

Beh, ti dirò che una o due volte avrei votato NO ad un referendum e quindi non sono andato a votare, perchè il modo migliore per far vincere il NO è l'assenteismo. Se la legge lo permette è chiaro che si sfrutta anche questo. Il problema è a monte, il quorum andrebbe abolito appunto per questo.

E visto che è una cosa da sfruttare non aboliscono il quorum. Il cane che si mangia la coda tipico della società italiana.

Il concetto di laicità è limpido e non occorre discuterci sopra. Basta guardare wikipedia.

Si poteva non andare al voto sul referendum della legge 40 per molti motivi (e per molti altri andarci), ma non andarci per senso laico è un controsenso facilmente smontabile.

Il laico promuove la azioni democratiche volte ad allargare le libertà a discapito del senso religioso. Non il contrario.

Ma direi proprio di no. Dai al laico un accezione da militanza antireligiosa che non gli appartiene minimamente.

Un laico non deve per forza andare contro la religione semplicemente pensa che la religione non debba infuire sulle scelte etiche o pratiche dello stano.

Quindi il "pensiero della chiesa" su un argomento per un laico deve essere del tutto indifferente, sia da un verso che dall'altro. Questo presunto obbligo del laico ad andare contro le opinioni della chiesa è un "farsi influenzare dalla religione" in quanto l'opinione della chiesa determina la sua scelta, opposta.

Quindi "Il laico promuove azioni democratiche volte a fare quello che lui reputa personalmente giusto". Punto.

Le legislazioni delle altre nazioni europee sulla fecondazione assisitita sono notoriamente più laiche, tant'è che esiste una migrazione di coppie con problemi di procreazione dall'Italia a questi paesi.

Anche il divorzio è un problema etico? Anche l'aborto è un problema etico?

Si, se vengono considerati da un ottica puramente personale. Ma una nazione intesa come entità statale non può avere un ottica personale, ma deve permettere ai suoi abitanti di poter decidere autonomamente nel rispetto delle proprie leggi.

Quindi parlare di problema etico per la legge 40 in campo legislativo è improprio: questa argomentazione è propria dei grandi partiti dei due schieramenti politici, che per dimensioni e problemi di fragilità interna non affrontano mai problemi "etici", salvo poi fermare la nazione se un sondaggio gli dice che bisogna salvare Eluana ma non chiede se la vita attaccata ad un respiratore e a tutte le altre macchine è vita...

Rimane la posizione dell'ateo agnostico o menefreghista, come preferite. Come scritto in precedenza questa posizione non mi scuce una paglia. Come già scritto: Puoi non partecipare alla vita politica della nazione, ma poi di che ti lamenti?

Lo stato è composto da persone. Persone che votano in modo "personale". Quindi la legge dello stato è espressione, almeno secondo la democrazia ideale, dell'etica maggioritaria del popolo che la compone.

Questa etica maggioritaria viene imposta agli altri in quanto lasciare ogni cosa all'etica personale sarebbe anarchia dato che è endemico che spesso ci siano individui minoritari che hanno etiche deviate.

Quindi se l'etica di maggioranza dice che non si può uccidere, uccidere diventa illegale ed anche se uno psicopatico pensasse che uccidere è giusto se lo fa viene punito.

Stessa cosa vale per la legge 40, l'aborto, il divorzio e qualsiasi altra cosa. Solo che in questi casi la maggioranza etica non è così netta. Poi aggiungiamoci il problema che ha la maggioranza etica ad affermarsi a causa della meccanica legislativa ed i poteri che gli si oppongono.

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[OT]

Allora è vero "A".

Quanto devo aspettare per avere una quotatura che dice che "A" non è vero?

Allora è vero "B".

e a distanza di qualche tempo arriva una quotatura che non solo dice che "B" non è vero, ma se fa comodo anche "A" viene riesumato e assume per magia i caratteri di verità! Sempre per mano della stesso salumiere affetta post con la coerenza formattata.

Non sono nemmeno originale a sottolineare questo giochetto che va avanti da anni, come tempo fa aveva fatto Iguanadan.

:2::salta::destra::code:

[OT]

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  • 1 anno dopo...

Rispolvero questa discussion per riportar della recentissima polemica riguardante i biglietti de auguri offerti da Bruxelles :paiazorendo:

Da Il Piccolo online.

Xe sempre bel veder come Borghezio se elevi a paladino della cristianità, portando nel cuore e diffondendo i principi del cattolecisimo quasi fossi un missionario.

Bruxelles cancella il Natale L’eurorivolta cattolica

I biglietti di auguri offerti ai parlamentari sono scabri e privi di simboli religiosi C’è chi grida allo scandalo. Fontana del Carroccio: «Interpellerò la presidenza»

di Silvia Zanardi

BRUXELLES

L'Europa ha un Natale tutto suo. È fatto di alberelli stilizzati, luci bianche e fredde, mix di colori psichedelici che ricordano molto i riflessi di un pallone discoteca e poco quel calore e quella voglia di famiglia che il Natale ispira da sempre, ai cristiani ma anche alla maggior parte dei laici non credenti. Ma il problema non è questo. Per alcuni europarlamentari cristiani, il problema è che, quest'anno, nei biglietti di Natale che hanno a disposizione per mandare i loro auguri a colleghi e amici non compare mai un Gesù Bambino, né una grotta, una sacra famiglia o una stella cometa. E non è tutto: non si legge, da nessuna parte, un augurio di “Buon Natale”. L'unico messaggio che queste cartoline comunicano è un “2012” coronato dall' “aureola” di stelle dell'Europa unita. I biglietti che i membri dell'europarlamento possono scegliere sono sei in tutto e, fra questi, salta all'occhio anche l'immagine di un'architettura postmoderna mescolata a qualche elemento di cattedrale gotica, la variante decostruttivista dei ponti inesistenti effigiati sulle banconote dell'euro.

Per i membri cristiani dell'Europarlamento si tratta di un «insulto». Nel giro di pochi giorni, l'eurodeputato leghista Lorenzo Fontana ha inviato un'interrogazione al presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek per chiedere che, negli anni a venire, i biglietti natalizi vengano prodotti anche con immagini «riconoscibilmente cristiane», tratte dall´immaginario tradizionale di stampo cattolico, protestante e ortodosso, pur nel rispetto dei secolaristi. I firmatari sono già venti, fra cui gli eurodeputati italiani Elisabetta Gardini e Iva Zanicchi (Pdl), Oreste Rossi (Lega Nord) e Carlo Casini (Udc). «Su sei disegni, tristemente poco ispirati e ispiranti, neanche uno ha un tema o un motivo riconoscibilmente cristiano - si legge nella lettera - I disegni sembrano fare riferimento a un Festival di Natale sovietico». E ancora: «Notiamo che l'ampia maggioranza del nostro elettorato è cristiano o, perlomeno, dà ancora valore alle tradizioni e alle identità cristiane delle nazioni d'Europa. La deliberata rimozione dell'elemento cristiano da queste cartoline è un insulto a queste persone, considerando il fatto che tutto quello che esce dal Parlamento Europeo è, alla fine, frutto delle loro tasse».

Dopo la battaglia dell'ex ministro degli Esteri Franco Frattini che, lo scorso, anno, ordinò di ritirare tre milioni di eurodiari scolastici —distribuiti gratis in 21 mila scuole europee — perché privi di accenni al Natale e alla Pasqua ma pieni di segnalazioni di festività di altre religioni, questa sembra profilarsi come un'altra lotta alla difesa dei valori cristiani in Europa.

«Un Natale senza Natività, che Natale è?», si chiede l'eurodeputato della Lega Nord, primo firmatario dell'interrogazione inviata a Buzek. «Non capisco in base a quale logica sia stata effettuata la scelta di escludere la Natività dai biglietti natalizi del Parlamento europeo – chiude il leghista Fontana – Ritengo che la misura sia colma; se si vuole far passare il concetto che le istituzioni comunitarie siano totalmente insensibili ai valori del cristianesimo, allora sono pronto a dar battaglia contro questa idea di un'Europa senz’anima». E dalle fila della Lega Nord, non può mancare l'intervento del Mario Borghezio, già autore di ardite campagne a difesa del presepe: «È molto grave che l'Europa ignori i simboli cristiani, ma è solo l'ennesimo esempio della cultura laicista, anti-cristiana e anti-cattolica che si respira a Bruxelles. A Natale il corridoio del Parlamento europeo diventa un suk del terzo mondo, ma a un deputato che voleva vederci anche un presepe, è stato chiesto di farselo davanti al suo ufficio». «A parte qualche rara iniziativa portata avanti dalla nostra delegazione in difesa dei valori cristiani -incalza Borghezio- in Europa si respira solo una grande insofferenza nei confronti dei nostri simboli: è inaccettabile e va denunciato. D'altro canto devo dire che non sono sorpreso: basta ricordare l'ostinazione con la quale, ai tempi del dibattito sulla costituzione europea, molti europarlamentari volevano cancellare ogni riferimento al Cristianesimo ».

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Xe un controsenso che proprio la Lega, che in origine xe nata quasi come un movimento magna-preti in favor delle tradizioni pagane&padane, se elevi a paladina del cristianesimo. Questo sicuramente.

Ma giudicando nello specifico le ragioni de sta protesta, senza considerar el passato de sto partito, devo dir che no i ga tutti i torti.

El Nadal xe una festa cattolica, poco de far, quindi o lo abolimo del tutto - rinunciando però anche al giro d'affari enorme che ghe gira intorno - oppur xe de accettarlo per quel che el xe. Questo occultamento dei simboli religiosi lo vedo come un tentativo pietoso de star con un piede in 2 scarpe, cioè da una parte el non voler rinunciar ai soldi, e dall'altra l'estremizzazion del "politically correct" nei confronti delle altre religioni e degli atei, come se bastasi un'immagine de Gesù per rovinarghe la digestion a taluni. Patetico.

Che i abolisi el Nadal in tutto e per tutto, voio veder se i ga le balle :D

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  • 2 mesi dopo...

da Il Piccolo online

:disgust: :disgust: :disgust: :disgust: :disgust:

Niente sala alla Hack, è atea

Doveva parlare Venerdì santo in una parrocchia del Trentino. «Sono fondamentalisti, ma li capisco»

Bandita da un teatro parrocchiale perché atea. Margherita Hack guarda il calendario e al telefono con Il Piccolo sfodera tutta la sua tolleranza laica: «La conferenza casualmente doveva avvenire proprio nella giornata del Venerdì santo, il 6 aprile. Se tento di mettermi nei loro panni, li capisco anche». La messa al bando decisa nel cattolicissimo Trentino ha comunque fatto il giro d’Italia e ha avuto più stroncature che approvazioni. A prenderla è stato il comitato di gestione del Teatro San Pietro del paese di Mezzolombardo. L’evento era stato organizzato dal Comune e prevedeva la presentazione del libro “La stella più lontana. Riflessioni su vita, etica e scienza”. A ospitare l’incontro doveva essere appunto il teatro, struttura comunale ristrutturata con fondi delle amministrazioni locali e affidata in comodato d’uso gratuito alla parrocchia. Ma quattro membri (su sei) del comitato di gestione: tre scelti dalla parrocchia e uno dal Comune, hanno bocciato l’iniziativa e hanno inviato una lettera al sindaco. «L’incontro - hanno affermato - è contrario alla dottrina della Chiesa. Le tematiche trattate nel libro sono incompatibili con lo statuto di gestione del teatro che non ammette si possano tenere manifestazioni che offendono la morale cattolica». E ulteriore circostanza aggravante, hanno spiegato poi, è il fatto che si sarebbe dovuto tenere in una data di particolare importanza per i credenti, ossia di Venerdì santo.

«Nel libro, che è un’intervista - spiega l’astrofisica - parlo di testamento biologico, eutanasia, coppie di fatto, cellule staminali e rispondendo a precise domande affermo di essere atea perché tale sono. Ma così facendo affermo quello che penso e posso farlo dato che sono in un Paese libero. Non mi aspettavo di essere messa alla porta, ma non sapevo nemmeno in quale sede fosse stato programmato l’incontro. Certamente la decisione è un esempio di fondamentalismo religioso, ma ripeto, cadendo proprio il Venerdì santo, posso anche tentare di spiegarmela. Comunque non ne faccio una tragedia: a giugno compirò novant’anni, ne ho fatto talmente tante di conferenze in giro che quel giorno posso anche starmene a casa mia a studiare ancora».

L’assessore alla cultura del Comune di Mezzolombardo, Roberto Guadagnini, ha accusato i rappresentanti della struttura eccelesiastica di «oscurantismo». «Trovo gravissimo che si parli di “offesa” - ha affermato - riferendosi all’arrivo in città di una personalità come la Hack che sarebbe venuta a Mezzolombardo per parlare del suo libro e per affrontare legittimamente temi che riguardano tutti, quali quelli della bioetica». «Non siamo bigotti - ha replicato Francesco Betalli rappresentante di Comunione e liberazione nel comitato - ma il Venerdì di Pasqua non era certo la giornata giusta per parlare di testamento biologico e fine vita».

Ma pur di non rinunciare alla Hack il Comune sta cercando un’altra sede dove far svolgere l’incontro. «Lo facciamo anche per dare una risposta alle centinaia di persone che ci stanno inviando messaggi di solidarietà», ha concluso l’assessore Guadagnini.

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