assist Inviato 5 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Ottobre 2007 Marion Jones ha ammesso di aver fatto uso di steroidi durante la preparazione per i Giochi Olimpici di Sydney del 2000, nei quali la velocista statunitense vinse 5 medaglie, di cui tre d'oro (100m, 200m e staffetta 4x400). Secondo il "Washington Post", la Jones avrebbe dichiarato che uno dei suoi preparatori gli fece assumere una sostanza nutrizionale contenente sostanze proibite. A rischio le medaglie a cinque cerchi.Una verità emersa soltanto adesso, i controlli antidoping le avevano sempre dato ragione, ma il peso di una cosa del genere probabilmente gli ha reso insopportabile guardare quelle medaglie e pensare a quei successi ottenuti barando, frutto non solo della sua comunque straordinaria capacità di atleta, ma giunti grazie anche alla spinta fornitagli da sostanze proibite. L'ammissione di colpa di Marion Jones lascia di stucco specie dopo aver, lungamente, professato la propria innocenza nonostante i dubbi derivanti dall'uomo che la allenava, il discusso Trevor Graham, e le frequentazioni con il pesista J.C Hunter e con il velocista Tim Montgomery, entrambi coinvolti in vicende di doping. La "rivelazione" è stata fornita dal "Washington Post" che ha pubblicato uno stralcio di lettera, inviata ad amici e parenti, in cui la velocista confessa le proprie responsabilità sull'assunzione di una sostanza nutrizionale, prescrittagli dal suo allenatore, e contenente steroidi. "Voglio scusarmi con tutti voi per quanto accaduto - scrive nella lettera la Jones - mi dispiace di avervi deluso". La californiana ha ribadito di essersi dopata "involontariamente": "Doveva venirmi qualche sospetto quando Graham mi disse di non parlarne con nessuno". Il rischio reale è che alla Jones vengano ritirate le medaglie, cinque, ottenute a Sydney 2000. "E' una vergogna - ha detto Dick Pound, presidente dell'Agenzia mondiale antidoping - nel 2000 era la beniamina dell'America. Spero che questa vicenda si trasformi in un potente deterrente, anche perché la Jones rischia sanzioni penali". Intanto colpisce l'ennesima dichiarazione di responsabilità sul doping giunta a posteriori, mai troppo tardi per pagare la colpa. Fonte TGCOM Link all'articolo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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