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NUOVAMENTE IN ELITE!! (CRONACA GARA-3 ALL'INTERNO)


SandroWeb

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Ecco la cronaca della gara che riporta Trieste in serie A D'Elite:

Trieste torna nell'Olimpo della pallamano: Ancona sconfitta in gara-3, è nuovamente Elite dopo 2 anni

Pallamano Trieste-Luciana Mosconi Ancona 31-30 (primo tempo 13-12)

Il tabellino biancorosso: Mestriner, Zaro, Radojkovic 6, Carpanese 1, Sedmach, Visintin 8, Lo Duca, Tokic 2, Nadoh 13, Sardoc 1, Ionescu, Fanelli, Leone, Oveglia.

Una nuova, grandissima gioia per i colori sportivi triestini. E a darla è ancora lei, la Pallamano Trieste, che torna nella massima serie dopo due stagioni di purgatorio forzato tra serie A2 e A1. I ragazzi di Radojkovic soffrono e vincono la decisiva gara-3 a Chiarbola per 31-30, rimettendo piede nella categoria più consona per il team più blasonato dell'handball nazionale.

Non è stata facile contro la Luciana Mosconi Ancona, avversaria a cui va il nostro applauso per aver costretto i biancorossi alla "bella" e per aver tenuto duro sino ai minuti finali di una gara dai mille contorni, risolta da Trieste solamente a 60 secondi dalla fine. Un match infinito, contrassegnato dai mille fischi arbitrali poco ortodossi (con Ancona che si è vista espellere Verdolini, Lazarevic e l'allenatore Guidotti) e caratterizzato dall'assoluto equilibrio per tutti e due i tempi: i padroni di casa hanno cercato di scrollarsi via i marchigiani in più occasioni, ma Ancona ha sempre retto l'urto e si è mantenuta in linea di galleggiamento, senza però mai riuscire a dare lo strattone fondamentale per rovesciare l'inerzia.

Ora, in mezzo al mare di pubblico festante che ha accompagnato la squadra nella vittoria decisiva, è lecito chiedersi quale futuro aspetta la pallamano giuliana dopo il doppio salto di categoria che la riproietta nel firmamento celeste dei più forti. Ci sarà sicuramente bisogno di nuovi sponsor e di nuovi partner, ma l'obbligo è quello di restare tutti uniti per evitare di auto-retrocedere nuovamente: questa società ha dimostrato ancora una volta di essere unica nel suo genere, è doveroso che in molti facciano la propria parte e ristabilizzino la giusta dimensione a un team che non dovrà essere più lasciato da solo.

L'inizio gara è promettente per Trieste: al 7' i biancorossi sono sul 4-1 e trovano da subito un capitan Mestriner (che da oggi appende le scarpette al chiodo) positivissimo in porta. Ma anche sull'altro fronte l'estremo portiere Trinci si mette all'opera, permettendo agli ospiti di contrattaccare e di tornare in parità in poco meno di tre minuti (4-4); per l'intera prima frazione si registrano tanti errori da ambe le parti e sono i singoli a svettare, Nadoh per i biancorossi (7 dei suoi 12 centri vengono realizzati nel primo tempo) ed Ebner per gli anconetani. Il risultato a metà gara recita 13-12.

Nella ripresa è Trieste ad avere la marcia migliore, quantomeno per mettere un pò di gol in cascina utili a tenere la Luciana Mosconi a debita distanza di sicurezza: al 39' i padroni di casa vanno sul +4 con la realizzazione di Sardoc (20-16) ma si fanno quasi riacchiappare nel punteggio a dodici minuti dalla fine (22-20) nonostante i fischietti arbitrali abbiano mandato anzitempo sotto la doccia il totem ospite Lazarevic. I biancorossi rialzano nuovamente la testa e, approfittando della doppia inferiorità numerica, volano nuovamente sul +5 (26-21), prima di venire nuovamente ripresi dagli ospiti con Polito, Pesaresi e Campana. A un minuto dalla fine è 29-28, la tensione diventa palpabile sugli spalti: a risolvere tutto ci pensano Visentin prima e Nadoh poi. Le loro due reti fanno esplodere di gioia Chiarbola e i marchigiani non possono far altro che arrivare a una sola lunghezza di ritardo da Trieste. E' fatta, si ritorna in paradiso!

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Un ringraziamento sentito e doveroso va, da parte del sottoscritto, a tutta la società e a tutta la squadra per le grandissime emozioni che ha saputo trasmettere.

Ringrazio pubblicamente Giorgio Oveglia per la grande opportunità che mi ha dato nel poter aggiornare il sito ufficiale; ringrazio tutti i meravigliosi ragazzi che hanno indossato la maglia di Trieste quest'anno, da Carpa a Vise, da Tin a Matej Nadoh, dal grande Ivan a Matej Zaro, dal grande Marco Lo Duca a tutti gli altri che non ho citato. Non ultimo coach Radojkovic: un allenatore con i contro-c....ni!

I tifosi vi amano e vi porteranno sempre nel cuore anche negli anni a venire, statene pur certi :amicici:

GRAZIE MULI!

P.S. grazie anche per la doccia inattesa :grin: maledetto Vise! :D

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Ed ecco la rassegna stampa de "Il Piccolo" odierno:

Pallamano, Trieste batte Ancona e torna in Elite

Partita nervosa ma i ragazzi allenati da Radojkovic sono stati sempre in vantaggio sui marchigiani

di BRUNO LUBIS

TRIESTE Magari sudando inutilmente contro una squadra inferiore per caratura tecnica la Trieste di pallamano ha battuto Ancona e torna nella massima serie che si chiama Elite (come se non bastasse più la A). Il finale 31-30 lascia intendere che il successo sia arrivato per il rotto della cuffia, ma non è vero perchè i ragazzoni allenati da Fredi Radojkovic sono sempre stati avanti nel punteggio, nella ripresa parevano addirittura prendere il largo con quattro o cinque gol di vantaggio. Ma, chissà perchè, un po’ di supponenza ha rosicchiato i margini nel punteggio e Ancona è tornata sotto.

L’esultanza dei triestini è stata coronata anche dai complimenti affettuosi degli avversari: cosa non comune ai giorni nostri nel settore sportivo. Tanto per fare un esempio: alle nostre spalle gracchiavano offese agli arbitri e ai giocatori giuliani un gruppetto di tifose marchigiane che facevano sembrare gli spalti del palaChiarbola uno scannatoio. Effetti spiacevoli che nulla tolgono alla vittoria meritata di Trieste che saluta Ivan Mestriner, un gran portiere. Ieri pomeriggio ha tenuto a galla la barca: lui parava tutto il possibile umano e i suoi compagni sbatacchiavano il pallone alla rinfusa, perdendo occasioni di porre tra loro e gli avversari un solco ben più rassicurante di gol.

Gran protagonista dunque il portiere che saluta la compagnia e lascia la stecca a chi verrà, più giovane e voglioso di provare l’ebbrezza della serie maggiore. In ombra Tokic e anche Visintin nei primi 45 minuti (sia chiaro: un tempo più un pezzo di ripresa) giocava da svagato per poi esaltarsi nel finale. Radojkovic e Nadoh si sono sembrati i più produttivi sia nella fase difensiva che in quella propositiva. Ma, tutto sommato, Trieste non ha certo giocato con la lucidità che si addice a una squadra di Elite. Ci sarà tempo per lavorare ancora e toccherà al presidente Lo Duca trovare i finanziamenti adeguati alla categoria dopo due annate trascorse nelle serie inferiori ma brillantemente superate con altrettante rapide promozioni. L’Elite è un’altra cosa e Trieste si aspetta comunque un campionato di vertice. Auguri presidente.

Allora, per dare l’idea del nervosismo che regnava in campo, fino al 5’ di gioco non si è vista alcuna realizzazione, passaggi sbagliati, conclusioni affrettate e contropiedi sprecati. Poi piano piano il gioco è decollato ma senza raggiungere livelli buoni. Intenso, certamente. Ma preciso, no. Mestriner ha parato un paio di rigori, ha fermato conclusioni alte e basse, dalle ali e dal centro. Non ha mai concesso gol facili ai marchigiani. La difesa triestina ha sofferto il pivot Polito ma ha bloccato sia Ebner che Lazarevic. Scelte studiate o casuali, non lo sappiamo.

L’annata dunque finisce con la sofferenza agonistica che non era immaginabile ma comunque finisce bene. Trieste torna nella serie che il suo passato di scudetti e partecipazioni a partite internazionali esigono. Ci torna con l’umiltà di chi sa di non avere forse l’abito più adatto ma farà conto sul suo charme per restare con i migliori.

e

Il commosso addio di Mestriner

Lo Duca: «Adesso festeggiamo»

TRIESTE Sentimenti contrastanti al termine della partita sul parquet di Chiarbola. Trieste festeggia una promozione tanto sofferta quanto meritata, almeno per quanto fatto nel corso di questa lunga stagione, Ancona si rammarica per una sconfitta che non cancella l’ottima partita giocata e la splendida figura fatta in una finale che si è dimostrata davvero degna.

Giuseppe Lo Duca vive con particolare trasporto i momenti immediatamente successivi alla sirena che sancisce il ritorno della sua creatura nell’Elite della pallamano italiana. «È stata dura - sottolinea il prof - sono felice per questi ragazzi che si sono guadagnati questa promozione e in particolare per Ivan Mestriner che si meritava di chiudere la carriera con un risultato come questo. Per questa sera spazio alla doverosa festa, da domani cominceranno i problemi».

Saluta il pubblico e nasconde la sua emozione sotto una bandiera capitan Mestriner. La tensione si scioglie in qualche lacrima, tributo quasi doveroso a una carriera straordinaria. Ivan raccoglie gli abbracci dei compagni e quelli degli sportivissimi avversari che al termine della partita, nonostante la delusione per il risultato, lo hanno cercato per complimentarsi.

Sfinito sulla panchina, Matej Nadoh si gode la festa. «Sono felice perché questa promozione rappresenta il premio a due anni di sacrifici. E’ stata dura, molto dura, abbiamo pagato la tensione di una gara secca che non consentiva errori».

Commosso anche il tecnico Radojkovic: «Voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto non soltanto stasera ma nel corso di queste due stagioni. La promozione è dedicata a loro».

Un’ultima battuta dal presidente anconetano Lorenzo Guzzini. «Non ci sentiamo sconfitti - è il suo giudizio - una squadra doveva essere promossa e dunque complimenti a Trieste ma credo che abbiamo fatto davvero una splendida partita e meritavamo anche noi questa promozione. È dura da accettare ma tiriamo avanti: ci riproveremo il prossimo anno».

Lorenzo Gatto

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sono felicissimo.anche se non seguo molto.ma la pallamano e' una parte importante della tradizione sportiva recente della nostra citta'.il suo declassamento e' stato grave,ma non potendo far altro ci si e' mossi in modo intelligente.

ora si e' tornati dove si merita di stare

BRAVI BRAVI BRAVI...

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sono ormai anni, che non gioco più a pallamano e che non seguo più questo sport. ricordo la vittoria dello scudetto contro prato, in una gara che finì con una mini rissa in campo. stavo rileggendo i nomi dei giocatori e sono contentissimo nel vedere che giocatori come Mestriner (che era il mio idolo),Radojkovic e carpanese (se non erro), visintin e lo duca, sono ancora lì, questo dimostra un grande attaccamento alla maglia (secondo me).

bravi ragazzi.

ps: chi mi toglie qst curiosità: ho letto che tra i giocatori c'è anche il nome di oveglia. ma è il figlio di giorgio oveglia?

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ps: chi mi toglie qst curiosità: ho letto che tra i giocatori c'è anche il nome di oveglia. ma è il figlio di giorgio oveglia?

Esattamente :ehsi: La pallamano triestina si trasmette di generazione in generazione, ormai :D

grazie. volevo saperlo xkè giorgio era il mio allenatore e suo figlio giocava con me. complimenti. 4 anni fa giocava nella categoria ragazzi..... (o qualcosa del genere)

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Anche da parte mia i complimenti a tutta la squadra e la dirigenza. E' stato un anno esaltante, sembrava di essere ritornati ai vecchi tempi in cui si combatteva per lo scudetto.

Ieri ho rivisto lo spirito che ha sempre contraddistinto le squadre di Loduca,. una voglia di vincere infinita. Questa ieri ci ha tenuto in piedi perche' effettivamente Ancona se l'e' giocata fino in fondo e se gli arbitri non davano rosso diretto a Lazarevic (non e' sembrato ai piu' un fallo da rosso ma dagli spalti si hanno sensazioni diverse) e se soprattutto il loro allenatore non cambiava portieri tra il primo e secondo tempo (ma perche' ??? il primo aveva parato benissimo) non so come andava a finire. I nostri hanno avuto molti (troppi) problemi ad affrontare il loro asse centrale-pivot che ci ha fatto male durante tutta la partita.

festeggiamo assieme ai muli perche' se lo meritano e vediamo cosa possiamo fare tutti per aiutare questo splendido sport

Ciao a tutti

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Rinnovo i complimenti già fatti a vose ai muloni ieri sera!

Che bel far karaoke con tutta la squadra dopo la partida, a cantar We are the champions! :D

Adesso speremo prima de tutto de mantenir la categoria perchè no xe cussì scontà, purtroppo... :down:

Unica nota sull'arbitraggio: la coppia Iaconello - Iaconello xe una garanzia, se xe lori xe sempre casin...

Stavolta secondo mi ghe stava anche l'espulsion a Ionescu nel primo tempo se volemo dirla tutta....

Ma giusto così il risultato...

Ancora complimenti e...grazie muli!!!

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Da "Il Piccolo" odierno:

Trieste, una marcia trionfale verso l’Elite

La società vuole ripartire dal tecnico Radojkovic per costruire la prossima stagione

di LORENZO GATTO

TRIESTE La festa, spontanea, è esplosa nella notte, quando squadra e tifosi hanno brindato assieme al ritorno nella serie A d’Elite celebrando una promozione arrivata al termine di una finale sofferta ed anche per questo ancora più bella.

Ancona, finalista fiera ed orgogliosa, si è dimostrata avversaria degna e capace di contendere alla formazione di Fredi Radojkovic un risultato che per quanto fatto vedere a Chiarbola avrebbe meritato. E, invece, il 31-30 maturato a Chiarbola davanti a una cornice di pubblico davvero importante, ha finito per premiare Trieste completando nella maniera migliore il lungo cammino che società, staff tecnico e squadra hanno intrapreso due anni fa dopo la sofferta ma inevitabile auto retrocessione dalla massima serie.

Non è stata la passeggiata che in molti si aspettavano alla vigilia: complice la tensione che ha attanagliato i biancorossi impedendo loro di giocare la miglior pallamano ma anche, va detto, per merito di un Ancona che nonostante la grave perdita di Lazarevic, espulso per un fallo su Nadoh, ha saputo restare aggrappata alla partita fino alla sirena finale. I marchigiani ci riproveranno, da protagonisti, nella prossima stagione, Trieste raccoglie invece i frutti del duro lavoro portato avanti nel corso di tutta la stagione.

Un campionato cominciato alla ricerca di una tranquilla salvezza e nella quale, invece, giornata dopo giornata, i biancorossi hanno capito di poter recitare un ruolo da protagonisti. Un’evoluzione che, va riconosciuto ai protagonisti, è frutto della perfetta simbiosi creatasi tra Fredi Radojkovic , Marco Bozzola e tutto lo staff tecnico che assieme ai giocatori hanno formato un gruppo compatto capace di remare nella stessa direzione. La promozione, dunque, diventa la conseguenza diretta della serietà e della dedizione con cui capitan Mestriner e compagni hanno lavorato giorno dopo giorno. Smaltito l’effetto della sbornia, rimane la gratitudine per una società da sempre abituata a regalare alla città risultati importanti e la preoccupazione di quello che sarà il futuro. Perché se è vero che nelle ultime due stagioni Trieste ha trovato la forza per risalire dall’inferno nella quale si era auto retrocessa è altrettanto chiaro che l’esperienza felice degli ultimi due anni sarebbe difficilmente ripetibile. Per trattenere ancora il tecnico Radojkovic e i giocatori che hanno mercato serviranno programmi chiari e una risposta decisa da parte della città.

e

I PROTAGONISTI

IVAN MESTRINER

Portiere, 1970: 23 presenze, 2 gol.

Il capitano ha chiuso la sua straordinaria carriera con una promozione che gli consente di lasciare la «sua» Trieste la dove l’aveva presa. Stagione positiva, conclusa nel migliore dei modi con una finale nella quale classe ed esperienza hanno fatto la differenza.

MATEJ ZARO

Portiere, 1989: 27 presenze, 0 gol.

Giovane talento lanciato da Fredi Radojkovic, ha saputo inserirsi nel gruppo sfruttando i consigli del suo capitano. Prezioso cambio di Mestriner, ha saputo guadagnarsi la stima dei compagni di squadra facendosi trovare pronto in ogni occasione.

JAN RADOJKOVIC

Centrale, 1989: 27 presenze, 128 gol.

La vera novità di questa stagione. Arrivato a Trieste in punta di piedi ha saputo conquistarsi un posto importante nel gruppo guadagnandosi, partita dopo partita, i galloni di titolare. Nel finale di stagione decisive la sua freschezza fisica e la sua esuberanza tattica.

MARIUS IONESCU

Pivot, 1976: 17 presenze, 20 gol.

Un rientro a sorpresa che ha dato sostanza alla difesa biancorossa. Poteva accettare le offerte arrivate da oltre confine ma alla fine ha scelto di restare a Trieste per contribuire alla cavalcata biancorossa mettendo al servizio della squadra il suo vigore fisico.

MARCO VISINTIN

Ala sinistra, 1982: 27 presenze, 125 gol.

Ha contribuito alla promozione giocando un campionato di alto livello. Nella finale di sabato è rimasto nell’ombra per oltre 50’ poi nel finale, di fronte alla rimonta marchigiana, si è caricato i compagni sulle spalle segnando le reti del trionfo biancorosso.

FRANCESCO FANELLI

Ala destra, 1984: 24 presenze 7 gol.

È arrivato a Trieste da Ancona e proprio contro Ancona ha conquistato una promozione alla quale teneva molto. È il cervello della squadra e non solo sportivamente parlando. La laurea in matematica con 110 e lode ne testimonia le qualità.

MATEJ NADOH

Terzino destro, 1981: 27 presenze 233 gol.

Il capocannoniere della squadra, l’uomo che in più di una circostanza ha tolto le castagne dal fuoco a un tecnico, Fredi Radojkovic, che ha sempre creduto nel suo talento. Una presenza fondamentale nel corso di questa stagione e ancor più durante la finale.

TIN TOKIC

Terzino sinistro, 1985: 27 presenze 153 gol.

Con Trieste ha conquistato l’azzurro, a Trieste ha voluto restare nonostante la discesa nelle serie inferiori e a dispetto delle tante, importanti offerte arrivate dall’Elite. Ha giocato un campionato fatto di molti alti e qualche basso ma è uno dei talenti della squadra.

ANDREA CARPANESE

Centrale, 1982: 27 presenze 57 gol.

Il vero tuttofare di un gruppo nel quale ha saputo ritagliarsi un ruolo importante. Si è preso responsabilità da centrale, ha giostrato da ala ed è stato uno dei pochi veri uomini usciti dalla panchina su cui ha potuto contare Radojkovic.

MARCO LO DUCA

Ala destra, 1970. 27 presenze, 93 gol.

Per impegno e dedizione è un esempio fondamentale per i tanti giovani che gravitano attorno alla prima squadra. Ha giocato un campionato fantastico, impressionante per continuità e dimostrandosi un punto di riferimento per la sua squadra.

MARCO SARDOC

Pivot, 1970. 27 presenze, 16 gol.

Per sua stessa ammissione, detto con orgoglio, il giocatore più anziano della squadra. Ma l’età non gli ha impedito di giocare un’ottima stagione garantendo a Fredi Radojkovic, una continuità di rendimento importante. Perno della difesa, si è sacrificato anche in attacco.

e infine

È ARRIVATO DALLA PANCHINA IL CONTRIBUTO DEI PIù GIOVANI

Da Leone al portiere Postogna un impegno continuo in allenamento e una risposta puntuale a ogni chiamata

TRIESTE Un ruolo importante nel ritorno della Pallamano Trieste nell’Elite l’hanno avuta anche i più giovani, coloro i quali hanno giocato meno ma sono riusciti a supportare il lavoro del tecnico Radojkovic assicurando quotidianamente la loro presenza in pèalestra e mantenendo quindi sempre alta la qualità degli allenamenti.

Oltre a Matteo Leone (che con 21 presenze e 4 gol segnati è stato, tra loro, certamente il più utilizzato), ci sono da ricordare anche David Sedmach (16 presenze, 6 gol), Kevin Anici (6 presenze, 2 gol), Alex Pernich (4 presenze, 1 gol), Niccolò Zampollo (4 presenze, 3 gol) oltre a Michele Oveglia (6 presenze) e al baby portiere Thomas Postogna.

È, questa, una nidiata di ragazzi maturati grazie allo straordinario lavoro portato avanti con competenza e dedizione dal responsabile del settore giovanile della società Claudio Schina e dal direttore sportivo Giorgio Oveglia che nel corso delle ultime stagioni hanno puntato sulla loro maturazioni per cominciare a formare la base della Pallamano Trieste del futuro. Della Pallamano Trieste tornata nell’Elite tricolore. (l.g.)

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GRANDI E GRAZIE RAGAZZI ......come sempre Orgoglio Triestino Purosangue!!!!!!!!!!!!!1 finalmwente anche un bel pubblico che ga tifado a gran voce..ghe voleva proprio..........

un sentito ringraziamento a quei venti tifosi de ancona che ga offeso tutto el tempo .. dall'inizio alla fine... proprio educati e stamattina go letto el forum che parla de pallamano e i scrivi offwendendo anche la....scuseme ma proprio ignoranti.... :down:

forza tireste sempre !!!!!!!!!!!!!! :bandieraalabarda:

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GRANDI E GRAZIE RAGAZZI ......come sempre Orgoglio Triestino Purosangue!!!!!!!!!!!!!1 finalmwente anche un bel pubblico che ga tifado a gran voce..ghe voleva proprio..........

un sentito ringraziamento a quei venti tifosi de ancona che ga offeso tutto el tempo .. dall'inizio alla fine... proprio educati e stamattina go letto el forum che parla de pallamano e i scrivi offwendendo anche la....scuseme ma proprio ignoranti.... :down:

forza tireste sempre !!!!!!!!!!!!!! :bandieraalabarda:

Visto che è stato tirato in ballo il mio sito, mi sono permesso di precisare che io non ho AFFATTO offeso loro. Semmai loro devono essere rimasti scottati da quanto scritto da Lubis domenica...e cosa centro io in tal senso? :D

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Tornando ai discorsi in casa nostra, noto tanta preoccupazione sul nostro futuro. Io spero che si trovino i fondi per fare questa benedetta Elite, un ulteriore sacrificio come quello di due anni fa sarebbe un colpo al cuore a chi ha seguito questa meravigliosa squadra nelle ultime due stagioni.

E' chiaro però che i soldi non piovono dal cielo...e appunto per questo serve il sacrificio ulteriore degli sponsor o a forze fresche che possano foraggiare la società. Attendiamo fiduciosi, non ci resta altro

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Xe stada davvero una grandissima emozion! I ragazzi xe forti giogadori e davvero delle brave persone. Nella pallamano se gioga per la maia, per la voia de farghela e se ga visto nel dopo partida: un entusiasmo incredibile anche dopo 1 ora dalla fine della gara.

Grazie a tutti i ragazzi, i tecnici e i dirigenti e a chi ghe xe stado vicin alla squadra dall'inizio alla fine. Complimenti a tutti!!! :ave:

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I prodomi per un bel campionato di elite ci sarebbero: ho visto allenarsi a Trieste (vive qua) Modrusan e quindi il settore portieri non sarebbe male. Manca assolutamente un pivot da 6-7 gol a partita (tipo Skoko per capirci) e probabilmente un'ala destra (Marco non so cosa voglia fare). Pero' uno straniero sono una bella botta di euro al mese........

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bravi i ragazzi, unica certezza sportiva di Trieste. sabato ero a Empoli, quindi purtroppo non ho assistito alla finale... vorrei dire una cosa: il comune spende valangate di soldi per sponsorizzare barche per la bavisela o per eventi poco produttivi: non sarebbe meglio taglaire per un anno i costi e destinare 2-300.000 euro alla pallamano, squadra ipergloriosa e fiore all'occhiello di Trieste???

guardiamoci attorno: la pallavolo è sparita, l'alpina baseball era in A e ora è in C, il basket arranca in serie non consone al blasone triestino... almeno la pallamano non la facciano morire!!! che poi io proporrei una cosa: a trieste siamo circa 200.00... 50 centesima a testa per la pallamano... so che è utopia, però lasciar di nuovo retrocedere la squadra più gloriosa di Trieste sarebbe un delitto...

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I prodomi per un bel campionato di elite ci sarebbero: ho visto allenarsi a Trieste (vive qua) Modrusan e quindi il settore portieri non sarebbe male. Manca assolutamente un pivot da 6-7 gol a partita (tipo Skoko per capirci) e probabilmente un'ala destra (Marco non so cosa voglia fare). Pero' uno straniero sono una bella botta di euro al mese........

Per il prossimo anno Modrusan giocherà con noi (si allena qua perchè svincolato da Prato, se non erro) Marco Lo Duca da quanto so terrà duro e farà ancora una stagione, iscrizione permettendo....Per il pivot bisogna capire anche cosa farà Sardoc, che sta andando anche lui verso i 40...credo comunque che in ogni caso in quel settore si interverrà sul mercato.

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bravi i ragazzi, unica certezza sportiva di Trieste. sabato ero a Empoli, quindi purtroppo non ho assistito alla finale... vorrei dire una cosa: il comune spende valangate di soldi per sponsorizzare barche per la bavisela o per eventi poco produttivi: non sarebbe meglio taglaire per un anno i costi e destinare 2-300.000 euro alla pallamano, squadra ipergloriosa e fiore all'occhiello di Trieste???

guardiamoci attorno: la pallavolo è sparita, l'alpina baseball era in A e ora è in C, il basket arranca in serie non consone al blasone triestino... almeno la pallamano non la facciano morire!!! che poi io proporrei una cosa: a trieste siamo circa 200.00... 50 centesima a testa per la pallamano... so che è utopia, però lasciar di nuovo retrocedere la squadra più gloriosa di Trieste sarebbe un delitto...

sabato no go visto el sindaco a chiarbola (o forsi non me son accorto)....e no ze bel Xchè el xè sindaco de tutti no solo de altri e doveva riconoser i grandi sforzi e risultati della pallamano nei ultimi 40 anni e soprattutto negli ULTIMI due !!! poche risorse e grandi risultati!!! xchè sti politici triestini no movi el c.. x la pallamano trieste????

forza ragazzi :bandieraalabarda:

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sabato no go visto el sindaco a chiarbola (o forsi non me son accorto)....e no ze bel Xchè el xè sindaco de tutti no solo de altri e doveva riconoser i grandi sforzi e risultati della pallamano nei ultimi 40 anni e soprattutto negli ULTIMI due !!! poche risorse e grandi risultati!!! xchè sti politici triestini no movi el c.. x la pallamano trieste????

forza ragazzi :bandieraalabarda:

Purtroppo no gavemo de spetarse qualcosa de più dai politici, se non qualche aggancio con nuovi sponsor o novi imprenditori. El guaio xe che da queste parti la pallamano, purtroppo, non attira nuovi investitori. Tanto più in un periodo de crisi economica come questa.

Xe chiaro allora che bisogna far "mucio" e ingrumar tante piccole entità che pol foraggiar, anche in parte minima.

Non so quanto sia praticabile l'eventualità de un azionariato popolare...me informerò in tal senso :)

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Io punterei sull' azionariato popolare. Io sarei disposto a dare ben piu' dei 50 centesimi a persona per nucleo familiare. La pallamano mi piace e vorrei rivivere i momenti nei quali si cambatteva per lo scudetto.

La penso esattamente come te, colorado :) Questo sport, che molti considerano "inutile" o "orribile" (così è stato etichettato da qualcuno), ha regalato tante di quelle emozioni da far impallidire gli sport più popolari.

E' chiaro comunque che il prof. Lo Duca non può lavorare da solo nei confronti del mondo "esterno", come praticamente ha fatto negli ultimi due anni (facendo di necessità virtù...). E' questo il problema gravoso che pesa su questa società, che ha saputo andare avanti da sola senza troppi aiuti. Ripeto, se si vuole tornare grandi serve una spalla in più...e anche più di una, se possibile :)

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Da "Il Piccolo" di oggi:

PALLAMANO. I PROGRAMMI DEL PRESIDENTE LO DUCA

Trieste, 300mila euro per l’Elite: un mese di tempo per trovarli

di LORENZO GATTO

TRIESTE Un mese di tempo per decidere il futuro. E stabilire se la promozione appena conquistata nella gara di spareggio della finale di sabato scorso contro Ancona potrà essere onorata con l’iscrizione al prossimo campionato d’Elite.

Esattamente come due stagioni fa, Trieste si interroga su un domani che non offre ancora certezze: entro il 26 giugno, data ultima per l’iscrizione ai campionati per la stagione 2009-2010, il presidente Lo Duca dovrà decidere che strada intraprendere. Sentimento e ragione si scontrano perché, se da una parte ci sarebbe la voglia di regalare ai protagonisti della promozione la possibilità di godersi i frutti del sudore speso in palestra, dall’altra è ben chiara la necessità di rispettare un budget che non ammette voli pindarici.

«Stiamo guardando cosa si può fare - racconta il presidente Lo Duca - con la consapevolezza che sarebbe un peccato non riuscire a raccogliere i frutti di quanto seminato negli ultimi anni ma con grande serenità e senso di responsabilità. Oggi (ieri sera) parlerò con la squadra per fare il punto della situazione: al momento non so ancora dire a quale campionato parteciperemo ma intanto voglio capire che intenzioni hanno i giocatori». Un mese di tempo, dunque, per trovare le risorse economiche indispensabile per affrontare il campionato d’Elite.

Ma quanto costa partecipare al massimo campionato di pallamano e quanto si risparmierebbe restando invece in serie A1 o ripartendo dalla serie A2? «Questa stagione, tutto compreso, ci è costata 250 mila euro. L’Elite richiede cifre decisamente più alte ma noi, continuando il progetto portato avanti da Radojkovic e facendo affidamento su un nucleo italiano competitivo, potremmo riuscire a chiudere il budget a 300 mila euro. L’innesto di un pivot straniero e il ritorno di Diego Modrusan tra i pali ci darebbero la possibilità di non snaturare il gruppo che quest’anno ha fatto così bene e rinforzarlo quel tanto che basta per affrontare l’Elite e dare l’assalto a una salvezza che per noi varrebbe come uno scudetto».

Valutazioni che saranno fatte nelle prossime settimane quando Lo Duca cercherà di confermare le sponsorizzazioni ottenute in questa stagione e verificare la possibilità di trovare quel qualcosa in più indispensabile per sostenere il salto di categoria. «Giocare in Elite - conclude il prof - rappresenta la condizione essenziale per trattenere a Trieste un tecnico bravo e preparato come Radojkovic. È noto a tutti che Fredi è stato uno dei segreti delle promozioni delle ultime due stagioni, per noi sarebbe fondamentale poter contare ancora sul suo lavoro e sulla sua professionalità. Ma non sarebbe giusto chiedergli di restare in ogni caso: ha offerte importanti, siamo pronti a lasciarlo andare nel caso in cui non dovessimo trovare le risorse per affrontare l’Elite con una squadra competitiva».

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