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Arriva la rinuncia definitiva alla serie A d'Elite | Lunedì 13 luglio ufficializzazione federale, Trieste in A1 o in A2?


SandroWeb

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Ho sentito poco fa da Giorgio Oveglia che, purtroppo, non si è raggiunti la quota necessaria per iscriversi all'Elite. Si attende l'ufficialità federale, ad ogni modo per la società sono arrivati dei fondi che serviranno sia per il prossimo campionato che per il futuro in generale: non si è riusciti a fare il miracolo ma si sono fatti passi avanti quasi insperati per come si erano messe le cose.

Eventuali news verranno aggiunte nelle prossime ore

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Da "Il Piccolo" odierno:

NON È BASTATA LA SOTTOSCRIZIONE POPOLARE PER RIUSCIRE A GARANTIRSI LA SOMMA NECESSARIA

La Pallamano Trieste non farà l’Elite

Mancavano ancora 150mila euro

di ROBERTO DEGRASSI

TRIESTE La Pallamano Trieste non ce l’ha fatta: per mancanza di fondi deve rinunciare a iscriversi al prossimo campionato di Elite dopo aver conquistato il diritto sul campo. L’Edera è riuscita a iscriversi alla prossima stagione di A1 di hockey in line ma avverte: questo è un atto formale però i problemi economici (servono 50mila euro per la stagione) restano.

Dal giorno della verità lo sport triestino esce più povero. Appena due mesi fa la Trieste sportiva sembrava avviata a un clamoroso rilancio: la Triestina era in corsa per i play-off, l’Acegas centrava un’ esaltante promozione in A Dilettanti, la Pallamano tornava trionfalmente nel paradiso dell’handball nazionale, le ragazze della pallanuoto inseguivano l’A1 e l’Edera puntava allo scudetto dell’hockey in line.

Due mesi o poco più dopo il quadro idilliaco è cambiato. La crisi e la difficoltà di trovare nuove risorse a Trieste stanno provocando un drastico ridimensionamento. E le stesse Triestina e Acegas stanno conducendo il loro mercato con budget che raccomandano spese oculate e nessuno spreco.

La Pallamano Trieste con dignità in queste settimane si è ribellata a quello che pareva un destino già scritto. Mancavano 150mila euro per l’iscrizione all’Elite. Ha chiesto aiuto alle istituzioni («il Comune ha cercato di aiutarci ma non può sforare oltre i 20-25mila euro di contributo»), ha verificato direttamente l’attaccamento dei triestini con una sottoscrizione popolare che ha raccolto in pochi giorni diverse migliaia di euro. Sarebbe servito un miracolo che non si è verificato. Ieri pomeriggio, a ridosso della scadenza, una telefonata da Montecarlo ha vagheggiato di un possibile sponsor ma senza ulteriori riscontri. Forse solo un amaro scherzo.

Giuseppe Lo Duca ha preso atto della situazione e ha ufficializzato la rinuncia. «Da 40 anni tiro avanti questa baracca. Facciamo tutto il possibile ma non possiamo indebitarci per inseguire un sogno». Il «prof» ringrazia chi in questi giorni ha voluto aiutarli. «Siamo disponibili a restituire i soldi a chi li richiederà. A chi vorrà confermarco l’aiuto in vista di quella che speriamo sarà la prossima A1 possiamo giurare sin d’ora che non lo deluderemo». Il futuro biancorosso è dei giovani. Uno dei migliori vivai italiani. Il materiale umano e tecnico c’è, si sa. Se la Pallamano Trieste potesse mettere in vendita coraggio, dignità e fantasia sarebbe ricchissima.

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La speranza adesso è poter avere la A1

Lascerà la squadra Tokic, che ha offerte sia dall’Italia che dall’estero

TRIESTE La Pallamano Trieste rinuncia definitivamente all’Elite. Non è bastata, dunque, la mobilitazione degli ultimi giorni a salvare quello che Fredi Radojkovic e i suoi giocatori erano faticosamente riusciti a conquistare sul campo.

L’incognita, adesso, riguarda proprio il campionato che la squadra riuscirà a disputare. Se in extremis qualche squadra di A1 farà domanda per salire in Elite al posto di Trieste, la formazione di Radojkovic potrà prenderne il posto in caso contrario, come successe due stagioni fa, sarà necessario ripartire dalla A2. Con la speranza di riuscire a mantenere almeno la A1, un campionato dal livello accettabile considerando la presenza di avversarie come Bressanone o Merano, la società comincia a ragionare sulla squadra da mettere in campo nella prossima stagione.

Tra i nomi in uscita c’è Tin Tokic, il terzino ormai stabilmente nel giro della nazionale e reduce dalle qualificazioni agli Europei 2010 e dai Giochi del Mediterraneo. Un giocatore che già due estati fa aveva avuto la possibilità di partire ma che, in virtù di una sorta di patto d’onore firmato col presidente Lo Duca, aveva deciso di restare per riportare in alto Trieste. Un percorso sofferto e alla luce dei fatti purtroppo inutile che ora spinge il giovane talento triestino a cercare altre strade. Lo vogliono un paio di società italiane ma c’è un forte interessamento anche dall’estero. Per il resto, detto che Lo Duca, Visintin, Carpanese, Sardoc e Leone hanno già confermato la loro presenza per la prossima stagione sono da valutare la posizione di Nadoh e Modrusan oltre a quella dei giovani Jan Radojkovic e Zaro. Il tecnico Radojkovic punterà molto sui giovani che hanno conquistato il terzo posto nel campionato Under 18 e il titolo nazionale tra gli Under 16. Sarà quello il primo obiettivo di una società che più che alla promozione sarà chiamata a puntare sulla valorizzazione del suo vivaio.

Lorenzo Gatto

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Da "Il Piccolo" di domenica 12 luglio:

PALLAMANO. IN SEGUITO ALLA MANCATA ISCRIZIONE ALL’ELITE

I biancorossi sperano nell’A1

Ancona chiede il ripescaggio, domani l’ufficializzazione

TRIESTE Ore d’attesa in casa Pallamano Trieste dopo la conferma della rinuncia alla prossima serie A d’Elite. Quale sarà il campionato al quale Fredi Radojkovic e i suoi ragazzi potranno partecipare? La risposta arriverà appena domani quando la Federazione ufficializzerà il quadro delle iscrizioni inserendo Trieste nel campionato di appartenenza.

Le possibilità, in questo momento, sono due. Se qualche società farà richiesta di iscrizione all’Elite libererà il suo posto per i biancorossi altrimenti per la società del presidente Lo Duca si spalancheranno nuovamente le porte della serie A2. La speranza si chiama Ancona che, sconfitta nella finale promozione dello scorso maggio, avrebbe manifestato l’intenzione di salire in Elite per dare continuità al progetto tecnico avviato un paio di stagioni fa.

Una soluzione che rappresenterebbe un premio per la società e per i giocatori marchigiani ma anche per quelli triestini che potrebbero cimentarsi con un torneo dal livello tecnico accettabile come la serie A1.

La Pallamano Trieste, dunque, resta alla finestra in attesa di conoscere il suo futuro. Una volta conosciuto il campionato d’appartenenza il presidente Giuseppe Lo Duca e il tecnico Radojkovic potranno stilare il programma per la prossima stagione. Che in ogni caso, indipendentemente da A1 o A2, vedrà la Pallamano Trieste puntare prepotentemente sul suo florido vivaio. Un vivaio che nelle ultime due stagioni ha prodotto due scudetti nella categoria under 16 sotto la guida di Giorgio Oveglia e un terzo posto nella categoria under 18. (l.g.)

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