SandroWeb Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 Da "Il Piccolo": Difesa da ridisegnare Davanti spunta l’ipotesi Godeas-Della RoccaSomma: «Potrei cambiare il modulo. Tra gli infortunati solo Nef può recuperare» di CIRO ESPOSITO TRIESTE Il match contro il Mantova incombe e Somma cerca di capire quale possa essere l’assetto migliore per affrontare i virgiliani. Quella contro i lombardi è una partita da vincere e non solo perché il tecnico della Triestina è un ex. Servono i tre punti per uscire da un lungo periodo di magra. Ieri Somma nella seduta svolta sul campo di Visco ha provato a costruire un puzzle con molti pezzi mancanti. «Abbiamo affrontato un impegno infrasettimanale - dice il tecnico -, quindi sarà decisivo l’allenamento del venerdì (domani ndr). Tra i tanti infortunati l’unico che potrei recuperare in difesa è Nef». Un rientro quello dello svizzero che contribuirebbe a sistemare, almeno in parte, il pacchetto arretrato orfano di Scurto (il centrale tornerà disponibile dalla prossima settimana). «I due centrali che ci danno maggior affidamento - continua Somma - sono Cottafava e Sabato -. Se avrò a disposizione Nef sull’altra fascia si potrebbe provare D’Ambrosio». In questo turn-over forzato potrebbero venire utili anche Audel o Brosco, con Sabato riportato a sinistra. Ma lo schieramento è legato al modulo che vorrà utilizzare Somma. In questo momento d’emergenza l’allenatore sembra un po’ meno convinto del 4-2-3-1 cui è affezionato. Gli uomini per attuarlo ci sono. Testini e Godeas sono a disposizione, sulla mediana il tecnico può scegliere tra Pani, Gorgone, Cossu e Princivalli. Sulla trequarti, oltre a Testini, ci sono Stankovic e Volpe ai quali si aggiunge il neo-acquisto Pasquato. «Deciderò come giocare solo domani (oggi ndr) - spiega il tecnico - ma l’esperimento di Roma mi è piaciuto. Con qualche adattamento una formula nuova contro il Mantova potrebbe essere utile. Sto valutando l’ipotesi di schierare assieme Godeas e Della Rocca con Testini alle loro spalle». Soltanto ipotesi che tuttavia rappresentano una novità in casa alabardata. Al di là delle soluzioni tattiche (pur importanti) contro il Mantova sarà decisivo l’approccio alla gara. «È inutile nascondere che per noi si tratta di una partita vitale - conclude Somma - e l’avversario è più abituato di noi a gestire l’emergenza. I ragazzi devono calarsi nella realtà che ci costringe a stringere i denti in attesa di tempi migliori. Ma sono sicuro che riusciremo ad affrontare con la giusta concentrazione un match dal coefficente molto alto per il prosieguo del campionato». Quote
pinot Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 partita di una difficoltà tremenda perchè solo un ingenuo può pensare che il mantova con i suoi 19 punti sia una squadra scarsa il loro problema sta nella mancanza di una prima punta, l'anno scorso ne avevano 2 che hanno ceduto e ora sono scoperti nel ruolo provvederanno, ma tutti gli altri sono più o meno gli stessi degli anni scorsi notari, fissore, gervasoni, caridi, tarana, grauso, spinale, locatelli e quel cossu che ci avrebbe fatto tanto comodo sono giocatori di valore assoluto per la categoria, anche se tutti più o meno in là con gli anni chiaramente il grande ciclo del mantova che ha sfiorato ripetutamente la promozione è agli sgoccioli per le note difficoltà economiche della proprietà, ma questa è una squadra con un blocco difesa-centrocampo di assoluto valore e di grande esperienza noi arriviamo alla partita con le gomme a terra molti infortunati, qualche recupero incerottato, una condizione generale precaria, ci mancava pure la partita dell'olimpico dipinta dalla stampa compiacente come una buona partita ma che, secondo me, ha confermato le nostre difficoltà barricate stile anni '60, nessuna produzione offensiva, il novara a s.siro ha fatto certamente una figura migliore che fare domani ? secondo me è fondamentale non perdere di nuovo in casa, perchè una sconfitta potrebbe avere ripercussioni tremende innescando una striscia negativissima che ci farebbe piombare in zona retrocessione diretta bisognerebbe giocare abbottonati, magari ripetendo il modulo di roma o, ad ogni modo, con un centrocampista in più sarà che pinot è il solito brontolone, sarà che la società ha strategie che sfuggono ai comuni mortali, ma arriviamo a questa decisiva partita dopo 14 giorni di mercato senza un difensore che possa completare il quartetto di titolari scurto è ko, crovetto è stato ceduto, magliocchetti è messo in freezer in attesa di uno scambio con franchini che ha tempi da era geologica - e ad ogni modo franchini sarebbe infortunato -, fatto sta che 4 decenti non riusciamo a metterli in campo se nef non recupera, nemmeno 3, al punto che somma parla di un d'ambrosio a sinistra figuriamoci, già a destra fa fatica, per dirla eufemisticamente.... è mai possibile che con 14 giorni di mercato a disposizione si arrivi a un match decisivo per il prosieguo del campionato in queste condizioni ? si rende conto la proprietà e lo staff tecnico dei rischi che sta correndo ? penso che un 4-5-1 sia l'unica soluzione possibile 3 scarsoni a protezione della difesa, testini e volpe a protezione delle fasce e sostegno del centravanti, che se fosse godeas sarebbe meglio almeno lui la palla riesce a tenerla su e magari un rigore riesce pure a conquistarlo noi tifosi prepariamoci a una partita schifosa, di pura sofferenza, in cui la palla ce l'avranno quasi sempre gli altri dobbiamo avere pazienza senza attaccare sconsideratamente, con una difesa così scombinata se concediamo spazi facciamo il gioco dei vari caridi, tarana, cavalli e nassi e ne prendiamo altri 3 in contropiede vediamo di non fare gli schizzinosi in questo momento, se finiamo in lega pro non ne veniamo più fuori Quote
massi_old Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 Ottima l'analisi di Pinot, come poi accade sempre... 1 Sono perfettamente d'accordo su quanto detto sulla partita di Coppa...Somma è riuscito a descriverla come un capolavoro... io, pur dando merito ai ragazzi per l'impegno, ho visto come Pinot... una squadra alla Nereo Rocco che poteva subire 8 gol e ne ha fatto uno senza mai tirare in porta...il portiere romano l'intervento più bello l'ha fatto da difensore... in effetti il Novara contro il Milan ha fatto più bella figura... 2 "vediamo di non fare gli schizzinosi in questo momento, se finiamo in lega pro non ne veniamo più fuori..." Bella e giusta questa frase di Pinot... me domando come però...visto che se fazeva i schizzonosi l'anno scorso che ierimo stabilmente nelle zone alte della classifica... massi Quote
pinot Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 sai massi, più che schizzinoso il pubblico del rocco è brontolone, e lo è perchè per definizione i vecchi lo sono e il pubblico del rocco penso sia uno dei più vecchi d'italia, rispecchiando in pieno quello che è il profilo demografico della città i giovani sono progressivamente spariti dallo stadio, in pochi anni si sono perse 3-4000 unità per lo più giovani o giovanissime, attirate dalla doppia promozione e dall'esaltante campionato 2002-3 e c'è poco da fare, l'entusiasmo, la coreografia allo stadio è data dai giovani giustamente tu ti chiedi : come si può non fare gli schizzinosi quest'anno, con una delle squadre più scombinate degli ultimi anni, se già l'anno scorso c'era un brontolio continuo malgrado avessimo per 3/4 di campionato una delle squadre più solide da quando siamo in B ? ti dirò che forse le situazioni sono diverse in fondo in fondo quasi nessuno ha mai creduto che l'anno scorso, con quell'organico e quella qualità tecnica, la squadra potesse realmente competere con parma, empoli, livorno, bari per raggiungere la serie A da qui un certo disincanto, sì tutto bello, esaltante, ma la sensazione che tutto fosse destinato prima o dopo a finire era forte se ci sarà da lottare per non andare giù penso che la gente si stringerà attorno alla squadra, per raggiungere un traguardo importante che è alla portata di questi giocatori turandosi il naso anche se la qualità dello spettacolo sarà quella che sarà quanto alla tua domanda di fondo che riguarda l'ostilità nei confronti di maran, sai bene che sono d'accordo con te tutti i presunti capi d'accusa nei confronti dell'ex mister sono miseramente caduti solo 6 mesi dopo la sua partenza difensivista, e continuiamo a giocare con 1 punta come faceva lui nel periodo migliore testini fuori ruolo, e continua a giocare dove l'aveva messo maran ridicolo utilizzo di lima in attacco, e audel è stato impiegato nello stesso modo utilizzava i suoi protetti, e quando manca tabbiani casca il palco, cottafava senza minelli al fianco sembra spesso un pivellino e il " cadavere " piangerelli da quando è partito ha vinto il campionato di 1^ divisione e ha collezionato quest'anno 19 ( diciannove ! ) presenze in B in una squadra 3^ in classifica ce ne sarebbe abbastanza per convincere qualcuno a porgere le scuse al mister trentino, ma dubito che ciò avverrà mai Quote
gus Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 (...) sarà che la società ha strategie che sfuggono ai comuni mortali, ma arriviamo a questa decisiva partita dopo 14 giorni di mercato senza un difensore che possa completare il quartetto di titolari (...) è mai possibile che con 14 giorni di mercato a disposizione si arrivi a un match decisivo per il prosieguo del campionato in queste condizioni ? si rende conto la proprietà e lo staff tecnico dei rischi che sta correndo ?(...) centravanti, che se fosse godeas sarebbe meglio almeno lui la palla riesce a tenerla su e magari un rigore riesce pure a conquistarlo (...) Per me la proprietà non si rende conto dei rischi e, comunque, anche se se ne rende conto non è intenzionata a spendere quanto sarebbe necessario. (Peraltro, nemmeno so se avrebbe la possibilità - più che la voglia o l'intenzione - di farlo) Concordo su Godeas che, oltretutto, contro il Mantova potrebbe anche trovare qualche stimolo in più ... Quote
Poli2 Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 sai massi, più che schizzinoso il pubblico del rocco è brontolone, e lo è perchè per definizione i vecchi lo sonoe il pubblico del rocco penso sia uno dei più vecchi d'italia, rispecchiando in pieno quello che è il profilo demografico della città i giovani sono progressivamente spariti dallo stadio, in pochi anni si sono perse 3-4000 unità per lo più giovani o giovanissime, attirate dalla doppia promozione e dall'esaltante campionato 2002-3 e c'è poco da fare, l'entusiasmo, la coreografia allo stadio è data dai giovani giustamente tu ti chiedi : come si può non fare gli schizzinosi quest'anno, con una delle squadre più scombinate degli ultimi anni, se già l'anno scorso c'era un brontolio continuo malgrado avessimo per 3/4 di campionato una delle squadre più solide da quando siamo in B ? ti dirò che forse le situazioni sono diverse in fondo in fondo quasi nessuno ha mai creduto che l'anno scorso, con quell'organico e quella qualità tecnica, la squadra potesse realmente competere con parma, empoli, livorno, bari per raggiungere la serie A da qui un certo disincanto, sì tutto bello, esaltante, ma la sensazione che tutto fosse destinato prima o dopo a finire era forte se ci sarà da lottare per non andare giù penso che la gente si stringerà attorno alla squadra, per raggiungere un traguardo importante che è alla portata di questi giocatori turandosi il naso anche se la qualità dello spettacolo sarà quella che sarà quanto alla tua domanda di fondo che riguarda l'ostilità nei confronti di maran, sai bene che sono d'accordo con te tutti i presunti capi d'accusa nei confronti dell'ex mister sono miseramente caduti solo 6 mesi dopo la sua partenza difensivista, e continuiamo a giocare con 1 punta come faceva lui nel periodo migliore testini fuori ruolo, e continua a giocare dove l'aveva messo maran ridicolo utilizzo di lima in attacco, e audel è stato impiegato nello stesso modo utilizzava i suoi protetti, e quando manca tabbiani casca il palco, cottafava senza minelli al fianco sembra spesso un pivellino e il " cadavere " piangerelli da quando è partito ha vinto il campionato di 1^ divisione e ha collezionato quest'anno 19 ( diciannove ! ) presenze in B in una squadra 3^ in classifica ce ne sarebbe abbastanza per convincere qualcuno a porgere le scuse al mister trentino, ma dubito che ciò avverrà mai Standing ovation Non sarei purtroppo così ottimista come te su un eventuale sostegno alla squadra in difficoltà, mi sembrache parte della piazza sia (anche comprensibilemente per certa parte) esausta del modo di portare avanti la gestione da parte della proprietà. Si stanno ceando senza che forse ce ne si renda conto delle ottime condizioni al contorno perchè l'annata si trasformi da mediocre in un un incubo. Felice di sbagliarmi... Quote
massi_old Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 Poli ha ragione...ok la società non ha costruito una grande squadra e su questo possiamo essere tutti d'accordo...si continua a giustificare il mister proclamante dicendo che questa rosa è scarsa...(proprio lui che ogni volta la definisce da primi posti...) ma allora mi chiedo....cosa cavolo dovrebbe dire Giannini??? Con un Gallipoli costruito dagli scarti delle altre squadre??? Sarà ben più scarsa quella rosa rispetto alla nostra...ma... al contrario di Somma...Giannini alle parole...preferisce i fatti!!! Massi Quote
morodesede Posted January 15, 2010 Report Posted January 15, 2010 Poli ha ragione...ok la società non ha costruito una grande squadra e su questo possiamo essere tutti d'accordo...si continua a giustificare il mister proclamante dicendo che questa rosa è scarsa...(proprio lui che ogni volta la definisce da primi posti...) ma allora mi chiedo....cosa cavolo dovrebbe dire Giannini??? Con un Gallipoli costruito dagli scarti delle altre squadre??? Sarà ben più scarsa quella rosa rispetto alla nostra...ma... al contrario di Somma...Giannini alle parole...preferisce i fatti!!!Massi per me però a questa squadra mancano i punti buttati via con la gestione gotti, bastavano 3/4 punti in più e con la vittoria sul piacenza eravamo ancora ai bordi dei playoff nonostante l'attuale striscia da incubo, figlia anche di una certa sfortuna... giannini ha avuto una rosa raffazzonata però ha lavorato, sapendo lavorare, sempre lui dal primo giorno e poi aspetto di vederli in primavera visto che non ha fatto la preparazione estiva.... Quote
SandroWeb Posted January 16, 2010 Author Report Posted January 16, 2010 Da "Il Piccolo": C’è il Mantova, la Triestina non può fallireSomma pensa alla difesa a 5: «La parola d’ordine è fare risultato e stare concentrati» Oggi allo stadio Rocco (inizio ore 15.30) la delicata partita contro i lombardi Entrambe le squadre incomplete a causa di numerosi infortunati Cinque difensori con due mediani a far da filtro per tenere lontani gli avversari di ANTONELLO RODIO TRIESTE Appena un mese fa, nessuno immaginava che lo scontro odierno con il Mantova sarebbe stato un crocevia delicatissimo per la stagione alabardata. Purtroppo le ultime cinque partite, in cui ha raccolto solo un punto, hanno portato la Triestina a un bivio da brivido: con un risultato positivo l’Unione non solo terrebbe a debita distanza la penultima in classifica, ma potrebbe archiviare la piccola crisi, ricompattare i cocci delle ultime settimane e guardare con più ottimismo al futuro. Il pareggio, di questi tempi, avrebbe solo il sapore di un brodino in attesa di tempi migliori, mentre in caso di risultato negativo l’Unione si infilerebbe in un pericoloso tunnel. Non a caso, Mario Somma inquadra in poche parole l’obiettivo degli alabardati: «La parola d’ordine è fare risultato. Su questo dobbiamo essere concentrati al cento per cento, il resto sono chiacchiere». Ed è proprio per l’estrema delicatezza del match, sommata al lungo elenco di infortunati (Tabbiani, Scurto, Sedivec, Siligardi e Nef, convocato ma solo per onor di firma), che mai come stavolta il tecnico è assillato dai dubbi sulla formazione. «Sinceramente non so ancora se giocheremo a cinque o a quattro in difesa – spiega Somma - Il fatto è che abbiamo tanti infortunati e molti elementi fisicamente guariti ma non ancora in condizione. Abbiamo provato a cambiare interpreti sul modulo di sempre, ma sono venute le problematiche prove con Ancona e Frosinone. A Roma abbiamo cambiato rotta e ho avuto risposte positive. Vedremo, dipenderà anche dallo schieramento del Mantova e da chi alla vigilia vedrò più affidabile dal punto di vista emotivo». Al momento, la soluzione più probabile (e quella più provata a Visco) è la difesa a cinque: del resto, con Nef e Scurto assenti, è comprensibile che Somma voglia tutelarsi. I tre centrali davanti ad Agazzi saranno Audel, Cottafava e Magliocchetti (favorito su Brosco), mentre a presidiare le fasce saranno D’Ambrosio e Sabato. La cerniera di centrocampo sarà formata da Cossu, Gorgone e Testini, con Volpe a pencolare in aiuto a Della Rocca. Se Somma deciderà di giocare a quattro in difesa, fuori Magliocchetti e dentro Pani a centrocampo. In panchina, in caso di bisogno, ci sono però carte importanti come Godeas e il nuovo arrivato Pasquato, sicuramente voglioso di far bene. Il tecnico alabardato non si fida nemmeno della classifica del Mantova. I virgiliani hanno gli uomini contati in difesa ed è in dubbio anche Caridi, che però ha recuperato dalla febbre: se ce la farà, giocherà con Nassi in attacco con Locatelli trequartista. e I PRECEDENTIAl Rocco prevalgono le vittorie alabardate TRIESTE Le sfide fra Triestina e Mantova compiono esattamente cinquant’anni. Correva infatti la stagione 1959-60 quando alabardati e virgiliani si sfidarono per la prima volta: entrambe vinsero in casa per 1-0 e a Trieste il gol della vittoria dell’Unione fu messo a segno da Romano Taccola. In tutto Triestina e Mantova si sono affrontate 35 volte, con bilancio positivo per gli alabardati, che contano quattordici vittorie, undici pareggi e dieci sconfitte. Ancora più favorevole per l’Unione il bilancio delle partite in casa: diciassette sfide nelle quali la Triestina è uscita vincitrice dieci volte, perdendo in sole tre occasioni e pareggiando in altre quattro. Venendo ai tempi più recenti, le squadre si sfidano continuamente in B dal 2005-06, quando i virgiliani rigiocarono fra i cadetti dopo 32 anni (la presidenza di Fabrizio Lori era iniziata nell’estate 2004 e le ambizioni di proseguire la cavalcata verso l’alto erano forti). Ma i più bei ricordi per l’Alabarda sono quelli della stagione passata, quando la squadra allenata da Maran fece bottino pieno con due successi per 1-0 ai danni di un Mantova (che contava nelle sue file anche Godeas e Sedivec) partito con grandi ambizioni e poi ritrovatosi a lottare per la salvezza. All’andata al Rocco, dopo una partita gagliarda fu il guizzo di Michael Cia alla mezz’ora della ripresa a dare il successo all’Unione. La partita di ritorno giocata al Martelli (sulla panchina del Mantova s’era seduto già Somma) è quella caratterizzata dall’incredibile gol di Gorgone: punizione di Princivalli da fuori, la palla batte sul centrocampista romano che era in fase di disturbo sulla barriera avversaria e si infila in rete. Altre curiosità da segnalare: un pareggio in rimonta per 2-2 con gol di Tulli allo scadere nel dicembre 2005, con Totò De Falco in panchina che stava per lasciare le redini della squadra a Vittorio Russo, e una rete segnata al Mantova in serie C2 da Princivalli nel lontano 2000-2001 (al Martelli finì 2-1 per l’Unione), l’anno in cui la squadra allenata da Ezio Rossi cominciò la sua scalata. In questa stagione, invece, all’andata finì 0-0, con leggera prevalenza per l’Unione allenata allora da Gotti. La prevalenza alabardata non si concretizzò.(a. r.) Quote
pinot Posted January 16, 2010 Report Posted January 16, 2010 muli, se femo risultato oggi con audel, magliocchetti, d'ambrosio e cossu in campo vol dir che el calcio non gà una sua logica....perchè quela de oggi xe una squadra che in 1^ division farìa fadiga, penso che el novara o la cremonese oggi ne masinerìa....un bon pomerigio a tuti, vedè de star calmi.... Quote
massi_old Posted January 16, 2010 Report Posted January 16, 2010 (edited) Cossu xe scelta tecnica... visto che el xe stado preferido a pani e gissi... massi Edited January 16, 2010 by massi Quote
SandroWeb Posted January 17, 2010 Author Report Posted January 17, 2010 Da "Il Piccolo": L’UNIONE AL ROCCO RITORNA AL SUCCESSO E RESPIRA IN CLASSIFICALa Triestina soffre ma esce dal tunnel Doppietta di Testini, Godeas sbaglia un rigore. Nel finale il Mantova si rianima e Agazzi salva la vittoria di CIRO ESPOSITO TRIESTE Somma evita di entrare in un tunnel pericoloso. E lo fa con una Triestina operaia, che non dà soddisfazione ai palati fini, ma piega (con grande sofferenza negli ultimi dieci minuti) un Mantova più presuntoso che meritevole del successo. Eppure i lombardi, dopo aver subito almeno otto palle-gol due reti e un rigore sbagliato da Godeas, avrebbero potuto impattare nel finale con la tremarella dell’Unione. Ma la doppietta di Testini questa volta è bastata. Il Mantova fino al 35’ (rete di Lanzoni) non è riuscito a tirare in porta. La Triestina pur con un modulo guardingo di conclusioni ne ha fatte parecchie (anche una traversa di Brosco). Il successo dunque è legittimo anche se nelle prossime gare sarà da verificare quanto il blackout finale (un altro grazie ad Agazzi) sia solo frutto di una psicosi da assenza di vittorie negli ultimi due mesi. Di buono c’è che la Triestina non otteneva i tre punti dal 21 di novembre (contro il Cittadella), nè in questo lasso di tempo era riuscita ad andare in rete al Rocco. Ieri ha avuto anche dalla sua due rigori (il primo generoso, l’altro legittimo). Ma fino alla mezzora della ripresa il bottino poteva essere ben più rotondo. Ora l’Unione può preparare con più serenità i prossimi match. Senza l’ossessione di vincere (almeno sabato a Grosseto) e con la possibilità di recuperare qualche pedina di peso dall’infermeria e dal mercato. IL MODULO La Triestina può anche contare sull’utilizzo di un nuovo modulo. Un assetto che non privilegia la fase offensiva ma che assicura maggiore concretezza rispetto al tradizionale 4-2-3-1 con gli esterni acciaccati o fuori forma. Al Rocco Mario Somma affronta il Mantova con uno scacchiere che poco si discosta da quello messo in campo a Roma. Cinque in difesa, due mediani (Cossu e Pani) e non tre come all’Olimpico. Testini sulla sinistra a dà manforte anche alla diga di centrocampo e davanti giocano Volpe e Godeas, quest’ultimo preferito in extremis a Della Rocca. Serena sull’altro fronte non si mette in trincea e si affida davanti al talento dell’attempato Locatelli sulla trequarti (una prestazione invisibile) e alle due punte disponibili Nassi e Malatesta (il convalescente Caridi è in panchina). La Triestina comincia tesa ma il Mantova non fa o non riesce a fare nulla in avanti. D’Ambrosio e Sabato stanno alti sulle due fasce ma non spingono più di tanto. Il risultato è che la prima occasione capita appena al 21’ sui piedi di Godeas su uno svarione della difesa ospite ma la conclusione del bomber a porta vuota è da dimenticare. Passano 4’ e l’Ariete di Medea si fa perdonare indirizzando un pallone preciso sulla sinistra per Testini che infila in diagonale Handanovic. Difesa del Mantova (cinque uomini contro due) imbambolata. L’UNIONE CRESCE La squadra di Serena, nonostante lo svantaggio, non cambia clichè e la Triestina, che occupa con ordine e quantità la metà campo davanti ad Agazzi, si fa coraggio. La discesa di Cossu sulla destra (34’) e il traversone sul quale Godeas arriva in leggero ritardo è l’azione più pregevole e prelude a un calcio di rigore che Testini si conquista e che il direttore di gara Celi concede con una certa generosità. La stessa generosità che dimostra Godeas nei confronti degli ex compagni sparando alle stelle il pallone (42’). Il primo tempo si chiude con l’amaro in bocca ma il vantaggio degli alabardati è legittimo. IL MANTOVA ARRANCA La ragnatela della Triestina, a differenza che in altre occasioni, funziona anche nella ripresa. La curva Furlan, dopo un primo tempo senza tifo, intona i consueti cori di incitamento. Anzi, l’Unione pur senza essere travolgente, si propone con più insistenza in avanti. All’11’ arriva il raddoppio. Su un’incornata di Cossu, Volpe viene steso. Testini a differenza dell’Ariete di Medea trafigge Handanovic con una conclusione centrale sotto la traversa. È lui (sette sigilli) l’attaccante più prolifico. La Triestina ha in mano il match e un’ottimo colpo di testa di Godeas viene deviato con bravura da Handanovic salvato (16’) dalla traversa su conclusione ravvicinata di Brosco. FINALE DA BRIVIDO Somma dà ossigeno a Volpe e inserisce pani a centrocampo. Testini sposta in avanti il suo raggio di manovra. Ma gli alabardati arretrano la loro azione e l’undici di Serena comincia a crederci. Il campanello d’allarme è un’inzuccata di Lanzoni su corner (30’) di poco alta. Quattro minuti più tardi lo stesso Lanzoni, lasciato da solo a due passi dalla linea di porta, riapre la contesa. Improvvisamente la Triestina è in preda a un’amnesia anche perché il Mantova ci prova con convinzione. Del resto l’Unione non è compagine avezza alla gestione del pallone. Sale in cattedra Agazzi con due provvidenziali uscite al 40’ e al 42’. Triplice fischio e sospiro di sollievo. e Il bomber: contento per i 7 gol ma il merito è della squadra«L’unica cosa importante è fare punti con continuità per risalire in classifica» Un inatteso capocannoniere TRIESTE Emiliano Testini capocannoniere alabardato. La notizia fa effetto almeno quanto la risicata vittoria della Triestina sul poco convincente Mantova. Ripensando alle critiche ricevute nel corso della scorsa stagione, un solo gol a fronte di un centinaio di tiri in porta, vien da pensare che questa per il giocatore sta diventando una stagione importante. Testini in questo momento è un centrocampista d'inserimento, trequartista, ala, seconda punta in tutti ruoli ha saputo disimpegnarsi benissimo. E' anche uno dei migliori contropiedisti del campionato: pochi, oltre a lui, sono in grado di far ripartire l'azione con efficacia. Visto la soluzione tattica di queste ultime partite, il suo movimento, dovunque lo si collochi, diventa una vera e propria arma più. Per essere perfetto al tenace Emiliano mancavano solo i gol. Per fortuna sua e della Triestina stanno arrivando anche quelli. Testini finalmente possiamo chiamarla bomber: con sette gol all'attivo ha superato anche Godeas. «Non scherziamo: sono contento di essere arrivato a sette reti, sono contento di questa doppietta che ci ha consegnato 3 punti fondamentali per scavalcare un momento così poco convincente a livello di classifica, perchè venivamo da due sconfitte consecutive, pur giocando discretamente non avevamo raccolto niente. Tutto questo in campo si sentiva, alla fine però quello che contava era vincere, io sono riuscito a fare due gol, son contento per me ma il merito va diviso con tutti». Di questo campionato sei un assoluto protagonista. Mai come quest'anno ti sei messo al servizio della squadra giocando in più ruoli. «Cerco di fare il massimo per quello che mi viene chiesto, cerco di sfruttare le mie qualità mettendomi al servizio della squadra e dell'allenatore. Oggi Somma mi ha chiesto di fare il centrocampista, credo di essere riuscito a dare un buon apporto, per quello che si poteva fare su un terreno difficile, in una situazione complicata. Penso di aver fatto bene, ho segnato anche due gol, il segnale che forse le cose sono destinate a cambiare. Conta comunque sempre il risultato, non chi segna». Il Mantova è apparso davvero poco convincente. «Loro uscivano da un momento positivo, erano e rimangono una squadra difficile da affrontare. Sono una squadra forte, con ottime individualità, come Locatelli, Caridi o Notari in difesa, ha giocatori di categoria, pertanto è difficile sempre batterli». Tre punti che valgono doppio allora? «Non ci sono dubbi. Li abbiamo staccati in classifica e questo è un segnale importante almeno quanto la vittoria. L'importante per noi era proprio questo: riguadagnare un risultato positivo». Adesso però dovete riuscire a guadagnare qualcosa anche in trasferta. «Certo. Dobbiamo giocare per raccogliere punti, non conta niente altro. Anche se saremo meno belli non importa, serve continuità costi quello che costi». Giuliano Riccio e La difesa è il punto debole di un team senza voltoLa formazione di Serena non ha proposto nulla Locatelli? Non s’è visto di BRUNO LUBIS TRIESTE Mica una gran partita: se ne sono accorti tutti sugli spalti dello stadio Rocco. Si sono viste carrettate di palloni buttati in avanti, meglio se spioventi, da perderci il conto. Di manovre neanche a sognarsele. La Triestina è stata complice di questa purga lunga 95 minuti. Ma chi proprio ce l’ha propinata è stato il Mantova. Il presidente dei virgiliani, Lori, non ha più denari da spendere. Paga gli stipendi ai giocatori ma non le tredicesime ai dipendenti delle sue ditte. Sempre di lavoratori si tratta. Ma gli altri forse se le sarebbero meritate le tredicesime, i giocatori no di certo e proveremo a dare motivo di quanto affermato. Dunque, partendo dalla porta, Handanovic è solo parente dell’Handanovic che gioca con l’Udinese. Questo, che di nome fa Jasmin (significa Gelsomino), guarda impassibile i palloni passargli a un paio di metri là davanti e lui neanche fa il cenno di volerseli acchiappare. Poi, siccome ha un fisico imponente, riesce anche ad alzare in corner una traiettoria difficile da deviare. Dettagli. La difesa è, a dir poco, penosa. Contro un solo attaccante (Godeas) Lanzoni, Gervasoni, Notari e Salviato sono rirusciti a lasciare spazio libero a Testini che ha potuto controllare una deviazione aerea di Godeas e infilare nel primo tempo il gol del vantaggio alabardato; hanno regalato un pallone (ottima la collaborazione di Handanovic) a Godeas medesimo il quale ha battuto abbondantemente a lato con la porta sguarnita; sono riusciti a farsi fischiare un calcio di rigore (quattro uomini contro due) dall’ineffabile arbitro Celi (chissà cosa avrà visto?). Quanto al centrocampo, beh poco hanno mostrato i giocatori in maglia bianca con banda rossa a martingala sul davanti. Carrus bravino come uno scolaretto, pulito nel calcio e nei movimenti e poco altro. Gli altri renitenti al gioco. In avanti Nappi e Malatesta hanno trattato pochi palloni perchè nessuno gliene recapitava di giocabili. E il talento di Locatelli? Sarebbe meglio passarci sopra ma non è giusto. Locatelli, quello visto ieri al Rocco, potrebbe figurare bene in tornei aziendali. Nessuno direbbe che il giocatore, a 33 anni, è stato protagonista in serie A per un decennio. Adesso vaga per il campo e dirige il gioco come i vigili urbani dirigono il traffico: muovono le mani a motteggiare destra-sinistra-avanti-alt. Col pallone sul sinistro non ha fatto vedere niente, spettatore non pagante. Dicono che Serena ha dovuto fare a meno di sette-otto infortunati. Ma le rose oggidì sono di 25 giocatori: almeno undici decenti sono sempre a disposizione. Decenti, appunto. Se ilmantova non li ha allora vuol dire che la retrocessione in serie C è assicurata. A meno che, a breve, l’allenatore non trovi modo di rendere plausibile e produttivo un assetto di squadra che non abbiamo visto. E non siamo i soli a non vederlo. e infine SODDISFATTO IL TECNICO DELLA TRIESTINASomma: «Abbiamo comandato la partita» «Una difesa a cinque per proteggere i più giovani. Adesso abbiamo anche un altro assetto» di ANTONELLO RODIO TRIESTE La parola d’ordine di Mario Somma alla vigilia della partita con il Mantova era quella di ottenere il risultato a tutti i costi. Alla fine la vittoria è arrivata, anche se con qualche patema di troppo nel finale, ma la prova degli alabardati ha convinto in pieno il tecnico, che nella sua analisi estrapola gli ultimi minuti di partita. «Se guardiamo solo agli ultimi cinque minuti – afferma Somma - ne viene fuori un’analisi certamente distorta della partita. E’ vero, abbiamo anche rischiato di subire il pareggio in un paio di occasioni e nel finale c’era parecchia tensione, ma è subentrato un certo timore fisiologico di non farcela. Ma per il resto della partita, ovvero per gli altri 85 minuti, c’è stato un dominio piuttosto netto della Triestina: abbiamo avuto almeno sette palle gol nettissime, fino al gol loro non avevamo rischiato nulla e quindi la vittoria è certamente meritata. Anzi, credo che per le occasioni avute il risultato avrebbe potuto essere molto più rotondo a nostro favore». Tre punti fondamentali quindi, soprattutto in un momento delicatissimo per l’Unione che veniva da un punto in cinque partite. Per questo il successo sembra come la liberazione da un incubo. «Per noi era troppo importante ottenere una vittoria, venivamo da un ciclo negativo, anche se era un ciclo negativo soprattutto di risultati, perché in realtà le prestazioni non erano mai mancate e avevamo sempre creato tanto, sbagliando magari parecchio». Una vittoria che è arrivata anche con uno schieramento inedito (o quasi, visto che si era già visto a Roma), che prevedeva una difesa a cinque. Una scelta che a qualcuno sarà sembrata strana per una partita casalinga da vincere, ma che alla fine ha pagato e ha soddisfatto in pieno Somma, che spiega il perché delle sue scelte. «Abbiamo cambiato assetto rispetto al solito anche per le tante, troppe assenze di cui soffrivamo. Abbiamo lanciato tanti giovani e sono contento per la bella prova di Audel, per Brosco che ha fatto molto bene, e anche per D’Ambrosio che all’inizio era un po’ rigido ma si è sciolto strada facendo. Inserendo tutti assieme tanti giovani di valore, non potevo lasciarli allo sbando, ma serviva loro il giusto supporto tattico per farli rendere al meglio». Dopo aver spiegato le motivazioni della scelta, Somma passa ad analizzare quanto il suo progetto abbia poi funzionato sul campo. «Dalla partita con il Mantova usciamo con la certezza di poter contare anche su un altro sistema di gioco. Il nuovo assetto ci ha dato una concretezza strepitosa, non abbiamo rischiato praticamente nulla, la squadra ha avuto un atteggiamento aggressivo, è stata compatta, volonterosa e equilibrata. Poi nel finale ci siamo complicati la vita per una disattenzione, come spesso ci capita, a quel punto è subentrato un certo timore fisiologico, ma prima, come ho detto, c’era stato un netto dominio». Anche Stefano Fantinel ha apprezzato l’atteggiamento della squadra: «Ho visto la grinta e la determinazione necessarie per far bene e per andare lontani. Poi è ovvio che sia subentrata anche un po’ di paura perché ci giocavamo molto. Il mercato? Arriverà Franchini, poi anche per De Paula definiamo presto l’operazione con il Chievo. Per il centrocampista vedremo, bisogna pesare bene le scelte». Quote
pinot Posted January 17, 2010 Report Posted January 17, 2010 posso dirvi una cosa, che forse sarà anche supida e centrerà poco con l'argomento della discussione ? lo so che l'inter è la miglior squadra d'italia e il bari è quella che gioca il miglior calcio dunque paragoni sono stupidi ma dopo il pomeriggio trascorso al rocco, ieri sera mi sono veramente rconciliato con il calcio il bari gioca un calcio di una bellezza stupefacente, per il livello tecnico dei suoi giocatori e ogni volta che lo vedo non posso non pensare che quello che è il loro allenatore è stato davvero a un passo dall'essere il nostro la scorsa estate l'occasione della vita, che peccato..... Quote
SandroWeb Posted January 18, 2010 Author Report Posted January 18, 2010 Da "Il Piccolo": IL TERZINO DESTRO HA RIMPIAZZATO L’INFORTUNATO NEFD’Ambrosio: «Abbiamo vinto un match da sei punti» «Con la difesa a cinque mi trovo bene a coprire la fascia, penso di aver ripagato la fiducia del tecnico» TRIESTE Confermato e promosso: per Dario D'Ambrosio forse non è una promozione a pieni voti, ma le parole di Somma alla fine della gara con il Mantova non lasciano adito a dubbi. Il napoletano, con il francese Audel e il romano Brosco, danno al tecnico sufficienti garanzie, confermando la bontà delle scelte estive. Fisico e corsa non gli mancano, deve solo probabilmente acquisire quella autorevolezza, quella cattiveria, quella consapevolezza dei propri mezzi necessarie per giocare in un campionato selettivo come quello cadetto. D'Ambrosio contro il Mantova, come a Roma, è sembrato trovarsi molto a suo agio nel 3-5-2: come mai? «Con tre centrali i due esterni, ovvero Sabato e io, devono lavorare il doppio, curando sia la fase offensiva che quella difensiva in appoggio ai centrali. Un lavoro massacrante, in cui credo di essermela cavata bene anche perchè la pressione sulle fasce da parte del Mantova era praticamente nulla». Il Mantova però ha pressato molto su un terreno in pessime condizioni. «E' vero, loro sono rimasti molto corti sopratutto all'inizio. Il terreno era bruttissimo: speravamo fosse in migliori condizioni per poter giocare la palla con più precisione. Il Mantova conoscendo questa nostra caratteristica ci aggrediva moltissimo, già ai nostri venticinque metri impedendoci di ripartire. Alla lunga chiaramente hanno dovuto mollare la presa». Quanto valgono questi tre punti? «Valgono moltissimo, doppio, sei punti non ci sono dubbi, ci hanno spinto un pochino più su in classifica». A Grosseto però non potete sbagliare. «Noi cercheremo di proseguire su questa strada, impegnandoci come sempre per ritrovare quella continuità che in B è fondamentale. Speriamo bene». Testini capocannoniere fa notizia. «Credo che in quel ruolo abbia più possibilità di fare gol. Lui comunque ha fiuto per la porta, non ha paura di giocare, di buttarsi, merita davvero sempre di segnare». Ha giocato poco sino adesso, ma non appena ha avuto l'occasione si è fatto trovare pronto. «Qualcosa si muove anche per me finalmente. Non mi lamento comunque: ho davanti un grande giocatore come Nef, non potevo far altro che aspettare il mio momento. L'allenatore non appena il mio compagno si è infortunato mi ha dato fiducia, spero di averla ripagata per cui non mi resta che continuare così». Giuliano Riccio e Serena: «Alabardati molto tesi, noi non ne abbiamo approfittato»di ANTONELLO RODIO TRIESTE Sabato al «Rocco» il post partita di Michele Serena, tecnico del Mantova, è stato un misto di rimpianto e rammarico, ma anche di fiera difesa delle proprie convinzioni. «Solo negli ultimi venti minuti si è visto il vero Mantova - ecco il principale rammarico del tecnico dei virgiliani Michele Serena - quello con la giusta determinazione. Purtroppo in precedenza abbiamo commesso troppe ingenuità ed eravamo stati poco determinati per la posta alta che era in gioco. Dovevamo essere per tutta la partita il Mantova che si è visto solo nel finale, quello aggressivo, quello che ha giocato ad alti ritmi e grande intensità, quando il gol di Lanzoni ha acceso la miccia. Peccato perché con un finale così avremmo meritato almeno un pareggio». Il rimpianto principale, invece, è quello di non aver sfruttato in maniera migliore la prima parte di partita, quella nella quale secondo Serena la Triestina aveva mostrato più di qualche incertezza: «Nel primo tempo siamo stati decisamente sottotono, il grave errore è quello di non aver approfittato dell’iniziale imbarazzo della Triestina, che forse per il suo momento particolare mi sembrava in difficoltà e un po’ timorosa, e che ricorreva a frequenti passaggi indietro. Abbiamo creato poco davanti? E’ vero, c’è stata poca concretezza, eravamo in tre sulla stessa linea e credo anche per questo non siamo riusciti a combinare nulla. Poi c’è stata una certa vivacità con l’inserimento di Caridi, ma purtroppo è stato male in settimana e non ho potuto schierarlo dall’inizio». Soprattutto dai media mantovani, sono arrivate alcune perplessità nei confronti di Serena per la formazione messa in campo, nel senso che era troppo offensiva e sbilanciata, quando con una Triestina schierata a cinque in difesa sarebbe bastato un po’ di copertura in più per controllare la gara: «Ma io volevo giocarmela - ribatte il tecnico dei virgiliani - che questo in serie B sia giusto o sbagliato non mi interessa. Lo sapete: io me la gioco e ci provo sempre. Può andare bene o male, ma non posso rinunciarci. I rigori? Se l'arbitro li ha concessi senza un attimo di esitazione, vuol dire che li ha visti. E se anche dovessimo vedere dalla moviola che non c'erano, ormai non cambia niente. Gli episodi nell’arco di un campionato si compensano». Quote
morodesede Posted January 18, 2010 Report Posted January 18, 2010 posso dirvi una cosa, che forse sarà anche supida e centrerà poco con l'argomento della discussione ?lo so che l'inter è la miglior squadra d'italia e il bari è quella che gioca il miglior calcio dunque paragoni sono stupidi ma dopo il pomeriggio trascorso al rocco, ieri sera mi sono veramente rconciliato con il calcio il bari gioca un calcio di una bellezza stupefacente, per il livello tecnico dei suoi giocatori e ogni volta che lo vedo non posso non pensare che quello che è il loro allenatore è stato davvero a un passo dall'essere il nostro la scorsa estate l'occasione della vita, che peccato..... el punto xe che, perso quel, ghe ne iera de altri validi in giro... perché se gavevimo pensado a Ventura vol dir che ghe iera l'intenzion de investir sul mister una cifra sostanziosa... e alora cossa vol dir cior un fallito?... vol dir che adesso poco che sia lo gavemo sulla gobba per do anni... Quote
Guest Guiz2 Posted January 18, 2010 Report Posted January 18, 2010 posso dirvi una cosa, che forse sarà anche supida e centrerà poco con l'argomento della discussione ?lo so che l'inter è la miglior squadra d'italia e il bari è quella che gioca il miglior calcio dunque paragoni sono stupidi ma dopo il pomeriggio trascorso al rocco, ieri sera mi sono veramente rconciliato con il calcio il bari gioca un calcio di una bellezza stupefacente, per il livello tecnico dei suoi giocatori e ogni volta che lo vedo non posso non pensare che quello che è il loro allenatore è stato davvero a un passo dall'essere il nostro la scorsa estate l'occasione della vita, che peccato..... stessa sensazion de gioia ed invidia con molto rammarico, certi treni passa solo una volta... Quote
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