Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini

[Frangia Ostile Sez. Perugino]

"Bilal" è un'avventura contemporanea attraverso i deserti e il mare, dall'Africa all'Europa, dalle bidonville al mercato dei nuovi schiavi, vissuta in prima persona dall'autore. Fabrizio Gatti ha attraversato il Sahara sui camion e si è fatto arrestare come immigrato clandestino per raccontare gli atti eroici e le tragedie che accompagnano i protagonisti di una conquista incompiuta.

Non è un libro da leggere.

Se si vuole vivere beoti ed allegri lasciar stare. E' un pugno nello stomaco, un calcio nelle palle e magari un machete sulle orecchie.

No, non deve esser letto. La verità contenuta distrugge l'animo. Dobbiamo continuare a far finta che la schiavitù non esista in Italia.

Meglio continuare a vedere qualche bel telefilm alla tv. Meglio continuare a credere che i pomodori a 0.5 euro nei supermercati siano un regalo divino e non ci siano dietro migliaia di persone che soffrono e muoiono per qualche cents al giorno.

Anzi, facciamo finta che non vi ho scritto nulla.

Voto: 6.5 per la scrittura

Voto: 11 per i contenuti

Edited September 24, 2010 by Frangia Ostile Sez. Perugino