SandroWeb Posted July 20, 2010 Report Posted July 20, 2010 Secondo il sito "Serieadilettanti.it", ecco quello che dovrebbe essere il girone A della A Dilettanti 2010/11: GIRONE A: Torino, Omegna, Castelletto Ticino, Treviglio, Brescia, Pavia, Riva del Garda, Trento, Trieste, Piacenza, Ozzano, Osimo, Recanati, Senigallia, Virtus Siena, Perugia. Quote
jota&piada Posted July 21, 2010 Report Posted July 21, 2010 Ci sarebbero 4/5 trasferte alla mia portata... Sto anno però mi faccio l'abbonamento al palazzetto ma per veder Forlì in Lega2 !!! Quote
SandroWeb Posted August 2, 2010 Author Report Posted August 2, 2010 Con il permesso di Lorenzo Gatto, ecco l'intervista dello stesso a Dalmasson: TRIESTE “Quello che sta per cominciare sarà un campionato bello e competitivo. Una nuova formula, squadre che si sono rinforzate e che renderanno equilibrata la stagione: in questo contesto credo che la nuova Acegas saprà ritagliarsi un suo spazio ben definito”. Pensa positivo Eugenio Dalmasson a poco più di una settimana dall’inizio della preparazione. Lunedì 9 agosto si parte: sette settimane per conoscersi e prepararsi assemblando i tanti volti nuovi a coloro i quali sono rimasti. Una sfida non facile ma che affascina il tecnico mestrino che si sta pian piano calando nella nuova realtà triestina. Allora coach com’è stato il primo impatto con la città? “Positivo nel senso che mi ha permesso di respirare la voglia e la passione che la gente ha per la pallacanestro. Tutte le persone che ho incontrato conoscono e amano questo sport e hanno aspettative per il futuro. Di conseguenza, nei fatti e non solo a parole, senti la responsabilità di guidare una squadra che rappresenta tutta la città. Un allenatore, a livello di stimoli, non può chiedere di meglio”. Come si sta trovando nella sua nuova società? “Il fatto di aver avuto i primi contatti con Matteo Boniciolli che, aldilà del ruolo che ricopre in Pallacanestro Trieste è un allenatore e ha la mia stessa visione del basket mi ha aiutato molto. Poi, aldilà delle persone con cui c’è stato da subito buon feeling, mi sembra una realtà nella quale ci sono strutture che ti possono consentire di fare bene questo lavoro. Una su tutte il PalaTrieste che, credetemi, è davvero uno dei più bei palazzetti d’Italia”. Ci può raccontare, a giochi fatti, qualche retroscena di mercato che ha accompagnato il percorso di costruzione della squadra? “Devo dire che non ci sono grandi segreti nel senso che, capitolo Fucka a parte, abbiamo centrato quelli che erano i nostri obiettivi. Abbiamo preso i giocatori che volevamo e abbiamo sostituito Benevelli e Scarponi con assolute prime scelte. C’è stato, questo sì, un cambio di rotta in corso nel senso che eravamo partiti con l’idea di un gruppo composto da sette, otto giocatori ai quali affiancare i nostri giovani e poi abbiamo puntato su una rosa di dieci giocatori. In un campionato così selettivo e confrontandoci con la realtà del mercato credo sia stata una scelta giusta”. In effetti, al suo arrivo a Trieste, aveva indicato la necessità di individuare un leader da inserire nel tessuto della rosa dello scorso anno. Mancherà quel tipo di giocatore? “Non mancherà perché abbiamo preferito puntare sulla forza di un gruppo che ha dieci giocatori intercambiabili. Se ti affidi a uno o due giocatori che da soli ti portan via la metà del budget sai che vai incontro a dei rischi. Gli infortuni, purtroppo, sono dietro l’angolo e questo ti può condizionare la stagione. Così invece Trieste non dipenderà dalle prestazioni di un solo giocatore”. Analizzando i singoli colpisce la scelta di affiancare a Lenardon un giocatore come Contento. Nessuno dei due play-maker nel senso tradizionale del termine… “E’ vero che non sono play classici ma hanno talento, sono giovani e hanno notevoli margini di miglioramento. Abbiamo puntato su questo considerando poi come un giocatore come Contento potrà darci quell’estro e quella imprevedibilità di cui ogni squadra ha bisogno” Squadra composta da sei esterni e quattro lunghi con Maiocco che è un ala forte ma giocherà anche da numero “3”. Il minutaggio per gli esterni dovrà essere dosato con attenzione, non ci sarà il rischio di scontentare qualcuno? “Questa è una difficoltà vera però certe scelte fanno parte del mio lavoro. Ho parlato con ognuno dei giocatori spiegando la situazione e sottolineando come quest’anno non dovranno pensare al singolo ma al gruppo. Penso che sapranno calarsi con intelligenza in questa parte”. Squadra sbilanciata, comunque, che come lo scorso anno avrà una dimensione piuttosto perimetrale. E’ d’accordo? “No nel senso che abbiamo due centri come Benfatto e Magro che possono giocare insieme e esterni potenti come Moruzzi che possono giocare anche avvicinandosi a canestro”. La linea del tiro da tre punti a 6,75 creerà difficoltà? “Ci dovremo abituare. Credo comunque che per gli esterni non cambierà molto mentre i lunghi faranno più fatica. Chi si è costruito un tiro affidabile dalla mattonella dei 6,25 dovrà trovare nuovi automatismi. Si è visto in questa Summer League dove molti tiri sono finiti corti”. Un ultima occhiata alle squadre più accreditate del girone? “Giudizio parziale perché il mercato è ancora aperto. Comunque direi Omegna, Brescia, Piacenza senza dimenticare Trento che ha costruito davvero un’ottima squadra”. Lorenzo Gatto Quote
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