Sfottò tra tifoserie

[Fabieto]

"Ciao Besaroâ€, sfottò aereo da Roseto

Un velivolo ha sorvolato la spiaggia: «Ma lo striscione lo hanno visto in pochi»

Ha scatenato qualche arrabbiatura da parte dei tifosi biancorossi, ma soprattutto molta “contro-ironiaâ€, l’iniziativa partita evidentemente da tifosi di basket di Roseto degli Abruzzi (acerrimi rivali di quelli pesaresi negli ultimi anni) che ha assunto la forma indubbiamente originale di un messaggio lanciato “dal cielo†agli odiati supporters della (ex) Vuelle, utilizzando uno di quegli aerei che sorvolano le spiagge a scopi pubblicitari per sfoderare in questo caso uno striscione-sfottò senza scopi di... lucro, se non “lucrare†con sarcasmo sulla ben nota disgrazia sportiva che ha colpito il basket pesarese. “Ciao Besaro (proprio con la B della serie in cui Pesaro si ritrova dopo il cataclisma di metà luglio, ndr). Roseto godeâ€.

Il velivolo, che ha sorvolato le spiagge intorno alle tre e mezza del pomeriggio di Ferragosto, dovrebbe essere partito dall’aeroporto di Fano, ma dalla “Flying Workâ€, che si occupa della pubblicità... aerea, si preferisce non commentare la vicenda.

Commentano invece, eccome, i tifosi pesaresi: «Capirai, dopo l’acquazzone in spiaggia ci saranno state sì e no dieci persone, hanno speso parecchi soldi per niente; un bel buco nell’acqua!». «Bella mossa però – riconosce a denti stretti uno dell’Inferno Biancorosso – Rispondere? E cosa vuoi rispondere? Speriamo di rispondere sul campo quanto prima, e cioè già il prossimo anno...»: implicito augurio alla Scavo-Spar di vincere al primo colpo il campionato di B1 e contemporaneo, grazioso “augurio†alla squadra di Roseto di retrocedere prontamente in Legadue.

Ma chi tiene al fair-play sportivo anche tra ultrà si rammarica: «Certo che godere della scomparsa del nemico non è da veri tifosi. A noi scoccerebbe se scomparissero loro, perchè non vorremmo mai privarci del gusto di batterli».

Quel â€Forza Besaro. Roseto gode†non è sicuramente andato a genio a Raffa, da anni addetto ai tamburi dell’Inferno: «Non è un gesto sportivo, quindi in sintonia con le abitudini della tifoseria rosetana, capisco lo sfottò legato alle sconfitte sul campo, ma la retrocessione della Scavolini sappiamo tutti da chi è dipesa e quindi non è certamente dovuta alla mancanza di risultati».

La rabbia dei tifosi poi aumenta al pensiero che meno di due estati fa una situazione analoga è stata vissuta, protagonista lo stesso Amadio, dalla città di Roseto, che però a differenza di Pesaro riuscì a salvarsi con la mobilitazione degli imprenditori locali. La risposta migliore ai tifosi rosetani la dà comunque Rino, altro tifoso doc: «Questo episodio deve darci ancora più carica per affrontare la stagione al fianco della squadra, conquistarci la promozione e ritornare nel più breve tempo possibile in A1 per poi far vedere ai rosetani chi è Pesaro, sul campo e non con striscioni irriverenti».

[Delio]

Ma vara ti se i ga de spender tanti bori per cior pel xek ...