SandroWeb Posted December 2, 2021 Report Posted December 2, 2021 GIOVEDÌ 2 DICEMBRE 2021 - Poco più di 500 spettatori per le partite dell'Unione contro la Feralpi e il Trento, 423 nell'ultima gara con la Pro Patria. Questi sono i numeri della curva Furlan a fronte di poco più di 1.200 spettatori di media registrati al Rocco da quando la società ha deciso di aprire anche il settore legittimamente più caro al cuore del tifo alabardato. Come scrive oggi Ciro Esposito, un cuore che finora non si è mai scaldato nonostante l'impegno di quei tifosi che in Furlan e negli altri settori hanno avuto il merito di esserci. Sì perché l'atto di apertura e generosità della società alabardata nel garantire l'accesso a tutti i settori, con costi tutt'altro che trascurabili, ha avuto l'effetto di raccogliere soltanto un applauso da parte dei supporter. Per contro, sul piano numerico (con circa 400 tifosi in più rispetto alle prime partite), l'operazione ha avuto un effetto fallimentare o poco più. Trieste in questa fase della pandemia segue sì il trend degli altri ma si distingue per un distacco dallo sport live che è tutto autoctono. Sta succedendo al Rocco così come all'Allianz Dome (anche se le proporzioni sono diverse). E dalla prossima partita, oltre alla zona gialla, si potrà accedere all'impianto solo con il Super green pass (quindi è bandito quello ottenuto con il tampone 48 ore prima) ed è prevedibile che si tratti di un ulteriore disincentivo alla presenza. Se la società decidesse di aprire un solo settore anziché un intero stadio con oltre vetimila posti disponibili non le si potrà dare torto. Con tutta la comprensione per le ragioni e la passione dei tifosi rossoalabardati che in questo mese hanno risposto all'appello sostenendo anche una squadra dai risultati non brillanti ma neppure da buttare. Altre piazze importanti di C, dal Cesena al Padova, hanno perso pezzi importanti della loro tifoseria ma lentamente si vedono timidi segnali di ripresa. A Trieste questo non sta avvenendo. E visto che uno degli asset dell'Unione è sempre stato il suo pubblico nessun triestino venga un giorno a piangere se i destini della squadra cittadina (nessuno se lo augura) dovessero risprofondare nel fango dal quale si è comunque rialzata cinque anni or sono. - E' corsa contro il tempo, in casa Allianz, per portare in campo contro la Dolomiti Energia Trento il nuovo play-maker. Corey Sanders, infatti, da ieri non è più un giocatore della Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, il giocatore, rientrato negli Stati Uniti all'inizio della settimana, non è infatti tornato alla base per cui la società ha ufficializzato il taglio e sta stringendo i tempi per chiudere la trattativa con il profilo che, in alternativa, era stato individuato. Time limit, per spedire la documentazione e tesserarlo, fissato a domani entro le 11. Una piccola speranza c'è ma non dipende dall'Allianz visto che il giocatore si sta liberando dal contratto con la sua vecchia società e i tempi, di conseguenza, non sono ancora definiti. IL COMUNICATO: «Allianz Pallacanestro Trieste comunica di aver raggiunto un accordo con Corey Sanders per una risoluzione consensuale del contratto. La società è sul mercato e in queste ore sta valutando alcuni profili per sostituire il playmaker, al quale va il nostro in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera».Poche righe per chiudere un rapporto mai decollato con un giocatore che nelle tredici partite giocate in biancorosso ha avuto un rendimento che, con oltre 9 punti e 4 assist di media a partita, è stato senza dubbio meno deficitario di quanto il taglio racconti. Sulla scelta della società, in ogni caso, non hanno pesato solo considerazioni di natura tecnica ma anche comportamentali». LA NUOVA PISTA: Un sondaggio con Quinton Hooker, il vero obiettivo dell'estate biancorossa prima della firma di Sanders che qualche settimana fa, lasciando i tedeschi del Mitteldeutscher, si era proposto a Trieste per poi accasarsi in Israele quindi le attenzioni della società si sono spostate in Montenegro dove, nelle fila del KK Mornar Bar, gioca Corey Davis Junior. Playmaker di 185 centimetri per 86 chilogrammi, nato nel 1997, dovrebbe esserci lui in pole position per prendere in mano le redini dell'Allianz fino al termine della stagione. Pista calda, da verificare, per un giocatore che ha esperienza europea avendo giocato, prima di questa stagione in Montenegro, sia in Francia al Gravelines-Dunqerque che in Turchia all'Afyon Belediye.I PROSSIMI AVVERSARI: Si cercherà di fare arrivare il nuovo play e di tesserarlo in tempo per schierarlo in campo contro Trento, nella convinzione che la Dolomiti Energia di Lele Molin è in questo momento una delle formazioni del massimo campionato più difficili da affrontare. Squadra in salute, reduce da quattro successi consecutivi e brava a scalare la classifica assestandosi proprio alle spalle delle prime della classe. Per Trieste match importante, uno scontro diretto per consolidare il buon inizio di campionato e restare in corsa per centrare, al termine del girone d'andata, uno degli otto posti che qualificano alle final eight di coppa Italia. Quote
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