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SABATO 21 DICEMBRE 2024

- La carica e l'energia trasmessa dalla Segafredo Arena, per dare continuità al successo conquistato contro la Virtus Bologna e affrontare con la necessaria determinazione la difficile sfida contro Cremona.

Lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": questa sera sul parquet del PalaRubini (diretta Dazn ed Eurosport 1 dalle 20.30, arbitri Giovannetti, Bettini e Patti), la Pallacanestro Trieste ospita la Vanoli in un match che mette in palio punti fondamentali nella rincorsa alle Final Eight di Coppa Italia. Sempre assenti Reyes e Brown, che in settimana non si sono allenati: Trieste dunque conferma la formazione in campo domenica scorsa a Bologna.

«In termini di approccio – le parole di coach Jamion Christian in fase di presentazione –, giocare a Bologna o in casa contro Cremona per i miei ragazzi non fa differenza. Trattiamo ogni partita allo stesso modo, indipendentemente dall'avversaria e dal nome che porta sulla sua maglia, perché crediamo che ogni vittoria che ci porta punti in campionato sia una vittoria importante. È gratificante poter contare su un gruppo che, subito dopo il successo contro la Virtus, si è concentrato sulla sfida di questa sera, preparandola nel migliore dei modi».

Una vittoria e due punti importanti per restare tra le prime otto alla fine del girone d'andata e centrare l'approdo alle Final Eight di Coppa Italia. «Se si parla di aspettative, puntiamo a essere sempre al meglio nei momenti più importanti indipendentemente dagli obiettivi e dagli avversari – continua il coach biancorosso –. Sappiamo di poter battere chiunque e sappiamo che dipende esclusivamente da noi riuscire a giocare al nostro livello. Abbiamo una squadra che ha fame e stiamo crescendo per riuscire a raggiungere quel livello. Parlando di Cremona, mi ha colpito il fatto che non stiano ottenendo risultati, ma hanno la capacità di restare sempre nei match e non ho dubbi sul fatto che prima o poi raccoglieranno i frutti del loro lavoro».

Vanoli reduce dalla beffa del PalaVerde, una sconfitta contro la Nutribullet Treviso maturata domenica scorsa a fil di sirena complice la bomba di Bowman ma propiziata dall'incapacità della squadra di gestire un vantaggio importante nel finale di partita. «Dobbiamo affrontare il discorso degli ultimi minuti – commenta coach Cavina –, per toglierci quelle "scimmie" che talvolta si aggrappano alle braccia non solo negli ultimi secondi, ma anche nei momenti topici della partita. In quei frangenti dobbiamo, come staff tecnico, dare certezze, richiamare la concentrazione ai giocatori e penso che gli stessi giocatori devono essere consapevoli che serve più freddezza, serve consistenza, serve concentrazione. Ci stiamo lavorando – conclude il tecnico cremonese –. In vista della sfida di stasera posso dire che, eccezion fatta per Tariq Owens che ha un piccolo problema di virus, i ragazzi stanno bene. La cosa che mi è piaciuta di più a Treviso, oltre a quello che abbiamo prodotto in termini di gioco, è stata la percezione che la squadra stia crescendo anche e soprattutto con i giocatori italiani, alla prima esperienza in questo campionato. Ma insieme ai giovani italiani crescono anche quelli che, come Jones, stanno affrontando per la prima volta la Serie A»

- Dopo aver tenuto botta al Padova all'Euganeo, battuto il Vicenza ed espugnato Novara, la Triestina fa visita all'Arzignano (inizio ore 15, arbitra Dini di Città di Castello) nell'ultimo match del 2024 prima della pausa per le festività.

E la prima pericolosa tentazione, vedendo il nome dell'avversaria rispetto a quello delle precedenti, sarebbe quella di sottovalutare l'impegno, magari alla luce del fatto che proprio la squadra di Bianchini è rimasta fino a un paio di settimane fa l'unica battuta dall'Unione in questa stagione. Ma come scrive Antonello Rodio, sarebbe un errore gravissimo, perché gli alabardati non devono dimenticare la posizione in cui sono e che la salvezza è ancora tutta da conquistare.

Tra l'altro, nell'ultimo periodo l'Arzignano sta volando proprio come l'Unione: ha fatto 7 punti nelle ultime tre partite e ha sfiorato di poco il colpaccio a Salò. Ma, per fortuna della Triestina, in panchina c'è Tesser, che grazie alla sua esperienza sa benissimo le insidie di questo tipo di gare. «Io credo che la difficoltà di questa partita – afferma il tecnico alabardato –, sia rappresentata dal valore tecnico che sta esprimendo in questo momento l'Arzignano, che dopo essere stato nei bassifondi nella prima parte del girone di andata ora è a centro classifica, facendo risultati e prestazioni. Ha vinto nettamente contro l'Atalanta Under 23, è andata a un passo dal vincere a Salò, sta portando a casa risultati importanti. È una squadra molto difficile da affrontare, forse la più difficile».

Sul piano tattico, Tesser non pensa che l'Arzignano si metta là chiuso ad aspettare: «Non è squadra che gioca arroccata, anzi, ha un modo ben chiaro di giocare: dovremo stare molto attenti alla velocità e all'intensità che mette, è una squadra che sviluppa buone trame, lucide per come vuole giocare».

Altro dato sul piatto della bilancia, la Triestina arriva alla gara con qualche defezione importante. Su tutte quella di D'Urso, indisponibile per un problema muscolare accusato a Novara. Ancora fermo Pavlev, resta ai box anche Bijleveld per un lieve problema muscolare, ma anche Voca è acciaccato: in un contrasto in allenamento ha subito una distorsione alla caviglia, è partito con la squadra ma difficilmente potrà giocare.

Rispetto all'undici di Novara, dunque, cambierà probabilmente solo D'Urso e il suo posto, come ammette lo stesso Tesser, sarà preso da El Azrak: «A dire la verità ho valutato diverse soluzioni, ma il processo di conoscenza dell'intero gruppo è ancora in corso, inoltre El Azrak è entrato molto bene a Novara e al di là del gol merita la conferma».

Pertanto, davanti a Roos dovremmo vedere la coppia centrale Struna-Frare, con Germano a destra e Tonetto a sinistra. A centrocampo Correia, Braima e Vallocchia, quindi El Azrak dietro alle punte Olivieri e Vertainen.

Intanto, continuano le voci di mercato in vista dell'imminente sessione di gennaio. Dopo quello del centrocampista Fiordilino, sul taccuino di Delli Carri sembra sia spuntato anche il nome dell'attaccante Andrea Magrassi, classe 1993, in uscita dal Cittadella. Notevole la sua e sperienza in C con Ravenna, Cavese, Virtus Verona, Pontedera ed Entella, ma vanta anche parecchie presenze fra i cadetti col Cittadella nelle ultime due stagioni e mezza. Il giocatore però piace anche a Feralpisalò, Avellino e Perugia .

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