Starlite Posted October 6, 2007 Report Posted October 6, 2007 Fonte: ANSA ROMA- Per il 61% degli italiani che non leggono mai, nemmeno un libro l'anno (il 62% del totale della popolazione sopra i 15 anni, 48 milioni di persone), leggere è uno spreco di tempo: alla domanda perché non lo fa, il 12% risponde letteralmente è tempo sprecato, il 16 che è tempo sottratto a cose più divertenti, il 33 che è tempo in cui si può fare altro. Sono dati nuovi, che escono dalla rilevazione biennale della Ipsos per la Mondadori sulla lettura e l'acquisto di libri, presentata oggi a Roma da Gian Arturo Ferrari, direttore generale della divisione libri. "Esce un quadro che è drammatico per il paese e più che buono per quanti vivono dell'industria del libro", dichiara Ferrari, sottolineando il paradosso di un paese in cui una stragrande maggioranza non legge proprio, il numero dei lettori é in diminuzione, ma resta il sesto mercato editoriale del mondo, perché invece aumentano i suoi acquirenti con buona istruzione e buon reddito, passando da 27 a 29 milioni di persone.L'aumento maggiore riguarda il centro Italia, perché Roma è divenuta la città dove si comprano più libri in assoluto, "probabilmente grazie anche alla vivacità culturale che ha caratterizzato gli ultimi anni" "Dal punto di vista economico - spiega Ferrari - noi potremmo quindi non interessarci del problema, ma è gravissimo per un paese che, ad abbandonare la lettura (-8% rispetto al 2003), siano i ceti più svantaggiati (meno reddito, meno istruzione, del sud), aumentando la forbice sociale. C'e bisogno di una vera campagna di promozione della lettura mirata ai non lettori: non si devono più inseguire quelli che vanno alla fiera di Torino o a Mantova, ma quelli che dal libro si allontana sempre di più e vanno sparendo all'orizzonte". A questo proposito si nota che il 20% di chi non legge non lo fa perché gli ricorda la scuola: "Su questo bisogna riflettere, assieme al fatto che un altro 14% lo trova troppo impegnativo e faticoso. Negli altri paesi avanzati dell'Eu la scuola non ha una tale influenza negativa", dice sempre il manager Mondadori, aggiungendo: "Basterebbe, ogni anno, il contributo dello stato per la realizzazione di un solo film, per intraprendere una campagna seria quinquennale di promozione della lettura in quel settore, che darebbe frutti sicuri". Concorda su questo Luciano Scala, direttore generale del Ministero dei beni culturali, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, con delega per l'editoria, si è scusato di andarsene senza intervenire nel merito: "Preferisco parlare quando ho qualcosa di certo da dire". I confronti della ricerca 2007 vengono fatti con quella del 2003, perché l'altra intermedia, del 2005, che dava una vistosa crescita dei lettori italiani (46% rispetto al 39 e al 38 attuale), era falsata da due fatti contingenti: lo straordinario successo, al di là di qualsiasi lettore abituale, del Codice da Vinci e il boom dei libri allegati ai quotidiani. Col ritorno alla normalità, si vede invece che vi è una leggera flessione. Quanto ai lettori, dall sondaggio Ipsos-Mondadori escono alcune curiosità. A influenzare un acquisto è soprattutto il passaparola (che arriva a condizionare il 40% dei lettori deboli quelli che leggono da 1 a 5 libri l'anno, 79% del totale), mentre i lettori medi e forti (da 6 a oltre 20 libri l'anno, il restante 21% del totale) si dicono al 33% influenzati dalle visite in libreria e al 20% dalle recensioni, mentre pubblicità e apparizioni tv hanno un'influenza quasi irrilevante, inferiore al 5%. "Certo bisogna tener conto che il sondaggio si basa su risposte, non su dati si fatto, e quindi ci può essere un margine di approssimazione e magari di atteggiamento", ricorda Ferrari, sottolineando che alla domanda perché legge? Il 79% risponde con un vago per rilassarmi, e sono al metà quelli che dicono di farlo anche per pensare, crescere e informarsi. C'e poi un 19% (principalmente donne) che aggiunge di farlo per sognare e un 13% per vivere altre vite. Quote
arska Posted October 6, 2007 Report Posted October 6, 2007 poco, ma qualcossa legio però ogni tanto go anche mi la sensazion de "perder tempo" Quote
fra_fre Posted October 6, 2007 Report Posted October 6, 2007 parlando x mi, posso dir che fin qualche anno fa non leggevo molto...dopo go capì quale xe el mio genere de letture,cosa leggio volentieri,su cosa me piasi informarme e maturar le mie conoscenze e desso leggio tantissimo! no rivo (quasi) a star senza un libro che me gira x la camera! forsi el fatto xe tutto qua: trovar el proprio genere... ?!! ma vederlo addirittura come perdita de tempo no me xe mai capità! Quote
MONTAG Posted October 6, 2007 Report Posted October 6, 2007 Anche il cervello è un muscolo. Leggere è un modo (non il solo) per tenerlo allenato. Definirlo una perdita di tempo mi sembra una scusa per mascherare la pigrizia. L'importante è la scelta del libro giusto, quello che ti può dare qualcosa. Anche un semplice romanzo è, in fondo l'esperienza della vita altrui. Può essere fondamentale per aiutarti in certi ragionamenti o ti può dare un punto di vista diverso dal tuo su un determinato problema. E' importantissimo il momento nel quale hai finito l'ultima pagina, chiudi la copertina e cerchi di pensare a cosa ti resterà di quella massa di informazioni. Il cervello fa un click e arrivi a vedere qualcosa di sorprendente che forse nemmeno l'autore stesso s'era immaginato. Più si legge e più questo click è accentuato, potente e lungo. Solo le dittature impediscono la lettura e certi dati depongono in modo pittosto sfavorevole sullo stato della cultura di questo paese. Quote
b-chris Posted October 6, 2007 Report Posted October 6, 2007 Per fortuna tegno alta la media ! 1 - 3 libri al mese, leggio de tutto , se el libro me intrippa particolarmente no rivo gnanche indormenzarme leggendolo in letto Quote
arska Posted October 7, 2007 Report Posted October 7, 2007 cmq mi parlavo de leger libri no xe che no legio in general, eh. Riviste specializade, internet, dispense varie. Ala fine legio un casin, tuto somado. Xe che el libro xe un media "lento", piacevole ma in qualche modo facile da abandonar coi ritmi assurdi che gavemo. Quote
tinuviel Posted October 7, 2007 Report Posted October 7, 2007 ultimamente, go abbassado la mia media de lettura, ma due tre libri al mese continuo a legger. E non posso che quotar quanto dito da Montag, el cervel xè un muscolo che va allenado. I libri dà tanto, a seconda del tipo te dà informazioni, emozioni, punti de vista... xè un modo per arricchirte, me fa pecà sentir che tanta gente no la pensa cussì (la stessa, probabilmente, che pensa che la tv non sia una perdita de tempo ) Quote
Ghost Posted October 7, 2007 Report Posted October 7, 2007 Anche io oramai leggo pochi libri. Leggo tanto come una volta, ma ora leggo molto più in "digitale" che in cartaceo. Forum, giornali online, articoli ed approfondimenti su siti hanno sostituito il cartaceo. E anche una questione di costi e spazio. Le mie librerie sono strabordanti ed ho già dovuto impacchettare e mettere in cantina o da mia nonna moltissimi libri. Quote
tinuviel Posted October 7, 2007 Report Posted October 7, 2007 E anche una questione di costi e spazio. Le mie librerie sono strabordanti ed ho già dovuto impacchettare e mettere in cantina o da mia nonna moltissimi libri. a mi me vien mal el giorno che anderò via de casa far el trasloco de quasi 1000 libri senza considerar le mia collezion de DylanDog e Julia Quote
babatriestina Posted October 8, 2007 Report Posted October 8, 2007 ghe ne legio 2-3 a settimana.. adesso po che go più tempo, sempre più, ma legevo sempre: de picia fumetti e libri per fioi, che quela volta gavevo el tempo de rilegger due-tre volte, po go sempre letto: solo in un libro trovo la quantità e la densità de informazioni che interessa. La possibilità de tornar indrio, de saltar righe, de segnarme quel che me interessa.. nei altri mezzi no li go cussì a man. Ghe ne go oltre 3000 a casa, ma no xe tuto, se penso a tuti quei che go leto in prestito. Legio un poco de letteratura, saggistica... alterno libri de evasion con libri più seri. Certo, ghe xe anche libri che me par tempo sprecado, e alora gnanca no li finisso. Per mi xe tempo sprecado davanti ala television, e , anche se me piaseva, iera tempo butado via quel cher passavo davanti ai videozoghi. No posso pensar de viaggiar o de indormenzarme senza un libro, Possibilmente tascabile, per question de spazio e anche de comidità de lettura, el libro grosso intriga de più. Ve meto un link a un articolo sui libri de una scrittrice premio nobel Nadine Gordimer http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/e...lfabetismo.html ve riporto alcuni passi: L'effetto disastroso dell'analfabetismo sull'economia è visibile anche ai livelli più modesti: in un'officina di assemblaggio di automobili, in Sudafrica, delle ricerche hanno scoperto che molti operai potevano eseguire solo ordini espressi a voce, non essendo in grado di leggere nessuna istruzione scritta.lo scrittore americano William Gass dà la migliore definizione della Parola Scritta, nella sua casa, il libro: "Noi non riusciremo a capire che cos'è un libro, e perché un libro abbia il valore che ha per tante persone [...] se dimenticheremo quanto è importante per esso il suo corpo, l'edificio che è stato costruito per tenere insieme senza pericolo, le sue righe di linguaggio [...] Le parole su uno schermo hanno qualità virtuali, questo è sicuro [...] ma non hanno materialità, sono solo ombre, e quando la luce si sposta altrove scompaiono. Fuori dallo schermo non esistono in quanto parole. Non aspettano di essere riviste, rilette: aspettano solo di essere rifatte, ri-illuminate". Sì, l'immagine del testo, della Parola, scompare dallo schermo; per richiamarla, insieme agli altri elementi visivi, devi avere un apparecchio, una pila, un batteria, la possibilità di accedere alla rete elettrica. Il libro non ha bisogno di nulla di tutto ciò. Basta tenerlo in mano per leggere, voltato e rivoltato, su un autobus, in metropolitana, in bagno, sulla cima di una montagna, mentre si sta in coda. A partire dai primi trent'anni del XX secolo, l'immagine ha sfidato il primato della parola scritta nella simulazione dell'immaginazione, la porta aperta sulla ricettività umana. La favola della buonanotte, per i bambini delle famiglie borghesi, è stata sostituita dall'ora serale di televisione; nelle baraccopoli sparse per tutti i Paesi poveri del pianeta, l'antenna segnala la presenza di un televisore a batterie, là dove non c'è neanche un libro. Le biblioteche scolastiche e di quartiere non esistono nei villaggi e nelle cittadine dove si possono noleggiare le videocassette. Sì, le immagini televisive sono accompagnate dalla parola parlata, a volte dal testo, ma è l'immagine a decidere quanto secondario dovrà essere il ruolo della Parola. Quote
molly Posted October 8, 2007 Report Posted October 8, 2007 Legger perdita de tempo??? non son per niente d'accordo... oltre a tenir allena el cervel la lettura tien "allenada" anche l'immaginazion... troppo bel immergerse nella lettura de fumetti/libri ed estraniarse per un poco dalla realtà immedesimandose nel protagonista, nelle sue sensazioni, emozioni ed immaginar i posti che vien descritti... anche mi legio... da fumetti a manga a libri horror ma a volte anche libri più impegnativi Quote
saretta Posted October 9, 2007 Report Posted October 9, 2007 come molly non son d'accordo... a parte che esisti vari motivi e finalità per cui pol esser bel o importante legger... credo che sia una cosa che non dovessi andar persa... pol esser un'abitudine per molti o una cosa saltuaria per altri, ma xè una cosa importante. mi me ga sempre piasso legger, go letto molto fin desso e continuerò a farlo, per divertimento, per svago personale, per cultura... Quote
fra_fre Posted October 9, 2007 Report Posted October 9, 2007 pienamente d'accordo con molly e saretta!! question de abitudine o de interesse personale, indifferente cos che xe, secondo mi la lettura xe un vero e proprio stimolo x la nostra mente. torno dir, uno forse ga solo de trovar el suo genere, capir x quale lettura xe più portà, e una volta che te lo trovi no te rivi far a meno.... (sempre secondo mi... ) Quote
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