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L'altra settimana di sera sento che AL GORE vince il premio NOBEL per la PACE e li per li faccio un rapido collegamento a quella nobile causa che da oltre 3 anni sta sostenendo contro il surriscaldamento per il pianeta e non mi chiedo cosa centri questo con la pace, ma non ci penso tanto su e vado a dormire. Il giorno dopo mi fischiano le orecchie, non me ne capacito e intanto sui giornali continuo a leggere di questo benedetto premio, ma continuo a soprassedere, fino a quando la segretaria della mia fisioterapista mi dice che è appena tornata dalla sua Bosnia dove è andata a sposarsi e allora le orecchie hanno cessato di fischiarmi.

Beh, non è che me ne vanti molto ma nel 2000 partì come volontario e feci 4 mesi di missione a Sarajevo per la SFOR, dopo un'accurato addestramento e lezioni propedeutiche per l'occorenza, tra le quali spiccavano le operazioni fatte dagli americani pochi anni prima nella zona e nella vicina Serbia le quali comprendevano massicci bombardamenti sia nelle città che nelle campagne. Prima che lo scandalo dell'Uranio impoverito venisse fuori noi eravamo già rimpatriati è altri soldati ci diedero il cambio ebbene con enorme piacere vengo a sapere che quei bombardamenti furono autorizzati dal presidente Bill Clinton e dal suo vice Al Gore. Adesso non sto a discutere se quei bombardamenti siano giustificati o meno perchè è un'altro discorso però mi viene in mente sempre il premio Nobel per la PACE dato a Arafat e l'amico israeliano di cui non ricordo il nome, che nonostante abbiano proliferato una guerra di oltre 30 anni, è bastata una stretta di mano per far riconoscere a loro questo premio.

La domanda è ovvia; che prestigio e valenza assume questa onoreficienza visti i precedenti?

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Il dubbio è legittimo!

Purtroppo, per quello che ho potuto constatare io la contraddizione esiste a tutti i livelli.

Se da una parte la pace è accettata come un valore universale ci si rende presto conto come nei discorsi comuni questa premessa è presto contraddetta.

Siamo tutti d'accordo sul fatto che qualsiasi essere, o popolo, ha il diritto di difendersi di fronte ad una minaccia.

Il problema nasce nello stabilire qual'è il limite tra autodifesa e guerra preventiva, tra resistenza e terrorismo.

Il colore del sangue cambia a seconda del punto di vista. La retina umana ha un difetto e tende a vedere un rosso più acceso quando la vittima appartiene al proprio gruppo linguistico-religioso.

L'accademia della neutrale oslo non può sfuggire a questa regola.

Meglio pensare che nel 1979 il premio l'ha preso Madre Teresa di Calcutta e che il premio di quest'anno andrà in parte alle associazioni che fanno opera di divulgazione scientifica sul pericolo dell'effetto serra, senza pensare troppo a chi è stato scelto come uomo-immagine di questa operazione. :cherobeara::cherobeara::cherobeara:

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... Nobel per la PACE dato a Arafat e l'amico israeliano di cui non ricordo il nome, ...

Yitzhak Rabin e Shimon Peres,

el primo morto per mano de un estremista israelian mentre iera primo ministro,

l'altro attuale presidente dello Stato de Israele

:D

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