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Due napoletani ricercati: hanno spillato migliaia di euro.


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Due napoletani ricercati: hanno spillato migliaia di euro. Quindici denunce, scoperti grazie a una telecamera

MADRID – Semmai un parente di Luca Cordero di Montezemolo dovesse trovarsi disgraziatamente senza soldi a Barcellona, sappia che sarà arduo trovare chi gli allunghi un solo euro. A fare terra bruciata hanno pensato un paio di creativi truffatori napoletani che, spacciandosi per eredi di Casa Ferrari, hanno spillato a decine di passanti catalani, argentini, e perfino asiatici, migliaia di euro.

AL VERDE - Il copione, collaudato in almeno quattro anni di attività in giro per il mondo e inaugurato a Barcellona lo scorso ottobre, era quasi sempre identico. Ben vestito, ben rasato, educato, convincentemente affranto, il più giovane dei due fratelli si presentava come figlio del presidente della Ferrari e raccontava di essere stato spennato nella notte da una ballerina cubana conosciuta in un night la sera prima. La panzana poteva cambiare di volta in volta, ma la conclusione era sempre la stessa: lo sfortunato rampollo di Maranello era miseramente al verde, aveva urgente bisogno di essere indirizzato al consolato italiano e, va da sé, di un piccolo aiuto economico. Soltanto un prestito, naturalmente. Chiaro che “papà” avrebbe saputo come dimostrare la sua gratitudine. Era la variante chic della richiesta di qualche euro del sedicente automobilista rimasto a secco o dello studente squattrinato che deve prendere un treno.

TRADITI DA UNA TELECAMERA - Ma i due napoletani avevano capito che un ricco in temporanea difficoltà invoglia all’assistenza più di un povero in canna permanente. E la ricompensa, chissà: avrebbe potuto essere addirittura una spider in omaggio. Identificati dai Mossos, la polizia catalana, come Luca e Danilo Rippa, 28 e 22 anni, i ragazzi sono stati traditi dalle immagini della telecamera di una banca, “La Caixa”, dove avevano condotto una delle loro vittime a prelevare il suo contributo al felice rimpatrio dei due ereditieri. Ma dopo essere stati trattenuti e giudicati per direttissima, erano stati rilasciati. Secondo le indagini degli investigatori locali i due fratelli hanno precedenti specifici negli Stati Uniti, in Australia, in Inghilterra e in Norvegia.

15 DENUNCE - Da quando la storia è stata pubblicata dal quotidiano catalano “El Periodico”, però, è emerso che i truffati a Barcellona sono molto più numerosi di quanto pensasse la polizia: 15 denunce sono arrivate nel giro di poche ore da parte di quanti pensavano di essere un caso isolato e di non avere alcuna possibilità di recuperare i soldi. Si è scoperto che in garanzia avevano ottenuto false giacche di Armani e che, molto spesso, si vergognavano di raccontarlo. I due napoletani comunque per ora non rischiano nulla, a meno che decidano di tornare in Catalogna: secondo gli inquirenti se ne sono già tornati a Napoli; e gli annunci appesi sulla Rambla da una delle loro prede che cerca di mettere in guardia futuri creduloni sono purtroppo un po’ in ritardo.

Elisabetta Rosaspina

05 gennaio 2009

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al de là dela larghezza del fatto, ste robe xe nate anche a Trieste a casa nostra. Se ga presentado una baba una volta , disendo che la xe parente dela siora K del quinto pian, che la sta mal e che la ga bisogno de cior una medicina, ma in sto momento no la ga i soldi, che ghe anticipemo i soldi per andar in farmacia e che la ne li tornera doman. Mama iera bona, ghe ga credudo e ghe ga dado , sarà stade diesemila lire. Po la ghe ga telefonado alla siora de sora per saver come che la sta, e par che la medesima baba iera andada suso a domandar soldi per mia povera mama che sta mal... >:D

Mama ga dito E adesso go imparado... un per de mesi dopo me se ga presentado , ma la porta la go averta mi, una che ga cominciado a contarme sta storia, e ghe go dito ridendo: Siora mia, sta storia la go za sentida contar.. e ghe go serado la porta in muso.

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