Vai al contenuto
  • Chi sta navigando

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

  • Statistiche Utenti

    • Utenti in totale
      3.060
    • Record utenti online
      1.667

    Nuovo iscritto
    andrea873
    Iscritto
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      18,5k
    • Risposte Totali
      775,3k
  • Le ultime risposte pubblicate

    • DOMENICA 20 LUGLIO 2025 - Mentre le altre squadre della serie A stanno definendo i dettagli dei loro roster e, tra conferme e nuovi acquisti, delineando le strategie in vista della prossima stagione, la Pallacanestro Trieste si trova nella singolare situazione di essere l'unica formazione del massimo campionato ancora senza capo allenatore. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la partenza di Jamion Christian, annunciata ormai da tempo, ha lasciato un vuoto che Michael Arcieri non ha ancora colmato. LA FILOSOFIA DI ARCIERI La costruzione di una squadra, come il giemme ha spesso spiegato, non è solo l'assemblaggio di buoni giocatori ma la creazione di un gruppo che rispecchi un'idea di pallacanestro ben precisa e una cultura sportiva solida. Questo significa focalizzarsi su aspetti come resilienza, disciplina e rispetto che sono i pilastri fondamentali per costruire una squadra vincente. Un modus operandi sicuramente poco diffuso ma che, risultati alla mano, gli permette di costruire roster con caratteristiche tecniche e umane ben definite rendendo poi più agevole la ricerca del coach in grado di esaltarne le qualità e veicolarne la mentalità. In questo senso la scelta di attendere la fine della Summer League per poi dare l'assalto al mercato rientra in una filosofia ben definita. PRIORITÀ La scelta di definire il mercato prima di nominare l'head coach non è casuale, quindi. Cercare un coach in grado di condividere i valori, l'idea di basket e la cultura già costruita dalla società è fondamentale per garantire continuità e coerenza al progetto iniziato dal presidente Matiasic. «Se la squadra è la casa, l'allenatore dovrà essere colui che la gestisce», le parole di Arcieri. Un approccio che si è dimostrato efficace, come confermato dai risultati delle ultime stagioni: in un mondo del basket in cui la pressione dei risultati induce a scelte a volte affrettate, Arcieri si distingue per una visione che guarda al lungo periodo e per l'incrollabile fiducia nel suo metodo. Con la tranquillità che deriva da uno staff tecnico affiatato e affidabile grazie alle conferme di Francesco Nanni e Francesco Taccetti e dalla consapevolezza di una squadra che, con le conferme di Ross, Brown, Uthoff, Ruzzier, Brooks, Ruzzier, Candussi e Deangeli si conosce a memoria e faciliterà il compito del nuovo allenatore. LE IPOTESI Dalla fine del campionato a oggi sono stati tanti i nomi accreditati per la panchina della Pallacanestro Trieste. Da Matt Brase, confermato come assistente nell'Nba con i Philadelphia 76ers a Riccardo Fois che probabilmente affiancherà Mike Brown ai New York Knicks, da Paolo Galbiati a Frank Vitucci. L'ultima indiscrezione racconta di un possibile interessamento di Arcieri per Luca Banchi, uno dei tanti rumors seccamente smentiti in un'estate nella quale le voci non hanno mai trovato riscontro. L'impressione è che, come già successe due stagioni fa con l'arrivo di Jamion Christian, la scelta della Pallacanestro Trieste cadrà su un coach americano. - In tutto il caos alabardato nato dalle inadempienze del primo luglio in poi, fra trattative serrate, possibili vendite e messe in mora di alcuni giocatori, sembra che un po' tutti si siano scordati di Giorgio Gorgone. Lo scrive Antonello Rodio oggi: l'ex giocatore dell'Unione (ha vestito la maglia della Triestina dal 2005 al 2011 e l'anno seguente ha iniziato la sua carriera di tecnico come allenatore della Berretti alabardata), come si ricorderà, aveva praticamente un biennale pronto con la Triestina solo da firmare e depositare, prima che il mancato pagamento del primo luglio fermasse tutto l'iter della gestione sportiva e il lavoro Delli Carri, con conseguente interruzione del rapporto fra lo stesso diesse e la società alabardata. E da quel momento che ne è stato di quello che era il tecnico in pectore della Triestina 2025/26? «Io avevo praticamente il contratto pronto da firmare prima che si bloccasse tutto con i mancati pagamenti - afferma amaramente Gorgone - ma in tutto questo periodo non si è fatto sentire più nessuno, a parte Delli Carri che si è scusato ed era dispiaciuto per quanto successo». Proprio l'ex diesse alabardato, in quel momento incaricato di costruire un'Unione sostenibile, era stato l'autore dell'accordo con Gorgone e l'unico ad avere avuto rapporti con il tecnico. Poi, una volta andato via Delli Carri, per il tecnico non ci sono stati più riferimenti in società. In effetti è singolare che in questo periodo nessun altro della società si sia ricordato di quello che era ormai a un passo dal diventare allenatore della Triestina. Eppure in questo periodo hanno parlato sia il presidente Ben Rosenzweig che il direttore generale Alex Menta (che a proposito di panchine ha detto anche che gli piacerebbe avere le risorse per ricontattare Tesser): ebbene nessuno dei due, in effetti, ha speso qualche parola per Gorgone. Eppure Menta in persona lo aveva contattato negli ultimi due anni, solo che il tecnico romano era impegnato con la Lucchese. Da parte di entrambi nessun ringraziamento per aver scelto la Triestina in un momento così difficile, nessuna riconoscenza per aver accettato di ripartire da un meno 9 (all'epoca) con una squadra fatta in economia, nemmeno un cenno di scuse per aver bloccato inutilmente per dieci giorni un tecnico che aveva scelto Trieste per il suo grande affetto per la città e per l'Unione. Giorni cruciali in cui l'allenatore aveva ricevuto altre offerte che ha declinato perché ormai legato alla Triestina, con contratto pronto e solo da firmare. Perdendo dunque anche delle occasioni perché quelle società poi si sono spostate su altre soluzioni. E adesso? Di sicuro Gorgone ha dimostrato di non aver paura delle penalizzazioni (si è salvato con la Lucchese nonostante un meno 6). Pertanto, anche se per la Triestina la situazione si è aggravata sul piano sportivo e dei punti di penalità, se in qualche maniera la questione societaria si risolvesse positivamente, Gorgone sarebbe anche disposto a valutare il da farsi: «Bisogna intanto vedere chi sono gli interlocutori. Tutti sanno quanto vorrei allenare la Triestina: se ci fosse la sicurezza di avere le risorse per fare tutta la stagione e non un tirare a campare, se ci fossero insomma le necessarie garanzie, anche con un meno 13 sarei interessato a valutare la situazione».
    • Rilancio, entro domenica prossima, ultima di luglio, esce una news.
    • Anzi sono contenti che hanno uno stipendio in meno e possono loro mangiare di più!
    • Però sta testina de ...fino all'ultimo secondo no vol mollar el colpo, ma che ghe andassi a remengo tutti i suoi affari ara e che el se ritrovassi col cul per terra, maledetto squalo 
  • Collaboratori Popolari

  • Miglior Contributori

    1. Guiz
      Guiz
      45461
    2. SandroWeb
      SandroWeb
      34534
    3. forest
      forest
      33117
    4. ndocojo
      ndocojo
      19744
    5. pinot
      pinot
      19673
  • Dillo a un amico

    Ti piace Il Forum di Elsitodesandro? Dillo a un amico!
×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×