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  1. VENERDÌ 29 MARZO 2024 - Solo una volta nel corso di questo campionato la Triestina era riuscita a fare un filotto di tre vittorie consecutive prima dell'ultimo ottenuto con Fiorenzuola, Pro Sesto e Alessandria nelle vesti di vittime. Era nel mezzo del girone di andata e curiosamente due delle tre avversarie erano state le stesse: l'Unione dell'allora tecnico Tesser aveva cominciato con il Legnago, e poi di seguito aveva vinto con Fiorenzuola e Alessandria. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", adesso la Triestina è chiamata però a un salto di qualità, sia per allungare la serie vincente come mai aveva fatto prima d'ora, ma anche per dimostrare che le ultime vittorie non sono dovute esclusivamente al fatto di aver incontrato le tre squadre in fondo alla classifica. Ecco perché la trasferta di domani in casa dell'Arzignano Valchiampo (inizio ore 16.15) rappresenta in un certo senso la prova del nove per la Triestina di Bordin, e non solo perché si fa visita a una squadra che sta lottando con le unghie per evitare i play-out, su un campo tradizionalmente ostico per chiunque. Il fatto è che gli alabardati affronteranno un'avversaria in un momento molto particolare. Dopo aver passato un fase di grave crisi con appena 4 punti ottenuti in sette partite, una decina di giorni fa l'Arzignano ha esonerato il tecnico Bianchini e al suo posto ha chiamato Simone Bentivoglio, ex giocatore con un solido curriculum in serie A con il Chievo oltre alla militanza in tante altre squadre della cadetteria fino alla chiusura della carriera, avvenuta appena due anni fa, prima in serie C con la Virtus Verona e poi in Eccellenza con il Vigasio. E proprio con il Vigasio Bentivoglio ha iniziale la carriera da allenatore, prima nel settore giovanile e poi con la prima squadra. Nessun'altra esperienza per lui fino alla chiamata dell'Arzignano. Ebbene alla sua prima panchina da professionista, il nuovo tecnico dei veneti è andato a vincere in trasferta con un clamoroso 3-0 sul campo del Renate, rilanciando la sua squadra verso la salvezza. Un esordio col botto, che curiosamente ha riportato l'ex alabardato Pavanel sulla panchina del Renate, chiamato in fretta e furia per salvare il finale di stagione al posto di Colombo. Insomma la Triestina troverà un Arzignano particolarmente su di giri che ha ritrovato entusiasmo, per questo la prova di domani sarà importante per verificare la vera condizione degli alabardati. Che ovviamente dalla loro vantano una rosa molto più qualitativa e una ritrovata serenità dopo le tre vittorie consecutive. E poi è fondamentale continuare la corsa per quel terzo posto che è a portata di mano e che potrebbe essere raggiunto se, dopo Arzignano, l'Unione farà bene anche nel recupero di mercoledì prossimo con l'Atalanta U23. Ora che Bordin ha trovato la quadra anche dal punto di vista tattico, con un 3-4-1-2 che al momento garantisce i migliori risultati, e che può gestire una rosa in grado di consentire una certa rotazione dei singoli senza che la qualità complessiva ne risenta, anzi ottenendo spesso dalla panchina un boost in più come accaduto con l'Alessandria, la Triestina ha tutte le carte in regola per superare anche questo ostacolo - Si chiamerà pure Nuova Pallacanestro Vigevano 1955 ma il pensiero non può che andare a quando si chiamava Mecap. E del resto nemmeno noi siamo rimasti quelli lì. Pallacanestro Trieste, risorta nel 2004. Allora era Hurlingham, il neroverde al posto del biancorosso. Altri nomi, altri tempi. Altri scenari, perchè il Trieste-Vigevano rimasto nella storia aveva tutt'altra cornice rispetto a quella che accoglierà la sfida di domani sera. Lo scrive Roberto Degrassi: ricordi ed emozioni sono rimasti al 24 febbaio 1980, giornata magica. Una vittoria che valse la prima promozione in serie A1. Il coronamento di un'avventura fantastica cominciata con un gruppo triestino di amici che aveva iniziato a sognare quando aveva trovato sulla sua strada un funambolo statunitense e un istrionico, geniale, vulcanico personaggio in panchina riconvertito con il passare degli anni e del ruolo da giocatore tiratore folle a coach cultore della difesa. E pensare che quella storia aveva rischiato nemmeno di cominciare, visto che Dado Lombardi, allenatore di quel manipolo di ragazzoni, quel Rich Laurel manco lo voleva, dopo averlo visto entrare in palestra. Cazziatone a Ettore Zalateo, che di quell'Hurlingham era il plenipotenziario e aveva portato a Trieste il giocatore che Lombardi riteneva malato da tanto magro che era. Rispostaccia da parte di Zalateo al coach: «Questo è, e fattelo piacere». E Laurel piacque, eccome. A Lombardi e a un'intera città che prese d'assalto il Palasport di Chiarbola. A fine febbraio Chiarbola ribolliva. Altro che febbre. Qualcosa di assolutamente travolgente e, come per tutte le prime volte, destinato a rimanere nella memoria collettiva con i contorni del mito. Le code per i biglietti in galleria Protti, le telecronache di Giovanni Marzini. Quattro promozioni, di cui tre già opzionate da Bancoroma, Pagnossin Gorizia e Mercury Bologna. A Trieste serviva dannatamente una vittoria dopo due sconfitte. E alla fine arrivò. 87-77, con Laurel mezzo acciaccato e James Bradley, pescato alla fine dell'estate precedente per rimpiazzare Jim McDaniels, eroe di giornata. In trionfo capitan Meneghel, Baiguera, Jacuzzo, Scolini, Dordei, Pieri, Floridan, Ritossa e Alberto Tonut. Dall'altra parte, uno degli avversari scorbutici si era rivelato neanche a farlo apposta un triestino, Giulio Iellini, trasferitosi in Lomellina dopo i fasti della Simmenthal Milano e dell'Ignis Varese. Uno dei bei nomi della storia del basket di Vigevano. Un altro crack italiano, Claudio Malagoli, si era trasferito l'estate prima a Brindisi portando in dote uno strepitoso fiuto per il canestro. Mani d'oro anche quelle di Damir Solman, che con Vigevano giocò in A1. A Chiarbola invece c'era un altro straniero storico per il basket di Vigevano, Clyde Mayes. Tra i tanti allenatori succedutisi sulla panchina di Vigevano indimenticabile Dido Guerrieri (in epoche distanti dalla sfida di Chiarbola). Grande allenatore, persona di cultura e ironia come dimostrava ogni settimana nel suo "Taccuino" sulle colonne del Superbasket di Aldo Giordani. Già, altri tempi. Dado e Dido. Quattro lettere, bast avano per farli riconoscere nel basket italiano. Che fossero rispettivamente Gianfranco e Giuseppe l'avevamo tutti dimenticato
  2. GIOVEDÌ 28 MARZO 2024 - Si accorcia la classifica del girone rosso a quattro giornate dal termine della fase a orologio. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", cullandosi sulla certezza di un quinto posto difficilmente attaccabile visto il margine accumulato al termine della stagione regolare, la Pallacanestro Trieste ha viaggiato a velocità di crociera in attesa (almeno stando alle convinzioni di staff tecnico e società) di esplodere nei play-off. Alle sue spalle, però, spingono le inseguitrici con Rimini e potenzialmente anche Cento tornate a tiro e attese dai match casalinghi contro Casale e Latina. Per evitare problemi c'è da vincere almeno ancora una partita e, considerando la difficoltà delle trasferte in programma a Trapani e Rieti, c'è da farlo nei match casalinghi. A cominciare da quello di sabato quando, alle 20.30 sul parquet del PalaTrieste, si presenterà la Elachem Vigevano. Definito l'organico a disposizione di coach Jamion Christian: non ci sarà Vildera, ancora a riposo nel corso di tutta questa settimana, in rampa di lancio Justin Reyes che salvo sorprese (vedi Torino) dovrebbe finalmente fare ritorno in campo a due mesi e mezzo dall'infortunio subito nel derby di Udine. AMBIENTE: Vigevano e Urania Milano gli ultimi impegni casalinghi, Trieste avrà la possibilità di giocarli davanti al pubblico amico. Un fattore campo che ormai resta un lontano ricordo, dissoltosi come la fiducia di una tifoseria che ha, da tempo, perso la fiducia nel progetto rebirth. Partita lunedì scorso, la prevendita ha fatto registrare 8 biglietti venduti nella prima giornata, non ci sono dati ufficiali relativi alle due giornate successive ma, di certo, non si è andati molto oltre quei numeri. Al netto di promozioni e scolaresche, il fascino che la PallTrieste esercita in questo momento è ai minimi termini. PROGRAMMA: Si parte domani sera con l'anticipo al Carnera tra Old Wild West e Gruppo Mascio Treviglio. Udine prova a riprendersi il secondo posto in soltario in attesa della sfida che sabato alle 20 vedrà la Fortitudo ospitare l'Urania Milano. Gli altri incontri del sabato di Pasqua: Sella Cento-Benacquista Latina (ore 19), Gesteco Cividale-S.Bernardo Cantù (20), Unieuro Forlì-Juvi Cremona (20), Nardò-Trapani Sharks (20.30), Verona-Luiss Roma (20.30), Assigeco Piacenza-Moncada Agrigento (20.45). La settima giornata si completa domenica con Chiusi-Rieti, Orzinuovi-Torino e Rimini-Casale Monferrato - Quella con l'Alessandria è stata la terza vittoria di fila della Triestina. Non è un fatto scontato in questo campionato di C e lo è ancor meno per una squadra reduce da un periodo di cinque ko consecutivi e un pari preso per i capelli con il Legnago. Lo scrive Ciro Esposito: è vero anche che le avversarie incontrate sono state le ultime tre della graduatoria, Un dato che non può non essere preso in considerazione per analizzare il valore delle prestazioni degli alabardati. Le prossime avversarie saranno più toste (Arzignano pericolante e soprattutto Atalanta baby) e quindi i test più probanti. Ci sono però due dati incontrovertibili. Uno è numerico: la quarta posizione è più concreta, la terza piazza ancora ampiamente alla portata. L'altro è il modo di stare in campo della squadra: il gioco non è per palati fini, come in certi frangenti della gestione Tesser, ma Bordin ha sapuro trovare un buon equilibrio. O meglio il tecnico, anche se ha fatto troppa fatica ad adattare l'assetto del dopo Tesser, ha lavorato in primis sull'aspetto difensivo. La soluzione dell'ultima linea a tre, con due cursori ai lati, e protetta da due mediani ha avuto un evidente efficacia nonostante la dimensione medio-bassa degli attacchi incontrati in questo mese. Perché nella versione della difesa a 4, viste le caratteristiche dei laterali, a difendere si ritrovavano spesso solo i due centrali. Anche per questo Tesser talvolta aveva optato per l'utilizzo di Germano o meno spesso di Ciofani sulle fasce. Ora ci sono tre uomini in marcatura che quasi sempre seguono anche l'avversario fino alla linea mediana. Quando serve fanno fallo e non si fanno scrupoli a spazzare nel momento del bisogno. Non è un bel vedere? Certo, ma il risultato c'è. Non solo ma questo atteggiamento ha fatto crescere Moretti, ha valorizzato le potenzialità di Rizzo e ha consentito a Malomo (o Struna) di gestire con meno affanni il ruolo. L'altra faccia della medaglia è che questa Triestina crea meno palle-gol. Eppure le reti segnate in 4 gare sono ben 9. Per essere più pericolosa ed efficace, specie quando il livello dell'avversario si alza, la squadra necessita della qualità dei suoi giocatori. Lo si è toccato con mano martedì quando l'ingresso di Redan e Correia ha annichilito l'Alessandria (in panchina poi sono rimasti D'Urso e Celeghin). È superfluo sottolineare quale sia l'importanza dell'apporto del franco-senegalese. Il centrocampista ha avuto dei problemi atletici in via di risoluzione e il ritorno a una forma accettabile può essere un plus per il finale di stagione. Comunque la condizione fisica e soprattutto mentale appare in crescita. La reazione della squadra dopo il pari (anche agevolato da un atteggiamento poco reattivo degli alabardati) dell'Alessandria è un aspetto indicativo del momento. È riemersa quella caratteristica insita nel dna di questo gruppo e che era sparita o quasi da metà gennaio del 2024 con o senza Tesser. A proposito della scelta dell'esonero di uno dei migliori tecnici della categoria è evidente che sia stato un vulnus stagionale del club perché ha pesato sul re ndimento della squadra e ha creato una frattura con i tifosi. E i supporter di fatto (a parte un piccolo nucleo) hanno abbandonato la squadra. Il pubblico ha tutto il diritto di manifestare il suo scetticismo ma visto che la squadra è risalita e manca solo uno scampolo di stagione sarebbe più logico goderselo. Senza troppo entusiasmo ma con la consapevolezza che questa Unione, con tutti i suoi limiti, può prendersi e dare ancora qualche soddisfazione.
  3. MERCOLEDÌ 27 MARZO 2024 - La terza vittoria consecutiva colloca la Triestina in potenziale scia di sorpasso al Vicenza, un successo – questo sull'Alessandria – arrivato con troppo tepore nel primo tempo ma ben compensato dalla volontà ed i fatti dimostrati nel secondo. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", al termine della gara al Tognon l'analisi tecnica di Roberto Bordin: «Era giusto dare continuità alle vittorie importanti precedenti a questa gara. Nel primo tempo eravamo molto lenti nelle giocate, nei pensieri, giocavamo molto in orizzontale senza trovare gli spazi giusti. Magari la gara sarebbe stata diversa se Minesso avesse trovato subito il gol. Nel secondo tempo abbiamo reagito dopo il gol che per un po' ci aveva tagliato le gambe. Abbiamo reagito a differenza delle partite di qualche mese fa, per cui complimenti ai ragazzi che hanno fatto una grande prestazione per risolvere la partita». Parole di elogio del mister per Correia, come per gli altri subentrati, nomi importanti che ricordano una rosa tutto sommato ampia, che infatti ha mandato a bersaglio 17 giocatori in stagione. «Correia è entrato bene, come Celeghin, che ha dato sostanza a centrocampo ed i due esterni che avevano speso molto. Ho messo giocatori freschi ed esperti che hanno dato sicurezza alla fase difensiva. Bene tutti i subentrati, non era semplice». Questo trittico di vittorie aiuterà il gruppo nell'aumentare la consapevolezza che si può ancora recitare un ruolo in questa annata? «Ci deve essere consapevolezza e sempre la volontà di migliorare, tempo fa su un gol subito la squadra si afflosciava, invece stavolta ha reagito e i ragazzi sono stati premiati per la volontà che hanno dimostrato». La difesa sta trovando nuovi equilibri, il cambio di modulo sembra recepito dal gruppo. «Ripeto, nel primo tempo avremmo dovuto fare un gioco più veloce, almeno a livello di pensiero per affondare. Ogni partita è diversa dall'altra e l'importante è il risultato finale. L'approccio è stato anche giusto, ma non abbiamo sfruttato nei momenti giusti gli spazi, la squadra è stata brava ad alzare il baricentro nel momento giusto dopo il pareggio dell'Alessandria. Abbiamo rischiato quasi nulla oltre al gol». Una considerazione su El Azrak, il migliore ancora una volta. «Rayan ha fatto una grande gara nonostante la marcatura a uomo, aveva meno spazio. Nel secondo tempo lo ho alzato un po' in modo che sia attaccante puro con Minesso alle spalle. Ha qualità, salta l'uomo e in questo sport chi salta l'uomo è un passo avanti» - Poco più di una settimana alla fine del mercato, le società di serie A2 che da maggio saranno chiamate a dare la caccia alla promozione cercano di chiudere il cerchio a caccia di possibili rinforzi. Come scrive Lorenzo Gatto, ci si muove in un contesto estremamente complicato considerando che la data di venerdì 5 aprile, termine ultimo per definire i tesseramenti, si fa sempre più vicino. Con l'eccezione di Torino e Udine che, per motivi diversi, hanno ormai già definito i loro roster, la concorrenza è tanta e qualificata. Per Trieste, da settimane a caccia di un numero 4 in grado di dare maggior profondità al pacchetto di lunghi da affidare a Jamion Christian, la possibilità di trovare un rinforzo sembra ormai molto difficile. Detto che i nomi di Alibegovic e Lombardi non hanno mai trovato effettivo riscontro e che l'arrivo di Del Cadia e la sua permanenza è stata e sarà utile solo per elevare la qualità degli allenamenti in attesa del ritorno di Giovanni Vildera, il vero upgrade biancorosso in vista delle ultime sfide della fase a orologio e dell'imminente inizio dei play-off si chiama Justin Reyes. Con la speranza di poterlo vedere in campo già sabato sera nel match casalingo in programma contro la Elachem Vigevano. La capolista del girone rosso, l'Unieuro Forlì, resta a caccia di un lungo. Sul taccuino della società romagnola c'è Gora Camara, il 22enne in questa stagione alla Nutribullet. Difficile possa muoversi da Treviso, l'alternativa sarebbe legata al nome di Daniele Magro, in questo momento in forza alla Juvi Cremona. Su Magro c'è anche la Fortitudo Bo che, in attesa di novità circa le condizioni di Aradori e Fantinelli, continua a lavorare per dare a Caja la possibilità di allungare il roster con un esterno. Tra i piccoli sono tre i nomi attorno ai quali potrebbe muoversi la società felsinea. Il primo è il classe '99 Gabriele Stefanini, giocatore di Chiusi, gli altri sono Riccardo Visconti attualmente in A a Pesaro e Matteo Montano, ex biancoblù ora in forza all'Urania Milano
  4. MARTEDÌ 26 MARZO 2024 La Triestina recupera oggi il match con l'Alessandria, rinviato lo scorso 10 marzo per impraticabilità del campo a causa di un violento acquazzone. Lo scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo": da quel giorno, è proprio il caso di dirlo, ne è passata di acqua sotto i ponti: l'Unione ha trovato un'altra preziosa vittoria in trasferta a Sesto, mentre il Vicenza ha frenato con due pareggi inaspettati. E così oggi a Fontanafredda (al "Tognon" inizio ore 16.15), la squadra alabardata ha la ghiotta occasione di fare il primo step per trasformare in realtà quello che per il momento è solo un potenziale terzo posto. E poter agguantare di nuovo il podio del girone desta sicuramente euforia nella squadra, anche se Bordin predica prudenza: «Nel gruppo si respira un'aria buona - spiega il tecnico alabardato - i ragazzi sono molto motivati dopo le ultime partite positive. Bisogna però affrontare una gara alla volta e pensare a quella con l'Alessandria: troveremo di fronte una squadra la cui classifica è certamente negativa, ma che a parte il risultato di sabato con la Giana Erminio sta facendo delle prestazioni abbastanza buone, quindi guai a sottovalutarla». Anche se la situazione dell'Alessandria è ulteriormente peggiorata rispetto a due settimane fa e la squadra è praticamente retrocessa, Bordin infatti non si fida dei piemontesi, sottolineando che queste gare vanno affrontate dal primo minuto con concentrazione: «Con il Giana l'Alessandria ha perso male, ma quando dovevamo affrontarla due settimane fa veniva da due vittorie in trasferta e da sconfitte sempre di misura, con buone prestazioni condite anche da qualche episodio sfortunato. Ha giocatori importanti e di qualità che se lasciati giocare possono farti male, quindi dobbiamo affrontare subito la gara di petto, cercando di fare noi il ritmo». Ulteriore dato da non trascurare, per l'Unione si apre un'intensa serie di quattro partite in nemmeno due settimane, fatto che porterà Bordin a una certa rotazione: «Ovviamente servirà una gestione delle forze, si apre un ciclo di impegni ravvicinati, non avremo più la possibilità di fare la settimana tipo ma come avevo già detto dovremo adattarci al campionato e al calendario che ci propone. Abbiamo giocatori importanti che magari non giocheranno con l'Alessandria ma troveranno posto la prossima, avere una rosa ampia e di qualità è sicuramente per me un grande vantaggio. Dobbiamo continuare a pensare però partita dopo partita». Oltre al solito Ballarini, Bordin dovrà fare a meno anche di Vertainen (probabile uno stop di due o tre settimane per un problema muscolare) e di Jonsson, impegnato con l'Under 21 dell'Islanda. Ha recuperato invece Anzolin, che ieri si è regolarmente allenato anche se probabilmente non sarà al meglio. Se il 3-4-1-2 (che con il ripiegamento del trequartista diventa 3-5-2) è scontato, resta difficile capire quali saranno le scelte di Bordin, perché potrebbero essere già nell'ottica dei tanti impegni ravvicinati. Davanti a Matosevic dovrebbe esserci la difesa rimasta imbattuta nelle ultime partite con Moretti, Malomo e Rizzo. In mezzo al campo ci saranno Vallocchia e uno fra Fofana e Correia, come esterni a destra Pavlev è leggermente favorito su Germano mentre a sinistra dovrebbe esserci Petrasso. Sulla trequarti un El Azrak in gran forma continua a essere favorito su D'Urso mentre davanti, per giocare accanto a Lescano, più probabile Redan che Minesso. - La coperta resterà corta anche sabato sera, appuntamento alle 20.30 sul parquet del PalaTrieste contro la Elachem Vigevano. Come scrive Lorenzo Gatto, in attesa di capire se e per quanti minuti sarà possibile rivedere in campo Justin Reyes, che a Torino ha preferito rimandare il suo rientro, la certezza è che coach Jamion Christian dovrà rinunciare almeno per un altro match all'apporto di Giovanni Vildera. Il gladiatore biancorosso è ancora alle prese con lo strappo al polpaccio rimediato qualche settimana fa e verrà tenuto a riposo nel corso di tutta la settimana. Poi le verifiche strumentali chiariranno la possibilità di riprendere gli allenamenti e, conseguentemente, i tempi di rientro. Appurato che, neppure sabato sera contro Vigevano, Trieste riuscirà a tornare al completo, c'è da tornare a vincere per dare sostanza alla classifica e rendere meno balbettante il cammino in una fase a orologio fino a questo momento chiaramente deficitaria. Due soli successi in sei partite, un ruolino di marcia insufficiente per giustificare quelle ambizioni di promozione che la società continua a ribadire. GRIGLIA PLAY-OFF : Con Forlì che ha ormai messo in cassaforte la prima posizione nel girone rosso e Fortitudo Bologna e Udine che si giocheranno il secondo in un testa a testa senza esclusioni di colpi, Trieste resta aggrappata al suo quinto posto. Davanti a lei c'è Verona che mantiene un significativo margine di distacco anche alla luce del vantaggio nello scontro diretto e può contare su un calendario che con i match casalinghi contro Luiss Roma e Juvi Cremona e le trasferte di Latina e Torino appare meno complicato di quello biancorosso. A circa quaranta giorni dall'inizio dei play-off, dunque, Trieste deve lavorare in prospettiva nel tentativo di presentarsi nelle migliori condizioni possibili ai match che decideranno la stagione. IL MERCATO : Giunti ormai quasi alla fine di marzo e con poco più di una settimana disponibile si tirano le somme per capire se le squadre di vertice riusciranno effettivamente a rinforzare gli organici in vista dei play-off. Sono tante le squadre che continuano a guardarsi attorno, assieme a Trieste ci sono Forlì, Fortitudo e Cantù, nei prossimi giorni capiremo chi sarà in grado di portare a casa il colpo che potrebbe cambiare gli equilibri della post season. BIGLIETTI : Iniziata ieri, sia sul circuito Vivaticket che mella biglietteria interna del PalaTrieste la prevendita del match contro Vigevano. Da oggi a venerdì orario pomeridiano (dalle 16 alle 19) poi sabato i botteghini saranno aperti dalle 16.30 e fino alla fine del secondo quarto. Presso lo sportello della BCC Venezia Giulia di via Roma 18 possibili e acquistare i tagliandi da domani e fino a venerdì con orario degli sportelli disponibili dalle 10.30 alle 13.30. Attiva la promozione per gli abbonati che potranno acquistare un biglietto aggiuntivo al prezzo di 5 euro e previa disponibilità di posti nello stesso settore. VERONA KO Nel posticipo di serie A2 ieri sera Verona ha dovuto arrendersi a Cantù per 74-69 e resta quindi a quota 34 in classifica. Nell'altro match in programma invece Rimini ha espugnato Cremona per 64-58.
  5. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 25 MARZO 2024 https://www.citysport.news/download/CS-25marzo2024.pdf
  6. LUNEDÌ 25 MARZO 2024 - Atteso, annunciato, congelato, rimpianto. Alla fine il momento di Justin Reyes nuovamente sul parquet arriverà davvero sabato sera al PalaTrieste quando i biancorossi si incrocieranno con Vigevano. Sistemata l'ala portoricana rimarrà però un altro quesito che reclama risposte e certezze: quando rientrerà Giovanni Vildera? Come scrive oggi Roberto Degrassi, andiamo con ordine. Dopo la sconfitta di Torino alla squadra è stato concesso un weekend di riposo, oggi la ripresa degli allenamenti. Reyes è stato portato con il gruppo al PalAsti, ha partecipato al riscaldamento ma non ha messo piede in campo. Una decisione giustificata nel dopopartita come una misura precauzionale per non affrettare i tempi, rinviando il rientro alla prossima gara. Reyes nei prossimi giorni si allenerà con la squadra aumentando gli sforzi. Nessuno gli chiederà sabato di giocare per trenta minuti ma a questo punto non si può più attendere. Mancano quattro giornate ai play-off e Trieste in crisi di gioco e risultati ha bisogno di recuperare una fisionomia e credibilità. Il portoricano non vede campo dal derby perso al Carnera il 12 gennaio scorso. Sette sconfitte fa. Trieste presentava un quintetto con Ruzzier, Brooks, Deangeli ala piccola, Reyes "4" e Candussi o Vildera centro. In queste settimane Christian ha proposto un quintetto con i due piccoli istituzionali, Filloy e i due lunghi Candussi e Vildera insieme. Un esperimento che, guardando i risultati, ha prodotto davvero poco. Con il rientro di Reyes la squadra dovrà ritrovare certi equilibri e non può permettersi di aspettare i play-off per farlo. L'attendismo è già costato caro in passato... Nessuna nuova ufficialmente su Vildera ma in questo caso non significa che sia una buona nuova. L'ultima informazione sulle condizioni del centro risale a un paio d'ore prima dell'incontro con Treviglio, spiegando che il "Barba" restava ai box per un'elongazione al polpaccio sinistro. Il comunicato societario del 10 marzo si chiudeva con il laconico «seguiranno aggiornamenti». Nell'attesa ci proviamo noi. Purtroppo la sosta del campionato per la Coppa Italia non si è rivelata di giovamento, Vildera infatti non si è allenato nell'ultima settimana. E non ci sarebbe nulla di scontato sui tempi di rientro. Il centro veneto al momento dell'infortunio era l'elemento più in forma. Non è da escludere che venga preservato il più possibile in modo da riaverlo a disposizione in forma per i play-off interpretando la filosofia Usa della dirigenza e del coach: il momento importante è la fase finale ed è lì che conta esserci. Trieste rischia però di riassestare il proprio assetto proprio alla vigilia della serie dei quarti di finale dei play-off a Rieti. In sostanza dovrà cercare di trovare in breve un equilibrio finora mai acquisito. Intanto c'è sempre un mercato da monitorare, inevitabilmente orientato sul fronte dei lunghi. Il problema è il solito: in giro c'è più nulla che poco e la scadenza delle operazioni (il 4 aprile) è troppo ravvicinata per permettere di avere già verdetti in A1 e di conseguenza poter accedere più facilmente a Lombardi o altri. Considerando, naturalmente, che la prospettiva di puntellarsi sul mercato non intriga solo Trieste... - Dopo il lungo e buio tunnel nel quale ha perso la terza posizione in classifica e messo in discussione anche la quarta, adesso la Triestina può guardare di nuovo con fiducia al possibile podio del girone. Lo scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo": i balbettii del Vicenza, che inizia a soffrire di una pericolosa sindrome da beffe nei finali di partita, permettono infatti agli alabardati di essere potenzialmente al terzo posto, a patto di vincere i due recuperi con Alessandria e Atalanta U23. La prima tappa, quella sulla carta molto più facile, arriva già domani (inizio ore 16.15), quando la squadra di Bordin affronterà a Fontanafredda i piemontesi. Ed è indubbiamente una ghiotta occasione per l'Unione, perché dopo un'annata tribolata non solo sul campo ma anche a livello societario, con tanto di punti di penalizzazione, l'Alessandria è ormai a un passo dalla retrocessione. Anzi, come dimostrano i tre gol presi sabato in casa del Giana Erminio, i piemontesi sembrano aver ormai mollato e arriveranno al Tognon in condizioni ancora più disperate rispetto al 10 marzo, quando un acquazzone rese il campo impraticabile costringendo al rinvio della partita. L'unico pericolo possibile sembra quello della sottovalutazione dell'avversario, sempre in agguato quando sulla carta le cose sembrano tutte facili. Per la Triestina è anche ora di riprendere il filo con la vittoria con le partite in casa e con Fontanafredda, che manca addirittura dal 9 dicembre, in pratica tre mesi e mezzo. Da quel momento nelle partite interne l'Unione ha raccolto 2 pareggi e 4 sconfitte (di cui una al Rocco), un vero tabù che domani va assolutamente abbattuto. La squadra di Bordin dovrà anche cercare di risolvere la partita al più presto, pensando soprattutto ai due ravvicinati impegni che seguiranno: la trasferta di sabato in casa dell'Arzignano e il recupero con l'Atalanta U23 di mercoledì 3 aprile. L'abbondanza della rosa alabardata permette anche di superare con serenità qualche acciacco in casa Unione, che non permette al tecnico di avere i ranghi al completo: quasi certamente infatti non ci sarà l'attaccante Vertainen, ma è in forte dubbio anche l'esterno Anzolin. Bordin ha comunque pedine in abbondanza per continuare a puntare sul 3-4-1-2, o 3-5-2 in fase di ripiego, anche se sono parecchi i dubbi sulla scelta dei singoli interpreti, proprio in vista dei tanti impegni che porteranno la squadra alabardata a giocare quattro partite in tredici giorni. Difficile andare a toccare la difesa imbattuta delle ultime due partite, formata da Moretti, Malomo e Rizzo (anche se Struna è sempre un'alternativa importante), mentre a centrocampo Fofana e Vallocchia restano favoriti su Correia e Celeghin. Sugli esterni ballottaggio Pavlev-Germano a destra con Petrasso a sinistra, mentre per il ruolo di trequartista un El Azrak in gran forma continua a essere favorito su D'Urso. Davanti, per giocare accanto a Lescano, è duello fra Redan e Minesso. A meno di un impiego di El Azrak più avanzato con D'Urso sulla trequarti.
  7. DOMENICA 24 MARZO 2024 - La Triestina vede il terzo posto del girone a portata di mano: come scrive oggi Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", questa la conseguenza più importante per gli alabardati dello scontro diretto di ieri fra Vicenza e Legnago. Al Menti è finita infatti per 1-1, e per la seconda volta in pochi giorni i biancorossi di Vecchi sono stati raggiunti nel recupero (martedì scorso era successo con il Fiorenzuola). Con questo pareggio il Vicenza si porta a +5 sull'Unione, che però ha due partite da recuperare. In sostanza la squadra di Bordin è potenzialmente sul podio del girone: se infatti la Triestina sarà perfetta nei due recuperi casalinghi con Alessandria (si gioca dopodomani a Fontanafredda) e Atalanta U23 (in campo il 3 aprile al Tognon), con 6 punti riuscirà a sorpassare i biancorossi veneti. Senza dimenticare che in mezzo ci sarà anche la trasferta ad Arzignano il sabato di Pasqua. Quanto al Legnago, con il pareggio di ieri si porta a un solo punto dalla Triestina, che però con le due partite da recuperare può potenzialmente allungare sulla squadra di Donati. Di certo questo Legnago resta una seria minaccia per il quarto posto: continua infatti la lunghissima striscia positiva dei gialloblu, giunta adesso a 14 giornate. E nelle ultime 21 partite l'unica battuta d'arresto del Legnago è stata con il Mantova. Nella partita di ieri, nel primo tempo il Vicenza è andato più volte vicino al gol e Della Morte ha preso una traversa. Nella ripresa padroni di casa in vantaggio al 61': bolide dalla sinistra di Costa al quale si oppone Fortin, la palla finisce a Della Morte che prova il tiro al volo spinto poi in rete da Pellegrini. Il portiere del Legnago evita il raddoppio con una super parata su tiro di Costa, poi al 92' il pareggio degli ospiti con colpo di testa vincente di Zanandrea su cross di Van Ransbeeck. Intanto in vetta frena il Mantova, con il Trento che si conferma la bestia nera della capolista. All'andata i gialloblu espugnarono addirittura il Martelli, ieri hanno imposto in casa il pareggio per 1-1 alla squadra di Possanzini, pur giocando tutta la ripresa in dieci uomini per l'espulsione di Giannotti. Virgiliani in vantaggio nel primo tempo con Fiori, ma il Trento, pur in inferiorità numerica, ha trovato il pareggio nella ripresa con Italeng. In zona salvezza fa festa il Fiorenzuola, che supera in rimonta per 3-1 la Pro Patria e aggancia momentaneamente al terzultimo posto il Novara, che oggi gioca in casa della Pergolettese. Spera ancora nei play-out la Pro Sesto, che strappa un punto all'Albinoleffe, mentre chi rischia di essere risucchiata nella zona spareggi è la Virtus Verona, che ha perso 3-1 a Lumezzane. A un passo dalla retrocessione ormai l'Alessandria, che martedì incontrerà nel recupero la Triestina: i grigi piemontesi ieri hanno subito un pesante 3-0 dalla Giana Erminio. Tre le partite odierne: scende in campo anche il Padova che sarà impegnato a Vercelli. - Quali sono le due cose che hanno in comune Forlì, Bologna, Udine, Verona, Cantù e adesso Torino? Sono tutte più in alto in classifica rispetto a Trieste. Hanno tutte battuto in casa Trieste. Lo scrive Roberto Degrassi: la squadra di Jamion Christian prosegue il suo filotto di sconfitte esterne contro le squadre cui dovrebbe contendere la promozione in A. Alla collezione delle sfide manca solo un appuntamento, Trapani il 6 aprile. Il più proibitivo di tutti. Non consideriamo la trasferta a Rieti nell'ultimo turno dell'orologio perché quella tra due squadre che dovranno affrontarsi per almeno tre volte pochi giorni dopo nei play-off sarà evidentemente una partita a carte coperte, priva di spunti utili. Christian, nella sua incrollabile fiducia, è convinto che la raffica di sganassoni in trasferta non possa incidere sulla convinzione e l'autostima dei suoi giocatori. Non la pensiamo così ma è solo uno dei tanti aspetti in cui ci sono interpretazioni diverse. A Torino Trieste ha perso perché non ha difeso – e l'allarme difesa era già stato ben evidente in precedenza - , perché ha una discontinuità di rendimento allarmante in certi elementi, perché nelle due volte in cui Ciani ha chiesto alla sua squadra di accelerare i biancorossi non sono stati in grado di trovare una risposta. Prima subendo 17 punti in una manciata di vantaggi vanificando il vantaggio, poi con il 18-0 rimediato nel finale. «Dobbiamo essere connessi difensivamente» era tra i cardini del presunto piano partita di Trieste. Eccome no. 103 punti. Altrochè connessi. Quando c'è da vincere contro una grande i biancorossi sono sempre offline. Osservazione del coach nel dopogara: «Torino ha saputo trovare gli adeguamenti». Appunto. Ciani lo ha saputo fare. Lui no. Si dirà: mancavano Reyes e Vildera. Vero, ma anche a Torino mancava Kennedy. L'impressione confermata dall'aria stizzita del dopogara è che nella Pallacanestro Trieste si vivano le critiche come un attacco di lesa maestà e che le sconfitte vengano considerate come banali incidenti di percorso sulla strada della redenzione nei play-off. Intanto, però, le sconfitte stagionali sono 12, la squadra non ha ancora un'identità, difende male, è monocorde in attacco dove non ci sono punti di riferimento. Filloy dopo un buon inizio della fase a orologio è scomparso, Campogrande non si è neppure affacciato. In A2 non può portare alla causa due tentativi da tre e una presenza senz'anima nel tempo in cui è sul parquet. Nelle file di Torino c'è chi ha dato l'esempio di come bisogna aggredire le partite, Vencato ha fatto valere la sua fisicità. Discorso a parte tra gli avversari lo merita Matteo Schina, pieno di personalità, vivace. Trieste non aveva un parco giovani infinito cui attingere per costruire il futuro, è riuscita a sprecare anche quello lasciando che Schina e Fantoma prendessero la strada del Piemonte (Tommy è a Casale Monferrato). A fine partita Schina è stato chiamato dai tifosi della Curva Nord presenti al PalaRuffini e ha fatto effetto vedere un giocatore con la maglia di Torino fiondarsi in mezzo ai tifosi dell'altra squadra perabbracciarli in nome di una lunga profonda amicizia. In vista del prossimo turno Trieste dovrebbe recuperare definitivamente Reyes, sul conto di Vildera come sempre zero informazioni e del resto si è visto quanto funzioni la pretattica no? Il mercato termina il 4 aprile, i margini di manovra sono pressochè inesistenti visto che la gara-salvezza di Brindisi, il team di Eric Lombardi, contro Treviso si giocherà tre giorni dopo. La strada è tutta in salita.
  8. SABATO 23 MARZO 2024 - «Ci è mancata un po' di durezza. Sapevamo che Torino è una delle squadra più forti del campionato con la capacità nell'ultimo quarto di continuare a segnare con grandi percentuali e intensificando il ritmo». Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", nel dopogara Jamion Christian per la prima volta tira in ballo il capitolo assenze, richiesto di un chiarimento sulla condizione di Reyes. «Si è allenato regolarmente ma alla vigilia della partita - spiegano il coach e il gm Michael Arcieri - abbiamo ritenuto che sarebbe stato meglio aspettare ancora una settimana di allenamenti. Non vedo l'ora di riavere tutti i giocatori a disposizione». L'ennesima sconfitta in trasferta può diventare un condizionamento psicologico in proiezione play-off? «Non credo, questa è una squadra che sa cosa fare». Franco Ciani sottolinea che «le due squadre hanno giocato meglio nella fase offensiva rispetto a quella difensiva anche se sono stati blocchi di buona difesa da parte nostra a scavare il solco. Abbiamo concesso troppi rimbalzi d'attacco ma sappiamo il valore di Trieste anche se deve fare i conti con due assenze importanti». - «I tifosi devono avere grande fiducia in questa società perché ha progetti davvero importanti». Parola di Fabio Rossitto, ex allenatore alabardato nella stagione 2013/14, ma soprattutto - come scrive Antonello Rodio - profondo conoscitore della categoria e delle squadre della regione. Rossitto, la prima cosa che le viene in mente sulla Triestina in questa stagione così particolare? «La cosa principale è che c'è una proprietà molto forte, che ha programmi e progetti davvero importanti, dal settore giovanile al centro sportivo. Mi sembra che a livello economico ci si tanta disponibilità, il club si è esposto in maniera notevole già quest'anno». Forse si aspettava qualcosa di più sul piano della classifica? «Ma partire per una nuova avventura e vincere subito non è mai facile. Trieste aspetta la risalita da anni e ovviamente è in ebollizione, ma bisogna avere pazienza. Io sono molto fiducioso, perché il progetto è tanta roba». Eppure era stato critico con l'esonero di Tesser. «Il problema è sempre capire cosa sia successo davvero tra loro. Io ho grande stima per Tesser, stava facendo bene e ai miei occhi in quel momento un esonero non ci stava visti i risultati. Deve essere successo qualcos'altro, saranno sorte delle divergenze, credo insomma che sia successo per altri motivi, non certo per la classifica». La squadra però ha passato un brutto momento: come mai? «La squadra evidentemente non ha assorbito subito bene l'accaduto e ha perso degli equilibri ma ora si sta rimettendo in carreggiata». E sul lavoro di Bordin cosa dice? «Dico che Bordin ora ha preso le misure. All'inizio voleva cambiare tanto e provare cose nuove, probabilmente la squadra in quel momento veniva da altre certezze ed è andata in difficoltà, ha avuto un contraccolpo negativo. Poi pian piano anche lui e la squadra si sono capiti». Ma questa Triestina potrà ancora dire la sua nei play-off? «Non è che può, deve dire la sua, visto l'organico che ha. Ma ne deve essere convinta. I giocatori hanno una società forte dietro ma devono dimostrare di valere questa maglia, devono sentirsi tranquilli ma sempre in discussione. E credo che tutti hanno annusato che a Trieste c'è un bel futuro, questo deve dare forza e grinta, ma la maglia te la devi sudare». Come vede il duello per il terzo posto con il Vicenza? «Sarà una bella lotta, la posizione è importante perché permette di saltare qualche turno e giocare in casa. E anche il Vicenza sta incontrando delle difficoltà». A proposito, sorpreso dal cammino della capolista? «Sì, il Mantova mi ha sorpreso, nessuno se l'aspettava, perché veniva dalla retrocessione e dal ripescaggio. Possanzini era nello staff di De Zerbi e ha messo in piedi una struttura di gioco fantastica, poi è una di quelle annate dove parti spensierato e senza pressioni e ti riesce tutto, soprattutto quando cominci bene e inizi a crederci. Tutto merito loro comunque».
  9. Inutile parlare di mercato (che non sistemerà nulla di tutti i problemi strutturali di questa squadra), così come di ciò che saremo ai playoff quando giocheremo al completo. Ci sono troppe mancanze in questo team, punto e a capo. Chiudiamo questa stagione alla svelta che è meglio, non abbiamo margini se al 22 di marzo continuiamo a vedere gli stessi errori da parte di giocatori che in questa categoria dovrebbero fare la differenza e invece sembrano totalmente avulsi dal sistema
  10. VENERDÌ 22 MARZO 2024 - Un segnale forte in proiezione play-off. Questo cerca la Pallacanestro Trieste stasera (palla a due alle 20.30) al PalaRuffini di Torino. Di fronte c'è la Reale Mutua di Franco Ciani che contende a Cantù il secondo posto nel girone verde. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", il destino biancorosso in vista della fase finale invece sembra sostanzialmente già delineato: in caso di vittoria verrebbe raggiunta Verona al quarto posto ma i veneti rimarrebbero comunque davanti in virtù degli scontri diretti favorevoli. Assodato che nè Trieste nè Verona fremono dalla voglia di trovarsi nello stesso tabellone di Trapani non si può pensare però che dora in poi giochino entrambe con il freno a mano tirato. Trieste in trasferta non ha ancora mai battuto una big e dal punto di vista psicologico servirebbe almeno un colpo prima dei play-off. Un filotto di ko esterni contro le grandi o presunte tali sarebbe un pesante condizionamento. Nell'analisi prepartita di coach Jamion Christian come da abitudine nessuna comunicazione in merito alle condizioni dei giocatori reduci da infortunio preferendo invece la solita litania che ripete anche in questa occasione che di fronte c'è una delle squadre più talentuose del campionato ed è bello misurarsi contro formazioni forti, che Trieste deve essere connessa difensivamente e che dopo qualche giorno di riposo, in cui hanno viaggiato, i ragazzi sono tornati carichi e hanno disputato allenamenti molto intensi. Potremmo aggiungere che non esistono più le mezze stagioni e una volta qua era tutta campagna...Del resto a chi mai tra gli abbonati e tra gli addetti ai lavori può interessare sapere se la Pallacanestro Trieste recupera il suo giocatore più determinante, cioè Justin Reyes, dopo due mesi e mezzo di stop e l'italiano ultimamente più in forma, cioè Giovanni Vildera? Proviamo a mettere insieme allora quello che sembra di aver capito: Reyes è partito per Torino, sarà inserito nella lista dei dodici, non gli verrà chiesto un impiego standard come prima dell'infortunio ma se entrerà in campo probabilmente avrà un utilizzo soft anche se si è allenato regolarmente. La parola d'ordine, come ricordiamo anche a fianco, è non forzare in proiezione dei play-off. Discorso che vale ancora di più per Vildera che ha saltato l'ultima partita dopo aver convissuto con acciacchi già in precedenza. Per lui riposo prolungato e prudenza, la sua cazzimma sotto canestro servirà nella prossima fase. In sintesi, a meno di sorprese, stasera Reyes forse, Vildera no. Le precauzioni verso il portoricano e il "Barba" veneto si spiegano anche con le difficoltà ad arrivare a rinforzi di peso sul mercato. Mancano meno di due settimane alla deadline e Trieste, per quanto disposta anche a spendere, si trova nella condizione di dover dipendere dai risultati di altre squadre in A1 (la Brindisi di Eric Lombardi all'esame della Scafati di Boniciolli) o di ritorni di fiamma verso orizzonti turchi (domani sera scontro diretto-salvezza per il Bodrum di Amar Alibegovic). Sul fronte torinese coach Franco Ciani sottolinea che «Arriviamo all'appuntamento dopo un momento stra no che ci ha visti disputare la gara migliore e quella peggiore nel giro di cinque giorni. Dobbiamo ritrovare il giusto passo. Trieste è una squadra pericolosa che può portarci fuori ritmo e dovremo giocare con razionalità. Ci mancano solo due punti per avere la certezza del fattore campo nei play-off». Torino, che a differenza di Trieste evidentemente non ha fisime da pretattica, ieri sera ha comunicato che «Kennedy ha accusato un risentimento muscolare al polpaccio sinistro durante la sessione di allenamento di mercoledì e non sarà a disposizione» - Lorenzo Moretti è ormai in pianta stabile uno dei pilastri difensivi della Triestina e nelle ultime giornate è stato autore di ottime prestazioni. Lo scrive oggi Antonello Rodio: scuola Inter, 22 anni appena compiuti, ma già una certa esperienza in serie C visto che è alla terza stagione da protagonista, è il giocatore ideale per capire com'è cambiata l'Unione con la difesa a tre e che benefici ne ha tratto. Moretti, la rinascita con le vittorie negli ultimi due incontri passa anche dal fatto che finalmente non si sono presi gol: cosa è cambiato in queste partite? «Di sicuro con il cambio di modulo ci siamo compattati di più, abbiamo trovato la quadra, riusciamo ad aiutarci meglio l'uno con l'altro. Questa è la direzione giusta, speriamo di continuare così, ma certamente dobbiamo ancora migliorare: non prendere gol è il primo passo verso le vittorie». Il periodo è stato davvero brutto: 19 gol subìti in 9 partite e cinque sconfitte consecutive: cos'era successo? «C'è stato un calo generale, è stato un momento davvero difficile per tanti motivi che per fortuna è passato». Cosa vi siete detti per uscirne? «Ci siamo detti che dovevamo compattarci, fare le cose semplici. Ci abbiamo messo tanta voglia e impegno, e soprattutto ci siamo detti di andare al sodo pensando solo ai punti da fare: lo dimostra la capacità di portare a casa la vittoria di Sesto, che era una partita sporca, difficile da vincere, anche per le condizioni del campo». Con la difesa a tre cos'è cambiato per lei e come ti trova? «Per me difesa a tre o a quattro non cambia quasi niente, però devo dire che mi piace molto questo nuovo sistema di gioco. Diciamo che difendendo a tre posso essere più aggressivo sull'uomo e giocare in anticipo, mentre a quattro è necessario piuttosto temporeggiare». Aveva già giocato a tre in passato? «Sì, la difesa a tre l'avevo fatta sia ad Avellino che a Pistoia in serie C, ma anche nelle giovanili dell'Inter si giocava così, quindi per me non è stata affatto una novità». Anche al resto della squadra, in mezzo a tante rotazioni, è servito un po' di tempo per digerire i nuovi meccanismi. «Sicuramente in questo nuovo sistema è cambiato il modo di giocare anche per gli altri reparti, per quanto riguarda le rotazioni il mister ogni partita fa le sue scelte, noi dobbiamo accettarle e fare il massimo sia quando si è titolari sia quando si subentra in corsa». Nel recupero di martedì prossimo, con una squadra come l'Alessandria in grave difficoltà, avete la ghiotta possibilità di ottenere la terza vittoria consecutiva: ci può essere un pericolo di sottovalutazione dell'avversario? «No, penso che non esistano partite facili in questa serie C, soprattutto quando affronti squadre che devono salvarsi. Le nostre due ultime vittorie non erano affatto scontate, basti pensare che il Fiorenzuola poi ha battuto l'Atalanta e ha pareggiato con il Vicenza». Guardia sempre alzata dunque? «Certo, sono match difficili che se si approcciano nel modo giusto e si capisce subito che tipo di partite sono, le porti a casa, altrimenti diventa tutto molto più complicato». In squadra si percepisce ancora la speranza di arrivare al terzo posto? «Non è una speranza, è il nostro preciso obiettivo. Battendo l'Alessandria, in teoria, ci porteremmo a -1 dal Vicenza, quindi dobbiamo spingere forte per ottenere il terzo posto: abbiamo le capacità, la gamba e l'esperienza per riuscirci. Non dobbiamo avere timori». Con la prospettiva, tra l'altro, che fra un mese si ritorni al Rocco. «Sì, e sarà davvero importante tornare nello stadio di casa e con i tifosi vicino a noi: dobbiamo fare il massimo per arrivarci nelle condizioni ottimali e poi sfruttare questo stadio stupendo».
  11. GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 - Riparte dal PalaRuffini di Torino, domani sera alle 20.30 contro la Reale Mutua di Franco Ciani, il cammino della Pallacanestro Trieste in questa seconda parte della fase a orologio. Reduce dal successo casalingo ottenuto contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian cerca risposte. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Mai capace di vincere in trasferta contro le avversarie destinate a essere protagoniste nei play-off (sconfitte nell'ordine a Verona, Bologna, Udine, Forlì e Cantù), Trieste cerca di invertire il trend contando anche sul possibile rientro di Justin Reyes che, a due mesi dall'infortunio al ginocchio subito nel derby contro Udine, potrebbe finalmente tornare a disposizione. Condizionale d'obbligo perchè, come sempre, in fase di presentazione delle partite bisogna affidarsi alla sfera di cristallo. Se Reyer sarà della partita, così come se Vildera riuscirà a recuperare in tempo dopo lo stop che lo ha costretto a saltare il match contro Treviglio, lo scopriremo probabilmente nell'immediata vigilia del match. Quello che ormai è sicuro, invece, è che non ci sarà Edoardo Del Cadia, il giocatore arrivato in prova a Trieste la scorsa settimana e che sembra non aver convinto lo staff tecnico biancorosso. IL MERCATO: Detto di Del Cadia, le chance di possibili rinforzi in vista dell'ultima fase dell'orologio e dei play-off diminuiscono in maniera direttamente proporzionale all'avvicinarsi della chiusura del mercato. L'ipotesi Amar Alibegovic, uno dei nomi su cui si erano concentrate le attenzioni della dirigenza biancorossa, è definitivamente tramontata e in questo momento pensare ad altri possibili innesti appare francamente difficile. L'ultima giornata di serie A, con i successi di Brindisi, Reggio Emilia e Treviso, ha compattato ancor più il fondo della classifica allargando il campo delle pericolanti. Difficile, in un contesto così, pensare che qualche società del massimo campionato possa privarsi dei suoi giocatori. Ragionamento che vale anche per Eric Lombardi, uno dei nomi associato a Trieste nelle ultime ore. - La vittoria con la Pro Sesto, oltre alla soddisfazione per il secondo successo consecutivo della Triestina, ha fatto mugugnare un po' la tifoseria per la prestazione non proprio esaltante sul piano del gioco, al di là delle oggettive difficoltà di un campo in condizioni disastrose. Lo scrive Antonello Rodio: la mancanza di qualità, a dire il vero, sta però caratterizzando un po' tutta questa "fase due", chiamiamola così, della stagione alabardata, anche se adesso i risultati stanno arrivando. Ma da meravigliarsi c'è ben poco perché quella che sta scendendo in campo in queste settimane è una Triestina per quasi metà diversa rispetto a quella che ha fatto stropicciare gli occhi nella prima parte di campionato. Si tratta, per scelta ma anche per necessità, di un'Unione diversa in molti uomini, più umile e battagliera, che ha messo nel cassetto il fioretto ed è più operaia anche nel modulo. E guarda caso mancano proprio i giocatori di maggior qualità che avevano dato vita nel girone di andata ai momenti esteticamente più entusiasmanti. La Triestina di Tesser aveva un asse centrale di grande qualità (e in forma perfetta), composto da Correia e D'Urso: una dorsale da cui si irradiavano illuminazioni che poi trovavano sbocchi offensivi nella verve di Redan e nella vena realizzativa di Lescano. Il tutto sostenibile grazie alla concretezza di Celeghin. Nella Triestina delle ultime uscite non ci sono proprio questi giocatori. E sia chiaro che solo in minima parte si tratta di scelte tecniche di Bordin, che a un certo punto, vista la serie negativa, la depressione dello spogliatoio e la forma di alcuni giocatori, ha legittimamente fatto scelte più conservative che al momento stanno pagando. La precisa scelta tecnica potrebbe riguardare in particolare Celeghin, a cui vengono preferiti Fofana, Vallocchia e nel finale di Sesto anche Jonsson. Ma per quanto riguarda i giocatori di maggior qualità, sono state decisioni quasi forzate. Perché il Correia degli ultimi mesi è un giocatore irriconoscibile rispetto alla prima parte di campionato, per cui lasciarlo fuori al momento non è uno scandalo. Quanto a D'Urso, dopo un appannamento di forma si è infortunato poco dopo l'arrivo di Bordin: il suo sostituto El Azrak è stato il migliore nelle ultime partite, per cui rientrare in questa situazione non è semplice. Quanto a Redan, molto ci ha messo il suo carattere: a inizio gennaio le tre giornate di squalifica, poi la punizione per motivi disciplinari, quindi la valanga di gol sbagliati a Fiorenzuola. La panchina di Sesto quindi ha un senso, anche se proprio dal recupero dell'attaccante olandese passa un salto di qualità per la manovra offensiva alabardata. Manovra alla quale manca ancora il killer instinct di Lescano: il bomber al contrario degli altri sta giocando con regolarità, ma non ha ancora ritrovato il tocco magico. Se anche lui migliora, possono essere ancora dolori per tutti. Intanto la Triestina si consola con le convocazioni in nazionale dei suoi giovani: dopo quella del classe 2003 Jonsson nell'Under 21 islandese, ora è arrivata quella dell'attaccante classe 2008 Adam Hasani nella Nazionale Under 19 del Kosovo
  12. MERCOLEDÌ 20 MARZO 2024 La Triestina Calcio tornerà a giocare allo stadio Nereo Rocco in occasione del match casalingo in programma il 20 aprile con il Novara: impensabile essere pronti il 7 aprile per la partita contro la Virtus Verona. Come scrive oggi Riccardo Tosques su "Il Piccolo", il posticipo della data di riconsegna del nuovissimo manto erboso è stato annunciato dalla Federcalcio del Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo dovuto scavare nel terreno più del previsto perché le grandi piogge dei giorni scorsi hanno messo in evidenza come non riuscisse ad esserci un drenaggio efficace dell'acqua. Il campo sarà pronto tra il 10 ed il 12 aprile», racconta Ermes Canciani, presidente della Figc regionale. Inizialmente le benne che hanno invaso da un paio di settimane il terreno di gioco del Rocco erano penetrate ad una profondità di 30 centimetri. Le continue piogge dei giorni scorsi avevano però messo in evidenza come l'acqua non riuscisse ad essere drenata. Da lì la decisione di scavare, ulteriormente, in profondità. Per altri 9 centimetri. «All'inizio la pioggia è stata un ostacolo per la realizzazione dei lavori, in realtà poi ha funto da vero e proprio campanello d'allarme dato che il campo continuava ad essere allagato. Scavando più a fondo è emerso come in passato fossero stati utilizzati dei materiali non congrui per un campo di calcio. Ora posso dire che la situazione è sotto controllo», ha aggiunto la massima carica regionale della Figc. La società Powergrass Srl di Milano sta dunque proseguendo gli interventi di riqualificazione finanziati dalla Regione per un costo complessivo di un milione di euro. Un rinnovo integrale del manto erboso e degli impianti ad esso collegati. Non un semplice restyling, bensì un radicale cambio del volto verde della casa rossoalabardata con tanto di sostituzione completa del sottofondo del campo, installazione di un nuovo impianto di irrigazione e di un impianto di riscaldamento interrato. Calendario calcistico alla mano, la Triestina potrà rimanere nel rinnovato Rocco per un mese esatto, disputando l'ultima partita della stagione regolare contro il Novara il 20 aprile (fischio d'inizio alle 18.30). Poi l'area sarà usufruibile sino al 20 maggio. Successivamente mister Bordin e giocatori dovranno spostarsi per poter permettere al Comune la preparazione dei concerti musicali di Ultimo (domenica 2 giugno) e Max Pezzali (domenica 9 giugno). Concerti che peraltro combaceranno con le cosiddette "date zero", in cui Trieste fungerà da cavia per le prove tecniche in vista delle rispettive tournée estive dei due artisti. Come da accordi, chiuso il ciclo dei due concerti, la Powergrass tornerà ad occuparsi del Rocco per stendere, entro poco meno di un mese, un nuovo manto erboso. Quello definitivo in vista del campionato 2024-'25. - A Torino, sotto la guida di un coach che ha saputo valorizzarlo come Franco Ciani, Matteo Schina sta completando il suo processo di maturazione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, il giovane play triestino, affacciatosi alla ribalta dell'A2 nella stagione 2020-'21 con la maglia di Udine, ha trovato in Piemonte l'ambiente adatto per esprimersi ed è diventato ormai un punto di riferimento della Reale Mutua che Trieste affronterà venerdì sera al PalaRuffini nella sesta giornata della fase a orologio. Stagione importante quella di Matteo, che ha saputo coniugare alla capacità di gestire con lucidità la fase offensiva un discreto contributo in fase offensiva. Statistiche in crescita, rispetto alla stagione regolare, le prime giornate di questa fase a orologio hanno visto migliorare le sua percentuali di tiro. «Sono contento della fiducia che sento attorno a me – racconta Schina – il feeling con coach Ciani e i miei compagni di squadra, indubbiamente, mi aiuta a essere sereno e a cercare di dare il mio contributo in campo. Poi, per carattere, difficilmente sono contento al 100%, so che posso e devo migliorare nella gestione dei ritmi e nelle letture dei momenti della partita». Campionato di alto livello, quelle della Reale Mutua, stagione vissuta sempre al vertice di un girone nella quale la concorrenza non manca. Chiusa la stagione regolare al terzo posto, ha saputo cambiare marcia approfittando del momento di crisi attraversato da Cantù per recuperare punti preziosi agganciando in classifica la formazione brianzola. «A Torino non credo ci sia la stessa pressione che magari possono avere piazze partite per cercare la promozione come Trapani o, appunto, Cantù – continua Matteo –. Detto questo andiamo in campo sempre per cercare di fare del nostro meglio, in un certo senso la pressione ce la mettiamo da soli pretendendo da noi stessi, in ogni partita, il massimo. In questa fase a orologio ci stiamo giocando la possibilità di arrivare secondi, allo stesso tempo è doveroso continuare a guardarci le spalle. Su Rieti abbiamo quattro punti di vantaggio ma lo scontro diretto è a loro favore per cui dobbiamo continuare a pensare partita per partita raccogliendo il massimo». Punti preziosi da conquistare, a cominciare da quelli che venerdì alle 20.30, sul parquet del Pala Ruffini, saranno in palio contro Trieste. Per Schina una partita che, inevitabilmente non potrà essere come tutte le altre. È cresciuto con addosso quella maglia, si ritroverà faccia a faccia con Lodovico Deangeli, con il quale ha vissuto fianco a fianco in tutte le giovanili biancorosse. «Sarà senza dubbio una sfida particolare – conclude Matteo – per me ma anche per la squadra perché Trieste è un'avversaria che va affrontata con grande attenzione. Una squadra imprevedibile che ha avuto qualche passaggio a vuoto ma che ha roster e potenzialità per invertire il trend in trasferta e provare a far bene». Tutta da scoprire la squadra che avrà a disposizione coach Christian. Justin Reyes ha ripreso a lavorare con i compagni ma non è ancora chiaro se andrà a referto e, dunque, potrà essere della partita, da capire anche la posizione di Edoardo Del Cadia. Il giocatore è in città da venerdì scorso e si sta regolarmente allenando, la società non ha ancora chiarito se intende tesserare il giocatore
  13. MARTEDÌ 19 MARZO 2024 - A dicembre una vittoria sul campo della Pro Sesto sarebbe passata come una tappa normale per una squadra che punta in alto. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", pochi spettatori, terreno indecente, avversario di modesto livello tecnico ed ecco che per i ragazzi allora scopiettanti di Tesser il successo sarebbe stato una logica conseguenza. Ma siccome di acqua ne è passata sotto i ponti e quella Triestina ha perso contemporaneamente il suo condottiero (licenziato) e soprattutto la bussola ecco che i tre punti del Breda non sono da disprezzare. I tifosi sono disincantati per la scelta intempestiva e incomprensibile della società di allontanare Tesser e per le successive sconfitte e prestazioni sconcertanti dell'Unione. Dopo questo vissuto i supporter alabardati quindi restano freddi o critici anche nei momenti positivi di una squadra che sta uscendo dal tunnel. Nessuno si azzarda a dire che la prestazione di Sesto San Giovanni sia stata spettacolare e nemmeno che l'Unione sia stata capace di mettere in difficoltà la penultima della classe grazie al gioco. Quella di ieri è stata una partitaccia di terza serie (o anche meno), su un terreno di gioco pessimo, come se ne sono viste molte e se ne vedranno altrettante soprattutto nella parte finale di un torneo nel quale per le pericolanti conta fare qualche punto per evitare la D. Ma proprio perché il match è stato brutto va sottolineata la capacità della Triestina, da bella diventata brutta in pochi mesi, di sapersi adattare e comunque alla fine di prevalere sull'avversario. Bordin, dopo le sconfitte in serie, ha allestito un assetto più prudente ed equilibrato (una punta e mezza, mentre prima si giocava con tre e le incursioni almeno di una mezzala) e soprattutto ha cercato di trasmettere alla squadra quell'umiltà necessaria per non finire una stagione senza dignità. In questo aspetto il tecnico di partita in partita sta facendo un passetto in avanti. I giocatori schierati in campo, anche se non hanno gli stimoli a mille, stanno seguendo l'allenatore o quantomeno difendono la loro credibilità. Un pareggio conquistato in rimonta, e due vittorie esterne sono una prima base per il finale di stagione. Mancano sette partite che magari non resteranno nell'immaginario collettivo per la brillantezza e il divertimento ma potranno dare un senso al fatto di giocare ogni week-end e magari con la prospettiva che la Triestina possa recitare il ruolo di mina vagante nei play-off. Il tecnico Bordin sta provando a dare una spinta ad alcuni giovani senza sbilanciare una squadra che ha come primo obiettivo quello di limitare l'avversario. Questa Triestina non era stata costruita per fare questo ma sarebbe da ottusi continuare a farlo senza che gli interpreti ci riescano. Bordin e i ragazzi possono ancora lasciare qualche segno in questa stagione. Intanto c'è da vincere il prossimo recupero con l'Alessandria e soprattutto (dopo la trasferta prepasquale di Arzignano), quello contro l'Atalnta baby. Se succederà scricchiolerà anche l'imperante scetticismo dei tifosi. Giocare con uno spirito ritrovato qualche incontro al Rocco sarebbe un segnale forte anche in vista della prossima stagione.
  14. Citysport.news di lunedì 18 marzo 2024 https://www.citysport.news/download/CS-18marzo2024.pdf
  15. LUNEDÌ 18 MARZO 2024 - Il rinvio con l'Alessandria aveva lasciato qualche rimpianto in una giornata di pioggia che avrebbe potuto certificare la guarigione della Triestina. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", l'attesa prolungata di una settimana non ha condizionato una Triestina operaia capace con la giusta cattiveria di conseguire il decimo successo in trasferta, un numero da record storico per l'Unione, condiviso sommando alle 8 vittorie di Tesser le 2 consecutive di Bordin, logicamente soddisfatto dei 3 punti al "Breda". «La squadra ha dato ottime conferme, i ragazzi hanno voluto vincere una gara sporca, con un terreno di gioco difficile. Hanno fatto un'ottima prestazione, dopo il gol raggiunto abbiamo sofferto logicamente, avevamo di fronte una squadra che si era ritrovata nelle ultime gare, con un allenatore che ha cambiato mentalità ai ragazzi. Potevamo fare il secondo gol, abbiamo sofferto, ma direi che è una vittoria meritata». Ha provato una soluzione nuova in fase offensiva, con un 3-4-2-1 in cui El Azrak-Minesso e Lescano hanno duettato bene. Un commento su Mattia? Minesso è un giocatore duttile, e fa bene anche la fase difensiva, doveva giocarmi sul loro play basso Poli e nella fase offensiva è altrettanto bravo, difende bene i palloni, ha fatto una grandissima prova e ha saputo soffrire fino alla fine assieme ai compagni. Per ritrovare il feeling col pubblico serve anche una squadra operaia, come è stata nella ripresa. Ci siamo adeguati alla partita, il campo ha tolto tanto per una squadra tecnica come noi, abbiamo fatto molti errori nell'ultimo passaggio ma alla fine dovevamo lottare e portare a casa la vittoria, a costo di non essere bellissimi erano importanti i tre punti, per dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Lavorando la settimana intera si è rasserenato il lavoro? I ragazzi lo sanno e l'hanno capito, è cambiato qualcosa come dicevo prima della gara, la parte più bella è sempre la vittoria. I ragazzi hanno svoltato, consapevoli che ci sarebbe stato da lottare in una gara come questa. La prossima proveremo a giocare di più ma quel che conta è avere la mentalità giusta. Un nuovo volto, ha inserito l'islandese Jonsson nella ripresa. Veniva da mesi di inattività per un problema fisico, per cui aveva giocato solo un po' con la Primavera, ma è un ragazzo importante della nazionale Under 21 del suo Paese. Nel finale del campionato gente fresca e giovane per noi è molto importante. Unica noia, sarete nuovamente sballottati dal calendario. Con la settimana tipo riesci a svolgere bene il lavoro fisico e tattico, dobbiamo adattarci al nuovo calendario, essere forti e maturi anche giocando ogni 3-4 giorni - «Il campionato di serie A2 l'ho vinto tre volte, una delle quali partendo da ottavo. La stagione regolare e la fase a orologio hanno certamente un peso ma poi si azzera tutto. Conta il modo in cui arrivi a giocarti le partite decisive, vale per tutti, naturalmente anche per Trieste». Stefano Pillastrini, coach di quella Cividale intervistato da Lorenzo Gatto che rappresenta una delle realtà più belle di questa stagione, racconta le sue sensazioni sul campionato dopo il convincente successo contro Torino che ha regalato alla sua Gesteco la quinta vittoria consecutiva di questa fase a orologio. «È il privilegio di poter allenare in una piazza che vive il basket con gioia e a fianco di una società che ha da sempre il merito di credere nei progetti - sottolinea Pillastrini - Per me entrare in sintonia con questa realtà è stato facile, in questa stagione abbiamo avuto notevoli difficoltà iniziali, eppure non c'è mai stato un momento di tensione. La vita degli allenatori è certamente complessa, vedi quanto è successo a Rimini o in queste ore a Trapani, per fortuna abbiamo avuto il tempo di lavorare e crescere. L'arrivo di Lamb, la maturazione del nucleo italiano e la capacità di utilizzare il talento di Redivo inserendolo in un gioco di sistema alla lunga stanno facendo la differenza». L'ultimo successo contro Torino ha visto la Gesteco di fronte a quella che, venerdì prossimo, sarà la prossima avversaria di Trieste. «Abbiamo battuto anche Trapani e Forlì - continua Pilla - ma per quello che ho visto venerdì scorso, aldilà della loro sconfitta, mi sembra che Torino in questo momento sia la squadra migliore. Per il gioco espresso e per la qualità di un gruppo contro il quale è veramente difficile giocare. Facendo un'analisi di quello che stiamo vedendo in questa fase a orologio, anche alla luce a quello che è successo nelle finali di coppa Italia, direi che il nostro girone è senza dubbio il più competitivo. Non tanto per quanto riguarda le formazioni di vertice, ma sul livello medio non c'è paragone». Considerazione che sposta l'attenzione anche sul campionato di Trieste, incapace fino a oggi di trovare un equilibrio sufficiente per mantenere le attese di inizio stagione. L'imminente ritorno di Justin Reyes, l'inserimento di Del Cadia potrebbero però essere il punto di ripartenza per approcciarsi ai play-off con rinnovate ambizioni. «Ho grande rispetto per quello che si sta cercando di fare a Trieste - conclude Pillastrini - cercare di vincere proponendo un tipo di pallacanestro diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere. Il fatto di prendere un allenatore giovane e con poca esperienza del nostro basket, in un campionato difficile com'è la nostra serie A2, però, era un aspetto da tenere in considerazione perchè inevitabilmente avrebbe potuto creare difficoltà. Da qui in avanti, tenendo in considerazione che dal mio punto di vista la squadra è molto forte, Trieste dovrà fare tesoro di quello che hanno detto questi mesi di campionato e cercare gli equilibri necessari per essere pronta ad affrontare la parte finale della fase a orologio e sopra ttutto i play-off».
  16. DOMENICA 17 MARZO 2024 - È una partita un po' anomala quella della Triestina oggi in casa della Pro Sesto (allo stadio Breda inizio ore 14, arbitra Catanoso di Reggio Calabria), quasi un'isola nel mare del calendario della serie C. Un'isola, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", perché non solo a causa del rinvio con l'Alessandria la squadra alabardata ci arriva dopo undici giorni senza gare, ma anche perché a causa del rinvio del match con l'Atalanta (recupero fissato per il 3 aprile alle 16.15), dopo oggi ci saranno altri nove giorni di pausa prima di tornare in campo per il recupero con i grigi piemontesi. Una fase delicata, perché l'Unione aveva appena ritrovato la strada della vittoria e mister Bordin non vuole certo perderla a causa di queste partite così diradate. Proprio per questo il tecnico ha lavorato per tenere carico il gruppo: «Siamo concentrati - assicura l'allenatore alabardato - i ragazzi hanno lavorato molto bene e vogliono dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Il rinvio della partita con l'Alessandria ha comunque dato la possibilità di lavorare molto bene in settimana sotto tutti i punti di vista, per cui siamo pronti». C'è da sfruttare quindi l'entusiasmo che la rotonda vittoria a Fiorenzuola aveva appena riportato: «È normale che le vittorie siano la miglior medicina per lavorare con maggior serenità - spiega Bordin – ma dobbiamo allenarci con ancor maggiore intensità e concentrazione, perché gli aspetti da migliorare sono tanti. L'umore è sicuramente più alto ma non basta essere contenti in allenamento, bisogna trasferire tutto in campo, essere concreti in partita». Di fronte una Pro Sesto che è penultima ma che ha appena vinto in casa del Renate. Insomma la squadra di Angellotti, tecnico della Primavera catapultato sulla panchina della prima squadra, ha ancora fame di punti e non va sottovalutata. «La Pro Sesto è reduce da un successo importante e con il cambio di allenatore ha anche una diversa mentalità - avverte Bordin - insomma si è ritrovata e ci crede, pertanto dobbiamo stare molto attenti. Ma anche noi siamo carichi e decisi a fare una buona prestazione e guadagnare punti pesanti per la classifica». Nonostante le insidie della partita, se la Triestina sarà quella vista a Fiorenzuola, ha tutti i mezzi per tornare da Sesto con i 3 punti, che sarebbero preziosi nella corsa a un piazzamento importante per i play-off. L'Unione ha le carte in regola per vincere anche perché, Ballarini a parte, Bordin ha tutti a disposizione e questo significa abbondanza nelle scelte iniziali ma anche nelle alternative in corso d'opera. La Triestina dovrebbe riproporre il 3-5-2 visto nelle ultime occasioni, che molto spesso con l'avanzare del trequartista diventa 3-4-1-2. In difesa, con Malomo e Moretti dovrebbe esserci ancora Rizzo, anche se Struna è ormai a posto e scalpita. A centrocampo in mezzo sono favoriti i protagonisti di Fiorenzuola, ovvero Correia e Vallocchia, ma Celeghin e Fofana sono due valide alternative. Sugli esterni a destra ci sarà Pavlev, mentre a sinistra Anzolin sembra in leggero vantaggio su Petrasso. Per il ruolo del trequartista chiamato a rientrare sulla linea di centrocampo, D'Urso avanza la sua candidatura per il rientro, ma pensare di panchinare l'El Azrak visto nelle ultime gare è davvero dura, per cui l'incertezza resta. Davanti invece Redan resta il favorito per giocare accanto a Lescano.
  17. Su Del Cadia, da come la so io, non si deciderà subito. Intanto verrà aggregato alla squadra per gli allenamenti, poi si valuta se tesserarlo o se - in vista del 4 aprile, termine ultimo di mercato - si trova qualche elemento migliore e in quel caso lo si lascia libero
  18. SABATO 16 MARZO 2024 - Il General Manager Michael Arcieri aveva riferito di proseguire nell'intensa ricerca sul mercato dei possibili papabili rinforzi per la Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Raffaele Baldini su "Il Piccolo", in un asfittico orizzonte, si è intravisto uno spiraglio che portava proprio negli States: Edoardo Del Cadia, figlio dell'ex cestista di serie A Danilo, visto con le canotte di Pesaro, Fabriano, Pavia e tante altre, classe 1999 di 203 centimetri, di scuola americana, sembrerebbe l'innesto scelto per aggredire i playoff. Giocatore di personalità, molto ruvido e abile con ambo le mani, può essere un additivo importante, soprattutto in proiezione, per la Pallacanestro Trieste. Inizia il suo percorso universitario con Cloud County, nel Kansas, nel quale, da freshman, chiude con una "doppia-doppia" di media a partita (14 punti e 11 rimbalzi). La crescita in ambito collegiale gli valgono la chiamata nel 2020 nella Division One, l'NCAA che conta per capirci, dove gioca con Nevada Las Vegas. Chiude con i Detroit-Mercy Titans viaggiando a 9.5 punti di media e 5.6 rimbalzi. Oltre ad una spiccata dote da rimbalzista, è dotato di buona visione di gioco. Che impatto potrebbe avere a questo punto della stagione alla sua prima esperienza italiana? Impossibile a dirlo, anche se la natura da "fighter" potrebbe agevolarlo nell'inserimento nella "jungla" della seconda serie. Il giocatore è già a Trieste, immerso nella realtà culinaria del nostro Carso, con visite mediche effettuate; per la cosiddetta firma "nero su bianco" bisogna attendere l'ufficialità, ma si può dire che tutto porterebbe a pensare ad una felice conclusione della trattativa. Il papà Danilo sembra entusiasta della scelta del figlio, sui social esprime chiaramente gioia da tutti i pori: «8 anni fuori da "casa", ancora mi chiedono, ma tuo figlio è italiano? Bravo figlio mio, ora dimostra che carattere hai!». Nel pomeriggio di ieri intanto la società ha annunciato attraverso un comunicato stampa il nuovo assetto societario, con il CSG a detenere il 99% delle quote e TSB l'1%. Queste le parole del Presidente Richard De Meo: «Ringrazio Trieste Basket per il risultato di questa operazione, che a mio modo di vedere rafforza l'impegno di TSB nei confronti del Club, creando una piattaforma per una collaborazione attiva e duratura che si focalizzerà anche sul settore giovanile e sulla comunità. Era importante per noi che la città rimanesse rappresentata nella proprietà di Pallacanestro Trieste, e che al tempo stesso si aprissero possibilità per coinvolgere nuovi investitori. Un ringraziamento in particolare al Presidente di TSB Lorenzo Pacorini, per la sua capacità di mediazione e creatività in tutto questo processo: continueremo a lavorare insieme, e sarà per il futuro di Trieste nel mondo del basket». - Adesso è ufficiale: Triestina-Alessandria, rinviata domenica scorsa per l'impraticabilità del campo del "Tognon", si giocherà martedì 26 marzo alle ore 16.15, ovviamente a Fontanafredda. Come scrive oggi Antonello Rodio, questo significa che la partita fra l'Unione e l'Atalanta U23, che si sarebbe dovuta giocare domenica 24 marzo, è certamente rinviata per le convocazioni in azzurro di vari baby nerazzurri, anche se non si sa ancora quando si giocherà. PRO SESTO. Ma intanto la squadra alabardata sta ultimando la preparazione in vista della sfida di domani in casa della Pro Sesto (inizio ore 14), squadra penultima in classifica che però grazie al successo esterno con il Renate di domenica scorsa ha agganciato per il momento il treno dei play-out. Da parte alabardata la buona notizia per Bordin è che sono tutti disponibili, anche Struna è a posto e quindi il tecnico potrebbe valutare il suo rientro nella difesa a tre accanto a Malomo e Moretti, anche se Rizzo a Fiorenzuola si è comportato bene. Per il resto il tecnico confermerà il 3-5-2 che a tratti diventa 3-4-1-2, che nelle ultime gare ha dato buoni frutti. Al di là del modulo, la speranza è che dopo il rinvio del match con l'Alessandria e dieci giorni senza impegni ufficiali dopo il successo a Fiorenzuola, la squadra alabardata abbia tenuto alta la tensione. ARBITRO. A dirigere il match sarà l'arbitro Luigi Catanoso di Reggio Calabria. Con il fischietto calabrese l'Unione ha ottenuto una vittoria (Triestina-Virtus Verona 3-2 dell'ottobre 2022) e due sconfitte (Mantova-Triestina 1-0 del marzo 2023 e Lecco-Triestina 2-0 del gennaio 2022). LE ALTRE PARTITE. Nell'anticipo di ieri sera il Padova perde un colpo nella rincorsa quasi impossibile al Mantova. La squadra di Torrente all'Euganeo impatta per 0-0 con l'Albinoleffe. Ben cinque le partite oggi nel girone A, con la Triestina che guarderà con attenzione le vicende delle dirette rivali Atalanta U23, Vicenza e Legnago. L'Atalanta U23 ospita una Pergolettese in crisi, ma anche il Legnago potrebbe continuare il suo momento positivo visto che riceve un Lumezzane in frenata. Sfida più ostica invece per il Vicenza, impegnato sul campo della Pro Patria. Le partite di oggi: Legnago-Lumezzane, Mantova-Fiorenzuola, Pro Patria-Vicenza, Virtus Verona-Giana Erminio, Novara-Pro Vercelli. La nuova classifica : Mantova 74, Padova 66, Vicenza 53, Triestina e Atalanta 50, Legnago 48, Giana, Pro Patria e Lumezzane 42, Trento e Albinoleffe 41, Pro Vercelli e Virtus Verona 39, Renate 37, Arzignano 35, Pergolettese e Novara 33, Fiorenzuola 30, Pro Sesto 26, Alessandria 18.
  19. VENERDÌ 15 MARZO 2024 - La Lega Pro ha comunicato le date di gara dei play-off della serie C, che prenderanno il via il 4 maggio (la settimana dopo la conclusione della regular season prevista per il 28 aprile) e si concluderanno domenica 9 giugno. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", un mese abbondante di sfide infuocate da dentro e fuori, al termine del quale solamente una tra le 28 partecipanti alla post season potrà festeggiare la promozione fra i cadetti. E un mese nel quale, a seconda di come andranno le cose per la Triestina e del suo piazzamento finale in campionato, la squadra alabardata potrà iniziare le proprie partite casalinghe allo stadio Rocco, ma se dovesse fare tanta strada come tutti si augurano, per la famosa questione dei concerti non ne potrà giocare probabilmente più di quattro perché a un certo punto si troverà costretta a emigrare. La post-season comincerà con la fase dei play-off del girone: il primo turno si giocherà in gara unica sabato 4 maggio e vedrà in lizza le squadre che saranno arrivate dalla quinta alla decima posizione in classifica, con il consueto vantaggio per le meglio piazzate dell'incontro in casa con due risultati su tre a disposizione. Nel secondo turno, sempre a gara unica e con le medesime modalità, entreranno in lizza anche le quarte classificate: le gare si giocheranno martedì 7 maggio. A quel punto prenderà il via la fase nazionale, nel quale inizieranno le sfide incrociate con le squadre degli altri gironi e si giocheranno partite di andata e ritorno: in questo caso, con un complesso di regole che privilegerà delle teste di serie seguendo sempre il meccanismo delle meglio piazzate in regular season, chi giocherà il ritorno in casa avrà anche il vantaggio del passaggio del turno in caso di parità di reti al termine dei due match. Le gare di andata del primo turno di questa fase, nella quale entreranno anche le terze classificate di ogni girone, si giocheranno sabato 11 maggio, mentre quelle di ritorno andranno in scena martedì 14 maggio. Le sopravvissute a questa serie di sfide, assieme alle seconde classificate di ogni girone (che si saranno risparmiate tre turni di play-off), daranno vita poi al secondo turno della fase nazionale, con partite di andata sabato 18 maggio e ritorno martedì 21 maggio. Se a questo punto la Triestina fosse ancora in lizza, dovrebbe essere proprio questa l'ultima finestra in cui potrà utilizzare il Rocco per le partite in casa, perché poi, all'incirca il 20 maggio, dovrà presumibilmente lasciare la struttura per la preparazione dei concerti in programma a inizio giugno, anche se sulla data precisa della consegna forse ci sarà ancora qualche margine di trattativa. In ogni caso, le quattro squadre che usciranno da tutta questa baraonda di incontri, daranno vita alle finale four: qui gli accoppiamenti saranno decisi tramite sorteggio, nessuna teste di serie e alla fine delle due gare, se ci sarà parità di reti, si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori. Le semifinali di andata si giocheranno sabato 25 maggio, quelle di ritorno martedì 28 maggio. Le vincitrici daranno vita poi alla fin alissima, con partita di andata domenica 2 giugno e ritorno domenica 9 giugno, data nella quale si saprà il nome della quarta squadra promossa in B oltre alle tre che avranno vinto i rispettivi gironi. - Ripartita ieri, dopo i tre giorni di pausa seguiti al successo casalingo contro Treviglio, la preparazione della Pallacanestro Trieste in vista del match che venerdì 22 marzo, a Torino, vedrà la formazione di Jamion Christian in campo contro la Reale Mutua. Come scrive Lorenzo Gatto, occhi puntati su Justin Reyes, l'ala portoricana che dopo l'intervento al menisco del ginocchio destro subita a gennaio riprende ad allenarsi per verificare la possibilità di tornare in campo a due mesi dall'infortunio subito a Udine nel derby contro l'Old WIld West. In attesa che riprenda la fase a orologio, questa sera alle 20.30 proprio la Reale Mutua Torino, prossima avversaria dei biancorossi, sarà in campo a Cividale contro la Gesteco in una delle gare di recupero rinviata per fare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Domenica alle 18, invece, saranno in campo Chiusi contro la Juvi Cremona e Rimini contro Latina. Nel frattempo tutto è pronto per le finali di coppa Italia che si disputeranno nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perché ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà domani, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì–San Bernardo Cantù e proseguirà in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in esclusiva su Mediaset
  20. GIOVEDÌ 14 MARZO 2024 - Justin Reyes è finalmente pronto a tornare a due mesi dall'operazione che ha interessato il menisco del ginocchio destro. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il lavoro di recupero pazientemente svolto dallo staff sanitario biancorosso ha permesso al giocatore di rispettare i tempi previsti dopo l'intervento chirurgico: con la ripresa che fa seguito ai tre giorni di riposo concessi dalla società a seguito del successo contro Treviglio, l'ala portoricana ricomincerà ad allenarsi con la squadra. Sarà la risposta del ginocchio alle sollecitazioni dei crescenti carichi di lavoro a stabilire se Reyes sarà in grado di essere presente venerdì prossimo per la ripresa del campionato contro la Reale Mutua a Torino. Stasera, intanto, in attesa delle finali di coppa Italia che da sabato a Roma metteranno di fronte Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e Trapani Sharks-Fortitudo Bologna, si giocano i recuperi della terza giornata della fase a orologio rinviata per dare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Al Carnera, palla a due alle 20.30, in campo l'Old Wild West Udine che sfida la Luiss Roma per salire temporaneamente al secondo posto solitario del girone rosso. Domani al PalaGesteco è il turno di Cividale che ospita la Reale Mutua Torino. Domenica alle 18 sarà il turno di Chiusi contro Cremona e Riviera Banca Rimini contro Latina. Gli ultimi due recuperi in programma domenica 10 aprile, in campo Sella Cento-Trapani Sharks e Fortitudo Bologna-Treviglio. Tornando a Trieste, da oggi a sabato graduale ripresa poi, dalla prossima settimana, normale avvicinamento alla partita di campionato che si giocherà in anticipo a Torino. Match nel quale i biancorossi ritroveranno sulla loro strada un coach, Franco Ciani e il play Matteo Schina che hanno fatto parte del passato recente del club. QUESTIONARIO Nel frattempo, da ieri e fino al 20 marzo, la Pallacanestro Trieste ha lanciato un sondaggio dedicato ai suoi tifosi. Disponibile sul sito web ufficiale e sui canali social, è stato lanciato "per raccogliere feedback dettagliati e opinioni dei tifosi" su una vasta gamma di argomenti. - Il rinvio della partita con l'Alessandria di domenica scorsa, non ha permesso alla Triestina di provare a cancellare l'incredibile zero nella casella delle vittorie nelle gare casalinghe del 2024. Lo scrive oggi Antonello Rodio: nel nuovo anno, infatti, l'Unione ha ottenuto ben tre successi in trasferta (a Trento e a Vercelli con Tesser, a Fiorenzuola con Bordin), ma lo sconfortante score delle cinque partite giocate a Fontanafredda è di due pareggi e tre sconfitte: questo significa solamente 2 punti in cinque incontri (uno per Tesser e uno per Bordin), un ruolino di marcia a dir poco deficitario. La vittoria in casa, sempre tra virgolette visto che il Tognon non è il Rocco, manca ormai da oltre tre mesi, ovvero dal 9 dicembre quando un gol nel finale di Adorante (che da quando è alla Juve Stabia ha già segnato 10 reti in 12 partite) diede il successo per 2-1 sulla Giana Erminio. Quest'ultimo periodo ha portato ad amplificare lo strano fenomeno di un rendimento casalingo che già prima era inferiore a quello esterno. La Triestina in casa ha fatto 22 punti in 15 partite, con appena 6 vittorie e la misera media di 1,46 punti a gara. In trasferta invece gli alabardati viaggiano a una media di 1,86 a match, perché nello stesso numero di partite hanno fatto ben 28 punti, sei in più che in casa. All'inizio ha pesato il rendimento al Rocco, che tra presunte maledizioni e terreno in pessime condizioni aveva portato solo 5 punti in 5 partite, frutto del successo con il Fiorenzuola, dei pareggi con Vicenza e Pro Sesto, e delle sconfitte con Trento e Padova. A Fontanafredda si era partiti con 5 vittorie in 5 gare, sembrava il luogo magico e ideale per l'Unione, ma poi evidentemente anche il Tognon è stato contagiato dalla maledizione del Rocco e come detto in questo 2024 il bilancio è drasticamente peggiorato, portando il totale dello score di Fontanafredda a 17 punti in 10 partite. Questa sorta di malocchio che aleggia sul Rocco è alimentato dalle tante feste degli ospiti che i tifosi alabardati hanno dovuto digerire nell'arco della sua storia, ed è stata confermata in tutti gli ultimi campionati dalla scarsità di gioie casalinghe. Lo scorso anno furono appena 6 le vittorie in 19 gare nello stadio di casa, nel contesto di un campionato pessimo, come tutti ricordano. Ma perfino l'anno precedente, la stagione 2021/22, quando la Triestina con Bucchi in panchina raggiunse comunque un più che discreto quinto posto, la squadra ottenne appena 7 vittorie al Rocco, mentre in trasferta ne conquistò 8. Anche i punti ottenuti in casa (27) furono meno di quelli conquistati lontano dalle mura amiche (28). Decisamente migliore il campionato del tandem Gautieri-Pillon, con ben 11 vittorie al Rocco. L'anno della stagione mozzata dal covid, 2019/20, ci furono 7 successi in 13 partite, ma per trovare un grande rendimento casalingo bisogna andare all'anno della promozione sfiorata in B con Pavanel, con 12 successi sulle 19 gare casalinghe, mentre anche il primo anno del ritorno in C ci fu un rendimento deludente al Rocco, con appena 5 vittorie in 17 partite. La speranza è che i lavori sul terreno di gioco vadano così in fondo da togliere anche qualsiasi spirito malevolo alberghi nel sottofondo dello stadio. Si scherza ovviamente. O forse no?
  21. MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 - Una squadra che deve scalare le categorie, uno stadio da gestire in proprio e da valorizzare rendendolo profittevole, un centro sportivo nel quale far crescere giovani calciatori. Questi sono gli asset sui quali gli americani hanno deciso di investire. Ben Rosenzweig ha scelto la Triestina, non solo perché Trieste rappresenta un potenziale polo strategico di sviluppo, ma in primis perché è dotata di uno stadio con potenzialità notevoli in letargo da oltre trent'anni. Sostenibilità economica e creazione di valore sono le mission di chi investe anche nello sport. Ne parla oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il "benvenuto" è stato il Nereo Rocco impraticabile ma questo pasticcio, unico in Italia e non solo, non sembra aver smontato l'operazione Rosenzweig. Gli uomini del presidente, guidati dall'ad Sebastiano Stella, si sono messi al lavoro traendo dal disagio e dai danni subiti un'opportunità per stringere il dialogo con le istituzioni. La parola d'ordine è mai più una stagione senza il Rocco, giocando in casa in esilio, frustrando i supporter e senza la possibilità di programmazione del lavoro quotidiano e delle gare (vedi play-off). E allora, una volta risolta senza costi aggiuntivi la sistemazione del manto erboso, la società si è messa al lavoro per negoziare con il Comune la concessione dello stadio. Il primo step è la proroga fino al 30 giugno del 2025 della convenzione (necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato) in scadenza nel mese prossimo. Un anno di tempo poi per formalizzare l'atto di concessione della struttura. Il riferimento legislativo è il dgls 38/2021 (Legge sugli stadi) che consente ai privati di ottenere il diritto di gestione della struttura pubblica a fronte di un piano finanziario indirizzato al miglioramento dell'impianto sul piano strutturale e su quello della fruibilità sociale. Come dicono gli anglosassoni è un'operazione win to win: l'ente pubblico si sgrava dei costi di gestione (diverse centinaia di migliaia di euro annui), non aliena la proprietà (in caso di fallimento del privato il bene ritorna all'ente pubblico), mentre il privato può dotarsi di una struttura in grado di garantire redditività aggiuntiva e programmabile rispetto a quella derivante dall'attività sportiva. La Triestina ha già ben avviato la negoziazione e sta predisponendo il piano finanziario (come previsto dalla legge) con un investimento stimato attorno ai 30 milioni di euro. La concessione dovrebbe avere durata trentennale quindi dal 2025 al 2055. Tra gli interventi strutturali sul Rocco un nuovo impianto di illuminazione, gli sky-box e una serie di fori commerciali e punti dedicati alla ristorazione. La seconda linea d'azione riguarda il centro sportivo. La società ha già presentato un'offerta formale preliminare all'attuale proprietario per l'acquisizione di un'area nella valle delle Noghere alle spalle del Centro Commerciale Montedoro. Per cominciare i lavori il Comune di Muggia dovrà deliberare la modifica della destinazione d'uso del terreno, e le conseguenti opere di urbanizzazione con tempi non definiti ma verosimilmente entro l'anno vista anc he la disponibilità politica finora manifestata. Il progetto prevede la costruzione di 5 campi a 11 dei quali due con fondo sintetico e gli altri in erba naturale, una foresteria e un centro medico-fisioterpico. L'entità dell'investimento è collocata in un range tra i 12 e i 15 milioni. Ma non è finita: la Triestina ha anche identificato un altro terreno in provincia di Trieste dove costruire altri tre campi di dimensioni adatte allo sviluppo dell'attività femminile e dei più piccoli (Under 12). Insomma la Triestina americana sta accelerando per costruire quello che in molti in passato hanno cercato di realizzare (da Berti a Biasin) senza riuscirci per svariati motivi. Il club ha risanato il pregresso e sta garantendo una stagione competitiva (con iniezioni di denaro da 1,5 milioni al mese). Poi i risultati sono il sale del calcio e trascinano dell'entusiasmo del pubblico. E il 2024 finora in questo senso no è stato tutt'altro che positivo. Ma se e quando il traguardo o meglio il nastro delle infrastrutture sarà tagliato, la Trieste alabardata avrà finalmente una casa e un futuro sportivo degno della sua storia. - Cinque giornate della fase a orologio disputate, altre cinque ancora da giocare per arrivare alla fine della stagione regolare e definire le griglie play-off che accompagneranno le formazioni di questa A2 alla lotta promozione. Come scrive Lorenzo Gatto oggi sul quotidiano locale, detto che Forlì nel girone rosso e Trapani in quello verde hanno ormai messo da tempo al sicuro il loro primato e giocheranno tutta la post season con il vantaggio del fattore campo, nelle ultime settimane si è sorprendentemente riaperta la lotta per il secondo posto con Udine che ha rimontato la Fortitudo Bologna e la Reale Mutua Torino che approfittando della crisi conclamata di Cantù ha raggiunto i brianzoli. Posizioni ancora de definire per due tabelloni che vedranno da una parte la prima, la terza e la quinta classificata del girone rosso sfidare la seconda e la quarta di quello verde e dall'altra parte, a specchio, la prima, la terza e la quinta del girone verde sfidare la seconda e la quarta del girone rosso. LA CORSA DI TRIESTE Con il quinto posto ormai consolidato grazie al successo contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian affronta quest'ultima parte dell'orologio senza eccessiva pressione. Sulla carta il quarto posto di Verona sarebbe ancora attaccabile (anche se in virtù della miglior differenza canestri a favore degli scaligeri, ballano al momento due vittorie), di certo facendo un analisi delle due griglie mantenere il quinto posto vorrebbe dire evitare di finire dalla parte di Trapani. A oggi, nella consapevolezza che nel giro di un paio di giornate tutto potrebbe cambiare, Trieste si troverebbe a giocare il primo turno dei play-off contro la Sebastiani Rieti nella parte del tabellone in cui, in caso di passaggio del turno, si troverebbe di fronte Forlì. COPPA ITALIA Nel frattempo, il campionato si ferma per fare spazio alle finali di Coppa Italia che si disputeranno nel prossimo week end nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perchè ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà sabato 16 marzo, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e proseguira in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in eslusiva su Mediaset e, in esclusiva, sulla piattaforma Infinity. RECUPERI Approfittando della pausa, in scena alcuni dei recuperi della giornata parzialmente posticipata per la finestra delle qualificazioni europee delle nazionali. In campo le due formazioni regionali: domani alle 20.30, al Carnera di Udine, la Old Wild West di Adriano Vertemati ospita la Luiss Roma in un match che in attesa del recupero della Fortitudo contro Treviglio potrebbe lanciare i friulani al secondo posto solitario, venerdì sempre alle 20.30, al Pala Gesteco, Cividale ospiterà invece la Reale Mutua Torino.
  22. Ricordo sempre, e la cosa vale come monito per tutti, che certe esternazioni rivolte verso altre persone non sono eleganti, né tantomeno utili per le discussioni di questo forum. Nonché che ogni singolo utente risponde personalmente di ciò che scrive. Regolatevi di conseguenza
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