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  1. CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 28 APRILE 2025 https://www.citysport.news/download/CS-28aprile2025.pdf
  2. LUNEDÌ 28 APRILE 2025 - La Pallacanestro Trieste vola ai playoff. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il successo dell'Armani Milano a Tortona regala alla formazione di Jamion Christian la matematica certezza di accedere alla post season. Traguardo importante per una squadra che, da neopromossa, è sempre stata nelle zone alte di una classifica nella quale ha recitato da protagonista dall'inizio della stagione. «Non dimentico il percorso che abbiamo fatto dalla promozione dell'anno scorso – le parole di coach Jamion Christian –, fino alla conquista di un posto ai playoff in questo campionato. Raggiungerli è sempre stato uno degli obiettivi stagionali della nostra squadra». Centrato il traguardo, in queste ultime tre giornate, la squadra scenderà in campo per guadagnarsi il miglior posto possibile nella griglia post season. Per farlo, già a partire dal match di questa sera alle 20 a Cremona, servirà ritrovarsi, tornando a esprimere sul parquet le qualità difensive prima ancora che offensive che sono state l'arma in più di questo torneo. Il match odierno al PalaRadi rappresenta un passaggio importante per confermare di aver metabolizzato il doppio passo falso contro Venezia e Trento. L'obiettivo, per non trovarsi poi obbligata a rincorrere, sarà quello di essere aggressivi e presenti nel match sin dalla palla a due. «Siamo riusciti spesso a partire bene in attacco ma, nelle ultime partite, è stata la nostra difesa a non essere abbastanza solida all'inizio – conferma Jamion Christian –. Ne abbiamo parlato tanto questa settimana, lo abbiamo sottolineato e ci siamo concentrati su questo aspetto, dobbiamo imporre il nostro ritmo fin da subito in difesa. Siamo una squadra equilibrata, il che significa che dobbiamo essere solidi sia in attacco che in difesa. Per vincere, entrambe le fasi devono funzionare al massimo livello. Altre squadre – continua il coach della Pallacanestro Trieste –, possono contare su un grande attacco anche se la difesa è un po' più leggera, o viceversa. Ma noi siamo una squadra bilanciata e per questo dobbiamo portare la massima energia e concentrazione su entrambi i lati del campo». Ce ne sarà bisogno, a maggior ragione questa sera, contro un'avversaria che, eccezion fatta per il pesante passo falso subito lo scorso 18 aprile contro l'Armani Milano, nelle ultime settimane ha sempre dato filo da torcere alle sue avversarie. Contro la Dolomiti Energia Trento, dopo un match a lungo condotto, ha perso solamente nel finale grazie a una prodezza del giovane Ellis. «Cremona ha fatto un lavoro incredibile in questa parte di stagione – l'analisi di Christian –. Stanno giocando con uno spirito eccezionale, probabilmente il migliore che hanno avuto per tutta la stagione. Stanno davvero giocando insieme, come squadra. Hanno fatto un grande lavoro a livello di organizzazione riuscendo a mantenere tutti sulla stessa linea e nella giusta direzione. Si sono adattati molto bene, anche dal punto di vista difensivo sarà una partita davvero molto dura, soprattutto sul loro campo ». - «Non dimentichiamoci mai da dove siamo partiti». In tante occasioni Attilio Tesser, specie nelle fasi più difficili del suo ritorno a Trieste, ha sottolineato questo concetto. Come scrive Ciro Esposito oggi sul quotidiano locale, potrebbe essere la massima di un self made man giunto al successo al termine di una scalata sociale partita dal basso. La sua Triestina è stata protagonista proprio di una scalata che sembrava quasi impossibile e che non è ancora giunta alla fine. Mancano due strappi belli tosti a nobilitare un'impresa. Tesser sa bene che il passato nelle prossime settimane conterà poco. Quanto costruito dall'Unione ha un peso, nella doppia sfida con il Caldiero, solo nel caso di parità nei risultati acquisiti in un playout articolato su due tempi che scandiscono un match di 180' più recuperi. Quanto fatto da questa squadra serve tuttavia a dare a tutti (tifosi compresi) consapevolezza della realtà e ai giocatori una base solida per scendere in campo con fiducia senza dimenticare l'umiltà. E serve anche a lavorare al massimo ogni giorno nelle tre settimane post regular season. La prima fase decisiva L'articolazione della stagione in fasi rievoca maldestre uscite e modus operandi della società. Vi ricordate la fase2 già incomprensibile della cacciata di Tesser e dell'arrivo di Bordin? E quelle successive con la scelta di Santoni e giocatori stranieri a grappoli? Tralasciando il resto delle scelleratezze, il rientro di Tesser voluto dal nuovo direttore Daniele Delli Carri, ha funzionato proprio perché la società (dopo l'unica occasione azzeccata di tornare sui suoi passi) è stata lasciata fuori dal campo e dallo spogliatoio. Anche se il modo di operare del club si è fatto sentire sulle vicende agonistiche con la penalizzazione. Eppure il tassello fondamentale per la scalata è stato messo da Tesser in quelle partite di dicembre. Quei sette punti a raddoppiare il bottino miserrimo delle prime 16 gare (con l'ultimo posto per distacco) alla fine fanno la differenza ora tra lo stare davanti o meno in classifica proprio al Caldiero. La ricostruzione Al di là dei punti in classifica l'esperienza tecnica e umana di Tesser, la professionalità di Delli Carri, la disponibilità (e anche le qualità) dei giocatori sono emerse nel trittico Padova-Vicenza-Novara (e volendo poi a gennaio con la Clodiense). I protagonisti in campo erano gli stessi che avevano perso 11 gare nei primi tre mesi. Il tecnico ha ridefinito l'identità del gruppo e Delli Carri a gennaio, senza denaro in tasca, è stato capace di riassestarlo sul piano tecnico. Lo scatto in avanti Ed ecco lo scatto di febbraio, quello delle quattro vittorie di fila, a far uscire la Triestina dalla zona caldissima, anzi proprio dalla zona retrocessione (quella oggi conquistata sul campo e annientata dalla penalizzazione). Il rivitalizzato Tonetto, Silvestri, Balcot, Fiordilino e soprattutto Ionita hanno dato quel qualcosa in più prima della mazzata del -4 e anche di infortuni pesanti (Balcot, Strizzolo, Germano). In alcune partite (Caravaggio, Zanica e Gorgonzola) la squadra si è sfilacciata come era prevedibile. La continuità e la solidità a un certo punto è venuta a mancare a un gruppo costruito in corsa e assemblato da Tesser in emergenza. La tenuta finale Ma nella scalata servono anche i momenti di pazienza, quelli nei quali bisogna tenere la ruota o sfilarsi con il proprio ritmo. Un ritmo che non poteva essere quello di compagini costruite nel tempo come Feralpi, Padova, Vicenza (con le quali si è giocato alla pari) ma sufficiente a tenere la posizione superando Pro Patria, Renate e infine Novara. La determinazione e la concentrazione hanno supportato la squadra nei momenti difficili sul piano tecnico e tattico. La scalata (30 punti nel ritorno) ha forgiato una Triestina capace di rafforzare anche il legame con la tifoseria. E adesso si riparte quasi da zero. L'orgoglio, la motivazione, il senso di appartenenza, l'umiltà sono leve che valgono quanto le qualità tecniche e la resistenza atletica. Anzi, in uno spareggio valgono anche di più. Senza dimenticare mai da dove si è partiti. E senza pensare da dove si ripartirà il 18 maggio.
  3. Beh insomma, è ancora a -2 da Venezia che si è suicidata stasera contro Pistoia. Difficile per loro prendere l'ottavo posto, ma se la giocano sino all'ultimo
  4. DOMENICA 27 APRILE 2025 - Si gioca su due tavoli il finale di stagione della Pallacanestro Trieste. Sul campo, tra il match di domani alle 20 a Cremona e la trasferta di domenica 4 maggio a Varese, la formazione di Jamion Christian cercherà di guadagnare i punti necessari per provare a riprendersi il sesto posto, lasciandosi alle spalle Unahotels Reggio Emilia e Umana Venezia e garantendosi un primo turno playoff il più abbordabile possibile. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", parallelamente al lavoro della squadra, la società attende che vengano depositate le motivazione che hanno portato la corte sportiva d'appello a rigettare il ricorso sulle due giornate di squalifica del PalaRubini per valutare la possibilità di portare avanti un contro ricorso. L'obiettivo resta quello già indicato prima del verdetto di giovedì scorso, riuscire almeno a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo (sostituendo l'altra con un'ammenda salata) per salvare l'incasso playoff e garantire a tutti i tifosi triestini la possibilità di vivere assieme ai propri beniamini il momento più importante della stagione. Nel frattempo si è messa in moto la macchina organizzativa per individuare il campo sul quale disputare l'ultimo match di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari. Vagliate le varie alternative, la scelta finale sembra ormai essersi ridotta a una corsa a due tra Treviso e Verona, con la città scaligera favorita visti i buoni rapporti tra le due tifoserie. VERSO CREMONA Due sconfitte consecutive non hanno minato l'ottimismo in casa triestina. La squadra sta bene, ha lavorato intensamente nel corso di una settimana positiva da un punto di vista delle risposte date dai giocatori alle sollecitazioni dello staff tecnico. Partita speciale per Michele Ruzzier, che torna sul parquet del PalaRadi a qualche anno di distanza dall'esperienza fatta in maglia Vanoli. Sarà proprio il play triestino una delle anime chiamate a guidare i biancorossi dopo i passi falsi contro Venezia e Trento. SPIRITO VANOLI A caccia di punti per chiudere il discorso salvezza, Cremona in campo per disputare una partita solida e centrare il suo traguardo. Nella consapevolezza che, come già accaduto nel match casalingo contro la Dolomiti Energia Trento, si troverà di fronte un'avversaria forte e completa. «Trieste è una squadra ricca di talento e con tanti tiratori – l'analisi del coach Vanoli, Pierluigi Brotto –, che si esalta soprattutto quando fa canestro da lontano. Un'altra loro caratteristica è quella di essere molto forti a rimbalzo, quindi da quel punto di vista sono solidi e possono dar fastidio. Una vittoria ci consentirebbe di guardare al finale di stagione in maniera differente e potremmo giocarci le ultime due partite con un altro spirito». - La partita con il Novara, al di là della goleada frutto di quelle giornate in cui va davvero tutto bene, lascia soprattutto una certezza: la Triestina c'è, è sul pezzo, la squadra non ha mollato nemmeno di fronte a tutte le traversie societarie. Lo scrive oggi Antonello Rodio: il rotondo successo ha certificato infatti che l'Unione, grazie ovviamente al lavoro di Tesser e del suo staff, che non è solo tecnico-tattico, ma anche mentale, ha superato quel fisiologico periodo di calo fisico che, sommato agli infortuni, a qualche episodio sfortunato e ai 4 punti di penalizzazione, avrebbe potuto essere una mazzata per una squadra che era risalita dall'ultimo posto e iniziava forse a sognare i playoff. C'era stata quella settimana nella quale tra la vittoria sfumata allo scadere con la Virtus, il rigore sbagliato con la Pergolettese e la penalità, di fatto la Triestina aveva perso 8 punti. Una batosta sul piano psicologico devastante che ha comprensibilmente creato qualche tensione di troppo nel gruppo. Il tecnico ha giustamente predicato che bisognava serrare le file, continuare a lavorare, ritrovare serenità, vigore fisico, fiducia e consapevolezza di sé stessi. La squadra, a dire il vero, aveva già dimostrato di essersi ritrovata non solo con il successo sul Renate, ma anche con Padova e Vicenza, gare nelle quali meritava sicuramente di più. Ma con il Novara l'aggressività con cui l'Unione ha approcciato la partita, la furiosa voglia di vincere associata a una giornata evidentemente storta degli ospiti, hanno dato vita a una vittoria storica nelle dimensioni. Insomma, staff tecnico, giocatori e tifosi sono sulla stessa lunghezza d'onda: raggiungere la salvezza puntando sull'orgoglio e la dignità, ma anche per dare una base fondamentale come la permanenza della categoria alla soluzione delle traversie societarie. Come ha giustamente ricordato il tecnico a fine partita, la squadra senza le vicende societarie sarebbe già salva, ma ora il traguardo bisogna sudarselo nei play-out con il Caldiero, ai quali bisognerà arrivarci preparati con il fisico e con la testa. Sotto questo aspetto Tesser ha già indicato la road-map che porta agli spareggi: «Lavoreremo in questa settimana con doppi allenamenti per mettere qualcosa sia di fisico che di tattico, anche con alcune ripetizioni, perché sarà fondamentale arrivare agli spareggi bene sul piano atletico ma anche nella condizione mentale». Ma non solo: il tecnico sottolinea anche che non bisogna cadere nella tentazione della situazione di vantaggio da cui si partirà negli spareggi: «Non ci sono calcoli sui due risultati su tre a disposizione – afferma Tesser –, le partite le devi giocare e a meno che non ci sia qualcosa di eclatante da una parte o dall'altra, te le giochi tra equilibrio e tensione. Credo che ci sarà grande equilibrio e da battagliare molto, bisognerà arrivarci con la tensione giusta, che non brucia energie nervose, sapendo che lo spareggio va giocato tecnicamente e tatticamente sui 180 minuti». Insomma, la Triestina ha ritrovato il suo pieno potenziale nel momento giusto. Ora si tratta di cons ervare questa condizione fisica e mentale, e isolare il gruppo dal pensiero delle tempeste societarie. Ma anche sotto questo aspetto avere Tesser in panchina è una garanzia assoluta
  5. SABATO 26 APRILE 2025 - A fine partita la curva e tutto lo stadio lo hanno acclamato a lungo ma lui non se n'è accorto e da vero signore qual è, Attilio Tesser si scusa subito con i tifosi: «Giuro che non ho sentito, mi dispiace, io vado via subito negli spogliatoi ed è mio carattere salutare alla fine solo quando viene raggiunto un risultato, e oggi sono felice da un lato ma anche amareggiato per non aver centrato subito l'obiettivo salvezza. Se qualcuno mi avesse chiamato sarei tornato fuori volentieri, per cui ringrazio di cuore e chiedo scusa a tutti. Spero di salutare bene a traguardo raggiunto». Intanto, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", ieri la sua Triestina ha chiuso la regular season con il botto: «Questa bella vittoria - spiega il tecnico - deve essere un'iniezione di fiducia anche per i playout, anche se ogni partita fa storia a sé e le tensioni saranno alte. Ma certo è meglio finire con una prova che dà anche quella consapevolezza che avevamo un po' perso quando pur facendo bene, non avevamo portato a casa punti che avrebbero potuto darci la salvezza diretta». GiTesser ricorda che ora bisognerà concentrarsi sui playout, ma non può non sottolineare come sul campo la salvezza sarebbe già stata ottenuta: «Ora bisognerà ricaricare la pile e prepararci bene agli spareggi, ma va ricordato che questa squadra senza le note vicende societarie sarebbe già salva. Abbiamo fatto i punti che ci consentono di dire che abbiamo fatto qualcosa di molto importante. Il nostro sul campo lo abbiamo fatto, questo gruppo e quelli che c'erano prima, come El Azrak, Attys o Vallocchia, che hanno fatto punti fondamentali». Il tecnico alabardato non può che elogiare la squadra: «Partire in questo modo cambia le partite. C'era un po' di tensione ma siamo stati molto bravi, andando subito addosso all'avversario, recuperando palloni e facendo anche dei bei gol, contro una squadra che giocava per entrare nei playoff. E siamo stati bravissimi a restare concentrati e a insistere anche dopo il secondo e il terzo gol. Dispiace solo per Olivieri, che ha una distorsione alla caviglia da valutare e che ha fatto credo la sua miglior partita. Abbiamo replicato una parte di prestazione fatta anche a Vicenza, dove però il gol non è arrivato mentre gli altri lo hanno trovato centrando l'incrocio al primo tentativo. E questo cambia le partite». - Un danno d'immagine superiore a quello economico e sportivo. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Michael Arcieri, a nome del presidente Paul Matiasic e di tutta l'organizzazione che, da ormai un anno, ha preso in mano la Pallacanestro Trieste, riassume con estrema lucidità e durezza il pensiero della società sui fatti che, sabato scorso, hanno portato alla squalifica del PalaRubini. Rivolgendosi a quel 99% di tifosi che ha sempre sostenuto squadra e città con grande «correttezza e onore». Delusione, non rabbia, amarezza non arrendevolezza. Dagli episodi che costringeranno la Pallacanestro Trieste a giocare in campo neutro l'ultima partita di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari e la gara-tre dei quarti di finale playoff, la Pallacanestro Trieste ripartirà nella convinzione che ciò che è accaduto, non dovrà più succedere. TUTELARE L'IMMAGINE Una lezione amara molto pesante, ma dalla quale trarre insegnamento per il futuro. Come sottolineato da quel «sappiamo benissimo quali sono i nodi da risolvere e i profili dei responsabili», frase che testimonia la volontà di percorrere tutte le strade opportune per tutelare gli interessi della società. All'inizio di aprile, Mike Arcieri è volato a Ginevra per incontrare i dirigenti delle massime leghe europee e testimoniare la volontà di una società in decisa crescita di entrare a far parte, in un prossimo futuro, dell'elite del basket europeo. Le belle parole spese, anche sulla passione della città e sull'atmosfera particolare che si respira all'interno del palasport, rischiano adesso di diventare un pericoloso boomerang. MISURE E PROVVEDIMENTI Personale di sicurezza, telecamere aggiuntive per coprire i punti strategici del palazzetto (la zona da cui è partita la bottiglietta, non è attualmente coperta da telecamere), mano pesante e richiesta di daspo per chiunque venga identificato con certezza, senza riguardo per l'età. In più, vietate le coreografie, che sono state l'anima del PalaRubini negli ultimi anni e che, non più tardi di sabato scorso, hanno accolto e abbracciato Federico Franceschin. Una stretta decisa anche a costo di scelte difficili e, almeno per una parte della tifoseria, impopolari, con la società determinata a far rispettare a tutti i costi regole chiare e definite. RAPPORTO CON LEGA E FEDERAZIONE Da intensificare, nella consapevolezza che la capacità di mediazione con gli organi che il basket lo gestiscono, può essere fondamentale proprio in queste situazioni. L'assenza della Pallacanestro Trieste a Reggio Emilia, unica società assente nella kermesse organizzata dalla Fip lo scorso novembre durante Italia–Islanda, non era passata inosservata. Per essere credibile, a volte è necessario essere presenti. Anche a costo di snaturare un po' le proprie convinzioni.
  6. VENERDÌ 25 APRILE 2025 - Ultimo capitolo della regular season per la Triestina. Oggi al Rocco arriva il Novara (ore 16.30) e l'Unione conserva una piccola speranza che sia anche l'ultimo appuntamento della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta (oltre alla vittoria degli alabardati, però, servirebbe anche la sconfitta del Caldiero e che la Pro Vercelli non vinca). Un successo dell'Unione, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", potrebbe anche portare a giocare i playout con il Caldiero invece che con la Pro Patria, ma di certo l'obiettivo minimo è il pareggio, che assicura il fatto di giocare gli spareggi salvezza in vantaggio. Tutti calcoli che secondo mister Tesser lasciano il tempo che trovano: «Noi dobbiamo pensare di fare il nostro, si gioca sempre per vincere, poi c'è la lettura della partita e anche altre situazioni che non derivano da noi, ma in campo si scende per vincere». Ma non sarà una passeggiata visto che di fronte ci sarà un Novara che è una buona squadra e nonostante i due punti di penalizzazione  è a un passo dai play-off, che per i piemontesi sarebbero certi in caso di pareggio al Rocco: «Il Novara è un'ottima squadra - spiega Tesser - che ha da poco cambiato un tecnico che era un amico con un altro che da calciatore ho anche allenato, dal suo arrivo stanno facendo bene. Hanno cambiato modulo, dal 3-5-2 a un 4-3-3 molto intenso, aggressivo, non dando punti di riferimento, attraversano un momento di salute mentale molto buona». Il tecnico rivela anche cosa vuole dalla sua Triestina: «Dobbiamo trovare energie fresche, nuove, mentali soprattutto, perché con questi ultimi risultati abbiamo perso un po' di fiducia, di certezze e questo non va bene. Abbiamo però motivazioni importanti che ci devono dare l'urgenza di fare i punti, di onorare al meglio questa maglia, di tirare fuori il nostro orgoglio. Voglio vedere una squadra che lotta, combatte e ha voglia di fare un risultato positivo». Tesser ammette esplicitamente che non ci sarà nessuna gestione dei diffidati, quindi si presume che Silvestri, Tonetto e Fiordilino saranno in campo dal primo minuto: «Non c'è nessuna gestione, ho fatto una scelta e questa gestione per me non esiste, perché io ci credo e credo in quello che dobbiamo ancora fare noi. Dobbiamo vincere questa partita e poi vedere cosa fanno gli altri, non possiamo permetterci in questo momento altri pensieri, il mio è rivolto solo al campo». Come noto Tesser dovrà fare a meno dello squalificato Ionita e degli infortunati Bianay Balcot e D'Urso (per quest'ultimo il tecnico parla di stagione terminata per un problema tendineo, simile a quello che ha avuto Germano). A proposito di Germano, sembra improbabile vederlo per qualche minuto: «Si allena col gruppo da quattro giorni - spiega Tesser - è un po' un rischio: un po' di insicurezza ancora c'è, quindi non credo possa essere a disposizione per questa partita. Siamo quindi un po' contati e per alcune situazioni tattiche che avevo intenzione di fare, non ci sono i presupposti per metterle in pratica». Pertanto, visto che non verranno risparmiati i diffidati, davanti a Roos dovremmo vedere la coppia Silvestri-Frare, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo Correia play con Fiordilino e uno fra Braima e Voca, quindi probabilmente Cortinovis dietro agli attaccanti Strizzolo e Olivieri. - Una sentenza che penalizza una città intera, quella che la Corte Sportiva d'Appello federale ha emesso ieri, a seguito del reclamo presentato dalla Pallacanestro Trieste, relativa alle due giornate di squalifica del PalaRubini comminate dopo i fatti avvenuti nel match casalingo di sabato scorso contro Trento. Come scrive Lorenzo Gatto, la Corte d'Appello, si legge nello stringato comunicato riportato sul sito della Fip, ha rigettato il ricorso confermando una squalifica che appare oggettivamente troppo severa nei confronti della società e di un pubblico che per i suoi comportamenti, specie se rapportati con quelli di altri palazzetti, non meritava di essere colpito con tanta severità. LE CONSEGUENZE Salta, dunque, l'ultimo match di stagione regolare contro il Banco di Sardegna Sassari in programma l'11 maggio ma, soprattutto, la Pallacanestro Trieste sarà costretta a giocare in campo neutro la gara 3 dei quarti di finale playoff. Danno morale e materiale notevole, con la perdita di un incasso, quello dei playoff, che avrebbe portato oltre seimila persone al PalaRubini garantendo alle casse biancorosse più di 200mila euro. RIFLESSIONI Detto, ribadito e scritto a caratteri di fuoco che il gesto che ha portato alla squalifica del campo, il lancio della bottiglietta indirizzato verso uno dei direttori di gara, va condannato e punito, da parte della giustizia sportiva si poteva trovare una formula che, pur colpendo la società, non la penalizzasse in maniera eccessiva. Su questo si era basato il ricorso con cui Trieste aveva cercato di trasformare l'iniziale squalifica di due giornate con un solo turno di stop trasformando l'altra in un ammenda pecuniaria anche pesante. La Corte Sportiva non ha voluto sentire ragioni, nonostante le sensazioni positive con cui la società si era approcciata a questo appello. SOLUZIONI Detto che, almeno per il momento, Pallacanestro Trieste non intende rilasciare dichiarazioni ufficiali, in casa biancorossa si è cominciato a lavorare per trovare il campo su cui giocare le prossime sfide. Nel match contro Sassari c'è da tenere in considerazione la necessità di trovare un impianto sufficientemente capiente per ospitare i potenziali 4.000 abbonati che avrebbero diritto ad accedere alla gara. Nel 2009, anno della B2 in cui il PalaRubini venne squalificato, l'allora Acegas di Massimo Bernardi andò a giocare al Forum di Pordenone. Ma era un'altra categoria, in A1 bisogna garantire l'attrezzatura (tabelloni elettronici adeguati e led) di cui l'impianto friulano non dovrebbe essere munito. A questo punto, ma le ipotesi vanno considerate ancora come tali, le soluzioni possibili potrebbero essere Treviso e Verona. Detto che il PalaVerde, visti i rapporti tra le due tifoserie, appare complicato, l'idea più logica appare quella di Verona
  7. Ricorso non accolto, restano le due giornate di squalifica https://www.citysport.news/it/notizie/pallacanestro-trieste/rigettato-il-ricorso-trieste-restano-le-due-giornate-di-squalifica.html
  8. GIOVEDÌ 24 APRILE 2025 - «Dopo Trieste, Cremona è il mio posto del cuore. Una città che mi ha accolto benissimo, in cui ho conosciuto la mia ragazza e che mi ha dato la possibilità di giocare stagioni memorabili». Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", lunedì sera, alle ore 20, la Pallacanestro Trieste giocherà il posticipo della ventottesima giornata contro la Vanoli e Michele Ruzzier racconta così l'emozione del ritorno al PalaRadi. Un palazzetto che è stato la sua casa per tre lunghi anni e in cui ha trascorso uno dei periodi più significativi della sua carriera cestistica. Alzando, oltretutto, un trofeo. «Una Coppa Italia vinta con grande merito ma da assoluti outsider - racconta Ruzzier - al termine di una stagione in cui la mano di un grande coach come Meo Sacchetti ci regalò un traguardo incredibile. Ho un ricordo davvero molto bello di quel gruppo e di quello spogliatoio, coeso e compatto, per certi versi mi ricorda quello della Trieste di questo campionato». Un campionato che volge al termine di una regular season combattutissima. Per Ruzzier e compagni, l'obiettivo sarà sfruttare al massimo il calendario (dopo Cremona, trasferta a Varese e match contro il Banco di Sardegna Sassari) per recuperare posizioni su Reggio Emilia, tenere a distanza la Reyer Venezia e chiudere con un sesto posto che garantirebbe la partecipazione alle coppa europee nella stagione 2025/2026. Non sarà facile per il valore di un'avversaria che potrebbe, in caso di successo di Scafati in casa contro Treviso, aver ancora bisogno di due punti per centrare la matematica certezza della permanenza nella massima serie. «Nei finali di stagione è sempre così - sottolinea Michele - ogni squadra gioca per un obiettivo e questo rende tutte le partite estremamente complicate. Sarà così anche lunedì sera, conoscendo l'ambiente sono convinto che la Vanoli scenderà in campo per vincere per cui, per uscire dal PalaRadi con i due punti, dovremo disputare una partita accorta, prestando grande attenzione al valore della nostra avversaria». Partita accorta e grande concentrazione sin dalla palla a due iniziale. Nelle ultime settimane, la Pallacanestro Trieste ha saputo riprendere in mano le partite nel secondo tempo dopo una brutta partenza. «E' un aspetto sul quale stiamo mettendo il focus - conferma Michele - . E' successo un po' troppo spesso, ultimamente, ed è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare». Anche perchè dare fiducia a una formazione come la Vanoli potrebbe risultare pericoloso. «Ne abbiamo avuto conferma guardando come la Vanoli ha giocato contro la Dolomiti Energia - conclude il play triestino -. Ha condotto a lungo nel punteggio, si è giocata la vittoria in volata perdendo solo a causa di una prodezza di Ennis. Ma resta una squadra forte, completa e che può vantare giocatori di assoluto spessore. Per uscire con i due punti da Cremona dovremo disputare davvero una grande partita» - La Triestina si prepara all'ultima sfida della regular season, nella speranza che sia anche l'ultima della stagione perché questo vorrebbe dire salvezza diretta. Come scrive Antonello Rodio, il destino più probabile sembra però quello dei playout, ma la squadra alabardata deve fare il suo dovere fino in fondo e innanzitutto cercare la vittoria domani contro il Novara (al Rocco inizio ore 16.30). Poi si sa che un pareggio basterebbe per assicurarsi i playout da una posizione di vantaggio, ma un successo potrebbe aprire altri scenari. Tanto per cambiare, Tesser non potrà avere tutta la rosa a disposizione, inoltre c'è una delicata gestione dei diffidati (sono in tre che se prendono un cartellino giallo salterebbero l'andata degli eventuali play-out) da valutare con attenzione. Innanzitutto non ci sarà Ionita, che è squalificato, ma saranno sicuramente assenti anche Bianay Balcot e D'Urso, entrambi ancora out per infortunio. C'è da registrare invece il recupero di Germano, che dopo una stagione molto travagliata da qualche giorno si allena regolarmente con il gruppo e disputa le partitelle, anche se con una certa prudenza. Ovviamente è molto difficile che possa partire dal primo minuto, ma è probabile che venga convocato e sia magari a disposizione per un piccolo scampolo di partita, magari entrando da terzino destro se a un certo punto Jonsson dovesse essere necessario a centrocampo. Come detto, va fatta poi un'attenta valutazione dei tre giocatori in diffida: Fiordilino, Silvestri e Tonetto. Il primo, Fiordilino, è difficilmente preservabile, per il semplice fatto che a centrocampo mancherà già Ionita e le alternative a disposizione sono pochine. Per sostituire il moldavo Tesser potrà scegliere Braima o Voca, ma difficilmente entrambi. Più probabile che sia il primo, perché Voca è una pedina che può dare una mano anche sulla trequarti vista l'assenza di D'Urso. Proprio per questo motivo, sembra più probabile che come trequartista stavolta possa partire Cortinovis, sia per dare subito uno strappo di qualità, sia per tenersi il più poliedrico Voca come chiave da giocarsi anche eventualmente a centrocampo. Gli altri due diffidati, volendo, hanno invece delle alternative se si deciderà di non rischiare una squalifica. Come terzino sinistro, dopo il suo infortunio Cancellieri ha già fatto la sua ricomparsa per una decina di minuti a Vicenza, per cui potrebbe essere schierato al posto di Tonetto. Se poi si volesse risparmiare Silvestri, in quanto non solo difensore centrale ma anche leader fondamentale della squadra in un'eventuale partita di play-out, in panchina c'è un Bianconi che si è sempre dimostrato affidabile quando chiamato in causa. Saranno questi i dubbi di Tesser in vista del match di domani: il tecnico dovrà scegliere se rischiare alcune pedine importanti per dare il massimo contro il Novara (sapendo che un risultato positivo è necessario, ma una vittoria potrebbe anche non cambiare di molto le cose), oppure salvaguardare qualche elemento ragionando già in ottica playout. Di solito il tecnico alabardato tende a guardare solo alla partita da giocare, senza tanti calcoli, ma se sarà davvero così lo si scoprirà domani al Rocco.
  9. Secondo me disincentiva invece l'interesse di più di qualcuno "sano" a venire in palazzo. Che è molto peggio
  10. MERCOLEDÌ 23 APRILE 2025 - Arriva pesantissimo il conto servito dalla federazione in riferimento ai fatti accaduti sabato scorso durante il match tra Pallacanestro Trieste e Dolomiti Energia Trento. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la dura contestazione, non solo verbale, nei confronti della terna arbitrale è stata severamente punita dal giudice sportivo che ha squalificato per due giornate il PalaRubini. Decisione che rischia di privare il pubblico triestino della possibilità di vivere al fianco della propria squadra questo intenso finale di stagione. LA SENTENZA «Squalifica del campo di gioco per due gare per offese, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri - si legge nei provvedimenti della ventisettesima giornata - per lancio di oggetti non contundenti (palle e aeroplanini di carta, bottigliette di plastica vuote) e contundenti (monete, bottigliette piene d'acqua), collettive e frequenti, non colpendo e colpendo. In una occasione un arbitro veniva colpito ad una gamba, senza danno, da una bottiglietta piena di acqua, fatto che provocava la temporanea sospensione della gara per alcuni minuti». Preso atto dei provvedimenti del giudice sportivo, la Pallacanestro Trieste si è mossa presentando ricorso. L'obiettivo, riuscire a ridurre a una sola giornata la squalifica del campo commutando la seconda in un ammenda pecuniaria. Non venisse accolto il ricorso, la società rischierebbe di dover giocare in campo neutro non solo l'ultima giornata di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari ma anche la gara-tre del primo turno dei play-off. LA REAZIONE «In questo momento, la Pallacanestro Trieste è totalmente concentrata sulla presentazione del proprio ricorso nei confronti della decisione disciplinare del giudice sportivo - si legge nella nota emessa nel pomeriggio di ieri dalla Pallacanestro Trieste -. Un comunicato completo da parte dell'organizzazione in merito agli eventi di sabato sera seguirà la decisione del giudice d'appello». Ricorso dovuto per tutelare la società e la parte sana della tifoseria biancorossa ma che nulla toglie alla ferma condanna nei confronti del gesto che ha causato la squalifica del campo. «La Pallacanestro Trieste - continua il comunicato - ribadisce ancora una volta il suo impegno inequivocabile nel fornire un ambiente totalmente sicuro che dia priorità alla salute e al benessere di ogni persona che entra nella nostra arena e che assicuri che giocatori, allenatori e arbitri possano svolgere la propria professione in un'atmosfera caratterizzata da grande rispetto reciproco, entusiasmo e amore per il gioco». RINVIO La Fip ha disposto la sospensione di tutte le gare in programma sabato 26 aprile, giornata delle esequie di Papa Francesco. Rinviato, dunque, il match tra Vanoli Cremona e Pallacanestro Trieste, il recupero è stato riprogrammato per lunedì prossimo alle ore 20 al PalaRadi di Cremona. - Come noto, la situazione societaria della Triestina non è esattamente di quelle da gonfiare il petto, ma almeno ieri si è smontato il giallo che aveva caratterizzato la Pasqua alabardata. Come scrive Antonello Rodio, ieri infatti staff tecnico e giocatori hanno visto regolarmente accreditati sui loro conti correnti i soldi degli stipendi di febbraio. E questo a seguito dei bonifici che erano partiti mercoledì 16 aprile verso le ore 19, che poi è la scadenza cruciale da tenere presente per non incorrere in ulteriori penalizzazioni oltre a quelle che ci saranno per le inadempienze in fatto di Irpef e contributi. Lo stato di incertezza sugli stipendi e l'ulteriore allarme si era diffuso sabato, dopo che a tutto venerdì 18 aprile i giocatori non avevano ricevuto materialmente sui loro conti gli emolumenti attesi. Un ritardo che aveva alimentato ulteriori dubbi sull'effettivo pagamento nei tempi previsti da parte della società. Ma la società aveva ribadito di aver pagato entro la scadenza del 16 aprile e che i ritardi nell'accreditamento andavano addebitati alle condizioni degli istituti bancari, una tempistica poi prolungata fino a ieri dalle festività pasquali. Ieri si è avuta l'evidenza che l'operazione è andata a buon fine e quindi almeno sotto questo aspetto la società ha rispettato i tempi, cosa che purtroppo non si può dire sulla parte Irpef e e quella riguardante i contributi. Ora, per fotografare esattamente la situazione della Triestina su questa benedetta scadenza del 16 aprile, bisognerà aspettare la comunicazione della Covisoc alla Figc, che poi informerà la Procura federale che provvederà a emettere i vari deferimenti. In questa occasione i tempi non saranno necessariamente brevissimi, perché ricordiamo che le penalizzazioni verranno scontate nella prossima stagione. Tutto lascia pensare comunque che la situazione sia uguale a quella della scadenza di febbraio, ovvero che la Triestina sia in regola per gli stipendi ma non per i versamenti di tasse e contributi. Questo, come abbiamo già visto, comporta 4 punti di penalizzazione, ma stavolta ci sarà presumibilmente anche la recidiva che potrebbe portare uno o altri due punti di penalità. Una prossima stagione che ovviamente comporta alcuni presupposti fondamentali: una società che riesca a saldare tutto il pregresso e sia in regola con tutte le modalità che serviranno all'iscrizione entro i termini del 6 giugno. A questo proposito, la Figc ha ufficializzato i criteri da rispettare per potersi iscrivere e la variazione più significativa, dovuta proprio alle tante difficoltà economiche e societarie legate all'attuale stagione che hanno portato a penalizzazioni ed esclusioni, è rappresentata dalla cifra inerente alla fideiussione, destinata a raddoppiarsi: si passerà infatti dai 350mila euro attuali a 700mila euro. Per il resto, oltre a essere in regola con i parametri infrastrutturali, dovrà anche essere rispettato il solito indice di liquidità, con una soglia di 0,8 di valore. Qualora questo parametro non dovesse essere rispettato sarebbe chiesto un ulteriore versamento. In più gli stipendi de i tesserati e dei dipendenti dovranno essere pagati fino ad aprile.
  11. Sarei molto ma molto sorpreso se vincessimo il ricorso... poi le vie del Signore sono infinite...
  12. In attesa di capire quando verrà recuperata, visto che sabato causa funerale pontificio non si giocherà... (molto probabilmente posticipata a lunedì sera)
  13. In un mondo ideale, viene fatto nome e cognome di chi ha causato le due giornate di squalifica e daspato a vita. In un mondo ideale, appunto
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