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alvin66

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  1. Squinzi, per tua informazione, al Tour, al Giro o alla Vuelta, ci andava eccome e con signori corridori..o io me li son sognati i Rominger, gli Olano, i Tonkov che battagliavano per la vittoria? In ogni caso il tuo e' un discorso molto semplicistico.mi spieghi allora,visto che il doping allora non esisteva ovvero esisteva in forme molto piu artigianali e meno invasive, come facevano in vari Binda, Girardengo, fino a Bartali e Coppi a farsi tappe che oggi non farebbero nemmeno in macchina, con bici di 15 kili, con i rapporti di una volta, sulle strade di una volta, senza l'epo, senza gli anabolizzanti, senza gli ormoni della crescita? Esiste una scienza della fisiologia..quantunque ultimamente inquinata dalla chimica(ma se ti illudessi che sia esclusiva del ciclismo beh, saresti parecchio ingenuo). con questo non ti voglio far cambiare idea, ci mancherebbe..ma dividere il mondo in bianco e nero certe volte fa stare meglio..magari nell'ignoranza...ma piu' tranquilli..
  2. Non ce ne voglia il buon G.Thomas, unico ai nastri di patenza, insieme a Pogacar e Vingegaard ad aver nel proprio palmares un Tour vinto, se non lo consideriamo tra i possibili vincenti di questo tour, ma la realta' e' che o il tour lo vincono i due soliti noti o ci sara' un vincitore(a sorpresissima) che mai ha avuto la soddisfazione di salire sul podio a Parigi in maglia gialla. Mi sembra abbastanza inutile, visto gli equilibri delle forze in campo, soffermarsi ulteriormente su questo aspetto, comandano loro 2, o meglio, lui...oltre loro ci sono un manipolo di campioni in agguato in attesa di qualche clamorosa controprestazione o di qualche disgrazia extraagonistica, ad ora imprevedibile o improbabile. Il Percorso C'e' qualcosa di antico, anzi di nuovo, sul percorso 2025 della corsa francese.Si ritorna agli anni 90, quando per aspettare la prima tappa di montagna dovevi attendere meta' tour, tappa piu' tappa meno.Certo,rispetto a quelle edizioni mancheranno i 100 km di crono che gli organizzatori elargivano a piene mani in quel decennio, una cronosquadre,esercizio che con meno frequenza viene proposto dai capi delle 3 grandi corse a tappe.Ma per il resto, velocisti e anche cacciatori di tappe avranno di che divertirsi per una decina di giorni. Poi, pero', il macello:una cronoscalata, 5 arrivi in salita di una certa rilevanza, con ritorni eccellenti nel disegno della corsa transalpina. Non mancheranno cime intermedie storiche, come l'immancabile Tourmalet, Aspin, Maddaleine e chi piu' ne ha piu' ne metta. Un'altra novita', da molti criticata e' che la passarella a Parigi, sara' una passerella un po' movimentata, non il solito circuito sui Campi Elisi ma un tracciato che comprende 3 passaggio sul Montmatre, con un disegno che ricorda la prova olimpica dell'anno scorso..quindi velocisti un po' piu' attenti ma anche uomini di classifica, qualora le posizioni di vertice non fossero granitiche dovranno aspettare il traguardo per i festeggiamenti e i saluti a propri cari... Ma vediamo le frazioni piu' interessanti Prima parte di Tour, per Velocisti, classicomani e....cronoman Non possiamo che inziare dalla prima tappa Altimetricamente abbastanza insignificante, ma per noi potrebbe rappresentare uno dei pochi momenti di gloria,visto che in lizza per la maglia gialla c'e' il nostro "furlan" Milan.. Sarebbe una bella soddisfazione finire sul tg regionale, ormai per quelli nazionali il ciclismo non esiste piu'... Seconda tappa piu' interssante..possibile duello VDP /Van Aert?Pogacar permettendo..da seguire il nuovo astro nascente belga Nys, Dopo la terza tappa di Dunquerque, per velocisti(ma occhio ai ventagli) la tappa successiva, quella di Rouen, sembra una via di mezzo tra Amstel e Liegi. Quinta tappa, primo spartiacque importante..una crono di media lunghezza..Eventualmente sogni in giallo per Remco? Tappa successiva accidentata,meno di quella di Rouen, ma i velocisti puri dovranno sudarsi la volata. quella che arriva sul muro di Bretagna invece potrebbe gia' generare secondi di distacco tra i favoriti della vittoria finale Velocisti sugli scudi nelle tappe di Laval e Chateuroux, al netto, vale la pena sempre ribadirlo di frazionamenti dovuti al vento. Tappa della prima parte di Tour che e' un'introduzione alla seconda e decisiva parte..tappa da prendere con le molle.anche per chi ha ambizioni di classifica. La tappa successiva,l'11ma quella di Tolosa, demarchera' il confine definitivo tra la fase interlocutoria e la fase decisiva del tour.158 km frastagliati ma non troppo, prima che si scateni l'inferno. Al mio segnale scatenate l'inferno Saremo al 17 luglio, che non e' comunque un venerdi.. Si inizia subito con i botti. Soulor e difficile arrivo ad Hautacam, teatro di imprese memorabili e dolci per noi Italiani, 11 anni fa Non ci sara' troppo tempo per festeggiare per chi avra' passato con lode il primo esame pirenaico Cronoscalata di quasi 11 km..si arrivare a Peraygudes che altro non e' un Peyersurde allungato ed indurito..inutile dire che questa sara' una tappa decisiva. I cinici organizzatori francesi pero' non si dimostrano soddisfatti e propongono per la tappa successiva un ritorno eccellente, una arrivo a Luchon Superbagneres, che mancava, se non erro da meta' anni 80..e' un vero proprio tappone che prevede gli scollinamenti del classico Toumalet, dell'Aspin, del Peyersurde...182 km di pura fatica..senza contare che sara' il terzo giorno consecutivo che i corridori dovranno salire e non poco. Ma il quarto giorno avranno occasione per tirare il fiato..in una tappa, presumibilmente da fugaioli che arriva a Carcassone. Dopo un meritato riposo nella ridente e per nulla fresca Provenza, ci sara' il classico dei classici..la corazzata pot...ah no scusate,mi sono lasciato prendere da ricordi cinematografici. Si parla della scalata al monte ventoso...il mont Ventoux.Inutile presentarlo..Erta lunga, arcigna, potenzialmente bollente..Spettacolare nello scenario lunare ma selvaggia e selettiva. Salita mitica La tappa di Valence dara' il contentino, forse l'ultimo,visto il disegno della tappa parigina, ai velocisti..ma poi... Glandon, Maddleine e arrivo sul col de Loze, versante opposto a quello in cui due anni orsono ebbe la crisi Pogacar.salite alpine interminabili... e poi mini tappa che arriva a la Plagne, teatro di una delle prestazioni in salita piu' epiche di Miguelon Indurain..capace di mettere in difficolta' nientemeno che Pantani..se la memoria non mi tradisce.. 20ma tappa adatta probabilmente ai piu' coraggiosi arriviamo tutto di un fiato alla tappa finale di Parigi..la finta passarella. Occhi aperti, l'ascesa di Montmartre non e' significativa ma potrebbe spezzare il gruppo.. Che dire,in definitiva..il tour diviso a meta' a me personalmente non dispiace, anche perche' nella prima parte ci saranno delle tappe comunque interessanti, non la solita sequenza di piattoni dedicati ai velocisti. La seconda parte e' dura, con i Pirenei e le Alpi con l'intermezzo del Mont Ventoux. Mancano sempre, ma questo e' piu' un mio pallino, una ventina di km a Cronometro..ma non si puo' aver tutto e questo e' un percorso che per me vale l'8 pieno.. A presto per la presentazione dei probabili protagonisti..
  3. beh..9 punti a partita..direi che tendenzialmente sia meglio di Campogrande... tendenzialmente..eh
  4. 1,8 punti a partita in Eurolega...sticazzi.....un po' meglio dell'ex Dinamo Sassari Gazi con l'Efes..ma tanto rimpianto dai tifosi sardi...rimpianto il suo arrivo..non la sua recente partenza..
  5. Se intendi che ne perderebbero qualcosa, lo credo pure io...grande stagione a Brescia poi in grandi squadre da rincalzo e comprimario..
  6. ha una sua logica ..del resto la Sassari campione d'Italia non è che avesse tutto questo roster italico di qualità..faccio un esempio
  7. A mi me piaseva invece al A con i due stranieri...el mondo xe bel perche' xe vario..
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